Infatti dovevano essere tanti , anche per metterli in un camio non potevano certo metterli alla rinfusa, avranno dovuto accomodarli....

ti ringrazio del pensiero, sarebbe molto bello, infatti sono ancora molto frastornato, da un canto ho ancora il contratto GSE x 16 anni con buon incentivo (vecchio ce), dall'altro canto, vorrei dormire la notte, vorrei andare in vacanza, ecc....ecc....

concordo con voi, erano minimo 6-8 persone , pratici del furto FV, sapevano dove mettere le mani al buio.

Ma che antifurto avevi, se ne avevi?
Sei vicino ad una statale, una superstrada, autostrada?
In pvt se vuoi, dammi qualche info in più, non dormo più tranquillo la notte!!!!!

mrdish se hai un antifurto con i contro***** dormi sonni tranquilli

M apoi una assicurazione contro i furti con franchigia miniama la hai?

io spesso faccio saldare i pannelli ai correntini in acciaio con dei ganci da 8 mm di diametro. Almeno dovranno fare un bel casino col flessibile per tagliare 4 ganci per ogni pannello. In questa maniera li rallenti un sacco e magari gli passa la voglia...

sui nostri due impianti da 1 MW abbiamo fatto così (35.520 ganci...) inoltre c'è la fibra ottica su ogni fila di pannelli, barriere a microonde doppia tecnologia sui 4 lati, telecamere collegate in rete con il ns studio e alla vigilanza, e ovviamente l'assicurazione.

Speriamo bene, i ladri non finiscono mai di stupire

occhio vigile ragazzi, qui in romagna e' una moria....

lunedi notte 17\01\2011, rubati 50 kwp nel lughese, impianto in via di perfezionamento presidiato da guardia giurata in macchina. Probabilmente dormiva, o narcotizzato...

con queste nebbie, ne approfittano...

tratto da gds.it

Diciotto arresti a Termini Imerese. L'organizzazione si occupava del furto e del riciclaggio incassando svariati milioni


TERMINI IMERESE. Un'organizzazione di marocchini che avrebbe gestito il furto e il riciclaggio di pannelli fotovoltaici a livello internazionale, per un valore di svariati milioni di euro, è stata smantellata in Sicilia dalla polizia. Gli agenti del commissariato di Termini Imerese hanno eseguito 18 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti extracomunitari, tutti di nazionalità marocchina.
L'operazione, denominata in codice "Sole Arabo", prende spunto dall'arresto in flagranza di reato nel 2007 di un nordafricano responsabile, insieme ad altri complici, del furto di un ingente quantitativo di pannelli fotovoltaici ai danni di un esercizio commerciale della zona. Le indagini hanno permesso di far luce su un ingente traffico internazionale di pannelli fotovoltaici di provenienza illecita, da parte di un'organizzazione di marocchini molto ramificata su tutto il territorio nazionale, dedita al furto, alla ricettazione e al riciclaggio dei pannelli solari trafugati.

Maggiori info da lavoceweb.com

Termini, fotovoltaici rubati
Arrestati 18 marocchini


Indagine partita da un furto a Brico più
C’era un’organizzazione di marocchini dietro un traffico di pannelli fotovoltaici rubati scoperto a Termini Imerese. La polizia ha eseguito 18 ordinanze di custodia cautelare nell’ambito di un’operazione denominata “Sole arabo” proprio perché i componenti della gang sono tutti nordafricani. Gli arresti sono stati compiuti tra Caltanissetta e le province di Palermo, Catania e Ragusa, nonché in Campania.

L’organizzazione avrebbe gestito il furto e il riciclaggio di pannelli fotovoltaici a livello internazionale: un affare di svariati milioni di euro. Circa 80 mila, secondo stime della polizia, i pannelli solari rubati e rivenduti a ditte compiacenti in Italia e in Marocco.

L’operazione ha preso l'avvio dall'arresto nella notte tra il 15 e il 16 luglio 2007 di un extracomunitario responsabile, con altri complici, del furto di un ingente quantitativo di pannelli fotovoltaici ai danni del centro commerciale "Brico più" nella zona in dustriale di Termini Imerese. Le indagini hanno quindi fatto luce su un traffico internazionale di pannelli fotovoltaici di provenienza illecita, da parte di un’organizzazione di marocchini molto ramificata su tutto il territorio nazionale. La banda era, si può dire, specializzata nel furto, nella ricettazione e nel riciclaggio dei pannelli solari trafugati.

A partire dal furto ai danni di "Brico più" è stata sviluppata un'indagine che si è rivelavata particolarmente complessa anche perché tutte le conversazioni intercettate erano in stretto dialetto marocchino. E per questo gli investigatori hanno dovuto avvalersi della collaborazione di alcuni interpreti.

