Spero che sia spagliato il mio disegno (e non l'impianto del idraulico) - adesso ho fatto un fotomontaggio del impianto - forse si può capire meglio. Il problema della pressione è risolto - l'idraulico ha montato un secondo vaso di espansione - primo era troppo piccolo.
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aiuto - nuovo impianto di riscaldamento con caldaia a pellet non funziona
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Originariamente inviato da enanga Visualizza il messaggioSpero che sia spagliato il mio disegno (e non l'impianto del idraulico) - adesso ho fatto un fotomontaggio del impianto - forse si può capire meglio. Il problema della pressione è risolto - l'idraulico ha montato un secondo vaso di espansione - primo era troppo piccolo.
nn capisco il collettore al centro, blu e rosso, le 2 parti sn separate?
ciao
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Originariamente inviato da primus71 Visualizza il messaggioscusa
nn capisco il collettore al centro, blu e rosso, le 2 parti sn separate?
ciao
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Originariamente inviato da enanga Visualizza il messaggiose tu parli del grande tubo sotto la valvola miscelatrice- secondo me e un tubo unico- vedi foto.
ciao
ciao
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Anche io ho comprato una Thermorossi Compact 32, il mio impianto è molto semplice ma purtroppo i miei problemi sono simili, quindi non penso che è un problema di impianto ma è un problema della caldaia Compact 32.
La Compact 32 NON ha una funzione di "Mantenemento" il livello minimo di funzione e "Work 1", che consuma circa 2kg l'ora.
Nel manuale il consumo minimo della caldaia è di 1.66kg ora, il consumo massimo è di 6,9 l ora (ovviamente con i pellets più performanti e miglior impianto possibile) In pratica il minimo è di 2kg al ora e il massimo è oltre 7kg al ora.
Quindi lasciandola accesa al minimo (Work 1) per 24 ore consuma
48kg di pellets al giorno = 12,8 euro al giorno = 384 euro mese, per 5 mesi = 1920 euro.
Minimo (work 1) 24 ore al giorno
Girono = 48kg = 3,2 sacchi = 12,8 euro
Mese = 1440kg = = 96 Sacchi = 384 euro
5 mesi = 7200kg = 480 sacchi = 1929 euro
6 mesi = 8640kg = 576 sacchi = 2304 euro
E questo è al MINIMO (WORK 1) che non riscalda niente…. Per riscaldare la casa, la caldaia è stata impostata su “Automatic” che vuole dire che la caldaia va da “work 1” a “work 5” automaticamente e quindi la casa si riscalda.
Purtroppo ho notato che la logica del “Automatic” è la seguente:
Se la temperatura nella caldaia va oltre il setpoint di “65C” il work inizia a diminuire… Ma allo stesso tempo se la temperatura è oltre “61C” la pompa viene azionata, l’acqua è mandata agli radiatori è quindi la temperatura diminuisce…. e il “Work” deve aumentare: Questo vuole dire che il WORK va da 4 a 5… Molto costoso e troppo caldo…
È stato abilitato il termostato ambiente e quindi quando l’ambiente arriva alla temperatura idonea la caldaia va a livello di WORK 1.
In pratica questo significa circa 5/6 sacchi al giorno……
=5 x 4euro = 20 euro giorno = 600 euro mese… = 3000 per 5 mesi.
Mi è stato suggerito di comprare un “Thermorossi Optional” che da la possibilità di collegare il termostato alla pompa. Ho letto il manuale della caldaia e non mi sembra una buona soluzione:
Pompa ON: Se ce bisogno di riscaldamento.Caldaia riscalda l’acqua e la manda verso i radiatori…..
Pompa OFF: Se non ce bisogno temperatura ambiente ok.
La caldaia riscalda l’acqua ma NON la manda verso i radiatori
La temperatura continua ad aumentare..
La caldaia va oltre il 65C, quindi WORK = 1 (2kg pellets/ora)
La temperatura aumenta più lentamente
La caldaia va OLTRE la temperatura di 76C – quindi per non surriscaldare va in STOP.
Nel manuale questa è una funzione di sicurezza
STOP = Fase di temporaneo spegnimento: La temperatura di spegnimento è di 75C, La fase di riaccensione avviene alla temperatura di 74C.
Penso che questo è un escamotage per il fatto che non esiste un livello di tenere la Caldaia appena accesa e non dovere fare la fase di “START”
Inoltre penso utilizzando questo sistema aumenta la possibilità che la caldaia va in start, stop, start, stop in continuo e mi trovo con il bruciatore pieno di pellets…
Spero che mi sbaglio quindi cara signora il primo a trovare la soluzione scrive… e spero che la soluzione non è di comprare una caldaia diversa.
