Scambio sul posto: come funziona dal 1 gennaio 2009? - EnergeticAmbiente.it

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Scambio sul posto: come funziona dal 1 gennaio 2009?

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  • #31
    Saluti a tutti, dico anch'io la mia su questa faccenda,
    le mie considerazioni riguardano i piccoli impianti casalinghi, dove com'era giusto fare, l'impianto FT è stato dimensionato in base all'effettivo consumo di energia elettrica. Infatti lo scambio sul posto non ha senso se uno vuole produrre e vendere energia guadagnandoci, è invece un prezioso e comodo sistema per non sprecarla, ci permette di accantonare tempoaraneamente l'energia prodotta in surplus e di riprendercela quando ne abbiamo bisogno.
    Il vecchio sistema secondo mè era perfetto sotto quasi tutti i punti di vista, il calcolo veniva tenuto direttamente dal fornitore di energia in Kw e non in €, massima semplicità, chiarezza e immediatezza! Tutti vantaggi per l'utente, anche il dover consumare l'energia a credito entro 3 anni non mi sembrava un gran problema, specialmente se l'impianto è stato ben dimensionato. Forse l'unico difetto poteva essere quello di rendere difficoltoso il cambio di fornitore di energia, forse non era addirittura possibile senza perdere completamente l'eventuale credito.
    Quando ho letto il nuovo contratto di scambio con il GSE, sinceramente sono rimasto deluso, la solita cosa all'italiana! Un sacco di parole per dire 4 semplici cose, mentre i concetti fondamentali venivano trascurati, se non addirittura omessi! Sinceramente poi non ho neppure capito cosa ci hanno mandato a fare un nuovo contratto, l'alternativa qual'era? Non mi pare ce ne fosse una per i piccoli impianti casalinghi. In pratica ancora adesso non si sà con precisione come ci verrà pagata l'energia immessa in rete. Io dico che alla prima fattura reale di rimborso saremo tutti così
    però spero di sbagliarmi.

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    • #32
      Cito da "Il Sole 24 Ore":

      ===
      Nella sua accezione originaria, il servizio di scambio sul posto consentiva di utilizzare i servizi di rete per immagazzinare l'energia elettrica prodotta quando non ci fossero necessità di consumo; e di riprelevarla dalla rete al bisogno.

      Poichè l’energia elettrica non consumata ed immessa in rete costituisce un credito, nasce la necessità di una corretta valorizzazione economica del kWh fotovoltaico immesso in rete, perchè la produzione ed il consumo di energia elettrica possono verificarsi contemporaneamente o in periodi temporali differenti.

      Conseguentemente, poiché la valorizzazione dell'energia elettrica è effettuata su base oraria, i valori dell'energia elettrica prodotta e autoconsumata coincidono nel caso in cui la produzione e il consumo siano contestuali, mentre potrebbero differire qualora la produzione e il consumo avvengano in ore diverse.

      Con l'obiettivo di realizzare condizioni di semplicità applicativa per gli utenti, di trasparenza e di corretta valorizzazione economica dell'energia elettrica immessa e prelevata in regime di scambio sul posto, la soluzione adottata prevede che venga riconosciuto un contributo in Conto Scambio, calcolato moltiplicando la quantità di energia immessa in rete per il prezzo zonale orario [Delibera 74/08 dell'AE]. Gli importi verranno corrisposti con acconti trimestrali e conguaglio annuale.

      Senza scendere troppo in dettagli, basti sapere che ai fini della determinazione del prezzo zonale orario concorrono differenti fattori, quali ad esempio la fascia oraria (diurna o notturna), la zona geografica (Nord, Centro Nord, Centro Sud, Sud), il giorno della settimana (feriale o festivo).

      Schematizzando, si ipotizza un impianto che: produce 1000 kWh l’anno, ne autoconsuma immediatamente 200 e ne consuma in maniera differita (cioè la sera) altri 700.

      All’ incentivazione del Conto Energia su tutti i 1000 kWh prodotti si aggiunge lo scambio sul posto: i 200 kWh autoconsumati non sono pagati in bolletta. Gli 800 kWh rimanenti sono immessi in rete e valorizzati dal GSE secondo il prezzo zonale orario; i 700 kWh pagati nella bolletta elettrica vengono rimborsati in conto scambio, mentre il controvalore in euro dell’energia non utilizzata (100 kWh) è riportato a credito per gli anni successivi in cui la produzione sarà inferiore ai consumi (da cui l’importanza di un’accurata progettazione dell’impianto e di un’ attenta pianificazione energetica).
      ===

      Concordate?

      Ciao e grazie

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      • #33
        Si, concordo...
        Bisognerà solo vedere per bene quale sarà il valore di questo contributo in conto scambio...chi vivrà (e resisterà) vedrà...

        saluti.

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        • #34
          Ciao a tutti!
          Proviamo a ricapitolare il tutto:
          -il mio consumo totale è 1000 kWh al mese
          -il mio impianto produce 1100 kWh al mese
          -riesco ad autoconsumare, nel momento un cui l'impianto produce energia, 200 kWh al mese
          -prelevo dalla rete 800 kWh al mese
          -immetto nella rete 900 kWh al mese

          Quindi i ricavi sono:
          1)tariffa incentivante moltiplicata per 1000 kWh al mese
          2)tariffa elettrica moltiplicata per 200 kWh al mese
          3)contributo in conto scambio in base a quanto ho prelevato e immesso in rete.

          Ogni mese mi arriva la bolletta elettrica sui 700 kWh che ho prelevato e ogni 3 mesi mi arriva l'acconto su (3 x 900) 1800 kWh immessi in rete.
          A fine anno viene fatto il conguaglio.

