Salve a tutti, prima di tutto mi presento. Mi chiamo Domenico, da Napoli.
E' da qualche settimana che vi leggo, grazie a voi ho imparato molte cose sull'argomento biomasse che prima era assolutamente sconosciuto, ci sono diversi post di utenti con situazioni abbastanza simili alla mia, ma alla fine credo che ognuno di noi abbia esigenze particolari, quindi mi farebbe piacere ricevere un vostro parere.
Qualche mese fa ho acquistato una villa in prov di Na, si trova vicino al mare, costruita intorno al 90 in cemento armato.
La superficie è circa 240 mq su 4 livelli (una taverna, terra, primo e mansarda). Il livello di coibentazione è a voler essere buoni sufficiente (infissi in alluminio con vetrocamera) e tapparelle è già presente un impianto di riscaldamento con elementi in ghisa (attualmente 115 in totale + 3 scaldasalviette nei rispettivi bagni) attualmente collegati con caldaia a GPL; in taverna è presente un camino a legna e ci sono inverter in diverse stanze.Lo stato dell'immobile è buono, e quindi non ho intenzione di effettuare opere murarie.
Il vecchio proprietario aveva rinunciato ad azionare i termosifoni già da qualche anno a causa del costo sempre crescente del GPL e si arrangiava accendendo gli inverter nelle varie stanze in cui permaneva.
Sul retro del piano terra il proprietario ha chiuso un terrazzino con una struttura in legno e vetro con tegole, creando una graziosa veranda che lui usava di inverno per prendere la tintarella al calduccio, e qui vi ha installato una stufa a legna (che guarda caso si trova esattamente perpendicolare alla caldaia a GPL situata sul balcone soprastante).
Sperando di avervi dato sufficienti elementi per farvi un'idea ora passo alla sfilza di domande
1)Secondo voi nella mia situazione sarebbe corretto pensare di passare alla biomassa? (molti mi dicono che volumi così grandi non possono essere riscaldati completamente ma che conviene sempre arrangiarsi con inverter e stufe mobili quando ci si sposta tra gli ambienti, soprattutto perchè il freddo dalle mie parti non è poi così pungente.
2)Avendo intenzione di utilizzare la veranda come spot per installare la caldaia/stufa perchè è già presente la canna fumaria, lA caldaia dista 2 metri in verticale, ed inoltre ho lo spazio per stoccare il combustibile. Questo
ambiente quindi sarebbe una specie di vano tecnico, che però attualmente ha un aspetto molto piacevole e confortevole, e da qui il MIO dubbio più grosso: Le differenze di resa tra una termostufa (ero orientato su klover bi-fire e mdb plurifire 34 Kw) ed una caldaia a fiamma inversa (e qui c'è da sbizzarrirsi con i modelli) sono così eclatanti? Insomma se c'è da tirarsi un pizzico sulla pancia per risparmiare una bella cifra sui consumi, sono disposto a privarmi di quell'ambiente e montare un bel pentolone d'acciaio, se invece siamo al photo-finish come prestazioni, montando la stufa ne uscirebbe addirittura valorizzato.
3)Secondo voi faccio bene ad orientarmi su un generatore legna/pellet? Ho visto che negli ultimi anni i prezzi del pellet stanno aumentando a dismisura e vorrei tenermi un piano B.
4)Produzione ACS: ho già letto abbondantemente le disquisizioni boiler, puffer etc. Il termotecnico della klover che ha fatto un sopralluogo a casa mi ha sconsigliato di prendere il modello con ACS dicendo che in effetti dalle nostre parti l'uso della stufa è limitato ai soli mesi invernali e che quindi il gioco non vale la candela, voi che ne pensate?
5) Quale modo è il migliore e meno invasivo anche a livello di installazione per regolare la potenza della caldaia? Attualmente non sono installati termostati in casa e i termosifoni si accendono/spengono con un tasto vicino alla caldaia.
6)Ragazzi vi ringrazio per il vostro tempo e mi scuso se sono stato prolisso, se rispondendo volete anche darmi un consiglio su qualche modello con il relativo prezzo che possa fare al caso mio, ve ne sarei grato (cavolo quanto è difficile trovare i prezzi reali di questo materiale).
