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costruito pannello solare aria

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  • Usare delle superfici riflettenti per indirizzare piu luce solare durante il giorno è il massimo.. ma anche quasi impossibile da realizzare, almenochè uno non disponga di un ampio spazio esterno senza ostacoli all'orizzonte. Ma non è il mio caso, io ho solo una terrazza verso sud e, al limite, il tetto.
    Gli specchi poi dovrebbero muoversi per seguire il sole, altrimenti il gioco non funziona (se volete curiosare: Product Parts )
    Io avevo visto il progetto di un tipo che per veicolare piu luce durante il giorno attraverso i lucernai posti sul tetto aveva messo una serie di specchi che, a spicchi fissi, riflettevano unpo di luce seguento la traiettoria del sole.
    Occhio che il supporto di cui parli è un PVC rivestito di una sottile lamina di alluminio: non va molto d'accordo con i raggi UV e col tempo si deteriora. Meglio lamiere di metallo lucido (alluminio o acciaio sottile).
    Per i fasci tubieri (non il mio progetto): perchè a questo punto non avvolgere della lamiera sottile in allu (tipo le lastre che ho trovato io) attorno a un tubo di adeguato diametro che fa da "stampo" e poi rivettarlo per creare il tubo desiderato?
    Semplice, pulito e funzionale..

    Video di pannello con lattine ibrido (aria + acqua), tipo quello ipotizzato da Elisabetta scovato su youtube: Solar Hot Air and Water Collector - YouTube

    Video della Grammer Solar che illustra quello che voglio fare io: solar thermal collectors using aire - YouTube

    (tutti e due in inglese)
    Per lusi: pannello con tubo estensibile in alluminio:
    Ultima modifica di Elisabetta Meli; 26-03-2016, 10:34. Motivo: Unione messaggi consecutivi
    Il mio nome è Kostas
    VMC - UTA e impianto di distribuzione interamente autocostruiti
    FV 4,76 kWp 14x340Wp JaSolar, Ottimizzatori SE, Inverter SolarEdgeSE5000H, meterSE3Y400-MB. Venezia -60° Tilt 17°
    Blog diy vmc - https://pvoutput.org/list.jsp?userid=81315

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    • Salve ragazzi, vedo che vi state divertendo parecchio, ne sono felice.
      La ricerca e la sperimentazione possono risultare frustranti ma se si insegue il sogno giusto, prima o poi i risultati arrivano.
      Mi sento di darvi un consiglio che sicuramente vi farà perdere meno tempo.
      Non concentratevi sull'isolamento termico del pannello, piuttosto pensate molto bene ad isolare le condutture che escono dal collettore, sono quelle, che penalizzeranno molto il rendimento della vostra struttura complessiva.
      Inoltre considerate bene che più queste condutture saranno lunghe e maggiori saranno le perdite di carico, quindi dovrete lavorare anche sui ventilatori, magari mettendone due o più in serie.
      Buon divertimento.
      *** Firma irregolare rimossa d'ufficio. ***

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      • Originariamente inviato da satsok Visualizza il messaggio
        perchè a questo punto non avvolgere della lamiera sottile in allu (tipo le lastre che ho trovato io) attorno a un tubo di adeguato diametro che fa da "stampo" e poi rivettarlo per creare il tubo desiderato?
        Semplice, pulito e funzionale..
        In realtà mi attira molto il sottile spessore delle lattine di alluminio, non credo si riesca a trovare un foglio di lamiera altrettanto sottile.

        Il pannello aria/acqua non mi ispira molto, d'inverno si dovrebbe utilizzare soltanto ad aria e d'estate l'uso di acqua calda è talmente ridotto che non credo valga la pena complicare ulteriormente il lavoro.

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        • Per il discorso spessore lamiere ed efficienza dell'impianto, ho letto in questo documento che non è poi cosi cruciale:www.recuperator.eu/italiano/pdf/aicarr.pdf (pag. 10)Tratta un'altro argomento, ma la base è sempre quella.A questo punto non resta che provare..@claudiomenegatti: ottima la tua osservazione, infatti la coibentazione dei condotti fa parte del progetto e della discussione.Cosa intendi per ventilatori in serie? A piu posizioni lungo il percorso?Io sono sempre piu convinto che è meglio aspirare a monte che a spingere a valle. Quindi punterei su qualcosa che possa reggere tranquillamente alte temperature, ad esempio aspiratori per cappe da cucina.
          Il mio nome è Kostas
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          • Sono dubbioso che il discorso si adatti al nostro caso, non sono un'esperto ma leggendo qui: Inerzia termica capacità termica: è la quantità di calore necessario per far variare di 1°c il materiale, ed è data dal prodotto tra massa dell'oggetto e calore specifico, ne consegue che con una massa minore l'aumento di temperatura dei condotti richiederà meno tempo, mi riallaccio al discorso di Elisabetta, magari con una giornata completamente soleggiata senza nuvole non ci saranno differenze sostanziali ma in giorni parzialmente soleggiati una massa maggiore non verrebbe scaldata abbastanza da poter scambiare calore con l'aria all'interno del condotto.

