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Bioedilizia: il biomattone in calce e canapa che fissa la Co2

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  • Bioedilizia: il biomattone in calce e canapa che fissa la Co2

    biomattone in calce e canapa
    Il comparto industriale più inquinante risulta essere l'Edilizia e tutto il suo ciclo produttivo, poiché immette il 40% dei gas serra a causa delle tecnologie utilizzate per la produzione dei mattoni, del cemento e dei cappotti termici. Si tratta di procedimenti che immettono in atmosfera notevoli quantità di CO2, per cui l’impronta carbonica di questi procedimenti risulta molto impattante.

    Per impronta carbonica si intende una superficie di bosco che assorba, tramite la fotosintesi, una quantità di CO2 equivalente.

    Per limitare fortemente questo impatto ambientale è possibile però costruire in Bioedilizia, ma bio edilizia seria che utilizza davvero materiali ecologici e che sia ben progettata.

    Cos’è il biomattone?

    Il biomattone è uno dei cardini ecologici della migliore bioedilizia. Viene ottenuto da una miscela di calce e canapa.
    Più precisamente dal nucleo interno legno della canapa, detto canapulo. Grazie a questi biomateriali, i biomattoni sono dotati di una densità minore, che oltre a renderli più leggeri rispetto ai blocchi impiegati nell’edilizia tradizionale, gli conferiscono delle proprietà isolanti in grado di mantenere la casa fresca anche d’estate, evitando o diminuendo fortemente la necessità del climatizzatore.
    I biomattoni hanno la capacità di garantire un’ottimo isolamento acustico e termico, proteggendo al tempo stesso dall’umidità. Grazie alle sue proprietà, le pareti costruite con i biomattoni sono dotate di ottime prestazioni termoigrometriche, mantenendo i valori interni dell’abitazione stabili.

    Perché costruire con i biomattoni?
    Enosi è una realtà toscana che ha individuato il biomattone in calce e canapa come elemento di riferimento proprio per le caratteristiche del biomattone e le sue risposte eccellenti sotto tutti i punti di vista ambientali, di confort e facilità di installazione.

    Infatti la canapa ha un’elevatissima capacità di assorbire CO2 dall’ambiente: un ettaro di canapa può assorbire mediamente 15 tonnellate di anidride carbonica ogni anno: è una quantità molto elevata, maggiore rispetto all’assorbimento medio di un bosco. Questo è dovuto alla sorprendente capacità della canapa di effettuare la fotosintesi e quindi di immagazzinare la maggior quantità possibile di CO2 anche a temperature sopra i 30°C. C’è inoltre da considerare il fatto che, per rinnovare un bosco destinato all’edilizia occorrono circa 15 anni, mentre un ettaro di canapa si rinnova ogni anno.


    Tutti i vantaggi dei biomattoni
    Tutta la CO2 assorbita dalla pianta di canapa viene fissata all’interno del mattone grazie al processo di carbonatazione della calce e quindi è definitivamente sottratta dall’ambiente. Per questo motivo si può affermare che il biomattone in calce e canapa è carbon footprint negative!

    La caratteristica di ecosostenibilità rende il biomattone in calce e canapa unico nel panorama della bioedilizia. Il biomattone però ha anche altre caratteristiche interessanti, tra le quali la capacità igroscopica, fonoassorbente, termoisolante, la durevolezza e la salubrità… insomma un prodotto di alta qualità che sosterrà voi e la vostra casa per moltissimi anni a venire!

    Se abiti in Toscana e vuoi realizzare una casa in vera bioedilizia con il biomattone in calce e canapa, visita il sito di Enosi. All'interno trovi tutti i loro contatti.
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