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ciao dom, anche io ho fatto un ragionamento/conteggio simile - è molto deludente che manca una vera fase di mantenimento con consumo minimo - sopratutto che nel manuale della thermorossi e anche sconsigliato il frequente accendere/spegnere della caldaia, che sarebbe l'alternativa a non bruciare questa enorme quantità di pellet. Per di più non posso capire che questa caldaia ci è stata proposta da un ingegnere termotecnica che ha progettato tutto l'impianto - con un riscaldamento a pavimento che richiede, per funzionare nel modo migliore, l'accensione di 24 ore!
Tuttavia, spero tanto che l'impianto con il puffer funzioni meglio e consumi meno - dopodomani accenderemo di nuovo - poi ti informerò
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La modalita' descritta da dom per la sua Thermorossi Compact 32 e' tipica delle stufe a pellet: solo livelli di lavoro (marce, fasi, etc. chiamatele come volete) e niente mantenimento. A meno della presenza di congegni particolari di ausilio all'elettronica, si potrebbe cambiare la scheda portando la macchina alle funzionalita' tipiche delle altre caldaie, ma sono costi (oltre alla perdita della garanzia, temo).
ByeBye
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Originariamente inviato da caldodalmais Visualizza il messaggioLa modalita' descritta da dom per la sua Thermorossi Compact 32 e' tipica delle stufe a pellet: solo livelli di lavoro (marce, fasi, etc. chiamatele come volete) e niente mantenimento. A meno della presenza di congegni particolari di ausilio all'elettronica, si potrebbe cambiare la scheda portando la macchina alle funzionalita' tipiche delle altre caldaie, ma sono costi (oltre alla perdita della garanzia, temo).
Bye
ma se la caldaia si ferma, il pellet rimasto nn continua a bruciare fino a quando l'acqua nn scende di temperatura?
anni fa avevamo una caldaia a sansa, che dire elettromeccanica era tanto, e non avevamo di questi problemi.
ciao
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Originariamente inviato da enanga Visualizza il messaggiociao a tutti,
scusate se mando solo oggi le foto e un schema (ho fatto il mio meglio - spero si può capire), ma era molto occupata e con due giorni di brutto mal di testa (sarà questo impianto?).
Intanto ieri hanno montato il puffer, acceso la caldaia sta mattina - ma ho dovuto spegnerla dopo poco perché la pressione e salito a 2,8 bar (a 3 bar si apre la valvola sicurezza) - adesso aspetto di nuovo l' idraulico e il tecnico della assistenza caldaia e comincio a sentire un po di disperazione.
Tuttavia, per il momento non vorrei modificare niente (cioè chiamare un altro tecnico, perché io non sarei in grado) per non confondere le responsabilità che è dell'idraulico, ma sarei grata a sentire le vostri opinioni se l'impianto è progettato bene.
biomassoneria, purtroppo a noi è proprio successo cosi:
1) Il vaso d'espansione della caldaia è troppo piccolo.
2) La pressione all' interno della caldaia ad impianto freddo è troppo alta e quindi scaldandosi raggiunge subito livelli critici.
Considera che la maggior parte dei componenti di una caldaia ammettono una pressione massima di esercizio di 1,5 bar e quindi ad impianto freddo la pressione dovrebbe essere sensibilmente più bassa per non superare tale valore.
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Originariamente inviato da caldodalmais Visualizza il messaggioLa modalita' descritta da dom per la sua Thermorossi Compact 32 e' tipica delle stufe a pellet: solo livelli di lavoro (marce, fasi, etc. chiamatele come volete) e niente mantenimento. A meno della presenza di congegni particolari di ausilio all'elettronica, si potrebbe cambiare la scheda portando la macchina alle funzionalita' tipiche delle altre caldaie, ma sono costi (oltre alla perdita della garanzia, temo).
Bye
Non conosco questa caldaia ma se davvero funziona come descritto neanche la peggiore delle termostufe a pellets funziona così.
Il mantenimento sulle stufe a pellets c'è e si chiama potenza di modulazione e in alcuni casi siamo a circa 300g/h che in potenza sono circa 1,5kW/h, mentre qui si parla di una potenza mimina di 10kW/h, poi il circolatore non si ferma finquando la temperatura deell'acqua di caldaia non scende sotto il "termostato pompa on"meno il valore dell' isteresi, per capirci, se il circolatore parte a 40°C(valore del termostato pompa on) e l'isteresi è di 5°C, il circolatore si ferma solo se la temperatura dell'acqua di caldaia è minore o uguale a 35°C, con i puffer il discorso è che la caldaia deve spegnersi prima di fermare il circolatore altrimenti la temperatura continua a salire ed il circolatore deve fermarsi solo dopo che la caldaia si sia spenta e deve fermarsi a caldaia spenta anche se la temperatura non è scesa ai 35°C dell'esempio perchè se il circolatore continuasse a funzionare, finche l'acqua nel puffer è calda ci sarà sempre scambio termico ma stavolta al contrario, è il puffer che scalda l'acqua nella caldaia e questo non ha senso.