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            • I vari percorsi introducono perdite di carico, resistenze al passaggio dell'aria, che devono essere compensate, se volete tirare fuori il calore dal collettore, per fare questo è necessario aumentare la prevalenza delle ventole e questo si fa mettendo in serie le ventole, non importa se in posizioni diverse o una attaccata all'altra, basta che ci siano.
              La posizione migliore è quella in aspirazione dal pannello e non servono ventilatori per alte temperature.
              Questa tipologia di pannelli serve per il riscaldamento invernale e le temperature, con il ventilatore in funzione, difficilmente supera gli 80°C, se l'impianto è progettato bene.
              A proposito, la posizione ideale di installazione è quella verticale, ottima per tutte le stagioni.
              *** Firma irregolare rimossa d'ufficio. ***

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              • Benvenuto claudiomenegatti.
                Come ha detto satsok, coibentazione condotti è in studio, tanto che parlavo del coassiale. Sulle perdite di carico dipende dalla installazione dei singoli, ovvero le distanze che ciascuno di noi ha da dovere affrontare per portare l'aria dove voluto.
                Questo si potrebbe ovviare una volta sapute le rese intanto del pannello, ponendo ogni X metri di condotta una ulteriore ventola per compensare le perdite di carico prodotte dalla distanza della condotta, ma dubito che qualcuno immagini di fare condotte oltre 10ml.
                Il mio progetto prevede due ventole in aspirazione dal pannello e non in immissione, ed una ventola posta nel condotto di uscita aria dentro casa. distanze previste 4ml superficie pannello 2m2.
                Tutto ovviamente cambia in base a dimensioni del pannello, resa, lunghezza condotta. Per questo cerco uno standard tipo:
                Fatto così, con questi materiali, di questa misura, occorre questo ed ogni tot metri, il tutto parametrizzabile per zona climatica per ipotesi di rese. Ecco perchè secondo me un poco di elettronica di controllo, potrebbe modulare ed ottimizzare il tutto.

                satsok e lusi, spessore ed inerzia termica:
                I recuperatori di calore funzionano con flussi costanti di aria da scambiare per cui è ininfluente o quasi lo spessore del materiale che funge da scambiatore, è importante la superficie di scambio ed il dimensionamento impianto.
                In una torre evaporativa di centrale nucleare, so che avrò sempre aria di mandata a xT per 24 ore. se uso lamierino sottile o spesso non mi cambia nulla, esso raggiungerà sempre quella xT dell'aria di mandata prima o poi, il problema è estrarre il calore tramite le superfici di scambio che dovranno essere dimensionate per eguagliare la Tingresso alla Tuscita.
                Il problema è che noi sfruttiamo un sistema a T variabile.

                Posizione migliore del pannello stimata dovrebbe essere circa 65/70°
                Acqua in inverno anche non solo in estate e soprattutto mezze stagioni. ed acqua fresca in estate. eccessi estivi poi ne parliamo.
                Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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                • Ieri ho potuto illustrare l'idea, assieme ai nostri ragionamenti, ad un amico ingegnere.
                  Dunque, anche lui conferma la tesi che la superficie captante deve essere piu sottile possibile per sfruttare meglio ogni minima variazione di luce solare. La conformazione corrugata o ondulata, sempre secondo lui, non incide particolarmente nell'efficienza globale del pannello. E' molto piu importante invece la totale superficie esposta al sole, quindi se si puo, è meglio costruire pannelli al massimo dello spazio consentito.
                  Una cosa interessante: secondo lui è molto meglio puntare sulla copertura piuttosto che sulla coibentazione interna. Se il pannello è ben dimensionato e rende al massimo della sua potenzialità teoricamente non lascerà granchè da trappellare fuori, quindi c'è poco da isolare posteriormente o lateralmente. Bisogna invece isolare la parte frontale che, per irraggiamento, presenta delle perdite che possono compromettere la resa globale. Nel mio caso mi ha raccomandato di abbassare la coibentazione a 2cm di lana di roccia, usando uno schienale piatto e rigido (anche compensato) e usare un buon vetrocamera o simile (Lexan?) frontalmente.
                  Ultima considerazione riguarda il passaggio dell'aria: bisogna recuperare il calore prodotto tra vetro e lamiera e usarlo come preriscaldamento, quindi obbligare l'aria a fare un doppio passaggio: sopra e sotto di essa (come gia visto su altri progetti).
                  Se usiamo un ventilatore in spinta bisogna predisporre l'entrata dell'aria in maniera tale che non si creino punti di massima concentrazione nalle sue vicinanze, penalizzando il resto del pannello. Bisogna distribuire la portata su tutto il percorso orizzontale, magari usando un tubo di diametro uguale alla ventola e forando lateralmente lungo l'entrata orizzontale (ovvero tra lamiera e vetro).
                  Nei prossimi giorni cercherò di applicare queste osservazioni sul progetto e vediamo come viene, almeno su carta..
                  Il mio nome è Kostas
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                  • satsok, personalmente credo che il ventilatore in spinta sia più dannoso che produttivo, anche claudiomenegatti ed altri la pensano così.
                    Ti costringe a distribuire il flusso di aria uniformemente in ingresso altrimenti rischi di abbassare troppo le temperature in alcune zone e crei più un effetto ventilazione che altro.
                    Potrebbe creare turbolenze per differenze di prevalenze tra ventola di immissione e ventola di uscita per cui potresti trovarti con aria troppo fredda se aspiri troppo o troppo calda se aspiri poco a parità di espulsione aria, e controllare due ventole sincronizzandole è molto più complicato.
                    In ogni caso una ventola di espulsione la devi inserire, non puoi pretendere che la sola ventola di immissione possa tollerare le perdite di carico interne del pannello più quelle della condotta, e se la sovradimensioni, corri il rischio di ottenere aria più fredda.

