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Impianto 100 kWp ed energia reattiva

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  • Impianto 100 kWp ed energia reattiva

    Buongiorno,

    il 18 giugno scorso ho messo in esercizio il mio impianto da 100 kWp, esposizione Est-Ovest. Devo dire di essere molto soddisfatto della attuale produzione (ad oggi siamo a poco più di 30.000 kWh in appena 50 gg).
    Ho notato che il contatore di scambio (in realtà sono in RID e tra l'altro ho i carichi elettrici disattivati da mesi, quindi immetto tutta la produzione) mi segna circa 1.000 kWh in meno (e ci sta tutto un 3-4% di perdita).
    La cosa che invece mi è saltata all'occhio è l'energia reattiva in immissione che è addirittura di 2.000 e più kWh. Come mai ho questa reattiva? L'inverter non trasforma con cos_fi=1?
    Essa viene contabilizzata? E' possibile azzerarla a favore di maggior immissione di energia attiva?
    Grazie

  • #2
    Originariamente inviato da SalvoLF Visualizza il messaggio
    La cosa che invece mi è saltata all'occhio è l'energia reattiva in immissione che è addirittura di 2.000 e più kWh. Come mai ho questa reattiva? L'inverter non trasforma con cos_fi=1?
    Immagino che nel tuo impianto sia stato messo un trasformatore di isolamento... i 2000 kvarh di energia reattiva scambiati con la rete dovrebbero provenire proprio dal trasformatore.

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    • #3
      Originariamente inviato da steve76 Visualizza il messaggio
      Immagino che nel tuo impianto sia stato messo un trasformatore di isolamento... i 2000 kvarh di energia reattiva scambiati con la rete dovrebbero provenire proprio dal trasformatore.
      Ovviamente c'è il trasformatore del PVI 110 IT.
      Quindi ritieni sia dovuto a ciò?
      Oggi ho controllato l'impianto. Considera che ho immissione quasi completa in rete poiché avrò consumato meno di 1000 kWh.
      I risultati sono i seguenti, dopo 74 giorni:
      - produzione 46.000 kWh
      - immissione in rete 40.000 kWh
      - reattiva in immissione 4.000 kWh
      Il contatore di scambio si trova a circa 50 m. dall'utenza. Non credi che 4.000 di reattiva, ossia il 9%, sia un po' troppa? Inoltre come mai il contatore di produzione mi segna 6.000 kWh in più?
      Ciao

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      • #4
        Non conosco la potenza ed il tipo del trasformatore di isolamento installato nel PVI 110 IT, suppongo comunque si tratti di un trafo da 100 kVA. Un trasformatore di questa taglia determina un'assorbimento che va dai 2,5 kVAr ai 6 kVAr a seconda che la macchina funzioni a vuoto o a pieno carico. Immaginando quindi che l'impianto da quando è stato installato abbia funzionato mediamente 11 ore al giorno, per 74 giorni, si può valutare un'immissione di energia di reattiva in rete che va dai 2035 kVArh ai 4884 kVArh. Non c'è rischio che il trafo funzioni a vuoto, immettendo energia reattiva, quando l'impianto FV non è in funzione perchè il PVI 110 IT prevede l'utilizzo di un crepuscolare. Il trafo non funziona nemmeno a pieno carico, tranne che in alcuni momenti, quindi un'immissione di 4000 kVArh di energia reattiva in 74 giorni mi sembra nella norma, non mi preoccuperei più di tanto.
        Per quel che riguarda l'energia attiva è normale che quella contabilizzata dal contatore di produzione sia maggiore di quella contabilizzata dal contatore di scambio. A meno dei 1000 kWh autoconsumati mi sembra però notevole la differenza segnata dai due contatori. Sicuro che il cavo che porta la produzione sia stato correttamente dimensionato ai fini della caduta di tensione?

        Ciao

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        • #5
          Assolutamente!
          Il cavo se non ricordo male è 120 mmq, il qualche ha una portata decisamente superiore alle correnti in esercizio.Concordo con te sulla grande differenza; inizialmente credevo che la misura esterna fosse data da misura interna - autoconsumi - en. reattiva - perdite di sistema (cablaggi). In quel caso la differenza di 6.000 kWh ci stava tutta.
          Mi inizia a venire il dubbio che il contatore non funzioni al meglio. Infatti ho aperto una apposita discussione sul Dab13000 che ho installato (sono io il responsabile del servizio di misura).
          Entro la settimana farò altre verifiche.
          Ciao
          Ultima modifica di SalvoLF; 03-09-2012, 07:11.

