Ho letto con interesse il funzionamento e le particolarità delle stufe a pellet. Mi chiedo se in una situazione come la mia, con immobile di classe energetica bassa una stufa a pellet con serbatoio di acqua possa essere un'alternativa alla caldaia a condensazione a GPL (escludendo una ristrutturazione decisamente impegnativa per via dei costi tipo cappotto esterno e pompa di calore con fotovoltaico). Io risiedo in provincia di Venezia, l'immobile è del 2006 quindi isolamento scarso (stirodur da 40 e il problema dei ponti termici su finestre e porte, no cappotto), piano terra 70mq e piano mansardato con tetto in legno 35mq. L'impianto di riscaldamento è a pavimento abbinato a una caldaia a condensazione da circa 30kw, regolato da una centralina con sonda esterna e con due termostati ambiente per piano. Attualmente spendo 1200 1300 euro di gas all'anno e non oso immaginare cosa possa costare ora il gpl da riscaldamento. Ringrazio anticipatamente
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Sostituzione caldaia a condensazione con caldaia a pellet?
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ciao,
- sicuramente rispetto al GPL spenderesti molo ma molto di meno
- 30 kW attuali su 105 mt2 sono un'esagerazione (te ne bastano 10/12)
- caldaietta (o idrostufa con poca cessione all'aria) a pellet + puffer dimensionato, e con impianto a pavimento vai sicuramente beneUltima modifica di GiuseppeRG; 29-10-2021, 15:08.alias Dott Nord Est
la biomassa non è per tutti........ ma per alcuni si
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Grazie mille, si effettivamente l'idraulico che ha dimensionato la caldaia, ha preso un abbaglio. L'idea era di creare una nicchia esterna, magari in muratura e installare lì il tutto.. nella parete adiacente, la caldaia ora è all'interno del bagno purtroppo. Vediamo cosa si può fareUltima modifica di CIOSPAPX; 29-10-2021, 23:08.
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Originariamente inviato da CIOSPAPX Visualizza il messaggiola caldaia ora è all'interno del bagno purtroppo. Vediamo cosa si può fare
oltre ad aver sbagliato dimensionamento, ha pure sbagliato il posizionamento (non a norma)
alias Dott Nord Est
la biomassa non è per tutti........ ma per alcuni si
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... se a condensazione al 99,9 % è a camera stagna.
Se a camera stagna puo' essere installata in qualsiasi stanza "aerabile" della casa.
Qui l' errore al 90% è sul dimensionamento esagerato della caldaia che se di vecchio tipo modula poco in basso (di solito 20-30% della potenza max) ovvero 6-9 kw di pot. min. che per una casa con radiante sono parecchi.
Significa che la tua caldaia lavora raramente in condensazione e con continui on/off per il 90% del suo funzionamento. Ovvero minima resa.
La vedo complicata installare una termostufa su radiante senza relativo accumulo (spazio??) finirebbe per lavorare peggio della attuale caldaia a condensazione!
Tanta spesa poca resa!
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La scelta di una caldaia di queste caratteristiche può essere dettata dal fatto che si utilizza la pompa della caldaia stessa per fare girare il circuito di riscaldamento al piano terra e primo piano senza utilizzo di pompe "esterne o non c'entra nulla? Ad ogni modo quale potrebbe essere la regolazione migliore per fare meglio la caldaia? Ho impostato una fascia oraria dalle 5 alle 23.30, con temperatura in soggiorno a 21 gradi e di notte 19. La curva climatica è impostata a 0.6. Nella fascia oraria dalle 23.30 alle 5 la caldaia è impostata in modalità Eco, ma pensavo di cambiare questa impostazione in temperatura di abbassamento a 19.5 gradi. Questo perché secondo me la temperatura in casa scende troppo nel periodo in cui non lavora e per recuperare poi la temperatura di giorno ovvero 21 gradi deve lavorare parecchio. È un ragionamento corretto?Ultima modifica di CIOSPAPX; 01-11-2021, 15:04.
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