                    Ricorda inoltre che l'aria calda, ancor più dell'acqua, tende a salire verso l'alto, per cui dentro al pannello hai già una circolazione naturale tanto che alcuni addirittura hanno ottimizzato il sistema evitando le ventole ed usano la circolazione naturale, ovviamente tale sistema richiede prestazioni del collettore e sopratutto posizione del pannello ottimali con calcoli di prevalenze da studiare.
                    Non è il nostro caso, almeno non ancora, di creare un pannello a circolazione naturale, per cui lavoriamo sulle ventole ottimizzandole, meno cose ci sono e meno se ne possono rompere. Altrimenti facciamo veramente un muro di trombe e non utilizziamo più i pannelli.

                    Ok sulla coibentazione, sottile và bene ma ci vuole. Anche se... pensavo... se risultassero carini nel vedersi questi pannelli, potrebbero essere utilizzati anche come rivestimento a cappotto, d'altronde lo sono di già in parte se vogliamo, otterresti il risultato di coibentare la casa e nel contempo avresti una specie di pompa di calore caldo freddo.
                    Daccordo sulla copertura, buona ma senza esagerare.
                    Lamiera ondulata o meno, si credo anche io che sia indifferente o poco influente, l'importante è la posizione del pannello come nel fotovoltaico o nei pannelli per l'acqua, orientamento ed inclinazione sono importantissimi.

                    Dimenticavo, un saluto a lusi, anzi meglio di un saluto, un fiore, penso preferisca la margherita.
                    Ultima modifica di Elisabetta Meli; 14-02-2012, 11:34. Motivo: saluti
                    Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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                    • Sono d'accordo con te sulla questione delle ventole, infatti nelle mie precedenti spiegavo che secondo me è meglio aspirare a monte.
                      Qui invece ho solo riferito quanto detto dal collega, magari puo essere comunque utile a qualcuno.
                      Buona la tua considerazione del cappotto ma per avere un risultato plausibile bisognerebbe coprire tutta la parete, senza considerare che in genere quella a sud è la meno bisognosa, dato che batte il sole. Questo almeno in inverno.
                      I pannelli finiti devono a mio parere essere ANCHE carini da vedere dato che occupano non poco e sono completamente a vista. Questo anche per evitare anche le solite civetterie condominiali
                      Un conto è vedere un bel pannello sottile, pulito e ben fatto, e un altro vedere delle casse di legno o altro con dentro varie lattine, ventole, cavi ecc..
                      Senza nulla togliere ai lavori degli altri, si capisce, ognuno fa quello che puo
                      Il mio nome è Kostas
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                      • Originariamente inviato da Elisabetta Meli Visualizza il messaggio
                        Dimenticavo, un saluto a lusi, anzi meglio di un saluto, un fiore, penso preferisca la margherita.
                        Rispondo velocemente ad Elisabetta perchè sto per rientrare a lavoro, se ho capito la battuta purtroppo (non ho tutti quei soldi) o per fortuna (sono un onesto cittadino) a seconda dei punti di vista, non sono quel lusi