Attraverso l’esame e la verifica incrociata di numerosi tabulati, le intercettazioni ambientali e telefoniche di numerosi cellulari si è giunti all’individuazione di tutti i responsabili del furto commesso ai danni della “Brico più”. Da quel risultato le indagini hanno poi fatto luce sul traffico internazionale di pannelli fotovoltaici.
Il clan aveva una sua tecnica operativa molto bene organizzata. Per individuare i posti dove compiere i furti alcuni componenti della banda compivano qualche notte prima un sopralluogo sul luogo scelto e subito smontava i bulloni di ancoraggio dei pannelli ai supporti, in modo da facilitare e velocizzare le successive operazioni di caricamento e trasporto del materiale.
La merce rubata o ricettata in Italia veniva trasportata con furgoni in Marocco, dove poi veniva riciclata.
La banda prima di imbarcare la refurtiva sulle navi aveva cura di procurare fatture false in modo da eludere i controlli alla frontiera. Le fatture venivano acquistate per 50 euro 50 l'una nel Napoletano tramite un connazionale a nome Abdelhak non meglio identificato. Gli itinerari seguiti dai "corrieri" per portare a destinazione i carichi erano essenzialmente due: quello via mare, mediante l’imbarco della merce dal porto di Genova a bordo di navi che raggiungevano il porto spagnolo di Algaziras; e quello via terra, attraverso la frontiera di Ventimiglia.

Il 6 ottobre 2007, con la collaborazione della polizia di frontiera di Genova, la squadra mobile di Palermo ha sequestrato nel porto genovese due carichi di pannelli fotovoltaici e altro materiale di provenienza furtiva. La merce era pronta per essere imbarcata per il Marocco. Proveniva da furti commessi a San Severo (Foggia) e ai danni del municipio di Poggiorsini (Bari).
In quella circostanza venivano arrestati e denunckiati a piede libero cittadini marocchini inseriti stabilmente nell'organizzazione.
L'indagine consentiva, inoltre, di scoprire gli autori di numerosi furti in varie zone: a Sant'Agata di Militello (Messina) erzano stati rubati 80 pannelli solari, a Misterbianco (Catania) ne erano stati trafugati 51; altri 15 a Poggiorsini (Bari); 102 a Misilmeri in due colpi diversi

Qui si scrive di arresti nel 2007 , ha fatto diversi giri la terra attorno al sole da allora

ma i bulloni come li smontavano? ci sono 800 modi per proteggere un impainto a terra ma mi sa che non ne avevano nemmeno uno

Ciao Spider
i 18 arresti sono stati effettuati la notte tra il 18 e il 19 gennaio 2011

Nell'articolo messo c'e' scritto solo 2007.....

ciao

ecco
ultime notizie
08:47
Palermo: scoperto traffico pannelli solari tra Italia e Marocco, 18 arresti

Palermo, 19 gen.- (Adnkronos) - Scoperto e sgominato dalla Polizia di Stato di Palermo un traffico di pannelli fotovoltaici tra la l'Italia e il Marocco. Nel blitz, eseguito dai poliziotti del commissariato di Termini Imerese, sono stati arrestati diciotto marocchini, accusati di associazione a delinquere finalizzata al furto e al riciclaggio dei pannelli. L'operazione, denominata, "Sole Arabo" ha preso il via dopo l'arresto in flagranza di reato di uno straniero avvenuto nel luglio 2007. L'uomo, con alcuni complici, aveva rubato dei pannelli da un negozio della zona. Cosi' e' stata fatta luce su un grosso traffico internazionale di pannelli solari a opera di una banda di marocchini ramificata in tutta l'Italia e specializzata nel furto, nella ricettazione e nel riciclaggio per un volume d'affari di alcuni milioni di euro. (19 gennaio 2011 ore 08.48)

link
Palermo la Repubblica.it | Palermo: scoperto traffico pannelli solari tra Italia e Marocco, 18 arresti

Va bene , ma dall'articolo non si capisce se li hanno arrestati nel 2007 o il 19 gennaio , se invece hanno cominciato nel 2007 e finita ieri e' stata un indagine veramente lunga..... comunque ce ne saranno tante altre di bande.....

lunedi notte 17\01\2011, rubati 80 kwp nel lughese, impianto in via di perfezionamento presidiato da guardia giurata in macchina. Probabilmente dormiva, o narcotizzato...
Impianto in fase di ultimazione, 350 pannelli rubati, 3 furgoni usati, minimo 12 persone.. passati sotto casa del proprietario. Questi non hanno paura di niente.
il Titolare se ne esce in quanto impianto ancora non consegnato, e quindi cavoli dell'installatore. cosi mi ha detto.

chiamato GSE, per il furto, in caso di ripristino impianto devo installare esattamente la stessa potenza originaria, non un watt in + o in meno. Mica facile.
a questo punto: AAA.... CERCANSI PANNELLI IN SUPER OFFERTA PER POTENZA DI KWP 46,20. (in quanto 14 pannelli da 210 watt li ho recuperati)

Mi spiace per quanto capitatato:ma l'impianto è a terra?immagino senza antifurto (per quello che può valere).
Nella ditta dove lavoro nel 2001-2002 ci avevano già rubato alcune moduli ed un inverter SMA.
Impianto 10 kWp a scopo didattico,a terra in giardino scuola,recintato, finanziato con contributo al 70% se nn ricordo male.
Opera solo in SSP senza incentivo.