E' da qualche settimana che vi leggo, grazie a voi ho imparato molte cose sull'argomento biomasse che prima era assolutamente sconosciuto, ci sono diversi post di utenti con situazioni abbastanza simili alla mia, ma alla fine credo che ognuno di noi abbia esigenze particolari, quindi mi farebbe piacere ricevere un vostro parere.
Qualche mese fa ho acquistato una villa in prov di Na, si trova vicino al mare, costruita intorno al 90 in cemento armato.
La superficie è circa 240 mq su 4 livelli (una taverna, terra, primo e mansarda). Il livello di coibentazione è a voler essere buoni sufficiente (infissi in alluminio con vetrocamera) e tapparelle è già presente un impianto di riscaldamento con elementi in ghisa (attualmente 115 in totale + 3 scaldasalviette nei rispettivi bagni) attualmente collegati con caldaia a GPL; in taverna è presente un camino a legna e ci sono inverter in diverse stanze.Lo stato dell'immobile è buono, e quindi non ho intenzione di effettuare opere murarie.
Il vecchio proprietario aveva rinunciato ad azionare i termosifoni già da qualche anno a causa del costo sempre crescente del GPL e si arrangiava accendendo gli inverter nelle varie stanze in cui permaneva.
Sul retro del piano terra il proprietario ha chiuso un terrazzino con una struttura in legno e vetro con tegole, creando una graziosa veranda che lui usava di inverno per prendere la tintarella al calduccio, e qui vi ha installato una stufa a legna (che guarda caso si trova esattamente perpendicolare alla caldaia a GPL situata sul balcone soprastante).
Sperando di avervi dato sufficienti elementi per farvi un'idea ora passo alla sfilza di domande
1)Secondo voi nella mia situazione sarebbe corretto pensare di passare alla biomassa? (molti mi dicono che volumi così grandi non possono essere riscaldati completamente ma che conviene sempre arrangiarsi con inverter e stufe mobili quando ci si sposta tra gli ambienti, soprattutto perchè il freddo dalle mie parti non è poi così pungente.
2)Avendo intenzione di utilizzare la veranda come spot per installare la caldaia/stufa perchè è già presente la canna fumaria, lA caldaia dista 2 metri in verticale, ed inoltre ho lo spazio per stoccare il combustibile. Questo
ambiente quindi sarebbe una specie di vano tecnico, che però attualmente ha un aspetto molto piacevole e confortevole, e da qui il MIO dubbio più grosso: Le differenze di resa tra una termostufa (ero orientato su klover bi-fire e mdb plurifire 34 Kw) ed una caldaia a fiamma inversa (e qui c'è da sbizzarrirsi con i modelli) sono così eclatanti? Insomma se c'è da tirarsi un pizzico sulla pancia per risparmiare una bella cifra sui consumi, sono disposto a privarmi di quell'ambiente e montare un bel pentolone d'acciaio, se invece siamo al photo-finish come prestazioni, montando la stufa ne uscirebbe addirittura valorizzato.
3)Secondo voi faccio bene ad orientarmi su un generatore legna/pellet? Ho visto che negli ultimi anni i prezzi del pellet stanno aumentando a dismisura e vorrei tenermi un piano B.
4)Produzione ACS: ho già letto abbondantemente le disquisizioni boiler, puffer etc. Il termotecnico della klover che ha fatto un sopralluogo a casa mi ha sconsigliato di prendere il modello con ACS dicendo che in effetti dalle nostre parti l'uso della stufa è limitato ai soli mesi invernali e che quindi il gioco non vale la candela, voi che ne pensate?
5) Quale modo è il migliore e meno invasivo anche a livello di installazione per regolare la potenza della caldaia? Attualmente non sono installati termostati in casa e i termosifoni si accendono/spengono con un tasto vicino alla caldaia.
6)Ragazzi vi ringrazio per il vostro tempo e mi scuso se sono stato prolisso, se rispondendo volete anche darmi un consiglio su qualche modello con il relativo prezzo che possa fare al caso mio, ve ne sarei grato (cavolo quanto è difficile trovare i prezzi reali di questo materiale).
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