Cone avevo già scritto, quello a cui faccio riferimento io è art 10 (che si accompagna anche a allegato VII) della direttiva 2012. Che è l'unica parte della direttiva 2012 in qualche modo collegata a degli obblighi rispetto alla fatturazione nei confronti dei clienti. Cosa che effettivamente non c'entra con quanto dici sul cost reflective.
Al di la del fatto che quel considerando è un indirizzo e non un obbligo (quindi imho non avrebbe generato richiami.... come anche confermato dal fatto che non ce ne hanno fatti .... direttiva che ha quel considerando è del 2009...), tu ne fai un discorso così generale che gli obiettivi stessi della direttiva 2012 (che, ripeto, esordisce dicendo: signori, non ci sono caxxi, qua bisogna consumare di meno) se ne vanno a pallino...
Cioè tu dici: io consumo 2000 e tu 5000, siccome la rete è fatta per darli e costa tot, questi costi vanno suddivisi proporzionalmente. Il punto è perché uno ne consuma 2000 e uno ne consuma 5000. Se è perché chi ne consuma 5000 ha una PDC, assolutamente a favore (tariffa D1). Se è per auto elettrica, assolutamente a favore (tariffa D1 estesa).
Ma se è per un ricircolo acs in micro accumuli elettrici acs.... o per faretti alogeni.... o per un freezer di trent'anni fa dimenticato in cantina....? O per un condizionatore di dieci anni fa ad efficienza ridicola? O su un condizionatore cinesino della lidl? O su un termosifone o boiler elettrico? O su un radiatore svedese? O su un battiscopa elettrico? Pensi siano casi in minoranza rispetto ad usi più virtuosi dell'energia elettrica?
Io capisco che non si possa andare a indagare su come si consuma la corrente per ogni singola utenza, ma si era fatta una scelta, che tirava dentro alcuni (chi installa PDC), poteva tirare dentro altri (chi compra auto elettrica). Magari anche qualche condizionatore di ultima generazione, con certificazione. (piano a induzione imho no.... il risparmio di energia primaria è irrisorio per consumo domestico)....
Il tutto sarebbe stato coerente con la direttiva (spingiamo a consumare meno energia primaria) e anche coerente con l'indirizzo del considerando 36 della direttiva 2009. Capra e cavoli.
Tu dici che furbi come siamo avrebbero aderito tutti anche senza requisiti, che la sperimentazione non stava funzionando, che era inutile fare campagne di informazione in mezzo ai pannolini.
Io dico che dobbiamo piantarla di arrenderci ai furbi, che la sperimentazione non era ancora partita nei fatti, e che la disinformazione regna sovrana (basta leggere le domande di chi entra in questo forum....spesso non sanno nulla, o gli hanno installato PDC che lavorano come stufe, o gli hanno rifilato macchine con cop scadenti), quindi una campagna d'informazione (non necessariamente di pubblicità intervallata ai pannolini in televisione) era d'obbligo.... D'altra parte guarda al precedente del fv: nessuno sapeva cos'era, appena è partita la campagna d'informazione c'è stato un boom.
Invece si è scelto di interrompere..... boh, perché? Tu dici: perché europa ci obbliga a togliere tariffa progressiva PER TUTTI, nella direttiva 2009? E allora perché non è stato fatto prima? Se era così chiaro dal 2009 perché hanno fatto partire D1? Se è vero che ci obbliga a toglierla PER TUTTI, come fa poi a dire che così si premia efficienza energetica, quando nello stesso calderone finiscono dentro consumi da PDC e consumi da dispositivi elettrici a cop 1?
In realtà quell'obbligo non c'è. C'è un indirizzo, evidentemente dettato da principi di trasparenza, mantenimento di un mercato corretto e non distorto, semplicità. Ma se uno Stato come l'Italia aveva introdotto gli scaglioni per frenare gli sprechi di energia elettrica, come si può sostenere che l'indirizzo UE in due direttive a favore del risparmio energetico ci obbliga a toglierli?
Poi certo, io la sfera di cristallo non ce l'ho e non so dire se SICURAMENTE ci saranno più sprechi. Come ho detto fin dall'inizio dei miei interventi in questa discussione, il RISCHIO c'è, è visto che si era scelta una strada che premiava alcuni SICURAMENTE VIRTUOSI, la preferivo ad un'altra che potrebbe premiare molti MAGARI VIZIOSI.
E davvero non mi va giù che di punto in bianco si decida di cambiare una rotta quarantennale in pochi mesi nascondendosi dietro ad una direttiva del 2009, o a un comma di quella del 2012 o chissà che altro. Se fossimo stati così cattivi sulle tariffe la UE ci avrebbe già bacchettato da tempo, e invece guarda caso ci bacchetta sui nostri vizi di sempre (mercato distorto, mancanza dell'istituzione di figure competenti nel campo energetico, mancanza di report precisi e dettagliati sui risultati.....).
E invece andiamo a raccontare che l'81% delle bollette cresce perché "ce lo chiede l'Europa", comodo così.... L'Europa ci chiede ben altro, e continuiamo a pagare per non implementarlo, tanto il problema vero sono le bollette dell'81% degli italiani, che sono tutti single con la macchina bella parcheggiata nel garage e che fanno fare la lavatrice alla mamma (evidentemente localizzata in altro paese europeo).