          E' esatto?

          Commenta


          • #35
            Originariamente inviato da Echo Visualizza il messaggio
            Cito da "Il Sole 24 Ore":

            ===
            Nella sua accezione originaria, il servizio di scambio sul posto consentiva di utilizzare i servizi di rete per immagazzinare l'energia elettrica prodotta quando non ci fossero necessità di consumo; e di riprelevarla dalla rete al bisogno.

            Poichè l’energia elettrica non consumata ed immessa in rete costituisce un credito, nasce la necessità di una corretta valorizzazione economica del kWh fotovoltaico immesso in rete, perchè la produzione ed il consumo di energia elettrica possono verificarsi contemporaneamente o in periodi temporali differenti.

            Conseguentemente, poiché la valorizzazione dell'energia elettrica è effettuata su base oraria, i valori dell'energia elettrica prodotta e autoconsumata coincidono nel caso in cui la produzione e il consumo siano contestuali, mentre potrebbero differire qualora la produzione e il consumo avvengano in ore diverse.

            Con l'obiettivo di realizzare condizioni di semplicità applicativa per gli utenti, di trasparenza e di corretta valorizzazione economica dell'energia elettrica immessa e prelevata in regime di scambio sul posto, la soluzione adottata prevede che venga riconosciuto un contributo in Conto Scambio, calcolato moltiplicando la quantità di energia immessa in rete per il prezzo zonale orario [Delibera 74/08 dell'AE]. Gli importi verranno corrisposti con acconti trimestrali e conguaglio annuale.

            Senza scendere troppo in dettagli, basti sapere che ai fini della determinazione del prezzo zonale orario concorrono differenti fattori, quali ad esempio la fascia oraria (diurna o notturna), la zona geografica (Nord, Centro Nord, Centro Sud, Sud), il giorno della settimana (feriale o festivo).

            Schematizzando, si ipotizza un impianto che: produce 1000 kWh l’anno, ne autoconsuma immediatamente 200 e ne consuma in maniera differita (cioè la sera) altri 700.

            All’ incentivazione del Conto Energia su tutti i 1000 kWh prodotti si aggiunge lo scambio sul posto: i 200 kWh autoconsumati non sono pagati in bolletta. Gli 800 kWh rimanenti sono immessi in rete e valorizzati dal GSE secondo il prezzo zonale orario; i 700 kWh pagati nella bolletta elettrica vengono rimborsati in conto scambio, mentre il controvalore in euro dell’energia non utilizzata (100 kWh) è riportato a credito per gli anni successivi in cui la produzione sarà inferiore ai consumi (da cui l’importanza di un’accurata progettazione dell’impianto e di un’ attenta pianificazione energetica).
            ===

            Concordate?

            Ciao e grazie
            Scusa Echo
            non ti seguo. Quando dici che produci 1000Kwh, ne autoconsumi 200, poi in differita ne consumi altri 700.... questi come li individui nei contatori?
            Io durante la giornata mentre produco, consumo, il contatore mi segna la differenza, la sera quando non produco più il contatore segna il prelievo.
            Per cui il consumare in differita cosa significa?
            Ciao

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            • #36
              Originariamente inviato da raigo2nd Visualizza il messaggio
              Ciao a tutti!
              Proviamo a ricapitolare il tutto:
              -il mio consumo totale è 1000 kWh al mese
              -il mio impianto produce 1100 kWh al mese
              -riesco ad autoconsumare, nel momento un cui l'impianto produce energia, 200 kWh al mese
              -prelevo dalla rete 800 kWh al mese
              -immetto nella rete 900 kWh al mese

              Quindi i ricavi sono:
              1)tariffa incentivante moltiplicata per 1000 kWh al mese
              2)tariffa elettrica moltiplicata per 200 kWh al mese
              3)contributo in conto scambio in base a quanto ho prelevato e immesso in rete.

              Ogni mese mi arriva la bolletta elettrica sui 700 kWh che ho prelevato e ogni 3 mesi mi arriva l'acconto su (3 x 900) 1800 kWh immessi in rete.
              A fine anno viene fatto il conguaglio.

              E' esatto?
              sono io che mi perdo con i numeri?
              Se consumi 1000, ne autoconsumi 200, la bolletta erriverà per 800...
              L'incentivo sarà per 1100KWh che hai prodotto non di 1000

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              • #37
                Originariamente inviato da Angelo1950 Visualizza il messaggio
                ... la sera quando non produco più il contatore segna il prelievo.
                Per cui il consumare in differita cosa significa?
                Ciao
                E' il consumo serale, ad impianto FV "spento", quindi energia prelevata dalla rete, come scrivi tu. Che andrà in bolletta.

                Ciao e a presto (mi devo disconnettere)

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                • #38
                  Scusate!
                  -la bolletta arriverà su 800 e non 700
                  -l'incentivo sarà su 1100 e non 1000

                  Il ragionamento è corretto con questi numeri?

