UP!
NESSUNO HA COMMENTATO!

Alla fine anche i nostri impianti contribuiscono alle cifre generali, no?

Visto che insisti: contributo irrisorio con costi sproporzionati!

Ciao

Anche il mare è fatto da tantissime gocce di acqua....

Inoltre i costi sono attualmente "sproporzionati" solo perchè vengono conteggiati al netto delle spese nascoste: smaltimento scorie per 20k anni(nucleare), malattie causate dall'inquinamento (petrolio & c.), effetto serra (combustioni di automobili, industrie e riscaladamento) GUERRE per il controllo delle zone con fonti energetiche (petrolio e gas) e dei relativi oleodotti e gasdotti (Irak, Afganistan ma anche Ucraina e Cecenia, ecc).

Hai anche ragione, ma mi spieghi perchè nellì'ambito delle rinnovabili, vengono proposti meccanismi di incentivo diversi e tanto più favorevoli quanto meno è efficiente il sistema produttivo di energia? (Per esempio, i sistemi che sfruttano l'energia del mare, sono incentivati +54% rispetto a quelli idroelettrici normali, l'eolico è incentivato +36%, per non arlare del fotovoltaico a circa +100%...)

Vero, ma se devo riempire un mare, non lo faccio con il contagocce.

Ciao

Il motivo principe per l'incentivazione delle produzioni di energia da fonti rinnovabili e' la riduzione di CO2, di cui l'Europa si e' impegnata a tagliare la produzione. L'incentivazione variabile serve a far in modo che il capitale privato sia interessato ad investire nei vari settori energetici delle rinnovabili.

ciao Blux
Il conto energia NON è stato previsto per riempire il mare, ma per incentivare una tecnologia di produzione di energia elettrica senza co2 (o comunque molto meno delle convenzionali), la prova è che esistono dei limiti fissati di potenza massima incentivata installabile (sia per problemi di costi, sia per problemi di gestione della rete elettrica con potenze non programmabili).
Dopo il mezzo fallimento del programma 10.000 tetti fotovoltaici, nessun (politico) si aspettava che il primo conto energia (2005) avesse un successo cosi grande da raggiungere in pochi mesi il limite della potenza incentivabile prenotabile, quindi è stato fatto un secondo CE (2007) con tariffe incentivanti INFERIORI, e un limite di potenza di 1200MW che probabilmente verrà raggiunto entro l'anno, in coincidenza con l'uscita del terzo CE (in realtà secondo me si tratterà solamente del taglio delle tariffe incentivanti e di un nuovo maggiore limite di potenza incentivabile, senza stravolgimenti ulteriori).
Nel frattempo l'effetto dell'incentivazione ha fatto si che i COSTI del FV sono CALATI e c'è già chi parla di "grid parity" del FV non come una chimera (come era opinione diffusa pochi anni fa), ma come di un fatto che sarà raggiunto in Italia; ora si discute solo sul "quando" verrà raggiunto....
L'unico rammarico è che in Italia non c'è una filiera completa dell'industria del Fv; i moduli e le celle sono per la grossa maggioranza importati dall'estero. Comunque, anche l'incentivo alla rottamazione delle auto non è che abbia fatto miracoli per le nostre industrie.

Spaziozero,
sul giornalino dell'oratorio? Su rivista specializzata? Saranno dati attendibili o numeri messi a caso da uno pseudo-giornalista?
E' vietato riportare sul forum lavori di altri senza citare la fonte, lo sai? La prossima volta metti il link, invece del copia/incolla del testo.
Ciao
Mario

Il fatto è che il fotovoltaico se non aumenta sensibilmente di efficienza non potrà mai essere concorrenziale con le altre fonti... mettete per un attimo da una parte i costi e fate un semplice calcolo d'ingombro di un campo fotovoltaico.

Certo che se ragionate alla rovescia, il problema non si risolve.
Ho calcolato che se nella mia città su 48.000 (circa) di tetti, se sul 30% fosse possibile installare 3kWp (48.000 * 30 / 100 = 14.400 impianti) avremmo circa 43MWp * 1.250kWn/kWp/a = 54GWh/a di energia elettrica, mica briciole! (pensate a tutte le città italiane.....)
Certo, l'investimento in denaro sarebbe molto grande a livello singolo, ma se si facesse un gruppo di acquisto i prezzi calerebbero e di molto (attualmente 14.400 * 15.000 = 216.000.000€, con il gruppo di acquisto potrebbero essere inferiori di circa il 30%-35%, 216.000.000 * 0,7 = 151.200.000€)......solo di incentivo annuo circa 54.000.000kWh/a * 0,35 (prezzo medio stimato incentivo) = 18.900.000€/a (ammortamento minore di 8 anni), senza contare la vendita ed il risparmio, soprattutto estivo quando a tirare sono i condizionatori......
A farle le cose ed a farle bene le possibilità ci sono, manca solo la volontà politica e purtroppo, ahimè, quella SOCIALE! Siamo ancora dei "barbari", incapaci di "collaborare" con i nostri simili e con la nostra "madre terra".

se si facesse un impianto da 3 kw su ogni tetto disponibile, la cosa starebbe sulle balle alle aziende energetiche....

mi stai dicendo che a Forlì c'è un tetto ogni 2 cittadini?
e i condomini, palazzi? oltretutto le falde saranno perfettamente esposte a sud? di solito il prezzo sul FV viene limato per bene con un'unico impianto ma se le installazioni sono frazionate nelle singole abitazioni, lo sconto equivale ad un "contentino" perchè il lavoro e il materiale che ci stà dietro non lo permette.

Se tutti avessero un impianto fotovoltacio sul tetto, chi pagherebbe gli incentivi?

Arriveremmo alla "grid parity"

Sono dati del 2001....1 tetto ogni famiglia come minimo!

Indice di Vecchiaia (2007)	197,9
Reddito Medio Dichiarato (2005)	20.551
Numero Famiglie (2001)	44.251
Numero Abitazioni (2001)	47.501

Senza contare tutte le strutture "industriali" e "commerciali"; pensavo solo al privato......

Poi se ne mastichi di "ftv" saprai che anche +-45° dal sud (ovest od est) va molto bene ugualmente, anche se dalle nostre parti meglio leggermente ad est!