Ciao ragazzi. Condivido questa mia esperienza che potrebbe incuriosire per i differenti combustibili e caldaie.
Dal 2006 non uso più il metano per riscaldamento e acs preferendo i generatori a biomassa. Da 3 anni ho una policombustibile Kwb 20 kw del 2000 che digerisce svariati combustibili triti. Nell’ultimo anno sto bruciando del pellettaccio di scarsa qualità con 10% di cenere ma per 2 € a sacco non si può pretendere di più.
Ad ottobre, il fornitore di pellet, stesso dell’anno passato, si dilegua. La prospettiva di sborsare 1500€ per 60 q.li di pellet in alta stagione non mi allettava, avendo ancora quasi un bancale di pellet e 60 Q.li di legna gratis, per pochi € mi son portato a casa una caldaia “onnivora”di un conoscente, stanco di maneggiare sacchetti e legna , una Ecobiocalor mais-pellet-legna del 2003. Quest’anno il mais costa 15 € a q.le. , nel caso non mi bastassero i combustibili che ho a casa……
La caldaia a metano è stata sempre mantenuta nell’eventualità di un’ emergenza, una vecchia Sime 24 kw, ho così pensato di fare una comparativa di combustibili e caldaie.
Premetto che la combustione della Kwb, che è autopulente, con aria primaria e secondaria, perciò sempre in condizioni ottimali di funzionamento, è stata regolata con analizzatore fumi, resa 85%, mentre per la Ecobiocalor è tutto manuale, avendola installata solo da 3 settimane al momento della prova era perfettamente pulita, anche se la taratura credo sia perfettibile.
L’abitazione in questione è una singola in zona climatica E, gradi giorno 2.432. Siamo in 5 in casa, acqua calda a go-go, strutturata su 2 piani, 400m3 tot, costruita negli anni 60’, ristrutturata nel 2000, non coibentata, doppi vetri.
Dalle 6 alle 23 in zona giorno 21°, zona notte 19°; dalle 23 alle 6 1° in meno in entrambe le zone. I generatori impostati a 70°mantengono a 65° 2 rotex sanicube 538/16/16, da qui un circolatore modulante alimenta i radiatori, ghisa acciaio e scalda salviette, tutti con valvole termostatiche, ad una T° di 55° regolata da una miscelatrice termostatica 3 vie. Un’altra miscelatrice termostatica a 45° si occupa dell’ACS istantanea.
La caldaia a metano collegata direttamente ai radiatori regolata ad una T° di 60° che modula da 50° a 60°, bollitore sanitario integrato.
La durata di ogni test è di 24 h. inizio h. 13 con rilevazione T° est. ad inizio prova, alle 6 del mattino seguente ed alle h. 13 di fine prova.
- Ecobiocalor a legna: h. 13: T° 9°; h. 6: T° 5°; fine prova h. 13: T° 8°. T° fumi 120°- 130°. Consumo 65 kg
-Ecobiocalor a mais: h. 13 T° 5°; h. 6: T° -1°; fine prova h. 13: T° 3°. T° fumi 100°-110°. Consumo 62 kg
-Kwb a pellet : h. 13 T° 9°; h. 6: T° 2°; fine prova h. 13: T° 5°. T° fumi 130°-160° Consumo 40kg.
-Sime a metano: h.13 T° 5°; h. 6: T° 3°; fine prova h.13: T° 2°. T° fumi non rilevata. Consumo 17 mc.
Non avendo avuto tempo di fare prove con analizzatore alla Ecobiocalor alimentata a legna e mais, le considerazioni che mi vengono da fare è che non credo che la Ecobiocalor, come le tante caldaie marine italiane, senza voler essere di parte, abbiano la resa dell’ 85 -90% dichiarata, diciamo 75-80%?!
Che il mais non abbia il grande potere calorico favoleggiato, direi alla pari di un buon pellet.
Saluti.
Fabrizio.
Dal 2006 non uso più il metano per riscaldamento e acs preferendo i generatori a biomassa. Da 3 anni ho una policombustibile Kwb 20 kw del 2000 che digerisce svariati combustibili triti. Nell’ultimo anno sto bruciando del pellettaccio di scarsa qualità con 10% di cenere ma per 2 € a sacco non si può pretendere di più.
Ad ottobre, il fornitore di pellet, stesso dell’anno passato, si dilegua. La prospettiva di sborsare 1500€ per 60 q.li di pellet in alta stagione non mi allettava, avendo ancora quasi un bancale di pellet e 60 Q.li di legna gratis, per pochi € mi son portato a casa una caldaia “onnivora”di un conoscente, stanco di maneggiare sacchetti e legna , una Ecobiocalor mais-pellet-legna del 2003. Quest’anno il mais costa 15 € a q.le. , nel caso non mi bastassero i combustibili che ho a casa……
La caldaia a metano è stata sempre mantenuta nell’eventualità di un’ emergenza, una vecchia Sime 24 kw, ho così pensato di fare una comparativa di combustibili e caldaie.
Premetto che la combustione della Kwb, che è autopulente, con aria primaria e secondaria, perciò sempre in condizioni ottimali di funzionamento, è stata regolata con analizzatore fumi, resa 85%, mentre per la Ecobiocalor è tutto manuale, avendola installata solo da 3 settimane al momento della prova era perfettamente pulita, anche se la taratura credo sia perfettibile.
L’abitazione in questione è una singola in zona climatica E, gradi giorno 2.432. Siamo in 5 in casa, acqua calda a go-go, strutturata su 2 piani, 400m3 tot, costruita negli anni 60’, ristrutturata nel 2000, non coibentata, doppi vetri.
Dalle 6 alle 23 in zona giorno 21°, zona notte 19°; dalle 23 alle 6 1° in meno in entrambe le zone. I generatori impostati a 70°mantengono a 65° 2 rotex sanicube 538/16/16, da qui un circolatore modulante alimenta i radiatori, ghisa acciaio e scalda salviette, tutti con valvole termostatiche, ad una T° di 55° regolata da una miscelatrice termostatica 3 vie. Un’altra miscelatrice termostatica a 45° si occupa dell’ACS istantanea.
La caldaia a metano collegata direttamente ai radiatori regolata ad una T° di 60° che modula da 50° a 60°, bollitore sanitario integrato.
La durata di ogni test è di 24 h. inizio h. 13 con rilevazione T° est. ad inizio prova, alle 6 del mattino seguente ed alle h. 13 di fine prova.
- Ecobiocalor a legna: h. 13: T° 9°; h. 6: T° 5°; fine prova h. 13: T° 8°. T° fumi 120°- 130°. Consumo 65 kg
-Ecobiocalor a mais: h. 13 T° 5°; h. 6: T° -1°; fine prova h. 13: T° 3°. T° fumi 100°-110°. Consumo 62 kg
-Kwb a pellet : h. 13 T° 9°; h. 6: T° 2°; fine prova h. 13: T° 5°. T° fumi 130°-160° Consumo 40kg.
-Sime a metano: h.13 T° 5°; h. 6: T° 3°; fine prova h.13: T° 2°. T° fumi non rilevata. Consumo 17 mc.
Non avendo avuto tempo di fare prove con analizzatore alla Ecobiocalor alimentata a legna e mais, le considerazioni che mi vengono da fare è che non credo che la Ecobiocalor, come le tante caldaie marine italiane, senza voler essere di parte, abbiano la resa dell’ 85 -90% dichiarata, diciamo 75-80%?!
Che il mais non abbia il grande potere calorico favoleggiato, direi alla pari di un buon pellet.
Saluti.
Fabrizio.
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