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                  • #39
                    Originariamente inviato da palmisano.vito Visualizza il messaggio
                    Bisogna stare sempre attendi nel dimensionamento dell'impianto se si vuole usare lo scambio sul posto.
                    Questo principio non è cambiato.
                    Secondo me tra vecchio ssp e nuovo non cambia molto.
                    Io ho un'impianto da 2 anni e fino all'anno scorso la bolletta mi arrivava in un'unica soluzione(1500€) e poi l'enel mi mandava un assegno di rimborso(1300€).
                    Ora il Gse mi manderà un acconto trimestrale di conto scambio e pagherò la bolletta all'enel ogni 2 mesi.
                    Per me è meglio così.
                    Adesso i contatori sono teleletti e quindi tutto avviene in modo chiaro e in tempo reale.
                    CIao,
                    io aspetterei prima di cantar vittoria
                    Spero che tu abbia ragione , ma il mio pessimismo è fondato sul fatto che finora il Gse non ha ancora presentato il suo simulatore di calcolo come promesso CIao

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                    • #40
                      Ciao FABRY 18581, mi dispiace moltissimo se ti ho creato confusione quando il mio intento era l'opposto. Forse ho peccato di presunzione tentando di sintetizzare il più possibile alcune risposte a perplessità di alcuni.
                      Le normative Italiane, tutte quante nessuna esclusa, sono spesso complesse da interpretare causa il sommarsi dei vari Decreti che si susseguono senza mai giungere ad una cancellazione completa dei vecchi provvedimenti e ad una formulazione completamente nuova della Normativa che a quel punto sarebbe sicuramente più semplice in quanto raccolta in un unico testo.
                      Nel merito del FV, dopo la Legge 383 del 2003 relativa ai criteri di incentivazione, dopo il Decreto di recepimento della Normativa Europea da parte del Governo Berlusconi (I° Conto Energia), abbiamo avuto il Decreto del Governo Prodi (Nuovo Conto Energia), La circolare di Visco sulla Tassazione (Circolare 47 della Agenzia delle Entrate del Luglio 2007), la Legge 115 del Luglio 2008, le varie indicazioni contenute nelle Leggi Finanziarie 2006-2007-2008, il nuovo Decreto sullo scambio sul posto del Gennaio 2009 e la miriade di Circolari e delibere della AAEEG (che per ben comprenderle ci vuole la memoria di Pico della Mirandola o la capacità di elaborazione di un enorme PC..). Neanche chi vive e lavora nel mondo del FV riesce a essere sempre perfettamente aggiornato. Proprio in questi giorni Scaiola è stato costretto ad emettere una Circolare esplicativa in quanto alcune parole del Conto Energia lasciavano la possibilità di interpretazioni non adeguate all'intendimento del Legislatore.
                      Sicuramente il calcolo del rimborso da parte del GSE della energia scambiata è molto complicato (non ci provo neppure a spiegarlo ma sono in accordo con quanto scritto da ECHO) ma era doveroso in quanto, grazie alla liberalizzazione del mercato dell'energia che si stà finalmente muovendo, era necessario regolamentare anche questo aspetto (in alternativa sarebbe stato necessario obbligare gli utenti desiderosi di accedere allo scambio sul posto a servirsi tutti da un unico Gestore: immaginiamo sicuramente gli "immensi" benefici che ne avrebbero avuto.....)
                      Infine il discorso FV per noi privati: come giustamente afferma BUGS l'impianto và dimensionato in base al consumo annuale, senza eccedere in quanto l'energia prodotta in eccesso rimane nella disponibilità dell'utente per 5 anni (erano 3 con il vecchi scambio sul posto) poi viene regalata al Gestore!!! Domanda: se l'impianto è ben dimensionato, quale possibilità esiste di avere bisogno di quella energia? Risposta: rarissima!!!
                      Non realizziamo impianti di dimensioni maggiori rispetto a quello che ci serve per produrre la energia che utilizziamo: BUTTEREMMO DENARO!!!
                      Diversamente, se lo consideriamo un investimento di tipo speculativo, realizziamo impianti di dimensioni elevate, secondo la nostra capacità di investimento, ma coscienti che per fare questo dobbiamo creare una Azienda specifica, tenuta a tutti gli adempimenti fiscali e tributari, che riceve l'incentivo per tutta la energia prodotta e guadagna dalla vendita della energia prodotta alla Tariffa determinata dalla Autority per la Energia (come già scritto nella precedente lettera).
                      Chiedo scusa se sono stato prolisso ma spero questa volta di essermi spiegato meglio.
                      Ciao

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                      • #41
                        Ciao Rufus57, ti spiego subito in cosa penso tu abbia procurato confusione, se sono io a sbagliarmi chiedo scusa a tutti per l'ulteriore scombusolamento creato (ma penso che in tal caso è un bene così da chiarirmi e chiarire agli altri utenti, eventuali perplessità al riguardo).


                        [quote=RUFUS57;118941567]Noto come vi sia tanta confusione, probabilmente dettata dall'accumularsi di leggi e normative nell'arco del tempo.
                        1 - La energia prodotta in eccesso rimane a disposizione per 5 anni dopo di che la si regala definitivamente: io non sapevo che il limite per consumare l'energia in eccesso l'avessero aumentato da 3 a 5 anni, io sapevo che il limite l'avevano tolto completamente;

                        2 - La bolletta viene pagata totalmente e GSE restituisce i soldi relativi a quanto prodotto: se ho ben capito riguardo al surplus di energia prodotta non è vero che il GSE ti restituisce i soldi relativi a tale surplus, ma bensì ti riconosce un credito, quindi materialmente non vedi soldi. RIPETO, se ho ben capito dovrebbe essere così e faccio anche un esempio: mettiamo il caso che nel 2009 genero un surplus di 100 kWh corrispondente a circa 18€, per vari motivi nel 2015 la mia produzione diviene minore al fabbisogno quindi dovrò attingere a questo credito solo che molto probabilmente tra 6 anni il costo unitario dell'energia sarà ben più alto dei 18 cent attuali e quindi quel credito di 18 euro non rappresenterà più i 100 kWh iniziali ma equivarranno a 70-80(?) kWh, ed è questa la vera fregatura del nuovo SSP!!

                        3 - ..a patto che se ne consumi minimo il 70% di quella che si produce: non mi sembra che esista questo vincolo, forse ti confondi col titolo di auto-produttore!!!