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          • #6
            L'inverter non trasforma a cosFi 1 ma in base a quello che preleva a rete ......... io che ho 20kw senza trafo ho sempre una parte reativa immessa......
            AUTO BANNATO

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            • #7
              Originariamente inviato da spider61 Visualizza il messaggio
              L'inverter non trasforma a cosFi 1 ma in base a quello che preleva a rete ......... io che ho 20kw senza trafo ho sempre una parte reativa immessa......
              Perfetto.
              Ma questa quota parte reattiva immessa viene tolta dalla energia immessa?

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              • #8
                Non credo proprio , anche preche' non e' colpa tua... ben diverso se la assorbissi su contratti superiori a 15kw(mi sembra) allora paghi se scendi sotto cosFi 0,9
                AUTO BANNATO

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                • #9
                  Originariamente inviato da spider61 Visualizza il messaggio
                  Non credo proprio , anche preche' non e' colpa tua... ben diverso se la assorbissi su contratti superiori a 15kw(mi sembra) allora paghi se scendi sotto cosFi 0,9
                  ...e quindi c'è qualcosa che non va nel contatore di produzione oppure nel contatore di scambio, visto che ho prodotto 46500, auto sfumato meno di 1000 ed immesso 40000 kWh...
                  Non ho idea che controlli fare poiché le misurazioni sembrano dare esito negativo (ossia nessuna anomalia). Possibile un problema di set del contatore, per il quale ho aperto altra discussione.

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                  • #10
                    Ciao Salvo, anch'io ho dei dubbi sulla energia reattiva per quanto riguarda il mio impianto (20kwp).

                    Ho aperto anch'io una discussione nel forum, nella parte "economica". infatti volevo sapere come si comporta enel con l' energia reattiva.

                    Anche io ho in immissione sul contattore di scambio un sacco di energia reattiva, ma soprattutto capacitativa, invece che induttiva. Anni fa sull' impianto trifase avevo il problema contrario: i diversi motori e reattori dei neon immettevano tantissima energia reattiva induttiva, tanto da abbassarmi il cosfi a 0,7-0,8 con conseguenti penali da pagare ad enel.

                    Allora avevo semplicemente inserito un pacco di condensatori trifase, sempre collegati alla linea, senza sistemi di rifasamento automatici, ed avevo risolto il problema. Enel non conteggiava l' energia reattiva capacitativa.

                    Ora con il fotovoltaico mi è stato cambiato il contattore di scambio, con uno nuovo che misura sia in prelievo che in immissione sia la reattiva induttiva che quella capacitativa.

                    Nei pochi giorni di agosto mi sono ritrovato con

                    1-tantissima energia capacitativa sui conteggi dei prelievi (superiore all'energia attiva consumata)
                    2-tantissima energia induttiva sui conteggi dell'immessa (pari al 35 % dell'energia attiva immessa)

                    Il 31 agosto dopo alcune modifiche all' impianto elettrico, è stato casulamente staccato il pacco dei condensatori (era nella nicchia del vecchio contattore da 10-12 anni!!) e le energie reattive, in questi 2-3 giorni, si sono bloccate.

                    Se cerchi su plcforum esiste una discussione in cui si paventa dei problemi di conteggi dei consumi di certi contattori trifase enel quando si aggiungono dei condensatori di rifasamento. Il tutto è rimasto nel vago, forse è un argomento "molto delicato"!!!

                    Se i valori, nel mio caso, rimangono stabili, dovrei aver risolto il problema.

                    Nel tuo caso, forse la soluzione migliore è l' aggiunta di un gruppo automatico di rifasamento. Occhio perchè a dire del mio installatore, spesso i rifasatori non vanno d'accordo con gli inverter, creando dei problemi a quest'ultimi, tipo malfunzionamenti e guasti.

                    Per ora di piu' non so, largo agli esperti in elettronica-elettrotecnica del forum.!

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                    • #11
                      Avevo chiesto e discusso qui : http://www.energeticambiente.it/tecnica-componentistica-e-installazione/14744641-produzione-e-prelievo-reattiva-e-capacitiva.html

                      la riporto in alto
                      Ultima modifica di spider61; 03-09-2012, 15:15.
                      AUTO BANNATO

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                      • #12
                        Originariamente inviato da spider61 Visualizza il messaggio
                        L'inverter non trasforma a cosFi 1 ma in base a quello che preleva a rete ......

