Non ignoro nulla. Mi limito a dire che un problema si affronta e si risolve.
Tirncerarsi dietro al "sottopagato" (falso, tra l'altro) con battute e fesserie varie su nero, part time fasullo ecc. ecc. è infantile ed inutile!
L'ho scritto sopra. Se domani tutti ci convertiamo al ritorno al negozio e abbattiamo al suolo Amazon... i corrieri non più sottopagati, ma nemmeno PAGATI che fanno?? O il problema non vi era balzato alla mente?
Il problema ESISTE e si deve risolvere adottando soluzioni che MODIFICHINO (quello che propone Amazon peraltro) l'utilizzo ed il consumo per arrivare allo stesso servizio!
E' il solito discorso che ho già fatto per risparmio energetico ecc. NON si può sperare (ragionevolmente) nella conversione di rinuncia! Specie se generalizzata alla popolazione (la stragrande maggioranza della quale certo non si pone il dilemma amletico dell'articolo "ma mi serve o no?").
Occorre trovare soluzioni che MIGLIORINO l'impronta ecologica che i trasporti hanno!
Del resto è la storia che ci dimostra che si può fare. Da un parco automobili altamente inquinante che negli anni 70-80 produceva piogge acide e inquinamento oggi, con numeri molto maggiori, abbiamo auto che ormai inquinano pochissimo. La prova è arrivata dall'esperimento scientifico involontario del lockdown, che dimostra, coi DATI scientifici, che la riduzione di traffico conseguente NON ha avuto un proporzionale riflesso nella riduzione di inquinanti. Cosa che conferma quello che molti pensavano già prima. E cioè che sono altre le attività, in particolar modo i sistemi di riscaldamento casalingo, su cui si deve intervenire. Anche se meno facili da gestire elettoralisticamente parlando!
Nel caso dell'e-commerce si può fare tantissimo. Furgoni elettrici, obbligo di adozione di tecnologie FER per i centri di smistamento, packaging totalmente riciclabile, soluzioni di ritiro faidate con box progettati appositamente, ecc. ecc.
Si può discuterne!
Se i corrieri sono sottopagati, maltrattati, ecc. questo NON è un motivo per sognare anche solo la riduzione dell'e-commerce! Se l'anno prossimo invece che 3000 miliardi si scopre che ne girano sull'e-commerce solo 1000, ma i corrieri sono trattati allo stesso modo sarebbe una vittoria???
Stipendi e norme si adeguano. Non esiste che un settore economico venga ostracizzato (creando pure le condizioni perchè i sottopagati vengano licenziati magari!) con la scusa che "si perdono posti di lavoro stabile e ben retribuiti nel commercio (ma dove???) e si moltiplicano posizioni di lavoro sottopagato e temporaneo". Si adeguano le norme del settore!! Bartolini & c. fanno affari d'oro, no?? Bene! Paghino stipendi adeguati! Ci son casi di nero totale, parziale o come si vuole? Bene! Si controlli e si sanzioni!
Torniamo sulla Terra, và!
Tirncerarsi dietro al "sottopagato" (falso, tra l'altro) con battute e fesserie varie su nero, part time fasullo ecc. ecc. è infantile ed inutile!
L'ho scritto sopra. Se domani tutti ci convertiamo al ritorno al negozio e abbattiamo al suolo Amazon... i corrieri non più sottopagati, ma nemmeno PAGATI che fanno?? O il problema non vi era balzato alla mente?
Il problema ESISTE e si deve risolvere adottando soluzioni che MODIFICHINO (quello che propone Amazon peraltro) l'utilizzo ed il consumo per arrivare allo stesso servizio!
E' il solito discorso che ho già fatto per risparmio energetico ecc. NON si può sperare (ragionevolmente) nella conversione di rinuncia! Specie se generalizzata alla popolazione (la stragrande maggioranza della quale certo non si pone il dilemma amletico dell'articolo "ma mi serve o no?").
Occorre trovare soluzioni che MIGLIORINO l'impronta ecologica che i trasporti hanno!
Del resto è la storia che ci dimostra che si può fare. Da un parco automobili altamente inquinante che negli anni 70-80 produceva piogge acide e inquinamento oggi, con numeri molto maggiori, abbiamo auto che ormai inquinano pochissimo. La prova è arrivata dall'esperimento scientifico involontario del lockdown, che dimostra, coi DATI scientifici, che la riduzione di traffico conseguente NON ha avuto un proporzionale riflesso nella riduzione di inquinanti. Cosa che conferma quello che molti pensavano già prima. E cioè che sono altre le attività, in particolar modo i sistemi di riscaldamento casalingo, su cui si deve intervenire. Anche se meno facili da gestire elettoralisticamente parlando!
Nel caso dell'e-commerce si può fare tantissimo. Furgoni elettrici, obbligo di adozione di tecnologie FER per i centri di smistamento, packaging totalmente riciclabile, soluzioni di ritiro faidate con box progettati appositamente, ecc. ecc.
Si può discuterne!
Se i corrieri sono sottopagati, maltrattati, ecc. questo NON è un motivo per sognare anche solo la riduzione dell'e-commerce! Se l'anno prossimo invece che 3000 miliardi si scopre che ne girano sull'e-commerce solo 1000, ma i corrieri sono trattati allo stesso modo sarebbe una vittoria???
Stipendi e norme si adeguano. Non esiste che un settore economico venga ostracizzato (creando pure le condizioni perchè i sottopagati vengano licenziati magari!) con la scusa che "si perdono posti di lavoro stabile e ben retribuiti nel commercio (ma dove???) e si moltiplicano posizioni di lavoro sottopagato e temporaneo". Si adeguano le norme del settore!! Bartolini & c. fanno affari d'oro, no?? Bene! Paghino stipendi adeguati! Ci son casi di nero totale, parziale o come si vuole? Bene! Si controlli e si sanzioni!
Torniamo sulla Terra, và!
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