Energia in assenza di attriti - EnergeticAmbiente.it

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Energia in assenza di attriti

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  • Energia in assenza di attriti

    Ciao a tutti,

    ancora oggi non mi è chiara una cosa.
    Se noi siamo nello spazio (quasi totale assenza di aria e influenze gravitazionali minime), quindi abbiamo attriti molto bassi, possiamo spingere un corpo per vederlo muoversi a lungo prima di arrestarsi. Noi possiamo imprimere una spinta ad un magnete e, lungo il suo percorso, posizionare tanti avvolgimenti in grado di immagazzinare l'energia elettrica prodotta dal passaggio.
    Il quesito che mi sono posto è questo:
    Tutta l'energia immagazzinata dagli avvolgimenti, ammesso di riuscire a convogliarla, sarebbe sufficiente ad imprimere una nuova spinta al magnete (uguale o maggiore alla precedente) quando questo si arresta?

    Grazie anticipatamente

    Gabriele

  • #2
    No, ci sono le perdite per correnti parassite (correnti di Foucault) che si oppongono al movimento e pian piano frenano il magnete fino a fermarlo.

    Buon Natale!
    Mario
    Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
    -------------------------------------------------------------------
    Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
    -------------------------------------------------------------------
    L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
    Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
    ------------------------------------------------

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    • #3
      CITAZIONE (gabryel81 @ 23/12/2006, 17:07)
      Ciao a tutti,

      ancora oggi non mi è chiara una cosa.
      Se noi siamo nello spazio (quasi totale assenza di aria e influenze gravitazionali minime), quindi abbiamo attriti molto bassi, possiamo spingere un corpo per vederlo muoversi a lungo prima di arrestarsi. Noi possiamo imprimere una spinta ad un magnete e, lungo il suo percorso, posizionare tanti avvolgimenti in grado di immagazzinare l'energia elettrica prodotta dal passaggio.
      Il quesito che mi sono posto è questo:
      Tutta l'energia immagazzinata dagli avvolgimenti, ammesso di riuscire a convogliarla, sarebbe sufficiente ad imprimere una nuova spinta al magnete (uguale o maggiore alla precedente) quando questo si arresta?

      Grazie anticipatamente

      Gabriele



      il principio base per cui la tua ipotesi non può realizzarsi è la legge di lenz.
      questo principio afferma che se ho una qualunque variazione di flusso di campo magnetico questa variazione genera delle correnti che tendono a creare un flusso che compensa la perdita: morale della favola le correnti (la già citate correnti di foucault) che crei creano un campo magnetico che si oppone alla rotazione del tuo magnete

      ciao

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      • #4
        Ciao,

        sapevo già degli attriti provocati dalla presenza degli avvolgimenti e di come questi avrebbero frenato il magnete. Infatti ho formulato la domanda in maniera errata. Avrei dovuto chiedere: nonostante il magnete venga frenato dalla presenza degli avvolgimenti che ne prelevano energia, CONSIDERANO CHE NON CI SONO ALTRI ATTRITI PRESENTI, l'energia accumulata dagli avvolgimenti è sufficiente a far ripartire il magnete con la stessa intensità di prima?

        Buon natale a tutti

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        • #5
          Io credo di si,ma usando cavi a superconduzione,in modo da annullare le perdite.Solo che......poi abbiamo un moto perpetuo,e non si ricava nulla......

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          • #6
            CITAZIONE (gabryel81 @ 23/12/2006, 17:07)
            Tutta l'energia immagazzinata dagli avvolgimenti, ammesso di riuscire a convogliarla, sarebbe sufficiente ad imprimere una nuova spinta al magnete (uguale o maggiore alla precedente) quando questo si arresta?
            Grazie anticipatamente
            Gabriele

            Credo che l'energia acquistata dagli avvolgimenti sarebbe la stessa identica che spenderesti per rimettere in moto il magnete alla velocità iniziale. (Considerando attriti o dispersioni elettriche nulli)
            In pratica si conserva l'energia totale (quantità di moto), trasformandola da meccanica-elettrica-meccanica.

            Parlo da profano, quindi prendi quello che dico con le molle <img src=">

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            • #7
              CITAZIONE (gabryel81 @ 23/12/2006, 20:47)
              Ciao,

              sapevo già degli attriti provocati dalla presenza degli avvolgimenti e di come questi avrebbero frenato il magnete. Infatti ho formulato la domanda in maniera errata. Avrei dovuto chiedere: nonostante il magnete venga frenato dalla presenza degli avvolgimenti che ne prelevano energia, CONSIDERANO CHE NON CI SONO ALTRI ATTRITI PRESENTI, l'energia accumulata dagli avvolgimenti è sufficiente a far ripartire il magnete con la stessa intensità di prima?

              Buon natale a tutti


              rileggendo la tua domanda era ben chiara siamo noi che non l'abbiamo letta bene.
              comunque si se utilizzassi tutta l'energia persa per dal magnete per...restituirla al magnete avresti il moto perpetuo. ma non una macchina a moto perpetuo.
              ma se il solo effetto finale è far girare il magnete allora mettilo nello spazio e dagli una rotazione e basta
              ciao

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