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Cei 0-21

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  • Junp ho avuto modo di conoscere bene il tuo modo di ragionare e su lato ENEL non ci piove, il problema me lo pongo lato GSE..analizzando la pratica e non vedendo l'interfaccia esterna potrebbero addirittura non concederti l incentivo..sbaglio?
    6,0 kWp _ 30° sud-est _ tilt 25° -- 24 x Solon Black 230/07 250 Wp - PVI 6.000 ---
    9.670 kWh nel 2013
    (1611 kWh/kWp)
    9.590 kWh nel 2014 (1598 kWh/kWp)

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    • Teoricamente c'è quel rischio. A qualcuno il GSE rifiutava l'incentivo perchè non aveva messo il trafo, sebbene l'Enel avesse comunque allacciato l'impianto (anche se non a norma).
      Il problema sta in questo: la CEI 0-21, nel par. 8.6.2 dice che sopra i 6 kW di potenza complessiva ci vuole l'interfaccia esterna. Ma che cos'è la potenza complessiva? Non parla mica di potenza nominale! Se dicevano potenza nominale era chiaro... non conta l'inverter ma la somma delle potenze nominali dei moduli. Ma in questo caso... boh! Il problema è solo legato alla terminologia utilizzata nella CEI 0-21 che non mi sembra chiara.

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      • almeno io così la interpreto e insistendo sono riuscito a convincere anche i + riottosi tecnici Enel...
        Beato te che ci sei riuscito...a Brindisi non c'è stato verso...

        Per me, meglio non rischiare per pochi Watt, piuttosto rinuncerei a un modulo FV, per restare nei 6 kWp.

        saluti

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        • Si vedi il punto 8.4.4.1 della CEI 0-21
          se l'inverter è conforme alla CEI 0-21 puoi non installare il trafo

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          • Originariamente inviato da MaPPaZZo Visualizza il messaggio
            analizzando la pratica e non vedendo l'interfaccia esterna potrebbero addirittura non concederti l incentivo..sbaglio?
            Al GSE devono solo stare zitti
            possono dirmi come piazzare i pannelli sul tetto, ma NON le regole tecniche per l'allaccio, lì è l'Enel che comanda!
            Se devo allacciarmi in BT o MT lo decide l'Enel
            la verifica del SPI la mando all'Enel, non al GSE
            La CEI 0-21 parla di potenza COMPLESSIVA, ma non specifica se in AC o in DC
            28 pannelli da 245 su 2 PVI 3000 per ME hanno una potenza COMPLESSIVA in AC ( e quindi dove mi collego alla rete) di 6000W, e NESSUNO al GSE potrà mai contestare tale affermazione!

            Se il MIO gestore di rete (con tecnici e operai specializzati) dice che il mio impianto è TECNICAMENTE OK non vedo perchè il GSE (fatto da burocrati e contabili) dovrebbe metterlo in dubbio

            Ovvio che non andrei a imbarcarmi in lotte per 100-200w, ma col prezzo attuale dei pannelli lo farei per 1000-1500w...
            Ultima modifica di junp; 23-10-2012, 17:23.
            FV1 6,11 kwP su tettoia in lamellare, 45°Sud-Est, 11° tilt;26 S-Energy PA8-235,SOLAREDGE SE-6000 21/04/11
            FV2 2,94 kwP su tetto piano, 55° Sud-Ovest, 20° tilt, 12 CNPV 245P REC, P.one 3.0 OUTD-IT-TL 29/06/12
            FV3 19,60 kwP su tetto piano, 50° Sud-Est, 12° tilt, 80 CNPV 245P REC, Delta Solivia 20.0TL 26/06/12

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            • Junp, se un impianto è palesemente non a norma (ad esempio il nostro amico a cui l'Enel ha allacciato l'impianto > 20 kW in BT SENZA TRAFO, PRIMA del 30 giugno) il GSE può eccome avere da ridire. Sai perchè? Perche sia il Soggetto Responsabile che il Tecnico Resposabile della documentazione finale di progetto hanno firmato il falso, ovvero hanno firmato che l'impianto è eseguito a norma.

