Per zac1789:
posso darti alcune indicazioni.
Se vuoi installare una pompa di calore geotermica devi considerare se hai sufficiente spazio fuori casa: se pensi di sviluppare le sonde in orizzontale te ne servirà parecchio; molto meno per le sonde verticali. Per quest'ultimo tipo, però, dovrai verificare la possibilità di installarle (terreno idoneo, esistenza di vincoli normativi, etc.).
Se installerai una pompa geotermica, verifica molto attentamente la possibilità che la stessa possa usufruire della tariffa D1 (controlla COP e anche EER se pensi di fare raffrescamento).
Con una pompa di calore ti si innalzeranno di molto i consumi elettrici: con 3 kWp ci farai ben poco. Aumenta la taglia dell'impianto (almeno 4.5 - 5 kWp, meglio 6). Il sovradimensionamento ti serve sia per avere una diminuzione dei prelievi sia un aumento delle immissioni in modo da bilanciare, a fine anno, quanto più possibile i due valori e massimizzare lo SSP.
E' probabile che la potenza di picco della pompa di calore sia troppo alta per un contratto di fornitura da 3 kW e, quindi, dovrai aumentare la potenza della tua fornitura: fai contemporanemente sia la richiesta della tariffa D1 sia l'aumento della fornitura, nel caso.
Dalle informazioni che hai fornito non hai detto se hai un impianto radiante o se utilizzi altri sistemi per fornire il calore alla tua casa (termosifoni?, ventilconvettori?): tieni presente che una pompa di calore (geotermica o di altro tipo) rende al massimo con temperature molto più basse rispetto a quelle necessarie per i termosifoni: quindi se hai i termosifoni e non hai intenzione di sostituirli con altro sistema hai due scelte: o una pompa di calore che lavori anche ad alte temperature (di solito ci sono complicazioni impiantistiche, nulla di che però, ma è da valutare lo spazio di cui disponi per poter fare l'installazione del necessario) o rinunci ad installare una pompa di calore.
Dall'impianto che hai descritto non è chiaro se hai un accumulo di acqua di impianto e/o sanitaria: nel caso dovresti mettere mano anche all'impianto. Le pompe di calore geotermiche non so nemmeno se esistono a tecnologia inverter, di solito sono del tipo on-off e necessitano di serbatoi inerziali per l'acqua calda.
Come vedi somo molte (e anche altre) le cose da valutare. Quindi ciò che ti posso consigliare è, innazitutto, documentarti sulle PdC (se già non lo hai fatto, puoi leggere qualcosa sul sito della Caleffi, cerca tra i documenti i numeri della rivista che pubblicano).
Dopo, puoi valutare l'aspetto economico (oosia il costo nudo e crudo) dell'installazione di un impianto a PdC geotermica (se a sonde verticali metti in conto almeno € 10.000 per due pozzi con sonde) oltre il costo della PdC (ordine di grandezza qualche migliaio di Euro: 6-8.000 almeno, in base alla taglia).
Oltre ai costi per l'eventuale lavoro di modifica dell'impianto esistente.
Non disperare, però: tutto (nei limiti della fattibilità tecnica) si può fare se si vuole. Il problema grosso è valutare se ti conviene e questo lo puoi fare solo tu.
posso darti alcune indicazioni.
Se vuoi installare una pompa di calore geotermica devi considerare se hai sufficiente spazio fuori casa: se pensi di sviluppare le sonde in orizzontale te ne servirà parecchio; molto meno per le sonde verticali. Per quest'ultimo tipo, però, dovrai verificare la possibilità di installarle (terreno idoneo, esistenza di vincoli normativi, etc.).
Se installerai una pompa geotermica, verifica molto attentamente la possibilità che la stessa possa usufruire della tariffa D1 (controlla COP e anche EER se pensi di fare raffrescamento).
Con una pompa di calore ti si innalzeranno di molto i consumi elettrici: con 3 kWp ci farai ben poco. Aumenta la taglia dell'impianto (almeno 4.5 - 5 kWp, meglio 6). Il sovradimensionamento ti serve sia per avere una diminuzione dei prelievi sia un aumento delle immissioni in modo da bilanciare, a fine anno, quanto più possibile i due valori e massimizzare lo SSP.
E' probabile che la potenza di picco della pompa di calore sia troppo alta per un contratto di fornitura da 3 kW e, quindi, dovrai aumentare la potenza della tua fornitura: fai contemporanemente sia la richiesta della tariffa D1 sia l'aumento della fornitura, nel caso.
Dalle informazioni che hai fornito non hai detto se hai un impianto radiante o se utilizzi altri sistemi per fornire il calore alla tua casa (termosifoni?, ventilconvettori?): tieni presente che una pompa di calore (geotermica o di altro tipo) rende al massimo con temperature molto più basse rispetto a quelle necessarie per i termosifoni: quindi se hai i termosifoni e non hai intenzione di sostituirli con altro sistema hai due scelte: o una pompa di calore che lavori anche ad alte temperature (di solito ci sono complicazioni impiantistiche, nulla di che però, ma è da valutare lo spazio di cui disponi per poter fare l'installazione del necessario) o rinunci ad installare una pompa di calore.
Dall'impianto che hai descritto non è chiaro se hai un accumulo di acqua di impianto e/o sanitaria: nel caso dovresti mettere mano anche all'impianto. Le pompe di calore geotermiche non so nemmeno se esistono a tecnologia inverter, di solito sono del tipo on-off e necessitano di serbatoi inerziali per l'acqua calda.
Come vedi somo molte (e anche altre) le cose da valutare. Quindi ciò che ti posso consigliare è, innazitutto, documentarti sulle PdC (se già non lo hai fatto, puoi leggere qualcosa sul sito della Caleffi, cerca tra i documenti i numeri della rivista che pubblicano).
Dopo, puoi valutare l'aspetto economico (oosia il costo nudo e crudo) dell'installazione di un impianto a PdC geotermica (se a sonde verticali metti in conto almeno € 10.000 per due pozzi con sonde) oltre il costo della PdC (ordine di grandezza qualche migliaio di Euro: 6-8.000 almeno, in base alla taglia).
Oltre ai costi per l'eventuale lavoro di modifica dell'impianto esistente.
Non disperare, però: tutto (nei limiti della fattibilità tecnica) si può fare se si vuole. Il problema grosso è valutare se ti conviene e questo lo puoi fare solo tu.
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