                        Qui sono io (link) spero di non essere contro il regolamento del forum

                        Un saluto a tutti

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                        • Un esempio di integrazione architettonica potrebbe essere questo:
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Nome:   Installazione completa.jpg 
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                          Ma anche questo non è male, utilizza la parete sotto la finestra:
                          Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                          Ultima modifica di Elisabetta Meli; 26-03-2016, 10:35. Motivo: Unione messaggi consecutivi
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                          • claudiomenegatti, interessanti le due integrazioni, sulla chiesa avrei qualche obiezione puramente estetica ma la casetta è perfetta.
                            A tal proposito, proprio questa mattina riflettevo dopo il mio post su come sfruttare il pannello come rivestimento a cappotto, ma se per esempio si tinteggiasse di altro colore il collettore ( vedevo il grigio ), tipo cotto, terra di siena o giallo od ancora color prospetto in genere, quali differenze di resa potrei ottenere rispetto al nero che per antonomasia è il migliore assorbitore di calore.
                            Sicuramente ci saranno differenze, ma se l'incidenza peggiore fosse anche del 50% ( bianco ? ), si potrebbe integrare architettonicamente in maniera quasi irriconoscibile in una facciata di prospetto una serie di pannelli pur raddoppiando o quasi la superficie di scambio necessaria.
                            Questo eviterebbe contenziosi con vicini o peggio condomini come paventava satsok.
                            Anzi potrebbero divenire degli elementi architettonici decorativi, cosa che sicuramente piacerebbe interpretare a lusi visto il suo ascendente ( complimenti ! ).
                            Il tutto sfruttando gli stessi supporti di ancoraggio e fissaggio dei rivestimenti a cappotto ( guide ) dei quali potrebbero essere un " facente parte " al fine dell'isolamento termico.
                            In sostanza potrebbe essere un metodo rivoluzionario di coibentazione con integrazione.
                            Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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                            • La superficie assorbente utilizzata in questi collettori non è nera ma si comporta come lo fosse, al suo interno ci sono cose che vanno contro molte logiche, eppure funziona, e anche benino.
                              Considera che ha uno scambio termico elevato e velocissimo, passa da -20 a +30°C in qualche secondo.
                              E' leggerissima, circa un centinaio di grammi/m2 e può essere integrata in qualsiasi tipologia di struttura.
                              La "scatola" può essere realizzata in qualsiasi materiale, purchè ci sia una superficie esposta al sole che sia trasparente almeno all'infrarosso, questo significa che si possono utilizzare anche lastre in PVC colorate come si vuole.
                              Ovviamente, il rendimento migliore si ha con una vetratura trasparente.
                              Un altra particolarità di questo sistema è nella sua applicazione su parete verticale, questa posizione risparmia spazi per altri dispositivi solari, nella chiesa che hai visto è stato installato anche un impianto fotovoltaico sul tetto.
                              La posizioe verticale è ottimale per l'utilizzo invernale e salvaguarda da temperature estreme in estate.
                              L'applicazione che vedi nella casetta fa parte di una serie di due collettori da 150 x 75 cm, l'architetto che ha eseguito questa installazione ci ha riferito di aver avuto un risparmio sul riscaldamento di oltre il 40%, oltre le nostre più rosee aspettative.
                              Un appllicazione di questa superficie assorbente in una facciata continua consentirebbe risparmi energetici enormi, integrandola con il sistema VMC consentirebbe di sfruttare anche il calore estivo per riscaldare acqua per ACS e contemporaneamente rinfrescare la struttura di notte.
                              Il materiale impiegato nella superficie assorbente è molto sensibile all'infrarosso e sfrutta molto bene il fenomeno della radiazione notturna, abbassando la temperatura dell'aria anche di un paio di gradi.
                              Il sistema può funzionare anche con l'acqua, qui sotto un applicazione interessante dove viene sfruttata una superficie calpestabile, utilizzabile anche come solarium, per riscaldare l'acqua di una piscina.
                              L'integrazione di una pompa di calore consente di sfuttare efficacemente l'enorme volume di acqua, come scambio di calore per il raffrescamento estivo dell'edificio, recuperando il calore disperso per riscaldare ulteriormente l'acqua e come riscaldamento invernale, utilizzando ancora il calore accumulato dal sistema.

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                              • per la via dell'autocostruzione coating assorbi-infrarosso (passatemi il termine) sono impensabili, secondo me anche verniciare il collettore di un colore diverso dal nero opaco porterebbe un degrado significativo delle prestazioni.
                                Per quanto riguarda l'estetica credo non ci sia molto da fare, la parte visibile esternamente è quella funzionale e non può essere colorata, mascherata ecc (niente colori ad olio o acrilici grazie comunque dei complimenti Elisabetta)

                                Sarebbe interessante invece capire di che materiale sia fatta la superficie del pannello di cui parla claudiomenegatti.

                                Pensavo che invece per aumentare lo scambio termico tra aria e collettore sarebbe utile provare un profilo diverso dal semplice tubo, mi sta venendo un'idea malsana in mente, non prendetemi per pazzo, ve la illustro

                                Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                praticamente l'idea sarebbe quella di realizzare un telaio utilizzando delle barrette di metallo sottili e avvolgere sul telaio un foglio di alluminio di quelli utilizzati in cucina quindi verniciare tutto di nero.
                                Anche se molto delicato il foglio di alluminio una volta fissato all'interno del pannello non credo dovrebbe rompersi.