              Ora, nel caso che ho menzionato, la cosa riguardava direttamente il GSE in quanto l'assenza del trafo si rifletteva in un maggiore esborso di incentivi per il GSE (a causa delle mancate perdite del trafo prima del contatore di produzione).

              Potrebbe darsi che altre anomalie normative, se non influenzano caratteristiche di rilievo, possano anche ignorarle; fatto sta che ogni pratica FV in esame al GSE passa diverse commissioni, quella che verifica l'estetica architettonica, quella che verifica gli aspetti amministrativi, quella che verifica gli aspetti tecnici, quella che verifica gli aspetti autorizzativi, etc.

              Quando l'Enel allaccia un impianto, non penso che l'Enel faccia da garante che l'impianto è a norma. L'allaccio anche qui passa diversi step e diversi controlli, ma possono anche non accorgersi di qualcosa.

              Quindi il fatto che un impianto sia allacciato, non è garanzia che l'impianto sia a norma. Il caso che ho citato ne è l'esempio palese.

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              • Scuaste se faccio una domanda già fatto in questo thread ma non ho trovato la risposta, ormai il thread è molto lungo, gli impianti già allacciati prima dell'entrata in vigore della norma CEI0-21 devono avere qualche adeguamento? Da quel che ho letto no ma alcuni mi dicono di si....

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                • Solo quelli connessi in MT e superiori a 50 kW... ma sarebbe arrivata una lettera dell'Enel da parecchio!

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                  • Impianto FV > 20kW
                    Il SPI deve essere alimentato da un UPS oppure può essere alimentato solo dalla rete?
                    Se manca la rete non dovrei avere problemi perchè il DDI si apre comunque; l'unico dubbio mi viene per il rincalzo che deve aprirsi in un tempo massimo di 0,5sec se non si apre il DDI, ma se manca la rete che fa? Chi controlla che il DDI si sia aperto?

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                    • L'UPS è sempe necessario quando si installa un SPI esterno, quindi per impianti con potenza maggiore di 6 kW; infatti nell'allegato A della norma CEI 0-21 al punto A.2 vengono riportate le caratteristiche che deve avere il SPI e in particolare si dice che esso deve prevedere:
                      solo per il SPI esterno, un sistema di alimentazione ausiliario che in assenza della tensione principale consenta il suo funzionamento per almeno 5 s. Il sistema di alimentazione ausiliario deve essere opportunamente dimensionato per consentire, in assenza dell’alimentazione principale, il funzionamento del SPI, la tenuta in chiusura del DDI e dell’ eventuale dispositivo di comando per il rincalzo almeno per il tempo sopra definito.

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                      • Ma a che serve, dal punto di vista puramente tecnico?
                        E come mai Enel non dice nulla se non c'è l'UPS?
                        Io lo stavo facendo installare solo per impianti maggiori di 20 kWp?
                        Per quelli potenza inferiore mi sembra una spesa alquanto inutile, oltre che dal punto di vista economico, anche dal punto di vista tecnico, dato che non ne vedo l'utilità...

                        saluti

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                        • perchè se consideri per esempio la seconda soglia di minima tensione a 0,4 Vn (obbligatoria sopra i 6 kW quindi con interfaccia esterna), può essere che la bobina del contattore sganci, invece tu devi garantire che rimanga attiva, cosa che puoi garantire solo con UPS
                          6,0 kWp _ 30° sud-est _ tilt 25° -- 24 x Solon Black 230/07 250 Wp - PVI 6.000 ---
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                          • E perchè dovrebbe sganciare prima dei tempi consentiti dalla CEI 0-21?
                            Dalla prova relè con apposita cassetta si deduce che la soglia di 0,4 Un interviene dopo il tempo stabilito dalla CEI 0-21: perchè dovrebbe scattare prima? Quindi, a che serve l'UPS?

                            saluti

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                            • perchè se non metti l'ups la bobina è alimentata direttamente dalla rete. Se i valori di tensione sono quelli nominali tutto bene, ma se hai un abbassamento della tensione allora la bobina viene alimentata con una tensione inferiore a quella richiesta, il che non assicura che rimanga ancora attivata, in altre parole può sganciare per insufficiente alimentazione.

                              Mettendo l'UPS invece il tutto si risolve.
                              Sono riuscito a essere piu chiaro?

