Si deve SOLO pensare ad altri. È un sistema a ripartizione il nostro. Che scarica quindi su chi lavora il peso della pensioni.
Non so se so tutto io (e già la frase spiega tutto direi..m) ma SO che se questo sistema viene applicato in una situazione con pochi pensionati che pigliano quattro soldi e molti lavoratori i contributi sul lavoro saranno minimi.
Ma se i molti lavoratori si garantiscono nel tempo strumenti per garantirsi pensione molto più succose e decidono di pensionarsi prima di aver pareggiato i conti e magari si scopre che il rapporto lavoratori/pensionati è sceso fino a quasi pareggio... Il peso sui contributi dei nuovi lavoratori sarà probabilmente triplo di quello subito dai padri ai tempi.
Non serve essere commercialisti per capirlo.
Non si può fare perché i contributi sono a ripartizione e quindi a nessuno è consentito di "riprendersi indietro" cosa ha versato. Ma se si potesse con i contributi versati da ogni lavoratore in passato ci uscirebbe una pensione dimezzata rispetto all'attuale.
Tutto ciò senza contare che solo 1/4 dei contributi di un dipendente sono versati dallo stesso. I 3/4 residui sono versati dall'azienda a titolo parafiscale e se dovessero essere restituiti dovrebbero essere suddivisi su TUTTI i contribuenti! Non sono un "versamento privato" del dipendente, ma un carico fiscale che le aziende versano PER TUTTI! Altrimenti quelle cifre sarebbero in realtà semplicemente reddito lordo del dipendente da assoggettare a tassazione e contabilizzazione come salario a tutti gli effetti.
La cosa è complessa, ma nemmeno tanto. Si è trattato di una sciagurata riforma fatta coi piedi da un cialtrone sindacalista prestato alla politica. E ora molti ne pagano il prezzo!
Chi ai tempi ha difeso a più riprese quella riforma non dovrebbe stupirsi ora di doverne subire le ovvie critiche da parte dei giovani!
Anzi... A dire il vero i giovani ancora non sembrano essersi accorti del piano ai loro danni. Speriamo lo ignorino ancora un po'...
Non so se so tutto io (e già la frase spiega tutto direi..m) ma SO che se questo sistema viene applicato in una situazione con pochi pensionati che pigliano quattro soldi e molti lavoratori i contributi sul lavoro saranno minimi.
Ma se i molti lavoratori si garantiscono nel tempo strumenti per garantirsi pensione molto più succose e decidono di pensionarsi prima di aver pareggiato i conti e magari si scopre che il rapporto lavoratori/pensionati è sceso fino a quasi pareggio... Il peso sui contributi dei nuovi lavoratori sarà probabilmente triplo di quello subito dai padri ai tempi.
Non serve essere commercialisti per capirlo.
Non si può fare perché i contributi sono a ripartizione e quindi a nessuno è consentito di "riprendersi indietro" cosa ha versato. Ma se si potesse con i contributi versati da ogni lavoratore in passato ci uscirebbe una pensione dimezzata rispetto all'attuale.
Tutto ciò senza contare che solo 1/4 dei contributi di un dipendente sono versati dallo stesso. I 3/4 residui sono versati dall'azienda a titolo parafiscale e se dovessero essere restituiti dovrebbero essere suddivisi su TUTTI i contribuenti! Non sono un "versamento privato" del dipendente, ma un carico fiscale che le aziende versano PER TUTTI! Altrimenti quelle cifre sarebbero in realtà semplicemente reddito lordo del dipendente da assoggettare a tassazione e contabilizzazione come salario a tutti gli effetti.
La cosa è complessa, ma nemmeno tanto. Si è trattato di una sciagurata riforma fatta coi piedi da un cialtrone sindacalista prestato alla politica. E ora molti ne pagano il prezzo!
Chi ai tempi ha difeso a più riprese quella riforma non dovrebbe stupirsi ora di doverne subire le ovvie critiche da parte dei giovani!
Anzi... A dire il vero i giovani ancora non sembrano essersi accorti del piano ai loro danni. Speriamo lo ignorino ancora un po'...
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