Un saluto a tutti.
Vorrei chiedere un vostro parere circa la possibilità di ricavare più energia di quanto si immette in un sistema basato sulla deviazione del flusso in un circuito magnetico secondo il classico schema del PP che conosciamo.
Inserisco qui sotto un disegno che ho fatto molto velocemente per rendere l'idea.
Il principio si basa sulla possibilità di sfruttare la variazione del campo magnetico generato da due magneti permanenti durante il ritorno naturale del flusso dopo essere stato deviato.
La corrente indotta, durante tale fase, verrà prelevata dalle due bobine 'L' ai lati del disegno e servirà a caricare i condensatori 'C'.
Il flusso magnetico, che verrà deviato dalle bobine di pilotaggio, non dovrà trovare alcuna resistenza nel sistemarsi lungo i percorsi laterali durante la fase di andata. Per questo le bobine di raccolta dovranno essere scollegate dai loro condensatori durante l'andata.
Le bobine di pilotaggio dovranno essere energizzate per un brevissimo tempo comunque sufficiente a dare il tempo necessario al flusso magnetico di essere deviato completamente.
Quando le bobine di pilotaggio verranno disalimentate, le bobine di prelievo si collegheranno ai condensatori che riceveranno così l'energia rilasciata dalla variazione del campo magnetico durante la fase di ritorno.
In modo sincrono, durante il tempo in cui le bobine di prelievo risulteranno scollegate dai condensatori ormai carichi, questi verranno collegati al carico scaricandosi su di esso.
Scusate per la breve spiegazioe ma credo di aver dato l'idea di quello che volevo esporvi.
Chiedo a voi se un siffatto sistema potrebbe sfruttare la deviazione di grossi flussi magnetici generati da magneti permanenti realizzata impiegando pochissima energia per ricavare un quantitativo di energia superiore.
Scusate se ho bestemmiato non avendo tenuto conto del primo principio della dinamica ma se dobbiamo sempre essere ciecamente fedeli alle teorie ed ai vari principi studiati sui libri di scuola qui non si va mai avanti.
Vorrei chiedere un vostro parere circa la possibilità di ricavare più energia di quanto si immette in un sistema basato sulla deviazione del flusso in un circuito magnetico secondo il classico schema del PP che conosciamo.
Inserisco qui sotto un disegno che ho fatto molto velocemente per rendere l'idea.
Il principio si basa sulla possibilità di sfruttare la variazione del campo magnetico generato da due magneti permanenti durante il ritorno naturale del flusso dopo essere stato deviato.
La corrente indotta, durante tale fase, verrà prelevata dalle due bobine 'L' ai lati del disegno e servirà a caricare i condensatori 'C'.
Il flusso magnetico, che verrà deviato dalle bobine di pilotaggio, non dovrà trovare alcuna resistenza nel sistemarsi lungo i percorsi laterali durante la fase di andata. Per questo le bobine di raccolta dovranno essere scollegate dai loro condensatori durante l'andata.
Le bobine di pilotaggio dovranno essere energizzate per un brevissimo tempo comunque sufficiente a dare il tempo necessario al flusso magnetico di essere deviato completamente.
Quando le bobine di pilotaggio verranno disalimentate, le bobine di prelievo si collegheranno ai condensatori che riceveranno così l'energia rilasciata dalla variazione del campo magnetico durante la fase di ritorno.
In modo sincrono, durante il tempo in cui le bobine di prelievo risulteranno scollegate dai condensatori ormai carichi, questi verranno collegati al carico scaricandosi su di esso.
Scusate per la breve spiegazioe ma credo di aver dato l'idea di quello che volevo esporvi.
Chiedo a voi se un siffatto sistema potrebbe sfruttare la deviazione di grossi flussi magnetici generati da magneti permanenti realizzata impiegando pochissima energia per ricavare un quantitativo di energia superiore.
Scusate se ho bestemmiato non avendo tenuto conto del primo principio della dinamica ma se dobbiamo sempre essere ciecamente fedeli alle teorie ed ai vari principi studiati sui libri di scuola qui non si va mai avanti.
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