                              per i tempi di intervento, non è detto che se interviene dopo il tempo impostato allora non sia in regola:

                              La Norma CEI 0-21 prescrive al par. 4 dell’allegato A (“Caratteristiche e prove per il Sistema di protezione di interfaccia (SPI)”), che “per qualsiasi SPI, sia esso integrato nell’inverter o meno, deve sempre essere possibile verificare il corretto intervento dello stesso secondo le soglie ed i tempi impostati”. Con particolare riferimento ai tempi di intervento “la verifica è positiva quando lo scatto del SPI avviene nei limiti di errore seguenti per almeno 3 prove consecutive”: ? 3 % ± 20 ms. Questo significa che se il tempo di intervento di una protezione è impostato a 100 ms, la verifica è da considerarsi positiva quando il tempo di intervento è compreso tra 77 ms e 123 ms.
                              ciao
                              6,0 kWp _ 30° sud-est _ tilt 25° -- 24 x Solon Black 230/07 250 Wp - PVI 6.000 ---
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                              • perchè se non metti l'ups la bobina è alimentata direttamente dalla rete. Se i valori di tensione sono quelli nominali tutto bene, ma se hai un abbassamento della tensione allora la bobina viene alimentata con una tensione inferiore a quella richiesta, il che non assicura che rimanga ancora attivata
                                Ma infatti se ho un abbassamento di tensione fuori dai limiti previsti dalla CEI 0-21, l'interfaccia deve aprire il circuito nei tempi stabiliti dalla stessa norma (0,85Un in 0,4 secondi e 0,4Un in 0,2 secondi).
                                Forse sono io che continuo a non capire, eppure la cosa mi sembra semplice...
                                saluti

                                Commenta


                                • Originariamente inviato da giorgio.vy Visualizza il messaggio
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                                  fino a 6 kW non occorre interfaccia esterna e puoi utilizzare quella all'interno dell'invrter.
                                  A me addirittura enel mi ha recentemente connesso un impianto da 6.3 kWp senza SPI esterno visto che utilizzavo un inverter da 6 kVA max di uscita
                                  è quello che voglio fare anche io ma c'è un appiglio normativo nel caso ENEL rompa le scatole e voglia l'interfaccia?

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                                  • Ciao a tutti,

                                    Vorrei sapere qual è la procedura per un impianto da 95kWp connesso in rete BT a Marzo 2011 al fine di:
                                    1) rimuovere il trafo di isolamento al fine di evitare le perdite che ammontano a circa il 4,5%
                                    2) impostare le soglie meno restrittive per tensione e frequenza

                                    Grazie mille.
                                    eubrun

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                                    • Il trafo lo puoi togliere tranquillamente purchè l'inverter poi rispetti il l'art. 8.4.4.1 della CEI 0-21 evitando l'immissione della componente continua nel circuito.
                                      Idem dicasi per le soglie permissive.
                                      Sei sicuro che il tuo inverter se aggiornato, sia conforme ai dettami della CEI 0-21?!

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                                      • Ciao Sischo,Dovrei sentire SMA, sono degli SMC 11000TL.La mia domanda era più relativa alla procedura da seguire, ad es. bisogna chiedere preventivamente l'autorizzazione ad Enel ed al GSE, oppure inviare una documentazione che certifichi che le modifiche siano conformi alla CEI 0-21 e/o compilare dei nuovi allegati?Essendo l'impianto in esercizio, vorrei evitare problemi.Per questo sarebbe utile il riscontro di qualcuno che ha già effettuato tutta la trafila.Ciao,eubrun

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                                        • l'impianto è in cessione totale oppure hai anche a che fare con l'agenzia delle dogane?
                                          Anche io sarei interessato all'iter per rimuovere questo trafo....

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                                          • Se l'impianto è in BT non c'è bisogno di nessun adeguamento...
                                            La delibera 84/2012 e l'allegato A70 Terna stabiliscono che solo gli impianti MT con potenza nominale > 50kWp devono adeguarsi entro il 31/03/2013.
                                            Quindi, stai tranquillo...
                                            Il trafo lo lascerei per una questione di sicurezza elettrica e protezione di rete: lo so che ci sono delle perdite, ma ti consiglio di tenerlo (a meno che gli inverter non siano adeguati, ma in questo caso dovresti apportare modifiche sia al regolamento di esercizio Enel, che all'officina elettrica Agenzia Dogane).

