Originariamente inviato da atomax
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Ma occorrerà vedere la velocità con cui la domanda di risorse delle popolazioni in crescita economica incrocerà la curva evolutiva della popolazione.
Quello che preoccupa è appunto la fase di possibile carenza che andrebbe a colpire proprio nazioni ancora in forte crescita (India, Nigeria, Paesi arabi e Maghreb), non propriamente di mentalità ultra-pacifica in molti casi e sempre più pesantemente armate. E che spesso sono anche abitate da popolazioni che coltivano sempre più evidenti sentimenti antioccidentali (spesso anche giustificati eh!).
C'è inoltre da considerare il gravissimo problema dello sbilanciamento della popolazione. Con una peso relativo della parte anziana sempre crescente e che dovrà per forza appoggiarsi sempre di più alla produttività dei relativamente pochi giovani.
Questo sbilanciamento, unito alla poderosa azione di sostentamento della salute garantita dalla tecnologia medica, sta a mio parere creando le condizioni ideali per lo sviluppo di altre pandemie.
La relativamente innocua attuale pandemia ci appare come un mezzo armageddon perchè si sta comportando come il lupo nel pollaio. Con anziani e malati a interpretare il ruolo delle galline indifese. Non è un caso che la malattia appaia decisamente meno grave in paesi con una percentuale di anziani molto minore e con minore diffusione di patologie croniche! Ma è meno grave semplicemente perchè gran parte di quelli che nei paesi avanzati sono più sensibili perchè molto anziani e con altre patologie nei paesi meno sviluppati non esistono in quanto già morti da tempo per la scarsità di terapie croniche e preventive.
Il Covid è un filtro spietato e continuerà a comportarsi così fino a che la grande maggioranza della popolazione non debole ne sarà immune per averlo fatto o per vaccinazione. Le disperate manovre che stiamo tentando ora NON servono a farlo scomparire, come credo pensi ancora una buona parte di popolazione, ma più banalmente a superare i mesi che ancora ci separano dalla vaccinazione!
Quando il vaccino sarà disponibile si tornerà alla normalità gradualmente per la popolazione sana e attiva. Ma le fasce deboli continueranno ad essere a forte rischio se non vaccinate. Perlomeno finchè tutta la popolazione più suscettibile non sarà morta (per qualsiasi causa) e gli anziani avranno tutti una resistenza immunitaria acquisita nel passato.
A quel punto il Covid non sarà altro che uno dei tanti coronavirus che portano il raffreddore.
L'uomo si è abituato da un paio di secoli a vedersi un po' come il padrone del mondo, quindi una potenziale crisi come quella climatica, demografica, di risorse o anche sanitaria viene vista dal 90% della gente come un ostacolo a cui occorre trovare una risposta. E pare quasi che tutto il dibattito stia nel decidere quale potrà essere la soluzione migliore!
In realtà però non è affatto detto che ci sia una soluzione! Tantomeno una soluzione che l'uomo può adottare in tempi certi e che salvi capra e cavoli! Secondo me il problema della sovrappopolazione ne è un esempio perfetto. E' del tutto inutile elucubrare su quanto sarebbe stato meglio essere 2 miliardi invece che 7 o rallegrarsi perchè ci fermeremo ""solo"" a 9 miliardi! Non abbiamo alcuno strumento reale per incidere su questa tendenza. La migliore soluzione sta nell'ipotizzare gli scenari che tale tendenza può determinare e prepararci al meglio di conseguenza.
Se fossimo una coltura batterica non avrei dubbi. Una coltura che supera i limiti di crescita e che accumula fattori di debolezza ripetuti può senz'altro adottare dei comportamenti di adattamento che permettono di "tirarla più a lungo".... ma alla fine scoppia la crisi vera e si ha il crollo verticale.
La grande illusione di molti sta nell'illudersi che esista un "comportamento corretto" che se adottato da tutti i 9,2 miliardi permetta di vivere felici a tutti.
Non voglio fare il guastafeste, ma è semplicemente l'effetto dell'innato ottimismo umano che si convince che esista sempre il momento dell "arrivano i nostri". Negli anni 50-60 era inconcepibile fare un film di fantascienza, catastrofico o simile che non avesse il finale "salvifico". Con l'eroe che scopre l'arma finale o comunque con un Deus ex Machina consolatorio.
E' un normale processo che serve alla nostra mente per tenere a bada l'ansia! E' insomma un "andrà tutto bene" al cubo e perenne!
A mio modestissimo parere non c'è ormai alcuno spazio per il lieto fine. La priorità di ogni paese avanzato dovrebbe essere quella di rendersi autonomo, perlomeno nelle potenzialità, pur continuando a partecipare alla vita economica mondiale.
Non condivido la scelta iperconsumistica del mercato libero e selvaggio, ma nemmeno la scelta opposta. Ambedue porteranno a uno scontro globale temo.
Esattamente come succede in medicina in una pandemia si può solo fare il possibile, con decisione e senza panico, e togliere dalla testa degli illusi l'idea holliwoodiana del colpo di scena finale che salva tutti proprio all'ultimo secondo!
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