                        Può darsi che sia io a sbagliarmi ma non penso.. In ogni caso chiedo altri interventi così da chiarire il tutto!

                        PS: non ricordo come si calcola precisamente il controvalore dell'eccesso di energia prodotta e quindi ho preferito non dire qualche sciocchezza al riguardo, sperando sempre di non averlo fatto comunque! In tal caso mi scuso.

                        Fabry.

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                        • #42
                          Ciao Fabry
                          vogliamo fare l'esempio più vicino? oggi ho prodotto 15 Kwh, ne ho autoconsumati 3, immessi 12. a sera il contatore dei prelievi misura 20Kwh.
                          1) io pago in bolletta per 20Kwh
                          2) ho risparmiato subito 3 Kwh
                          3) i 12 immessi che fine fanno?
                          mi vengono rimborsati da GSE con i tre acconti e poi il conguaglio?

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                          • #43
                            Ciao FABRI 18581, ti rispondo volentieri, per quello che conosco.
                            1 ti confermo i 5 anni

                            2 mi risulta che gli eventuali hWh in eccesso saranno sottratti a quelli consumati quando se ne presenterà la opportunità, pertanto verrà sottratto un credito di energia e non il controvalore attuale: in questo modo il valore sarà in funzione del futuro costo della energia. In ogni caso insisto nell'affermare che NON CONVIENE assolutamente la realizzazione di impianti ad uso privato che producano più energia di quanta se ne consuma e pertanto è meglio realizzare un impianto di potenza pari o leggermente minore a quella che ci serve per produrre la energia che consumiamo. Nel tuo esempio hai dimenticato un particolare: fra 6 anni la energia residua sarà definitivamente andata regalata al Gestore.....

                            3 se realizzi un impianto di potenza elevata, tanto da produrre molta più energia di quanta ne consumi, hai due scelte: 1° puoi accedere allo scambio sul posto, accettando di regalare la energia in surplus, 2° puoi venderla. In questo secondo caso la vendi a 0,09 € mentre quella che non paghi dalla bolletta ti fa risparmiare circa 0,18 €. Risulta evidente che potrebbe risultare conveniente riuscire ad autoconsumare una parte di energia ma per farlo occorre proprio risultare autoproduttori secondo i criteri che mi sembra già conosci. Al chè si consuma la energia che si produce negli orari in cui la si produce; si paga quella che si consuma in eccesso secondo i valori di contratto; si vende quella che si produce mentre non la si consuma o prodotta in eccesso rispetto a quando la si consuma. Mi rendo conto che questo meccanismo potrebbe essere non proprio chiarissimo ma così funziona (GSE docet). Per fortuna hanno portato lo scambio sul posto a 200 kWp semplificando la vita non poco.

                            Commenta


                            • #44
                              ...confusione...

                              anche a me , come fabry, risultava che la validità del credito di energia è illimitata (e non 5 anni).

                              Inoltre in questa discussione eviterei di far riferimento al concetto di autorpoduttore, 70% di autoconsumo e via discorrendo in quanto tutto questo non ha nulla a che vedere con lo SSP che è il tema di questa discussione.

                              infine anche a me risultava che il credito, con il nuovo SSP, è PURTROPPO sempre monetizzato e cioè non si farà riferimento al kwh

                              a questo punto sarebbe interessante, anche se ci vuole un mucchio di tempo in più, citare le fonti delle informazioni/convinzioni che si hanno poichè, veramente, il forum ci guadagnerebbe... infatti se ognuno dice la sua sulla base di quello che sente in giro viene fuori una chiacchiera da bar...

                              Ho infine una richiesta di chiarimenti da farvi: vorrei veramente capire bene come sarà monetizzato lo scambio e cioè il discorso delle fasce orarie: sarà un prezzo fisso?quale?

                              ...c'è da considerare infatti che l'imp fv produce di più nelle fasce orarie in cui l'energia è più cara.

                              ..inoltre, altra considerazione importante: con il vecchio SSP, con conguaglio in kwh, si aveva un imprtante effetto positivo in bolletta ovvero la tariffazione per fasce di consumo, con il conguaglio, permetteva di pagare meno l'energia. In questo caso chi ci guadagna è il fornitore che non dovendo tener conto del conguaglio in kwh applica i prezzi delle fasce di consumo più alte!

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                              • #45
                                Originariamente inviato da belabe Visualizza il messaggio
                                modellino simulazione calcoli CS
                                a me sembra che il modellino di simulazione allegato da BELABE, nei primi post, sia chiarificatore di tutti gli algoritmi di calcolo, più di tutti gli ultimi post. L'ho studiato e limitatamente agli aspetti della valorizazione in conto scambio, ho elaborato diversi scenari: consumi > o < della produzione in combinazione con ipotesi di autoconumo basse (5%), medie (30%), alte (50%). Se gli algoritmi sono corretti (non mi sembra che alcuno nei precedenti post li abbia sconfessati), credo sia un valido strumento di supporto per ognuno di noi. Torno infine alla mia precedente domanda: cosa si intende (o cosa intende BELABE) per autoconsumo: il consumo contestuale alla produzione o altro? se per assurdo i miei consumi fossero localizzati esclusivamente nelle fasce di buio (21.00 23.00), quale sarebbe l'impatto sul Conto scambio?
                                Grazie

                                Commenta


                                • #46
                                  Ok, perfetto Rufus57. E' giusto scambiarsi le opinioni e quindi anche giusto che ti risponda nuovamente.