Al di la del fatto che quel considerando è un indirizzo e non un obbligo (quindi imho non avrebbe generato richiami.... come anche confermato dal fatto che non ce ne hanno fatti .... direttiva che ha quel considerando è del 2009...), tu ne fai un discorso così generale che gli obiettivi stessi della direttiva 2012 (che, ripeto, esordisce dicendo: signori, non ci sono caxxi, qua bisogna consumare di meno) se ne vanno a pallino...
Cioè tu dici: io consumo 2000 e tu 5000, siccome la rete è fatta per darli e costa tot, questi costi vanno suddivisi proporzionalmente. Il punto è perché uno ne consuma 2000 e uno ne consuma 5000. Se è perché chi ne consuma 5000 ha una PDC, assolutamente a favore (tariffa D1). Se è per auto elettrica, assolutamente a favore (tariffa D1 estesa).
Ma se è per un ricircolo acs in micro accumuli elettrici acs.... o per faretti alogeni.... o per un freezer di trent'anni fa dimenticato in cantina....? O per un condizionatore di dieci anni fa ad efficienza ridicola? O su un condizionatore cinesino della lidl? O su un termosifone o boiler elettrico? O su un radiatore svedese? O su un battiscopa elettrico? Pensi siano casi in minoranza rispetto ad usi più virtuosi dell'energia elettrica?
Io capisco che non si possa andare a indagare su come si consuma la corrente per ogni singola utenza, ma si era fatta una scelta, che tirava dentro alcuni (chi installa PDC), poteva tirare dentro altri (chi compra auto elettrica). Magari anche qualche condizionatore di ultima generazione, con certificazione. (piano a induzione imho no.... il risparmio di energia primaria è irrisorio per consumo domestico)....
Il tutto sarebbe stato coerente con la direttiva (spingiamo a consumare meno energia primaria) e anche coerente con l'indirizzo del considerando 36 della direttiva 2009. Capra e cavoli.
Tu dici che furbi come siamo avrebbero aderito tutti anche senza requisiti, che la sperimentazione non stava funzionando, che era inutile fare campagne di informazione in mezzo ai pannolini.
Io dico che dobbiamo piantarla di arrenderci ai furbi, che la sperimentazione non era ancora partita nei fatti, e che la disinformazione regna sovrana (basta leggere le domande di chi entra in questo forum....spesso non sanno nulla, o gli hanno installato PDC che lavorano come stufe, o gli hanno rifilato macchine con cop scadenti), quindi una campagna d'informazione (non necessariamente di pubblicità intervallata ai pannolini in televisione) era d'obbligo.... D'altra parte guarda al precedente del fv: nessuno sapeva cos'era, appena è partita la campagna d'informazione c'è stato un boom.
Invece si è scelto di interrompere..... boh, perché? Tu dici: perché europa ci obbliga a togliere tariffa progressiva PER TUTTI, nella direttiva 2009? E allora perché non è stato fatto prima? Se era così chiaro dal 2009 perché hanno fatto partire D1? Se è vero che ci obbliga a toglierla PER TUTTI, come fa poi a dire che così si premia efficienza energetica, quando nello stesso calderone finiscono dentro consumi da PDC e consumi da dispositivi elettrici a cop 1?
In realtà quell'obbligo non c'è. C'è un indirizzo, evidentemente dettato da principi di trasparenza, mantenimento di un mercato corretto e non distorto, semplicità. Ma se uno Stato come l'Italia aveva introdotto gli scaglioni per frenare gli sprechi di energia elettrica, come si può sostenere che l'indirizzo UE in due direttive a favore del risparmio energetico ci obbliga a toglierli?
Poi certo, io la sfera di cristallo non ce l'ho e non so dire se SICURAMENTE ci saranno più sprechi. Come ho detto fin dall'inizio dei miei interventi in questa discussione, il RISCHIO c'è, è visto che si era scelta una strada che premiava alcuni SICURAMENTE VIRTUOSI, la preferivo ad un'altra che potrebbe premiare molti MAGARI VIZIOSI.
E davvero non mi va giù che di punto in bianco si decida di cambiare una rotta quarantennale in pochi mesi nascondendosi dietro ad una direttiva del 2009, o a un comma di quella del 2012 o chissà che altro. Se fossimo stati così cattivi sulle tariffe la UE ci avrebbe già bacchettato da tempo, e invece guarda caso ci bacchetta sui nostri vizi di sempre (mercato distorto, mancanza dell'istituzione di figure competenti nel campo energetico, mancanza di report precisi e dettagliati sui risultati.....).
E invece andiamo a raccontare che l'81% delle bollette cresce perché "ce lo chiede l'Europa", comodo così.... L'Europa ci chiede ben altro, e continuiamo a pagare per non implementarlo, tanto il problema vero sono le bollette dell'81% degli italiani, che sono tutti single con la macchina bella parcheggiata nel garage e che fanno fare la lavatrice alla mamma (evidentemente localizzata in altro paese europeo).
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