                        .....alcune considerazioni.

                        Gli inverter installati sino al 30 giugno 2012 effettuano la conversione dell'energia da DC ad AC con cosFi unitario o comunque con un cosFi che è di solito >0.995. Esistono anche macchine che consentono di effettuare una regolazione del cosFi, ma in modo statico, non riuscendo così, ad erogare la potenza reattiva richiesta dai carichi.


                        Per gli inverter installati dal 1 luglio 2012 il discorso è diverso:

                        - fino a 3 kW è richiesto che le macchine abbiano la capacità di scambiare potenza reattiva con la rete con un cosFi=0.98 (induttivo o capacitivo)

                        - dai 3 kW ai 6 KW è invece richiesto che gli inverter installati abbiano la capacità di scambiare potenza reattiva con la rete sino al cosFi=0.95 (induttivo o capacitivo)

                        - oltre i 6 kW è richiesta la capacità di scambio di potenza reattiva con la rete con un cosFi=0.9 (induttivo o capacitivo).


                        Ad ogni modo l'immissione di potenza reattiva in rete avviene, non per erogare quanto richiesto dai carichi presenti in rete, ma per effettuare un controllo del livello di tensione nei punti di iniezione dell'energia e per far questo il sistema di produzione deve poter comunicare con l'esterno e/o deve essere dotato di una logica locale di controllo. L’assorbimento ed erogazione della potenza reattiva, in questi casi, è infatti finalizzato alla limitazione delle sovratensioni e delle cadute di tensione causate dal generatore fotovoltaico stesso a seguito della immissione di potenza attiva.


                        Se però gli inverter sono stati installati prima del 1 luglio non c'è possibilità che questi immettano potenza reattiva in rete.
                        Se questi convertitori non sono dotati di trasformatori di isolamento e si rilevano comunque delle immissioni di energia reattiva in rete, queste, devono imputarsi ai carichi ohmico-induttivi (forni, motori, lampade fluorescenti, ecc) presenti nell'impianto.

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                        • #13
                          Originariamente inviato da steve76 Visualizza il messaggio
                          Se questi convertitori non sono dotati di trasformatori di isolamento e si rilevano comunque delle immissioni di energia reattiva in rete, queste, devono imputarsi ai carichi ohmico-induttivi (forni, motori, lampade fluorescenti, ecc) presenti nell'impianto.
                          Mi sembra che ti contraddici : fai una distinzione tra carichi posti tra inverter e contatore e carichi dopo il contatore , per l'inverter sono la stessa cosa ; se ci fosse questa differenza perche' nel mio cessione totale , ho prodotto 34050kwh e 6634kVAR che dovrebbe corrispondere a cosFi=0,98 ?!?! visto che non ho nessun carico all'infuori di un alimentatore da router 12V 1A....

                          Comunque si parla sempre di cosFi quasi unitario , per arrivare a 0,90 bisogna che i KVAR siano il 50% dei Kwh ....
                          AUTO BANNATO

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                          • #14
                            uhmm... non mi sembra di aver fatto distinzione tra carichi posti tra inverter e contatore e carichi posti dopo il contatore, però probabilmente mi sono spiegato male.

                            Volevo solo dire questo:

                            - ho un inverter con trasformatore di isolamento: quest'ultimo determinerà un assorbimento di potenza reattiva che verrà contabilizzato dal contatore;
                            - ho un inverter senza trasformatore di isolamento: il convertitore immetterà energia con un fattore di potenza quasi unitario come giustamente hai detto tu;
                            - se nell'impianto elettrico dell'utente/produttore, e non mi riferisco all'impianto fotovoltaico, sono presenti dei carichi ohmico-induttivi, questi determineranno comunque un assorbimento di energia reattiva, a prescindere dal tipo di convertitore utilizzato e tale energia verrà contabilizzata dal contatore.

                            L'installazione di un impianto fotovoltaico sostanzialmente non altera in modo significativo lo scambio di energia reattiva con la rete. Per effetto dei minori prelievi di energia attiva dalla rete l'impianto FV determina però un peggioramento del fattore di potenza.