                                In realta la struttura dell'immagine è un tantino complicata da realizzare, ho pensato dopo aver realizzato il rendering che potrebbe essere notevolmente semplificata semplicemente realizzando la "tessitura" come lamiera piana molto ondulata e non a tubo come l'immagine.

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                                • Originariamente inviato da claudiomenegatti Visualizza il messaggio
                                  La superficie assorbente utilizzata in questi collettori non è nera ..... ha uno scambio termico elevato e velocissimo... E' leggerissima, circa un centinaio di grammi/m2 ...... si possono utilizzare anche lastre in PVC colorate ....Un appllicazione di questa superficie assorbente in una facciata continua consentirebbe risparmi energetici enormi, integrandola con il sistema VMC consentirebbe di sfruttare anche ............ sfrutta molto bene il fenomeno della radiazione notturna, abbassando la temperatura dell'aria anche di un paio di gradi......Il sistema può funzionare anche con l'acqua,
                                  Grazie, grazie, grazie.
                                  Quindi tutto quello che ipotizzavo si può fare, non è mia fantasia, e le logiche che stò portando avanti sono confermate da quello detto da te.
                                  Resta il mistero del materiale utilizzato, ma spero non per molto , tutto il resto c'è.
                                  Mi piace molto anche la logica VMC che sto approfondendo e di cui parlava satsok, per la pompa di calore credo siamo ancora altini come prezzi ( altherma et similia ) il pay-back è elevato.
                                  Le stime di resa 40% non dicono nulla se non si conoscono tutti i dati, mi dice molto di più 1400W 2m2 a 1000 w/m2 (70%) ;-)

                                  Per lusi, fatto il rendering ti perdi per la texture rossa, capisco che argento non è un colore ma un metallo...
                                  Personalmente lo farei tagliato a 180° è inutile a 360°, la struttura si potrebbe prototipare con una reprap, è quasi due anni che vorrei prenderla ma ancora ho dubbi per un uso esclusivamente personale, finisce che come tante cose quando ti servono o non funzionano o ti manca l'estruso del colore che vuoi o non ti ricordi più come funziona il software o si inceppa e vengono fuori ciofeche.
                                  Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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                                  • Immagino che il materiale incognito sia la superficie assorbente ... è una lega particolare che ci facciamo realizzare su nostre specifiche, non è reperibile in commercio.
                                    Ultima modifica di mariomaggi; 17-02-2012, 18:49.
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                                    • Originariamente inviato da claudiomenegatti Visualizza il messaggio
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                                      Mizzica, se è una lega " aprticolare " difficilmente si troverà in commercio come dici., io confidavo fosse solo desueta, ora mi tocca rovistare nei meandri alchemici di famiglia.... harry...... la bacchetta......albedo 9 e 3/4 mi raccomando.

                                      Mais sans blague, e grazie intanto per l'itegrazione dovuta al post major, vorrei però fare una puntualizzazione;
                                      Il principio costruttivo commerciale esula dalla filantropica indole insita nel fai da te, altrimenti depaupereremmo la mission del forum.

