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Le misure per la sicurezza energetica approvate dal governo

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  • Le misure per la sicurezza energetica approvate dal governo

    decreto sicurezza energeticaLunedì 27 novembre l'Italia ha approvato un decreto per incrementare la sicurezza energetica e la produzione di energia rinnovabile; il ministro per la transizione ecologica ha dichiarato che il pacchetto dovrebbe attivare 27,4 miliardi di euro (29,89 miliardi di dollari) in investimenti.

    Il programma avrebbe dovuto essere annunciato in ottobre, ma è stato congelato per settimane a causa di disaccordi interni alla coalizione di governo e poi ridimensionato in alcune parti.

    "Vogliamo sbloccare il grande potenziale del nostro Paese sulle energie rinnovabili", ha dichiarato il ministro Gilberto Pichetto Fratin.
    Tra le varie misure, il governo stanzierà 350 milioni di euro all'anno fino al 2032 per finanziare progetti volti a superare l'opposizione locale all'installazione di impianti rinnovabili.

    Roma vuole anche selezionare due aree demaniali marittime nel Sud Italia da destinare a nuovi progetti eolici off-shore.
    Altre misure delineano un quadro di riferimento per lo sviluppo di impianti di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS), in quanto il gruppo energetico Eni e l'operatore di rete Snam stanno procedendo con la creazione di un hub CCS al largo della città di Ravenna.
    Per aumentare le forniture di gas naturale, la normativa stabilisce che i progetti di terminali GNL onshore rappresentano "interventi strategici di pubblica utilità, indifferibili e urgenti".

    Il provvedimento consentirebbe all'Italia di accelerare i lavori per i due nuovi terminali GNL onshore promossi da Enel a Porto Empedocle e da Iren e Sorgenia a Gioia Tauro.

    Roma ha invece deciso di abbandonare un piano di proroga di un regime speciale che aiuta le famiglie ad acquistare elettricità dai loro fornitori a prezzi regolamentati, ha dichiarato un funzionario del governo, in quanto ritenuto fonte di potenziali controversie con l'Europa.
    Tale regime è attualmente destinato a scadere a gennaio, nell'ambito degli impegni assunti dall'Italia per stimolare la concorrenza nel mercato dell'energia nel quadro del piano di rilancio post-COVID.

    Il decreto non dovrebbe inoltre includere una norma per estendere le concessioni detenute dalle società che gestiscono gli impianti idroelettrici in cambio di maggiori investimenti.

    Se fosse stata adottata, la misura avrebbe avvantaggiato società come Enel, A2A ed Edison, che attualmente detengono le concessioni per la gestione di molte centrali idroelettriche del Paese.

    Una norma simile è comunque prevista per il settore geotermico, in quanto le autorità regionali potranno chiedere ai titolari di queste licenze commerciali di proporre un piano di investimenti pluriennale in modo da prolungare le loro concessioni.

    Inoltre, il decreto consente alle autorità territoriali di presentare domande per ospitare rifiuti radioattivi, al fine di accelerare l'identificazione delle aree di stoccaggio.

    Fonte: reuters.com
    Ultima modifica di eroyka; 06-12-2023, 21:17.
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