Giuliano,
la caratteristica del modulo è bidimensionale.
Considerare prevalente la Impp rispetto alla Vmpp significa non considerare che la Vmpp cambia con la Impp.
Mi spiego meglio e ripeto il punto fondamentale che è stato anch'esso già discusso sopra (Mttjpn):
se si prende una serie di moduli e si fa riferimento alla Impp minima come "condizionatrice" delle altre correnti di pannelli non si possono considerare immutate le V di esercizio degli altri pannelli che non saranno più le Vmpp bensi saranno minori.
Non credo che si possa parlare di corrente o tensione predominante. Entrambe le grandezze si influenzano a vicenda secondo la curva V/I del pannello. Trattare una grandezza è una semplificazione non lecita. L'unico modo per sommare la potenza di più pannelli è quella di accostare quelli con simili (Impp,Vmpp). Non è questione solo di corrente.
E' una cosa subdola ma funziona secondo un grafico bidimensionale, accostando punti si accostano pannelli adatti a lavorare in serie.
Saluti
Massimo
la caratteristica del modulo è bidimensionale.
Considerare prevalente la Impp rispetto alla Vmpp significa non considerare che la Vmpp cambia con la Impp.
Mi spiego meglio e ripeto il punto fondamentale che è stato anch'esso già discusso sopra (Mttjpn):
se si prende una serie di moduli e si fa riferimento alla Impp minima come "condizionatrice" delle altre correnti di pannelli non si possono considerare immutate le V di esercizio degli altri pannelli che non saranno più le Vmpp bensi saranno minori.
Non credo che si possa parlare di corrente o tensione predominante. Entrambe le grandezze si influenzano a vicenda secondo la curva V/I del pannello. Trattare una grandezza è una semplificazione non lecita. L'unico modo per sommare la potenza di più pannelli è quella di accostare quelli con simili (Impp,Vmpp). Non è questione solo di corrente.
E' una cosa subdola ma funziona secondo un grafico bidimensionale, accostando punti si accostano pannelli adatti a lavorare in serie.
Saluti
Massimo
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