Sto costruendo a rate il mio impianto nuovo.
Tipo di impianto:
ventilconvettori +termoarredi, con lo scopo di riscaldare in inverno e raffreddare in estate, dato che abito in Calabria e quindi in estate si sente anche l'esigenza del raffreddamento.
Gli appartamenti sono due 180 mq ciascuno, uno ancora rustico(solo tompagnatura esterna) l'altro abitato.
In quello abitato questa estate ho rifatto l'impianto come specificato sopra, ma uso ancora il vecchio termocamino da 29 Kcal.
L'impianto con termoconvettori impostati sulla velocità minima va molto bene: veloce, reattivo, riesco a stare sui 22.5° - 23°C con estrema facilità anche con temperature esterne di -2; -3 gradi, ed il rumore dei fan coil impostati alla velocità minima a stenti si sente.
Il problema è il termocamino, dato che per portare le stanze a temperatura carico la legna, e praticamente una volta che gli ambienti sono a temperatura, nel camino rimane il 30-40-50% della legna che continua a bruciare senza che effettivamente l'ambiente abbia necessità di essere riscaldato ulteriormente.
Se carico meno legna la particolarità della combustione del legno, e l'inefficenza del termocamino, non permette di raggiungere i 22.5-23° C impostati.
Caricando la legna necessaria al raggiungimento delle temperature desiderate, una volta raggiunto tale valore, l'acqua all'interno del termocamino rimane per un buon paio di ore intorno agli 80-85°C, ma quando è necessario un altro passaggio dato che la legna dopo due-tre ore si consuma i 90 litri del termocamino, non riescono a riportare le stanze a temperatura ottimale.
Per ottimizzare l'impianto e non buttare al vento il calore di quella legna, ""dovrei"" montare un puffer in questa maniera:
Pompa mandata termocamino>ingresso puffer;
Ritorno del puffer> ritorno termocamino
pompa mandata su uscita puffer> impianto di riscaldamento,
ritorno dell'mpianto riscaldamento> ritorno puffer
Ora detto questo ho un dilemma:
Fra un anno due monterò una caldaia a biomassa unica per riscaldare i due appartamenti + un puffer 1-2 serpentini, oppure combi ( lo vedrò in futuro) sempre per tutti e due gli appartamenti.
Il mio problema è che non vorrei acquistare adesso un puffer 800 litri ( solo accumulatore nessun serpentino) che poi magari diverrebbe inutile fra un paio di anni quando dovrò installare la caldaia centralizzata.
La domanda che vi pongo è questa:
Posso montare un'unica caldaia centralizzata con due accumulatori (puffer) separati e distinti, uno per ogni appartamento (magari due da 800 litri ciascuno) ??
Quali sarebbero i pro ed i contro di questa soluzione a due puffer distinti??
Oppure sarebbe meglio montarne uno solo magari da 1500-2000 litri ??
Se la soluzione dei due puffer distinti fosse fattibile, andrei immediatamente ad acquistare il primo puffer, lo monterei al termocamino, e poi lo collegherei alla caldaia in un futuro quando ultimerò l'impianto, montando la caldaia ed eliminando il termocamino.
Potreste anche postarmi qualche link o qualche foto con lo schema con due puffer (sempre se tale soluzione è attuabile si intende)
Vi ringrazio anticipatamente.
Tipo di impianto:
ventilconvettori +termoarredi, con lo scopo di riscaldare in inverno e raffreddare in estate, dato che abito in Calabria e quindi in estate si sente anche l'esigenza del raffreddamento.
Gli appartamenti sono due 180 mq ciascuno, uno ancora rustico(solo tompagnatura esterna) l'altro abitato.
In quello abitato questa estate ho rifatto l'impianto come specificato sopra, ma uso ancora il vecchio termocamino da 29 Kcal.
L'impianto con termoconvettori impostati sulla velocità minima va molto bene: veloce, reattivo, riesco a stare sui 22.5° - 23°C con estrema facilità anche con temperature esterne di -2; -3 gradi, ed il rumore dei fan coil impostati alla velocità minima a stenti si sente.
Il problema è il termocamino, dato che per portare le stanze a temperatura carico la legna, e praticamente una volta che gli ambienti sono a temperatura, nel camino rimane il 30-40-50% della legna che continua a bruciare senza che effettivamente l'ambiente abbia necessità di essere riscaldato ulteriormente.
Se carico meno legna la particolarità della combustione del legno, e l'inefficenza del termocamino, non permette di raggiungere i 22.5-23° C impostati.
Caricando la legna necessaria al raggiungimento delle temperature desiderate, una volta raggiunto tale valore, l'acqua all'interno del termocamino rimane per un buon paio di ore intorno agli 80-85°C, ma quando è necessario un altro passaggio dato che la legna dopo due-tre ore si consuma i 90 litri del termocamino, non riescono a riportare le stanze a temperatura ottimale.
Per ottimizzare l'impianto e non buttare al vento il calore di quella legna, ""dovrei"" montare un puffer in questa maniera:
Pompa mandata termocamino>ingresso puffer;
Ritorno del puffer> ritorno termocamino
pompa mandata su uscita puffer> impianto di riscaldamento,
ritorno dell'mpianto riscaldamento> ritorno puffer
Ora detto questo ho un dilemma:
Fra un anno due monterò una caldaia a biomassa unica per riscaldare i due appartamenti + un puffer 1-2 serpentini, oppure combi ( lo vedrò in futuro) sempre per tutti e due gli appartamenti.
Il mio problema è che non vorrei acquistare adesso un puffer 800 litri ( solo accumulatore nessun serpentino) che poi magari diverrebbe inutile fra un paio di anni quando dovrò installare la caldaia centralizzata.
La domanda che vi pongo è questa:
Posso montare un'unica caldaia centralizzata con due accumulatori (puffer) separati e distinti, uno per ogni appartamento (magari due da 800 litri ciascuno) ??
Quali sarebbero i pro ed i contro di questa soluzione a due puffer distinti??
Oppure sarebbe meglio montarne uno solo magari da 1500-2000 litri ??
Se la soluzione dei due puffer distinti fosse fattibile, andrei immediatamente ad acquistare il primo puffer, lo monterei al termocamino, e poi lo collegherei alla caldaia in un futuro quando ultimerò l'impianto, montando la caldaia ed eliminando il termocamino.
Potreste anche postarmi qualche link o qualche foto con lo schema con due puffer (sempre se tale soluzione è attuabile si intende)
Vi ringrazio anticipatamente.
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