Io avrei paura anche ad andare quando scatta l'allarme , che gli fai se son li ? Forse con una minigun a 6 canne rotanti ?

per la vicenda dei marocchini si parla volume d'affari di alcuni milioni di euro; immagino si tratti quindi di migliaia di pannelli :-( chissà a quanta gente li hanno rubati :-(

Consiglio su configurazione

Buongiorno a tutti
ho fatto fare un preventivo per l'installazione di un impianto fotovoltaico su un gazebo orientato a Sud.
Mi hanno proposto n.36 Rec 230AE con un inverter Power One 6000Pvi.
Ma secondo voi è una configurazione corretta? l'impianto ha una potenza nominale di 8.28kWp.
Vi ringrazio per i consigli che potrete darmi.

E che ci incastra quest'ultima domanda?

Primo consiglio.. prima di scrivere a casaccio sul primo thread che trovi ( e questo ha un titolo che non si capisce come ti sia venuto in mente di scrivere per un consiglio su una configurazione di impianto) leggi i titoli o proponi il tuo proprio. Eviti figuracce. Ciao

d'accordissimo cho paololivo, probabilmente l'amico avrà sbagliato magari è iscritto da poco e non è ancora pratico.........

Fatto sopralluogo sul 2° campo depredato, la tecnica e' la stessa, Operano con nebbia, prediligono campi F.V. con annesso frutteto vicino, dove nascondere camioncino, da li' si aprono un passaggio in mezzo ai rami, tagliano recinzione ed iniziano a smontare.

Quindi se hai un frutteto vicino, male....
Se sei in collina, bene, la nebbia non dovrebbe esserci
se riesci a bloccare tutti gli accessi verso il campo FV con carri o quant'altro non sarebbe una brutta cosa.

2bbk ma vuoi rispondere alle domande?Continui a bnon farlo quindi a d un certo punto possiamo pensare che non la racconti giusta

Avevano o no un antifurto? da quanto dici no dato che gia' quando iniziano a tagliare la recinzione l'antifurto parte

Massima solidarietà per quello che ti è successo, mi dispiace proprio.
Grazie per aver descritto come si muovono questi delinquenti, potrà essere di aiuto ad altri.
Aggiungo, come ho letto in qualche articolo, che sembra che passino qualche giorno prima per smontare qualche bullone e portarsi avanti il "lavoro".
Quindi in situazioni di nebbia, vicino ad un bosco o posti dove possono nascondere i mezzi è secondo me opportuno di tanto in tanto verificare che le bullonerie siano serrate (oltre al fatto di limare le teste delle viti).

Vorrei non raccontarla giusta, purtroppo nel mio caso ed anche nel 2° caso non c'era allarme.
io avevo le teste dei bulloni riempite di stucco bi-componente ed i dadi saldati sotto il binari, ma il punto debole sono i morsetti di alluminio che si piegano come niente.
Bisogna escogitare qualcosaltro per bloccare i pannelli, sto pensando a delle cornici ad U di ferro per fasciarli tutti assieme

Vorrei non raccontarla giusta, purtroppo e' vero.
Sia nel mio che nel 2° caso non vi era allarme attivato.
nel mio impianto vi erano le teste dei bulloni riempite con stucco bi-componente ed i dadi sotto i binari saldati.
Ma il punto debole sono i morsetti di alluminio, che si piegano come burro.

Sarebbe meglio, negli impianti a terra, predisporre anche delle cornici ad U di ferro per fasciare tutti i pannelli

questi profili a u esistono già e sono in alluminio li puoi in commercio l'unico punto debole sono i terminali laterali ma si possono rinforzare facilmente

Io ho tutto in acciaio, niente alluminio. L'alluminio è solo nelle cornici dei pannelli!
Le teste delle viti sono limate (niente chiave) ma con delle buone punte l'acciaio si riesce a forare (è un lavorone cmq).
Grazie 2bkk, io direi che possiamo dare vita ad una buona solidarietà e sono pronto a contribuire con 100€ alla tua "disgrazia".
Spero che altri mi seguano, fammi sapere come possiamo darteli questi soldini che ti faranno sicuramente comodo (magari dicci anche quanto sarebbe "giusto" darti come aiuto, per arrivare a coprire senza troppa fatica il gap).