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                                      Mi tolgo tanto di cappello in ogni caso per la capacità intuitiva e poliedrica dimostrata nelle realizzazioni fatte.
                                      Vorrei però a questo punto capire alcuni concetti più specifici riguardanti le possibilità e le opportunità tecniche, non commerciali bada bene, ma realizzativi di tale tecnologia applicata alla quotidianità.
                                      Ultima modifica di Elisabetta Meli; 15-02-2012, 23:47.
                                      Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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                                      • Cara Elisabetta, intanto mi scuso per il refuso, ogni tanto la mia tastiera diventa dislessica ... o forse le mie dita sono più lente del mio pensiero ed il PLL si sgancia, ma credo che tu abbia capito comunque.
                                        Vedi, io sono un maledetto sperimentatore ed assolutamente un "fai-da-te ista" da risultare antipatico a molti artigiani locali.
                                        Il problema è che questa mia passione era tale che l'ho fatta diventare un lavoro.
                                        Lavoro su questo sistema da quasi 12 anni, inizialmente (e tuttora) tutti quanti mi credevano un marziano, un visionario, solo quando toccavano con mano, restavano a bocca aperta.
                                        Ho spubblicato a dritta e a manca com'era fatto il mio sistema, confidando in qualche industriale con un minimo di buonsenso che potesse supportarmi ... nulla!
                                        Qualche anno fa ho incontrato un visionario come me che operava già nel fotovoltaico ed ha intuito le potenzialità di questa nuova tecnologia e con cui ho intrapreso una strada imprenditoriale.
                                        Si sono sviluppati nuovi modelli ed abbiamo lavorato molto sui materiali.
                                        Oggi ci sono un paio di università che stanno facendo publicazioni sui miei sistemi e sopratutto sui sistemi di essiccazione che abbiamo scoperto.
                                        Le opportunità tecniche? Penso tu le abbia già intuite abbondantemente, ma se vuoi te le riassumo brevemente:
                                        Riscaldamento e raffrescamento - domestico e industriale
                                        Sistemi per l'essiccazione di qualsiasi materiale lo richieda, dai prodotti alimentari, dove riusciamo ad ottenere prodotti altamente resistenti alle muffe, all'essiccazione di biomasse, con una riduzione del 20% di umidità in 8 ore.
                                        Giusto ieri ho iniziato una trattativa con un azienda olandese che ha un sistema di accumulo che consente di immagazzinare calore in estate per poi cederlo in inverno, a questo punto capisci bene che le potenzialità di un sistema del genere aumentano notevolmente e proprio nelle applicazioni quotidiane.
                                        Immagina un edificio con una parete ricoperta da questo sistema, quanto potrebbe guadagnare in energia termica?
                                        Sono certo che tu lo hai già capito, ma se paradossalmente vai a proporlo a quelli che fanno le facciate continue questi nemmeno ti prendono in considerazione.
                                        Snobbismo? Paraculite? ... per me è solo stupidità congenita, incancrenita dall'abitudinarietà e dalla presunzione.
                                        Probabilmente è proprio per questo, che resterò un eterno "fai-da-te-ista" aperto e sensibile a qualsiasi nuova idea.
                                        Se vai a rileggere il mio primo post, nella prima riga troverai le parole "vedo che vi state divertendo parecchio", questo concetto è fondamentale, se non ci si diverte non c'è lo stimolo per sognare, inventare e costruire.
                                        Che poi la cosa non funzioni subito è normale, ma sicuramente durante il tuo percorso scoprirai degli elementi che nemmeno immaginavi e che saranno utili per il tuo scopo.
                                        Successivamente ti accorgerai anche che togliendo pezzi che secondo te erano indispensabili il marchingegno funziona ancora e a volte pure meglio.
                                        E' sopratutto per questo motivo, che non ritengo giusto fornire troppi particolari, trovarsi la soluzione in mano è una presunzione, c'è sempre qualcosa da migliorare, da cambiare, da semplificare, quindi ognuno segua la sua strada con le proprie convinzioni.
                                        Questa è la chiave per arrivare ad un risultato soddisfacente.
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                                        • Chapeaux a claudiomenegatti.
                                          Purtroppo in un mondo di normali i visionari sono mal visti, a posteriori gli si riconoscono meriti e lodi.
                                          Siate affamati, siate folli ! impera in poche menti.
                                          A scuola da mia figlia hanno pompe di calore in tutte le aule, e tutte spente sia in inverno che in estate perchè il contatore non regge il carico.
                                          Uno spreco di quattrini pubblici a causa di improbabili tecnici che pur di vendere non verificano o consigliano, ed i dirigenti che non valutano attentamente.
                                          Sono costretti a soffrire sia caldo che freddo pur avendo gli strumenti idonei per il loro benessere nella indifferenza e strafottenza di quelli che dovrebbero insegnar loro a divenire i cittadini del futuro.
                                          Siamo circondati da sistemi energivori e non siamo disposti a recedere di un passo pur di mantenere il nostro benessere.
                                          Immagina come potrebbe cambiare il solo settore pubblico poco attento e maldestro nelle gestioni energetiche sfruttando tali sistemi per integrare anche parzialmente il benessere interno degli ambienti.
                                          Estendi al settore industriale manufatturiero e civile e porti in cassa anche 2 o 3 punti di PIL l'anno incrementando inoltre il benessere.
                                          Con 20.000.000 di installazioni ed un risparmio medio di 300 € annui cadauna sono 6 miliardi di € l'anno, sufficienti ad eliminare in quasi 30 anni il debito pubblico italiano.
                                          Parliamo di piccole installazioni, da due tre pannelli con costi di installazione bassi che si ripagherebbero in un paio di anni.
                                          Non credere che 20 milioni sia un numero da capogiro, immagina che una sola fabbrica media, un ospedale, una scuola potrebbero corrispondere a 50 o più unità abitative, diventerebbero 400.000 installazioni complesse, 4.000 per ogni provincia, 40 per ogni comune.
                                          Potrebbero portare una miriade di posti di lavoro per la realizzazione, la distribuzione il montaggio, e ci affrancherebbero non poco dalle dipendenze energetiche estere.
                                          Potrebbe rappresentare una rivoluzione come il fotovoltaico ma con costi decisamente più bassi ed abbordabili per tutti e senza tecnicismi.
                                          Una tecnologia semplice ed economica alla portata di tutta con risvolti sociale inimmaginabili.
                                          Sorry, stay hungry. stay foolish
                                          Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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                                          • Salve a tutti, sempre riguardo il materiale misterioso non credo si possa andare oltre il rame a meno che non si abbia a disposizione un centro ricerca di qualche grossa realtà industriale ove studiare qualche materiale esotico derivato dalle nanotecnologie. Al massimo si potrebbe pensare a qualche lega rame-berillio vista la leggerezza del pannello. A meno che non sia realizzato di diamante visto l'alta conducibilità termica di questa pietra

                                            Purtroppo le tecnologie che convengono al popolo e non portano incassi ai soliti noti nelle migliori delle ipotesi vengono boicottate dall'informazione di massa, quante persone conoscono un pannello solare ad aria?