                                  1. Non è che non mi fidi, ma siccome sei la prima persona che parla di questo limite di 5 anni, ti chiedo di postare qualche documento dove poter vedere chiaramente che quel che dici è vero.. Non è che ti stai facendo confusione?? Ho paura che ti stai confondendo con la nuova finanziaria che ha stabilito che le spese sostenute nel campo del risparmio energetico (e quinidi parliamo di SOLARE TERMICO) possano essere detratte del 55% sull'IRPEF, non più scegliendo in un arco di tempo che va dai 3 ai 10 anni com'era fino a dicembre 2008, ma detraibili in 5 anni!!!

                                  2. Quello che dici tu era il vecchio meccanismo di SSP, ora dovrebbe essere come dico io.. Inoltre, siccome non c'è un limite per consumare l'energia prodotta in più (se è così ti ri-invito a dimostrarmelo), ti dico che fra 6 anni questa energia non sarà regalata un bel niente!!

                                  3. su una cosa sono parzialmente d'accordo con te: non conviene fare un impianto sproporzionato rispetto ai consumi ma sono dell'idea che convenga farlo pari oppure leggermente superiore alle esigenze attuali dell'utenza e questo per diversi motivi (aumento quasi scontato dei consumi, diminuzione della produzione dell'impianto nel corso degli anni...).
                                  Poi devo correggerti su un'altra cosa, esiste lo SSP e la vendita dell'energia: la vendita può essere venduta totalmente (VENDITA INTEGRALE) oppure puo' essere parzialmente o totalmente consumata (VENDITA CON COPERTURA CONSUMI). E' rarissimo che in regime di vendita si riesca a consumare tutta l'energia prodotta! Detto questo, ti devo correggere su un altro punto: non è vero che basta consumarne anche solo l'1% per essere autoproduttori.. per poter usufruire della propria energia non c'è alcun vincolo, ovviamente deve essere consumata istantaneamente alla produzione. Per quanto riguarda il titolo di AUTOPRODUTTORE mi sa che tu hai le idee totalmente confuse...
                                  Ecco la defoinizione che la guida del GSE dà all'AUTOPRODUTTORE:
                                  "secondo la definizione data all’art. 2 comma 2 del Decreto Legislativo 16
                                  marzo 1999 n. 79, è la persona fisica o giuridica che produce energia elettrica e la utilizza in misura non inferiore al 70% annuo per uso proprio ovvero per uso delle società controllate, della società controllante e delle società controllate della medesima controllante, nonché per uso dei soci delle società cooperative di produzione e distribuzione dell’energia elettrica di cui all’art. 4, numero 8, della legge 6 dicembre 1962, n.1643, degli appartenenti ai consorzi o società consortili per la produzione di energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili e per gli usi di fornitura autorizzati nei siti industriali anteriormente alla data di entrata in vigore del decreto n. 79/99. In termini generali, per stabilire se al SR spetta per un certo anno la qualifica di autoproduttore si confronta l’energia prodotta dall’impianto con quella autoconsumata nello stesso periodo temporale.
                                  A titolo esemplificativo e nel caso più semplice in cui produzione e consumo avvengono nello stesso sito l’energia autoconsumata è determinata come differenza tra l’energia prodotta e l’energia immessa in rete; il GSE verifica in tal caso che il rapporto tra l’energia autoconsumata e l’energia prodotta non sia inferiore a 0,7."

                                  Detto in parole povere, uno può benissimo consumare l'energia prodotta dal proprio impianto (se non lo fa questa energia viene venduta alla rete elettrica nazionale); nel caso in cui l'energia viene consumata per almeno il 70%, il SR diventa AUTOPRODUTTORE ed in questo caso beneficia di un incremento della tariffa incentivante pari al 5%!

                                  Chiedo di nuovo che altri utenti (magari i più esperti) possano intervenire al fine di chiarire chi tra me e Rufus ha ragione!

                                  Rufus, io penso che questo scambio di opinioni sia proficuo per entrambi, e per tutti gli altri utenti del forum, però non condivido chi interviene con "Noto come vi sia tanta confusione, probabilmente dettata dall'accumularsi di leggi e normative nell'arco del tempo" e poi è il primo a creare confusione, sicuramente in buona fede, ma penso che tu di questo discorso ci abbia davvero capito poco!!

                                  E comunque sempre pronto per essere smentito dai più esperti!!

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                                  • #47
                                    Originariamente inviato da Angelo1950 Visualizza il messaggio
                                    Ciao Fabry
                                    vogliamo fare l'esempio più vicino? oggi ho prodotto 15 Kwh, ne ho autoconsumati 3, immessi 12. a sera il contatore dei prelievi misura 20Kwh.
                                    1) io pago in bolletta per 20Kwh
                                    2) ho risparmiato subito 3 Kwh
                                    3) i 12 immessi che fine fanno?
                                    mi vengono rimborsati da GSE con i tre acconti e poi il conguaglio?
                                    Amici scusate
                                    quoto il mio post di ieri, potete rispondermi, questo forse chiarisce un lato del SSP
                                    Grazie

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                                    • #48
                                      Credo che la discussione diverrà più interessante quando verranno emesse le prime fatture a credito, per ora nel portale GSE trovo solo la fattura a debito per la gestione dello SSP di euro 30 + iva e una nota con cui al 30 di aprile verrà riconosciuto un acconto di euro 50 per ogni Kwp dell'impianto, però non c'è ancora la relativa fattura, probabilmente la emetteranno il 30/04.
                                      Conoscendo purtroppo la fama dei burocrati italiani, probabilmente lo stesso GSE non saprà ancora adesso come dovrà comportarsi su alcuni aspetti, primo tra tutti l' IVA. Aspettiamo fiduciosi!

