Cari amici ciao a tutti,
come è ormai noto, la nostra cella ha la comoda peculiarità di riuscire ad innescare fenomeni di reazioni nucleari a debole energia in soluzioni che utilizzano come solvente la comunissima ed economica H2O.
In tale matrice, con l'introduzione di un opportuno elettrolita (K2CO3 nel nostro caso) si innesca un plasma molto vistoso che, nelle giuste condizioni, è in grado di provocare reazioni nucleari (e quindi nuovi nuclidi) ed eccessi di energia. Tutti continuamente riscontrati.
Da tali risultati sperimentali, col susseguirsi delle riflessioni e delle ipotesi e dei test e dei riscontri, ha avuto origine una teoria fenomenologica che, finchè non verrà smentita da altre prove e altri risultati, vede il neutrone come "attuatore" principale di tutti i fenomeni riscontrati. (Per dettagli sulla teoria, scaricare il pdf plasma
Tale neutrone, secondo la nostra teoria, viene generato all'interno del plasma mediante reazioni di "cattura elettronica" catalizzate dalla presenza dello stesso plasma. Questo tipo di reazioni sono note ai fisici nucleari, anche se in natura si verificano raramente e in particolari condizioni.
Tuttavia una possibile fonte di neutroni poteva benissimo essere garantita dalla bassa percentuale di acqua pesante normalmente dissolta nell'acqua leggera. In tal caso, grazie alla presenza del plasma, poteva succedere che il deuterio contenuto nell'acqua pesante (composto da un protone e un neutrone) cedeva il suo neutrone senza bisogno di introdurre reazioni "cattura elettronica".
Alla luce di tutte queste domande avevamo premura di testare il plasma con una quantità maggiore di acqua pesante in soluzione per vedere se, una percentuale maggiore di deuterio dissolto, poteva determinare un qualche tipo di variazione sostanziale nel comportamento della cella e cioè, maggiore energia, nuovi nuclidi, altro. Così, aiutati dal caro amico enricus2000 che circa un mese fa ci ha regalato la preziosa acqua pesante, abbiamo cominciato una serie di test sulla cella finalizzati a riscontrare esclusivamente variazioni dell'energia in uscita.
I test sono stati eseguiti alternando soluzioni standard (100% H2O) con soluzioni deuterate (50% H2O - 50% D2O).
Il risultato è stato che per ogni test si è avuto esattamente lo STESSO guadagno energetico sia utilizzando acqua normale, sia utilizzando acqua pesante.
Premettendo che non abbiamo ancora fatto analizzare la presenza di nuclidi al catodo e che la misura di neutroni la stiamo ancora affinando, questo risultato mostra, almeno per ora, che la presenza di acqua pesante NON altera la resa energetica della cella nè in positivo nè in negativo.
Per il resto c'è da scervellarsi ancora un po'
come è ormai noto, la nostra cella ha la comoda peculiarità di riuscire ad innescare fenomeni di reazioni nucleari a debole energia in soluzioni che utilizzano come solvente la comunissima ed economica H2O.
In tale matrice, con l'introduzione di un opportuno elettrolita (K2CO3 nel nostro caso) si innesca un plasma molto vistoso che, nelle giuste condizioni, è in grado di provocare reazioni nucleari (e quindi nuovi nuclidi) ed eccessi di energia. Tutti continuamente riscontrati.
Da tali risultati sperimentali, col susseguirsi delle riflessioni e delle ipotesi e dei test e dei riscontri, ha avuto origine una teoria fenomenologica che, finchè non verrà smentita da altre prove e altri risultati, vede il neutrone come "attuatore" principale di tutti i fenomeni riscontrati. (Per dettagli sulla teoria, scaricare il pdf plasma
Tale neutrone, secondo la nostra teoria, viene generato all'interno del plasma mediante reazioni di "cattura elettronica" catalizzate dalla presenza dello stesso plasma. Questo tipo di reazioni sono note ai fisici nucleari, anche se in natura si verificano raramente e in particolari condizioni.
Tuttavia una possibile fonte di neutroni poteva benissimo essere garantita dalla bassa percentuale di acqua pesante normalmente dissolta nell'acqua leggera. In tal caso, grazie alla presenza del plasma, poteva succedere che il deuterio contenuto nell'acqua pesante (composto da un protone e un neutrone) cedeva il suo neutrone senza bisogno di introdurre reazioni "cattura elettronica".
Alla luce di tutte queste domande avevamo premura di testare il plasma con una quantità maggiore di acqua pesante in soluzione per vedere se, una percentuale maggiore di deuterio dissolto, poteva determinare un qualche tipo di variazione sostanziale nel comportamento della cella e cioè, maggiore energia, nuovi nuclidi, altro. Così, aiutati dal caro amico enricus2000 che circa un mese fa ci ha regalato la preziosa acqua pesante, abbiamo cominciato una serie di test sulla cella finalizzati a riscontrare esclusivamente variazioni dell'energia in uscita.
I test sono stati eseguiti alternando soluzioni standard (100% H2O) con soluzioni deuterate (50% H2O - 50% D2O).
Il risultato è stato che per ogni test si è avuto esattamente lo STESSO guadagno energetico sia utilizzando acqua normale, sia utilizzando acqua pesante.
Premettendo che non abbiamo ancora fatto analizzare la presenza di nuclidi al catodo e che la misura di neutroni la stiamo ancora affinando, questo risultato mostra, almeno per ora, che la presenza di acqua pesante NON altera la resa energetica della cella nè in positivo nè in negativo.
Per il resto c'è da scervellarsi ancora un po'
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