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                                            • Caro Lusi,
                                              la presunzione è una cattiva consigliera e spinge spesso fuori strada.
                                              Qui si parla di anti convenzionale e per arrivare a certe cose è necessario capovolgere i nostri concetti che diamo per assodati.
                                              *** Firma irregolare rimossa d'ufficio. ***

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                                              • Infatti, studiavo poco fà " alumite primal " ha costi proibitivi la lastra da 2m2 ma la tecnologia c'è e si può acquistare già pronta.
                                                Quì esiste solo ricerca e sviluppo cosa che in italia manca un tantino, poi dove abito io....
                                                Anticonvenzionali si, occorre in effetti sperimentare ed avere tanta immaginazione anche o forse sopratutto fuori dagli schemi tradizionali.

                                                Mentre gugolavo studiando infrarosso, translucenza, nanotubi di acciaio nitruro di silicio e carbonio, nuovi materiali scoperti da Zhengwei Pan, e transazioni eletroniche in base a legami atomici, precipito di colpo nelle applicazioni pratiche e mi chiedevo;

                                                I moduli fotovoltaici sono dei captatori, e spesso soffrono del surriscaldamento oltre certe temperature che in estate degradano le prestazioni globali, tanto che molti applicano ventole per raffreddarli o addirittura li innaffiano ( non che gradisca molto la tecnica ) ma se si utilizzassero come fondo di un pannello ad aria? certo come captatore non è il massimo, ma avrei la base pronta ed il collettore pure, il vetro selettivo di protezione si potrebbe traslare nella parte superiore, le ventole fungerebbero da stabilizzatore di temperatura interna al pannello aumentando il rendimento globale del fotovoltaico incrementandole di inverno ed abbassandole d'estate, ed otterrei aria calda e fredda con un paio di ventole ed un profilato perimetrale.
                                                Il fotovoltaico dai dati di targa ha la temperatura di 25° per la produzione ottimale, ed ogni grado in eccesso fà perdere capacità produttiva, in estate raggiungono oltre i 65° con perdite di 0,3 - 0,5 % a grado, quindi su 40° sono 12-20%.
                                                In inverno di contro la capacità di produzione è limitata ad 1/5 o meno, ma normalmente i pannelli raggiungono i 25°, anche se portassi la loro temperatura interna a 40° e perdessi lo 0,5% su 15° sarebbe una perdita del 7,5% del 20% ovvero l' 1,5% di produzione.
                                                Sommando tra loro la peggiore perdita e la peggiore resa, otterrei un incremento di produzione del 10,5%.
                                                Inoltre difficilmente si montano due/tre pannelli ma una stringa da 12 o più di misure 150x100 cm ca. ovvero 18 m2. ai voglia di aria calda e fredda su quella superficie.
                                                Resto con i piedi per terra e prometto che non vaneggio più, fine settimana i test e spero in qualche foto.
                                                Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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                                                • Ciao a tutti
                                                  Ciao Claudio, tu che hai "il materiale" sotto mano e maggiore esperienza sul campo, a tuo parere è ipotizzabile sfruttare la maggiore portata di aria calda durante l'estate, aria calda tutto sommato parzialmente se non completamente inutilizzata, "iniettandola" contro le pale di una turbina eolica opportunamente integrata/costruita?
                                                  Il flusso convettivo si potrebbe migliorare e potenziare ulteriormente ponendo dopo la pala una fonte "fredda" (anche un semplice vaporizzatore d'acqua potrebbe bastare).... non riesco a trovare nulla che permetta di calcolare, avendo le sezioni dei condotti e il ?T tra i due estremi, la velocità ottenibile del flusso convettivo.... continuo la ricerca
                                                  Domotica: schemi e collegamenti
                                                  e-book Domotica come fare per... guida rapida

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                                                  • Ciao Lupino,
                                                    Rientri nel campo delle sovrapproduzioni estive che fino ad ora ho evitato appositamente, ma di cui faccio un accenno.
                                                    Una turbina eolica ha il problema della quotatura oltre alla direzione e difficilmente riuscirai a portare il flusso di aria alla quota e nella direzione giusta con bandiere di 360° anche " iniettandola ".
                                                    Al contrario potresti sfruttare gli eccessi di calore di aria e/o di acqua utilizzando dei surriscaldatori. e mi fermo quì.
                                                    Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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                                                    • Claudio,
                                                      si possono utilizzare anche lastre in PVC colorate come si vuole.
                                                      a discapito dell'efficienza, ovviamente. Purtroppo i materiali con una buona trasparenza nelle frequenze infrarosse NIR, MIR e FIR sono estremamente costosi e non possono essere realizzati nelle dimensioni richieste da questa applicazione. Anche il vetro limita la penetrazione degli infrarossi, la soluzione ottimale sarebbe quella di avere una superficie captante senza parti trasparenti aggiunte.
                                                      Vorrei ricordare anche che l'assorbenza di potenza nell'infrarosso e' determinata solo dal primo sottilissimo strato superficiale. I primi 2....5 micron sono quelli che contano, lo strato sottostante ha poca influenza.
                                                      Ciao
                                                      Mario
                                                      Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
                                                      -------------------------------------------------------------------
                                                      Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
                                                      -------------------------------------------------------------------
                                                      L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
                                                      Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
                                                      ------------------------------------------------