                                            saluti

                                            Commenta


                                            • Originariamente inviato da Kenneth Anderson Visualizza il messaggio
                                              l'impianto è in cessione totale oppure hai anche a che fare con l'agenzia delle dogane?
                                              Anche io sarei interessato all'iter per rimuovere questo trafo....
                                              L'impianto è in cessione totale ma cmq gli schemi elettrici sono stati mandati anche all'AdD per cui andrebbero aggiornati...

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                                              • Anche se non c'è obbligo, stiamo parlando di oltre 50.000€ di in 20 anni per un impianto da 100kWp.
                                                Di solito, in fase di progettazione, si è disposti ad investire di più per ottenere un orientamento migliore con un guadagno in resa che varia magari dal 5 al 10% (esposizione Sud rispetto a Sud-Est). Qui stiamo parlando di un 4-5% gratis.... per cui penso che sia conveniente farlo.
                                                Certo il fatto che gli inverter siano o possano essere resi conformi è una condizione necessaria per mantenere lo stesso livello di sicurezza.

                                                Ciao,
                                                eubrun

                                                Commenta


                                                • Che forse il 4-5% che perdi con il trafo installato sia oggi recuperabile con l'aumento dei fattori convenzionali di perdita come da delibera AEEG?

                                                  Commenta


                                                  • Comunque credo che una comunicazione ad Enel e AdD sia obbligatorio farlo, inviando anche la dichiarazione del costruttore degli inverter che sono a norma con il discorso della compenente continua immessa in rete.
                                                    All'AdD, se ha piombato il trafo, bisognerà dirgli che saranno rimossi i suoi sigilli....

                                                    Commenta


                                                    • Originariamente inviato da sischo Visualizza il messaggio
                                                      Che forse il 4-5% che perdi con il trafo installato sia oggi recuperabile con l'aumento dei fattori convenzionali di perdita come da delibera AEEG?
                                                      A quale paragrafo della delibera fai riferimento? Si conoscono già i nuovi fattori?

                                                      Commenta


                                                      • questi:
                                                        http://www.gse.it/it/salastampa/news...elle-reti.aspx

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                                                        • Alla faccia dell'aumento!
                                                          Sischo, quella delibera in realtà sancisce una riduzione del fattore di perdita che, per un impianto in BT, passa dal 10,4% al 5,1%.
                                                          Quindi mentre fino a luglio ti aumentavano l'energia immessa in rete del 10% ora solo del 5%.

                                                          Per cui sarebbe ancora più importante rimuovere il trafo di isolamento.

                                                          Il paragrafo 8.4.4.1 della CEI 0-21 prescrive una limitazione della componente continua immessa in rete, e fin qui gli inverters potrebbero essere resi conformi con un aggiornamento SW, in maniera abbastanza agevole, almeno quelli installati negli ultimi anni.
                                                          Il problema è che lo stesso paragrafo prescrive anche che gli inverter devono superare le prove previste nell'Allegato B che includono la gestione flessibile della potenza reattiva, caratteristiche che spesso è legata all'hardware e che non è aggiornabile via sw.

                                                          In pratica, il trafo di isolamento era prescritto, prima dell'entrata in vigore della CEI 0-21, per assicurare la separazione metallica e l'immissione di corrente continua in rete.
                                                          Ora la norma dice che se voglio fare a meno del trafo di isolamento devo garantire anche che l'inverter gestisca la potenza reattiva ecc... , quindi assicurare delle funzioni aggiuntive.
                                                          interpretate la norma allo stesso modo?

                                                          eubrun

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                                                          • In effetti hai ragione. Avevo interpretato male l'aggiornamento del TIS.

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                                                            • Eubrun, confermo quanto hai scritto.
                                                              La mia idea, per i miei utenti, è di fargli eliminare il trafo solo quando (e se) l'inverter dovrà essere cambiato a causa di un guasto (o altri motivi seri). Nel caso poi fosse aggiornabile con un semplice intervento sul FW, sono d'accordo con te, ma onestamente reputo che la granparte non sia adeguabile...

                                                              saluti

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