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                                      • #49
                                        Originariamente inviato da Angelo1950 Visualizza il messaggio
                                        Amici scusate
                                        quoto il mio post di ieri, potete rispondermi, questo forse chiarisce un lato del SSP
                                        Grazie
                                        <TABLE cellSpacing=0 cellPadding=0 width="100%" border=0><TBODY><TR><TD class=alt2 style="BORDER-RIGHT: 1px inset; BORDER-TOP: 1px inset; BORDER-LEFT: 1px inset; BORDER-BOTTOM: 1px inset">
                                        </TD></TR></TBODY></TABLE>

                                        Beh, innanzitutto io penso che questo tipo di calcoli vadano fatti su considerazione almeno bimestrale! Sinceramente non credoo di averci capito molto su come avviene il reale funzionamento di questo benedetto Nuovo SSP ma penso che il simulatore fatto da BELABE possa aiutarti a capire il funzionamento.

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                                        • #50
                                          questo thread sta diventando un doppione malfatto di questo. non vi siete accorti che abbiamo perso luciexpo? brutto segnale!
                                          imp fv 2,975kwp, pann. solterra monocristallino, tilt 19°, integrato, azimut +10° ovest, inverter aurora 3600,prov. mn; imp. term. 5,2m2 per acs, 300lt

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                                          • #51
                                            Ciao

                                            .... non mi sono perso!!!!!!!

                                            in merito allo scambio sul posto penso di aver esaurito i miei dubbi.... e anche le mie certezze!!!!
                                            Volevo rispondere ieri a rufus57.... ma poi ho rinunciato. Nel forum ci sono già tutte le informazioni e i vari punti di vista di diversi amici del forum!
                                            Chi il 20 di aprile del 2009 parla ancora di credito in KWh e di limite di utilizzo del credito residuo (6 anni??????) ha davvero le idee confuse!!!!
                                            Ma posso capirlo.
                                            A mio parere fabry 18581 ha messo in chiaro alcuni punti.
                                            A mio parere avere un impianto che produce qualcosa in più permette, come già spiegato in altre occasioni, di recuperare tutto Opr, e di avere un eventuale credito da riportare negli anni successivi, senza alcun limite temporale.
                                            Ma questa è solo il mio punto di vista...... qualcuno potrebbe anche dire che sono io ad avere le idee confuse!!!!!!

                                            ehehhehehe

                                            Ciao e buona giornata a tutti!
                                            luciano - Impianto fotovoltaico da 5,25 in DRESANO - MI
                                            “Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita” A. Einstein

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                                            • #52
                                              non ricordo chi un po' di tempo fà al mio dubbio sulla liquidazione del credito di energia mi ha fatto notare che:
                                              quando produco ( di giorno) l'enel si vende la mia energia ad un prezzo più alto di quanto la consumo ( di notte) dunque l'enel mi la valuta il prezzo della fascia oraria l'energia che immeto e mi fa pagare il prezzo della fascia oraria in cui la prelievo, cioè se immetto 100 di giorno e consumo 100 di notte avrò comunque un credito verso l'enel, mentre l'anno scorso con il contegggio dei soli kw andavo a pareggio.
                                              ciao

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                                              • #53
                                                Ciao FABRY 18581, purtroppo gli impegni di lavoro mi impediscono di essere frequentemente collegato al forum e pertanto ti rispondo solo adesso.
                                                1 Debbo riconoscere che mi hanno fatto prendere un abbaglio: mentre nel vecchio conto energia il credito di energia era per tre anni, adesso è diventato illimitato. Hai ragione ma ho creduto a qualcuno che mi ha detto una inesattezza. E' l'importanza di confrontarsi.

                                                2 ovviamente è legata alla precedente

                                                3 per errore ho scritto 70% ma ti debbo confermare che ad una precisa domanda rivolta al GSE mi è stato risposto che per poter "autoconsumare" la energia prodotta, sottraendola dal consumo in bolletta, bisogna riuscire a consumare per almeno il 50% di quella che si produce negli stessi orari in cui la si produce. Diversamente la si vende tutta. Per quanto riguarda il 70% che erroneamente ho scritto effettivamente è la percentuale per essere considerati "autoproduttori".

                                                A questo punto desidero chiarire una mia valutazione: il nuovo scambio sul posto continua a parlare di differenza fra la quantità di energia prodotta e consumata, ponendo a credito illimitato la energia prodotta in più. Tutta la energia, per consentire a noi utenti di scegliere il gestore che ci pare, viene poi tradotta in €URO, compresa quella a credito, con quel sistema tariffario macchinoso e non facilmente comprensibile che in diversi tentano di decifrare. Rimane però costante il particolare di non poco conto, a mio parere, che tale quantità di energia (o €URO visto che in tale modo viene indicata nella bolletta del GSE) è puramente virtuale fino al momento in cui viene effettivamente consumata e non ci può essere pagata come è chiaramente scritto nella delibera 74/08 dell'AEEG in quanto non possiamo venderla (art.6 del DL 387/03, comma 2). Sempre che non vi siano normative non di mia attuale conoscenza, e che ringrazierei chiunque me ne mettesse a conoscenza. Detto questo ritengo semplicemente illusorio produrre energia in più rispetto a quella che si consuma in quanto quel credito maturato rimarrà semplicemente virtuale, salvo che non si aumentino le utenze elettriche e i relativi consumi (andando all'opposto delle esigenze di risparmio energetico) o modificando i metodi di utilizzo della energia (con il rischio che un qualche mutamento delle condizioni di approvigionamento o utilizzo ci ponga in difficoltà decisamente maggiori di quelle attuali).
                                                Resto pertanto convinto che economicamente la massima convenienza risiede nel realizzare un impianto di dimensioni pari o leggermente inferiori al nostro fabbisogno (così da mai andare a credito) e andando invece nella direzione di agire in un modo intelligente e virtuoso sui nostri consumi riducendoli nel tempo per quanto possibile. Chi si dovesse invece trovare nella condizione di avere un aumento improvviso di consumo, potrà sempre operare un incremento della potenza dell'impianto, ma a ragion veduta e non effettuando un investimento oltre il necessario.