                            La possibilità da parte dei convertitori di immettere energia reattiva con fattore di potenza che possa arrivare sino a 0.90 (per inverter >6kW) è prevista dalla CEI 0-21 (per gli inverter collegati dopo il 1 luglio 2012). A pag. 91 e nell'allegato E della CEI 0-21 è spiegato nel dettaglio come deve essere regolato lo scambio di energia reattiva con la rete. E' chiaro che gli inverter tenderanno sempre ad immettere energia in rete con fattore di potenza quasi unitario. L'eventuale immissione di energia reattiva in rete ad opera dei convertitori è richiesta solo ai fini della stabilizzazione dei livelli di tensione (generazione distribuita e smart grid).
                            Non so quando il tutto diventerà pienamente operativo: al momento gli inverter non hanno possibilità di ricevere segnali esterni dalla rete (anche se sono predisposti a farlo) e ho impressione che, per come siano stati regolati dai costruttori, tali convertitori tendono comunque ad immettere energia con fattore di potenza pressoché unitario.

                            Originariamente inviato da spider61 Visualizza il messaggio
                            ... per arrivare a 0,90 bisogna che i KVAR siano il 50% dei Kwh ....
                            verissimo... ma lo sfasamento tra tensione e corrente per arrivare sino ad un cosFi max di 0,9 (induttivo o capacitivo) dovrà essere prodotto dal convertitore stesso attraverso un opportuno sistema di controllo dell'elettronica a bordo macchina.

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                            • #15
                              Noi si parlava di produzione e quindi quello che assorbe non ce ne importa ;
                              il discorso e' :se ho carichi prima del contatore totalmente induttivi (mettiamo una saldatrice) bisogna che l'inverter in ogni caso mi produca sfasato o sbaglio ? altrimenti non consumerei della mia .... se la rete ha carichi induttivi immagino che l'inverter e' costretto a produrre leggermente sfasato lo stesso ?
                              Visto che i KVAR sono sempre entro dei limiti del 10-20% siamo sempre in presenza di cosFi di 0,97-0,98 ...
                              tra l'altro ,vado a memoria di cio' che ho scritto nei folgi enel, il mio Danfoss dichiare un cosFi >0,97 quindi non unitario , il modello pro aveva gia' la possibilita' di produrre reattiva in bnase a richiesta dalla rete , e anche qui vado ad occhio , quando va in derating di potenza , cioe' i pannelli riescono a far produrre sulla CA oltre i 10,3kw di limite , sfasa leggermente la corrente , in un anno il mio impianto e' andato in derating per alta potenza 10 ore....
                              AUTO BANNATO

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                              • #16
                                Originariamente inviato da spider61 Visualizza il messaggio
                                se ho carichi prima del contatore totalmente induttivi (mettiamo una saldatrice) bisogna che l'inverter in ogni caso mi produca sfasato o sbaglio ? altrimenti non consumerei della mia .... se la rete ha carichi induttivi immagino che l'inverter e' costretto a produrre leggermente sfasato lo stesso ?
                                L'inverter non adatta il cosFi in base ai carichi, magari fosse così (anche se probabilmente ci si arriverà). Se in uno stabilimento installo un impianto FV di potenza adeguata avrò sempre e comunque bisogno di un banco di rifasamento (sempre che questo era richiesto prima dell'installazione dell'impianto FV).

                                Con il fotovoltaico non risolvo di certo il problema del rifasamento in caso di basso fattore di potenza, anzi, su impianti di una certa rilevanza, a seguito dell'installazione dell'impianto FV potrei essere costretto a rivedere il banco di rifasamento, potenziandolo. I prelievi per autoconsumo sono essenzialmente quelli di energia attiva.
                                Ultima modifica di steve76; 05-09-2012, 08:58.

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                                • #17
                                  Da quanto ne so (poco non sono del ramo!) in futuro e forse già da ora in germania, il gestore della rete avrà la possibilità di regolare la potenza degli inverte in immissione di energia attiva ed anche quella di regolare l'immissione di energia reattiva per correggere (o meglio minimizzare) le energie reattive circolanti in rete.

                                  Mi sonoletto per bene il manuale degli inverter sma sunnyisland 5048, che possono condividere e convivere benissimo con quelli ongrid (quelli che usiamo nei ns impianti). Sono rimasto sorpreso quando ho letto che il sunnyisland regola automaticamente la potenza di tutti gli inverter ongrid, quando chiaramente ha caricato il pacco batterie, non ci sono consumi in rete, e la rete scoppierebbe. Ebbene regola la potenza in immissione degli altri inverte alterando la frequenza della rete (è lui che gestisce la rete in isola!). Mi viene il sospetto che le ultime modifiche con l' introduzione dell' interfaccia, enel ha infatti richiesto la modifica delle frequenze di funzionamento degli inverter, dai restittivi 0,2 hz dei vecchi, ai nuovi 5 hz!!!

