Originariamente inviato da scott_33
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Se l'azienda paga i 2 bollettini non può detrarre l'IVA, perché non sono intestati a lei ma al cliente finale.
Quindi l'IVA per l'installatore è fiscalmente indeducibile.
Il problema va anche peggio se maldestramente tenta di sistemare inglobando il bollettino in questione nella fattura dell'impianto: l'IVA sulla vendita la deve versare, ma non avendo detratto la corrispondente IVA in acquisto questa diventa per lui un ulteriore costo.
Poi c'è la parte redditi: non avendo registrato in contabilità una corrispondente fattura di acquisto quei 122+122 euro si configurano come un utile d'impresa, su cui paga un altro -diciamo- 43% di imposte sul reddito.
Per aggiungere la ciliegina, in regime di detrazione 50% l'installatore perde anche minimo 1 anno di valuta sul 4% dell'importo quando il cliente gli fa il bonifico, a causa del meccanismo del sostituto d'imposta.
Dove lavoro io se il commerciale di turno li ha promessi (e a volte capita) vengono tolti dal montante e fatturati a parte come "rimborso spese anticipate in nome e per conto del cliente", operazione esente IVA in base a non mi ricordo che articolo di esenzione, ma anche così ci si rimettono soldi.
Per motivi pratici il cliente non opera mai la detrazione su quella fattura, anche se in linea di principio dovrebbe poterlo fare.
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