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                                                • #54
                                                  Approfitto di essere collegato per generare un argomento di discussione che mi preme moltissimo e sul quale non ho trovato purtroppo spunti, salvo che non siano in un qualche forum non di mia conoscenza.
                                                  La installazione di impianti fotovoltaici in Italia è tuttora ostacolata da una selva di normative e ostacoli incredibile. Avevo salutato con grande gioia la Legge 115 del Luglio 2008 con la quale si definisce che la installazione del fotovoltaico su un tetto esistente viene considerata manutenzione ordinaria, non più sottoponendola alle forche caudine della Commissione Edilizia, ma ho purtroppo dovuto ricredermi. In moltissimi casi le Amministrazioni Comunali (badate bene: di ogni colore politico) oltre che le Soprintendenze al Paesaggio impediscono la installazione di impianti su edifici di alcun valore culturale o storico, o addirittura di nuova costruzione, in aree di alcuna rilevanza paesaggistica e su tetti che spesso non risultano addirittura visibili da terra.
                                                  Sono freni ed impedimenti vari che scoraggiano tanti che vorrebbero investire nelle energie rinnovabili e che ci portano a leggere nel sito del GSE che in oramai 2 anni dal nuovo Conto Energia sono stai installati solo 315.440 kWp contro un obiettivo iniziale di 1200 mW ma obiettivo finale di 3000 mW. Di questo passo la vedo grigia raggiungere anche solo il primo step nel periodo che i governi si sono posti: temo fortemente che qualunque Governo avremo sarà costretto a ricorrere a metodi drastici, fra i quali il nucleare diventa purtroppo imperativo. (e che a questo punto vedrei benissimo nel cortile di tali Amministratori, Assessori, Soprintendenti e burocrati vari che probabilmente non escono mai dall'Italia per vedere dove sono collocati gli sterminati parchi eolici della Francia o i parchi fotovoltaici della Spagna, oppure non comprendono che alla giuste critiche ai nostri Governi per la inerzia di fronte al problema ecologico ed energetico, occorre dare risposte conseguenti a livello locale, dopo che lo Stato ha provveduto a legiferare).
                                                  Su questi aspetti mi piacerebbe un confronto vario, uno scambio di esperienze, un passaggio di informazioni che ci possa aiutare a realizzare impianti.

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                                                  • #55
                                                    X RUFUS57
                                                    la mia esperienza in tal senso è positiva,
                                                    2 anni fa ho ristrutturato in centro storico del paese una porzione di edificio completamente fatiscente e di pessima costruzione, i tecnici comunali mi hanno fatto impazzire, sembrava dovessi ristrutturare la Cappella Sistina!!
                                                    Invece poi, dopo l'uscita della legge 115, mi hanno lasciato mettere i pannelli termici e fotovoltaici senza alcun problema, addirittura non hanno nemmeno messo vincoli sul tipo di installazione ( integrata, parzialmente integrata, non integrata) insomma, da un eccesso all'altro, avrei potuto fare qualunque cosa.

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                                                    • #56
                                                      Originariamente inviato da RUFUS57 Visualizza il messaggio
                                                      Ciao FABRY 18581, purtroppo gli impegni di lavoro mi impediscono di essere frequentemente collegato al forum e pertanto ti rispondo solo adesso.
                                                      1 Debbo riconoscere che mi hanno fatto prendere un abbaglio: mentre nel vecchio conto energia il credito di energia era per tre anni, adesso è diventato illimitato. Hai ragione ma ho creduto a qualcuno che mi ha detto una inesattezza. E' l'importanza di confrontarsi.

                                                      2 ovviamente è legata alla precedente

                                                      3 per errore ho scritto 70% ma ti debbo confermare che ad una precisa domanda rivolta al GSE mi è stato risposto che per poter "autoconsumare" la energia prodotta, sottraendola dal consumo in bolletta, bisogna riuscire a consumare per almeno il 50% di quella che si produce negli stessi orari in cui la si produce. Diversamente la si vende tutta. Per quanto riguarda il 70% che erroneamente ho scritto effettivamente è la percentuale per essere considerati "autoproduttori".

                                                      A questo punto desidero chiarire una mia valutazione: il nuovo scambio sul posto continua a parlare di differenza fra la quantità di energia prodotta e consumata, ponendo a credito illimitato la energia prodotta in più. Tutta la energia, per consentire a noi utenti di scegliere il gestore che ci pare, viene poi tradotta in €URO, compresa quella a credito, con quel sistema tariffario macchinoso e non facilmente comprensibile che in diversi tentano di decifrare. Rimane però costante il particolare di non poco conto, a mio parere, che tale quantità di energia (o €URO visto che in tale modo viene indicata nella bolletta del GSE) è puramente virtuale fino al momento in cui viene effettivamente consumata e non ci può essere pagata come è chiaramente scritto nella delibera 74/08 dell'AEEG in quanto non possiamo venderla (art.6 del DL 387/03, comma 2). Sempre che non vi siano normative non di mia attuale conoscenza, e che ringrazierei chiunque me ne mettesse a conoscenza. Detto questo ritengo semplicemente illusorio produrre energia in più rispetto a quella che si consuma in quanto quel credito maturato rimarrà semplicemente virtuale, salvo che non si aumentino le utenze elettriche e i relativi consumi (andando all'opposto delle esigenze di risparmio energetico) o modificando i metodi di utilizzo della energia (con il rischio che un qualche mutamento delle condizioni di approvigionamento o utilizzo ci ponga in difficoltà decisamente maggiori di quelle attuali).
                                                      Resto pertanto convinto che economicamente la massima convenienza risiede nel realizzare un impianto di dimensioni pari o leggermente inferiori al nostro fabbisogno (così da mai andare a credito) e andando invece nella direzione di agire in un modo intelligente e virtuoso sui nostri consumi riducendoli nel tempo per quanto possibile. Chi si dovesse invece trovare nella condizione di avere un aumento improvviso di consumo, potrà sempre operare un incremento della potenza dell'impianto, ma a ragion veduta e non effettuando un investimento oltre il necessario.
                                                      Ciao

