Originariamente inviato da fedonis
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Diamogli una mano và!
NON c'è nessun problema se investitori esteri investono in attività in Italia! O almeno non c'è un problema di "sfruttamento delle risorse italiane".
Ci possono essere in alcuni casi problemi perchè un investitore acquista aziende messe in ginocchio dalla demenziale politica articolodiciottista degli anni 80-90 che i proprietari non vedono l'ora di regalare per godersi in pace il ricavato e che poi vengono spolpate perchè interessava solo il marchio e far fuori un capace concorrente (vedi casi Pernigotti ultimamente). Ma sono azioni che si fanno in ogni paese e contro cui serve una politica all'inglese di TUTELA DELL'AZIENDA (e non del posto di lavoro fake da preservare ad ogni costo e scaricare sull'imprenditore!).
Poi ci sono casi dove si sa benissimo che è in atto una capillare e sotterranea azione di monopolizzazione locale con l'uso di ingenti capitali di provenienza dubbia o comunque opaca che mirano a prendere il controllo di settori estesi. E' il caso che preoccupa un pò di molte attività cinesi.
Se ribaltiamo la prospettiva su Africa e paesi in via di sviluppo non dovrebbe esserci problema, ma anzi interesse di tutti, agli investimenti del ricco occidente in paesi in via di sviluppo. Certo, questi creano problemi da risolvere. Se in quei paesi le leggi di tutela ambientale, della salute, del lavoro, della sicurezza sono carenti... gli imprenditori se ne approfitteranno! Ma la soluzione sta nell'adeguare le leggi in quei paesi! Non certo nel "lasciarli stare", sottraendo loro la ricchezza data dagli scambi commerciali!
Poi ci sono casi dove invece c'è una evidente e chiara azione di SFRUTTAMENTO con imprese e anche pezzi di stato occidentali impegnati in guerre senza scrupoli di corruzione e maneggi. Vedi ad es. cosa sta uscendo ora con la Nigeria e certe imprese italiane.
Ma anche qui la soluzione sta nel tentare (non è facile) di COMMERCIARE con quei paesi, in modo trasparente. Non costruendo un megamuro tutto attorno e lasciandoli li dentro a morire di fame però circondati dal loro petrolio che nessuno gli "frega" più!
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