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Cavolacci, l'ho sacampata proprio bella !!!!!!!!! piu' leggo di questa caldaia e piu' mi rendo conto che ha una logica vergognosa, pazzesca!!!! Ma non c'è nessuno del forum che rivende, regola o altro ufficialmente questa caldaia che ci racconta qualche cosa di buono? Ehii voi della Thermorossi ci siete? ieri sera in un messaggio privato un infelice proprietario di questa benedetta 32 mi ha confermato che non ha proprio la fase di mantenimento (chiaro 2-300 gr/ora max di pellet!), neppure come altre marche che ho visto e toccato con mano quando la si fa funzionare in modalita manuale a potenza fissa!!!!
Ripeto voi della thermorossi ci siete? e si che per lavoro conosco molti di quella zona, e sono tipi molto attenti e svegli, da cui di solito cè solo da imparare!!!!!
N.B.: mi incavolo perchè dopo molte pagine lette sui deplians e su internet l' avevo gia' ordinata....
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Originariamente inviato da caldodalmais Visualizza il messaggioLa modalita' descritta da dom per la sua Thermorossi Compact 32 e' tipica delle stufe a pellet: solo livelli di lavoro (marce, fasi, etc. chiamatele come volete) e niente mantenimento. A meno della presenza di congegni particolari di ausilio all'elettronica, si potrebbe cambiare la scheda portando la macchina alle funzionalita' tipiche delle altre caldaie, ma sono costi (oltre alla perdita della garanzia, temo).
Bye
Parlando con una ditta concorrente della Termorossi si è visto che con questa tipologia di macchine andare oltre i 25kw diventa problematico proprio per i consumi, infatti devo avere un braciere abbastanza grande per sviluppare oltre 32kw ma deve riuscire a rimanere acceso al minimo, richiedendo un certo livello di brace per non spegnersi.
Oltre certe potenze sarebbe bene cambiare tipi di bruciatori tipo questa:
Scheda tecnica prodotto: CALDAIA MODELLO BIOMASSA - Bergo Giorgio - Serenissima Srl - Esperti del Calore
Qui abbiamo un bruciatore che mi fa il mantenimento senza problemi e senza apporto continuo di pellet in quantità. In pratica è un "ibrido" tra una termostufa ed una caldaia a biomassa.
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Ciao stefanob76, il tuo ragionamento non fa una piega, e lo condivido. L' elettronica pero' fa miracoli. Se la caldaia-stufa avesse un programma per il mantenimento, considerando che la forma del braciere a V permetterebbe, fermando la spatola, di avere una zona di combustione molto piccola, e dato che utilizza una ventola a velocità variabile con un programma adatto farebbe, secondo me, un bel lavoro. te lo dico perchè ho visto come va una csthermos, che ha dei limiti ma quando l'imposti a potenza fissa, poi lei va in mantenimento e funziona. Ha sempre oltre 30 kw di potenza!
inoltre la thermorossi è certificata oltre il 90 % di resa, ha i tubulatori con pulizia semiautomatica, grossa capacità cassetti cenere, la spatola pulisci braciere, ma ripeto una logica assurda, non me lo immaginavo proprio!!!!
EHHII della thermorossi ci siete????Ultima modifica di CaloRE; 23-12-2008, 18:49.
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Salve a tutti. Possiedo anche io la compact 32 e prima di leggere i precedenti post credevo di aver acquistato un'ottima caldaia.
Tuttavia vi scrivo per capire se è possibile utilizzare le nocciole delle olive al posto del pellets oppure mescolare i due combustibili.
Non ho trovato traccia su internet ma secondo qualcuno è possibile.
Voi cosa ne pensate?
