Parete dietro stufa a legna in pietre naturali di montagna. - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Parete dietro stufa a legna in pietre naturali di montagna.

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Parete dietro stufa a legna in pietre naturali di montagna.

    Buona giornata a tutti,

    essendo finalmente arrivato, senza ulteriori rimandi, il momento di installare la stufa a legna Mille ArtigianFerro Panarea (10 Kw, una stufa siciliana molto molto semplice , ancora nuova ma ormai fuori produzione), sono interessato a scegliere come allestire definitivamente le pareti adiacenti, unendo possibilmente estetica e proprietà termiche.

    Inizialmente, avevo rapidamente immaginato di applicare a parete dei pannelli con funzione isolante lato muro e lastre di acciaio/alluminio con funzione riflettente lato stufa.

    Immagino potesse andare bene, ma esteticamente non stimolanti.

    Tralasciando piastre in ghisa e mattoncini refrattari (pur più gradevoli), mi è venuto ora in mente di utilizzare le pietre (sassi) bianchi (a prevalenza calcarea) naturalmente presenti sull'Appennino.

    Prima di scandalizzarsi troppo ;-), vorrei aggiungere che la casa è a quota medio alta e dispone di terreno privato ricco di queste pietre, già utilizzate per piccoli muretti esterni ed altre goliardie.

    Quindi, mi piacerebbe costruire una scenografia (con malta refrattaria in questo caso) con queste pietre, sia sul muro portante a blocchi di tufo "Salone", sia sul muretto basso (la stufa è ad angolo tra questi) in forati di cotto che separa il saloncino dalla zona cucina (ovviamente i muri sono intonacati e verniciati).

    Scusandomi se il post è già un po' lungo, quello che mi piacerebbe sapere è se queste pietre naturali rifletterebbero adeguatamente il calore / lo assorbirebbero mantenendolo, proteggendo i muri retrostanti ed evitando dispersioni all'esterno (il muro a blocchetti portante è esterno).

    Se l'idea fosse accettabile, avevo pensato ad uno spessore tra i 10 e i 20 cm (la parete sarebbe abbastanza frastagliata), che ecceda i margini della stufa di circa 20-30 cm: sarebbe sufficiente?

    Le istruzioni della stufa richiedono uno spazio posteriore e laterale di almeno 30 cm. È possibile ridurre un po' questa distanza ai due spigoli posteriori, considerando che è alloggiata ad angolo? (Sul lato posteriore rimarrebbe comunque oltre i 30 cm da questa parete di roccia)


    Parzialmente off topic, avevo anche pensato di rivestire la stufa stessa in una "collina" di tali pietre, ma non conoscendone le proprietà (appunto forse refrattarie/isolanti) ho immaginati che il calore potesse rimanere troppo confinato all'interno e sulle pareti della stufa (e poi nei fumi), abbassandone il rendimento come cessione di calorie all'aria di casa, senza contare danni alla stufa stessa. Corretto?


    Grazie di aver letto e in attesa di suggerimenti.
    Ultima modifica di 3.14; 26-07-2022, 18:07. Motivo: Aggiunta di spazi.

  • #2
    Ho fatto una veloce ricerca e, velocemente, potrei dire che i calcari dell'Appennino Centrale hanno una conducibilità termica medio bassa e altrettanto medio bassi coefficenti di dilatazione.


    Due link rapidi:

    https://delphipages.live/it/scienza/...mal-properties

    http://fisicatecnica.altervista.org/...tab_conduc.htm


    In verità, come poteva essere intuibile, non si parla di calcare puro, o di un prodotto industriale, ma di rocce eterogenee per composizione chimica, porosità, forma ecc.

    Infatti, dando un'occhiata alle ricerche di alcuni autori, sono state misurate sperimentalmente conducibilità termiche anche molto differenti.
    Ho trovato una tesi di laurea molto interessante sull'argomento (non solo sui calcari), che però merita la giusta concentrazione per essere letta.

    Nel frattempo, la mia idea non sembrerebbe così avventata come se avessi della quarzite, come sarebbe ancora meglio se avessi materiali naturali come basalti, scisti o arenarie. Però i calcari sembrerebbero più vicini a questi ultimi.

    Penso che la differenza sia nella compensazione con una perpendicolarità (rispetto al calore) maggiore, quindi l'utilizzo di più spazio.

    Inoltre, si può sempre fare una prova empirica, riscaldando (ad esempio con una stufa radiante ad infrarossi) un lato di una roccia il più possibile regolare di 15 cm di diametro e constatando la temperatura sul lato oscuro del sasso. ;-)

    Commenta

    Attendi un attimo...
    X