                                                      al fine di non mettere ulteriori dubbi è bene chiarire che:
                                                      - al punto 1 dove parli di "vecchio conto energia", probabilmente intendevi "vecchio scambio sul posto".......

                                                      In merito al nuovo scambio sul posto, confermamdo che al momento il DL 387 vieta la vendita di energia legata allo scambio, personalmente ritengo che economicamente sia più conveniente un impianto con aspettative di produzione più alte rispetto ai consumi.
                                                      In questo modo, (oltre ad avere un maggior introito per il conto energia) con la valorizzazione dell'energia immessa in più sarà possibile, per l'utente dello SSP, recuperare le imposte (IVA e accise) pagate alla propria impresa di vendita con le bollete sui prelievi.
                                                      IVA e accise che prima, con il vecchio scambio, l'utente non pagava e che adesso deve pagare..... si tratta, per l'utente dello SSP, di un costo del 13% circa che prima non aveva e, a mio parere, non è poco.

                                                      Quando parli di aumentare i consumi "....... andando all'opposto delle esigenze di risparmio energetico......." devo dire che, a mio parere, non sempre è così!
                                                      Ritengo sia importante anche la "qualità" del consumo.
                                                      Nel mio caso, ma da quello che altri amici scrivono non sono l'unico, al fini di sfruttare al massimo l'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico, ho installato delle pompe di calore per "limitare" i consumi di gas metano. Consumo quindi più energia.... ma energia "pulita" in luogo del metano... metano che, anche se.... "ti da una mano" come si diceva qualche anno fa, non è "rinnovabile" come il fotovoltaico.

                                                      Rimango poi dell'idea che, prevedere uno 0,5 KWp in più oggi che deve fare un impianto, mi costa meno che andare ad incrementare di 1 KWp la potenza di un impianto già in esercizio da alcuni anni..... se poi penso alla trafila burocratica per un incremento di potenza.....

                                                      Ciao
                                                      luciano - Impianto fotovoltaico da 5,25 in DRESANO - MI
                                                      “Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita” A. Einstein

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                                                      • #57
                                                        Originariamente inviato da vutecco Visualizza il messaggio
                                                        Ieri ho partecipato ad un incontro promosso da ABB a Milano e l'Ing. Martinoli ha riferito quanto segue:
                                                        Ho due contatori: il primo misura la corrente che l'impianto produce, il secondo la corrente che palleggio con l'Enel.
                                                        I step: il mio impianto produce un numero x di watt che, convertiti con la tabella funzione del tipo di impianto (integrato, parzialmente ecc.), mi da un gettito in euro che finiscono direttamente sul mio conto corrente.
                                                        II step: una piccola parte dell'energia la consumo, la rimanente la giro nella rete. Accumulo un credito nei confronti dell'Enel i cui termini per la liquidazione non sono ancora chiari.
                                                        Per far capire quello che dici, se io ho un'impianto da, mettiamo, 1 MWp e lo impiego completamente per produrre idrogeno dall'acqua per elettrolisi, ho l'idrogeno prodotto (che posso stoccare e poi vendere) e in più gli euro della corrente prodotta (e autoconsumata) ?

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                                                        • #58
                                                          [quote=RUFUS57;118942659]

                                                          .........
                                                          Rimane però costante il particolare di non poco conto, a mio parere, che tale quantità di energia (o €URO visto che in tale modo viene indicata nella bolletta del GSE) è puramente virtuale fino al momento in cui viene effettivamente consumata e non ci può essere pagata come è chiaramente scritto nella delibera 74/08 dell'AEEG in quanto non possiamo venderla (art.6 del DL 387/03, comma 2).
                                                          ............

                                                          scusa rufus, ma non ho capito: cosa succede secondo te si verificano le seguenti condizioni:
                                                          1. i miei consumi sono sempre localizzati nelle fasce serali, quando il fv non produce e quindi la mia percentuale di autoconsumo (intesa come utilizzo contestuale alal produzione se ho ben capito), è molto bassa;
                                                          2. complessivamente su base annua i miei consumi (prevalentemente serali) si attestano a livelli inferiori della produzione globale.

                                                          il credito che maturo lo potrò liquidare o no?
                                                          Grazie

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                                                          • #59
                                                            Scusa ma forse ho creato confusione tenendo i due argomenti legati nella stessa lettera: l'aspetto dell'autoconsumo è legato al ritiro dedicato, NON allo scambio sul posto.
                                                            In ogni caso il credito che si matura NON sarà liquidabile, salvo modifiche alla legislazione vigente. L'unico modo per rientrare del credito è quello di consumare in qualche modo la energia prodotta in eccesso (ecco perchè alcuni fra cui LUCIEXPO hanno installato utenze elettriche ulteriori a quelle che già possedevano)

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                                                            • #60
                                                              Scusa ALECRILEGI ma non ho scritto il tuo nome sul messaggio precedente.
                                                              Ciao

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