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                                                      • Originariamente inviato da claudiomenegatti Visualizza il messaggio
                                                        ****
                                                        Il mio intervento non voleva essere un attacco al tuo prodotto ne a te e ti chiedo scusa se traspariva il contrario , magari ho mal espresso il concetto ma volevo soltanto dire che in ambito DIY è assai difficile trovare materiali innovativi, se dici di farti realizzare le leghe appositamente il tuo progetto credo che non rientri in ambito diy ma sia qualche cosa di più evoluto e credo siano stati investiti anche dei fondi per arrivare al risultato.


                                                        Note di Moderazione:

                                                        Ultima modifica di gymania; 18-02-2012, 14:32.

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                                                        • Ciao Elisabetta
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                                                          Alternative?? Condizionatori ad assorbimento, termocoppie... surriscaldatori (? cioè?)
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                                                          • Posto che hai raggiunto per il riscaldamento con la modularità dei pannelli il bilanciamento termico delle mezze stagioni ed una integrazione invernale senza inseguire il 100% che è irrealizzabile, mi accontenterei diciamo di un 40%, e della quota mancante se ne occupano i sistemi tradizionali.
                                                            Posto che hai raggiunto la produzione di acqua calda sanitaria interamente sufficiente per le esigenze di tutto l'anno.
                                                            Posto inoltre che ottieni una integrazione al raffrescamento estivo durante le ore notturne.
                                                            ( attenzione io parlo sempre partendo dal presupposto di sfruttare al meglio il tutto con il riscaldamento/raffrescamento a pavimento )

                                                            Ti trovi nel periodo estivo con dei surplus di energia termica inusufruibili immediatamente.
                                                            Una possibile soluzione per l'acqua è il riscaldamento di una piscina ( il famoso serpente nero sul tetto ) cosa che vorrei sfruttare di nuovo.
                                                            Una alternativa potrebbe essere un accumulo, ti trovi acqua diciamo a 90° che usi per un concentratore lineare oppure parabolico al fine di portarla a 160/170°, hai relativamente poco DT da integrare considerando il periodo estivo ed ovviamente i dispositivi ad inseguimento.
                                                            Ti trovi vapore saturo tra 6 ed 8 bar.
                                                            L'aria calda la puoi utilizzare per la fase di condensazione con uno scambiatore di calore ed il recupero dei vapori, incrementando l'entalpia del vapore ( surriscaldato ).
                                                            A questo punto dipende cosa ti serve.
                                                            ****

                                                            Dimenticavo, una cosa semplice semplice che potrebbe produrre energia è l'Aeolìpile o Eolipila , un omaggio ad Erone di Alessandria.
                                                            La puoi costruire in forma casalinga e non richiede tecnicismi particolari.

                                                            Avevo realizzato per la piscina un piccolo gadget con lo stesso principio.
                                                            Una base galleggiante, al centro un lumino a cera, un tubo di rame sottile sottile credo fosse 3/4mm piegato incastrato e siliconato.
                                                            Il tubicino aveva un percorso ad " S " i due estremi contrapposti sotto la linea di galleggiamento, la parte centrale con un paio di spire sopra la fiamma del lumino.
                                                            Per due tre ore ti diverti a vedere dei piccoli oggetti che girano e che illuminano la piscina, ti assicuro che di sera lo spettacolo è davvero carino e di un grande effetto. ( ricordarsi di spegnere i motori dello skimmer ).
                                                            Ultima modifica di Elisabetta Meli; 26-03-2016, 10:33. Motivo: Unione messaggi consecutivi
                                                            Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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                                                            • Idea carina, e se le candele sono citronelle tengono pure lontane zanzare e insetti vari. La mia è piccolina 4,5m c.ca di diametro in esterno tipo monta/smonta ma mi sa che quest'estate ci provo pure io.
                                                              A parte i divertimenti estivi comunque anche l'eolipila in sostituzione ad una turbina eolica, potrebbe essere un idea per sfruttare il "vento caldo" generato dai pannelli
                                                              Ultima modifica di Lupino; 18-02-2012, 15:23.
                                                              Domotica: schemi e collegamenti
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