Grazie 1000
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in via teorica penso di si. Devi stare attento alla probabile formazione di klinker che le nocciole di olive possono creare.
in via teorica il puliscibracere dovrebbe diminuirti i problemi, ma stai attento che i forellini non si ostruiscano.
normalmente se si vuole bruciare combustibili "non ottimali", si tende a usare caldaie che carichino da sotto su grossi braceri attraverso coclee d'acciaio
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ciao ventinove29, come avrai letto, sono totalmente inesperta - mi poi spiegare un po più concreto dove secondo te sono i problemi dell'impianto? Tuttavia credo che oltre eventuali spagli nella progettazione ci siano anche i problemi della caldaia. Vedi questa discussione - si lamentano in tanti del consumo esagerato di questa caldaia: http://www.energeticambiente.it/cald...gurazione.html
Grazie e saluti
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Si, accendevo 24 su 24 ore. Ma da due giorni faccio le prove con due accensioni programmate: dalle ore 4-10 e dalle 16 - 23. Cosi ho la caldaia solo per 13 ore acceso e il consumo si è ridotto. Per il momento con la temperatura esterna mite e l'acqua del puffer - la casa resta calda (ca. 19,5 - 20°) anche nelle ore della caldaia spenta. Penso che mi regolerò cosi. Ciao
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aiuto, metto puffer? compensatore idraulico? dove?
Ragazzi ho il medesimo problema di sovratemperatura...un consiglio rapido, metto compensatore idraulico? metto puffer? e dove lo faccio inserire nell'impianto?
Ho la temostufa e caldaia a metano "unite" dallo scambiatore di calore dal kit WaterLink (vedi allegato in questa discussione http://www.energeticambiente.it/casa...a-esperti.html).
Ho questo problema in dettaglio:
nell'ambiente la temperatura raggiunge quella
impostata dai termostati, quindi le due elttrovalvole che permettono la mandata ai termosifoni dei due piani (che hanno rispettivamente il loro termostato) si chiudono e non arriva più acqua ai termosifoni.
A queto punto l'acqua che continua a circolare nel circuito della stufa e la temperatura in esso sale troppo, chiaro la stufa si spegne prontamente e riparte dopo
20 minuti quando la temperatura in tale circuito è scesa.
Talora però temo che salga troppo e la termostufa entra in blocco per
"sovratemperatura acqua" e non riparte in automatico. Eppure ho impostato
potenza stufa al minimo e la temperatura dell'acqua nel suo circuito a 60 gradi (il minimo consentito) con tempo accessione 15 minuti.
Ho provato diversi settaggi di temperatura ma entra sempre in blocco.
Temo che sia necessario fare in modo che quando si chiudono tutte e due le elettrovalvole l'acqua continui a circolare ma dando la possibilità alla stufa di attenuare la sua potenza in maniera soft e non brusca e modulare senza spegnersi.
Serve forse un compensatore idraulico? un puffer? e a che livello nel circuito?
Lo schema allegato corrisponde esattamente al mio impianto, le due elettrovalvole sono chiaramente inserite sul tubo di mandata ai termosifoni (non sono segnate nello schema).
Chiaramente modifiche più semplici possibili e mantenedo ciò che già c'è.
Vi ringrazio anticipatamente.Ultima modifica di diegodi; 28-10-2009, 06:44.Kit sola ACS a Circolazione Naturale di produzione UE (Spagnola) 2 collettori piani SunSelect e Bollitore 192 lt Orient./Inclin: -23°/40°. Caldaia a Condensazione 24,7kw Termostufa 19,6 kw resi all'acqua, termosifoni ghisa e alluminio. Impianto fotovoltaico in regime di scambio sul posto da 2,990 kW policristallino con sistema di monitoraggio. Località: Botticino Mattina (prov. di Brescia - Lombardia - Italia) Orient./Inclin: -23°/12°
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nessuno mi aiuta? soluzioni? grazie!Kit sola ACS a Circolazione Naturale di produzione UE (Spagnola) 2 collettori piani SunSelect e Bollitore 192 lt Orient./Inclin: -23°/40°. Caldaia a Condensazione 24,7kw Termostufa 19,6 kw resi all'acqua, termosifoni ghisa e alluminio. Impianto fotovoltaico in regime di scambio sul posto da 2,990 kW policristallino con sistema di monitoraggio. Località: Botticino Mattina (prov. di Brescia - Lombardia - Italia) Orient./Inclin: -23°/12°
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sei sempre gentilissimo e assolutamente molto professionale. Complimenti per gli aiuti di sempre.
Sempre pronto ad accogliere altri suggerimenti! fondamentale questa collaborazione.Ultima modifica di diegodi; 01-11-2009, 13:56.Kit sola ACS a Circolazione Naturale di produzione UE (Spagnola) 2 collettori piani SunSelect e Bollitore 192 lt Orient./Inclin: -23°/40°. Caldaia a Condensazione 24,7kw Termostufa 19,6 kw resi all'acqua, termosifoni ghisa e alluminio. Impianto fotovoltaico in regime di scambio sul posto da 2,990 kW policristallino con sistema di monitoraggio. Località: Botticino Mattina (prov. di Brescia - Lombardia - Italia) Orient./Inclin: -23°/12°
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