                                  Quindi in futuro ci rifilano:

                                  1- rifasamento della rete con immissione di energie reattive da parte dei ns inverter, ma se faccio lavorare l' inverte a cosfi diverso da 1, l' efficacia e quindi la resa in energia reattiva dello stesso diminuisce. Percio' invece dei 1000 kw di energia attiva con cosfì 1, immetteremo 990 a cosfi 0,95 (o quelle che è non so fare i conti), comunque meno (e noi ci rimettiamo)
                                  2- depotenziamento fino al 70% dell' energia attiva immessa, in caso di necessità enel alza la frequenza della rete, e tutti immettiamo in rete un po' meno di energia attiva. Certo meglio che lo stacco di pochi, ma anche in questo caso ci rimettiamo
                                  3- ultima spiaggia il distacco automatico tramite comado inviato da enel a tutte le interfaccie od a quelle di una zona .... e noi ci rimettiamo

                                  Enel o meglio terna, invece potrà mandare in prepensionamento tutti gli operatori delle vecchie e gloriose centrali idroelettriche, che fin'ora gestivano e regolavano la rete (in friuli ce ne sono diverse, ed ho molti amici e clienti che ci lavorano) appunto perchè gran parte del lavoro lo farà un server che invierà continuamente istruzioni ai vari inverter, interfacce.

                                  Conclusione: il gestore ci guadagna, l' utente continua a prenderselo nel c....

                                  Commenta


                                  • #18
                                    @scresan... in futuro e forse già da ora in germania, il gestore della rete avrà la possibilità di regolare la potenza degli inverte in immissione di energia attiva

                                    No, anche da loro l'intervento e' solo sulla reattiva.

                                    correggere (o meglio minimizzare) le energie reattive circolanti in rete.

                                    l'energia reattiva serve per regolare la tensione di rete, quindi gli inverter partecipano alla regolazione di tensione, e questo e' un vantaggio, non una penalizzazione. Ovviamente se generano reattiva, dominuisce la potenza attiva.

                                    2- depotenziamento fino al 70% dell' energia attiva immessa, in caso di necessità enel alza la frequenza della rete

                                    Enel, o meglio Terna, non possono e non vogliono ne' aumentare, ne' diminuire la frequenza di rete. Il sistema europeo e' a 50 Hz e non puo' funzionare a frequenza diverse, l'affermazione, tecnicamente e non solo, non ha senso.

                                    Enel o meglio terna, invece potrà mandare in prepensionamento tutti gli operatori delle vecchie e gloriose centrali idroelettriche ... appunto perchè gran parte del lavoro lo farà un server che invierà continuamente istruzioni ai vari inverter, interfacce.

                                    Vabbe', ci vorrebbero un po' di cognizioni di generazione, distribuzione, regolazione: delle centrali idroelettriche proprio non ne possiamo fare a meno, e neppure di quelle convenzionali, almeno per ora. La regolazione non potra' mai essere demandata ai generatori statici.

                                    mp

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                                    • #19
                                      Ciao Maurizio, premetto che non sono un tecnico, o meglio lo sono ma di un settore completamente diverso.

                                      Sto valutando attentamente la possibilità di utilizzare l'energia prodotta dal fotovoltaico senza passare da terna, ma con sistemi di accumulo...... in futuro!

                                      Mi sono letto attentamente il manuale di installazione dell'inverter sunny island 5048, prodotto di punta della sma per impianti ad isola (funziona anche on grid, ma non è certificato).

                                      E' palese che in caso di impianto ad isola, il tutto deve venir gestito dall' inverter, non certo dalla vicina microcentrale elettrica, o da una squadra di operatori che attivano, verificano etc carichi o sovrafasano....

                                      Tutto è gestito elettronicamente del sunny island, compresa la limitazione della potenza degli altri inverter FV collegati alla rete in isola, che una vota finita la carica delle batterie, o rimasta senza carichi, "scoppierebbe" se non ci fosse un sistema intelligente di regolazione delle potenze, tale da mantenere costante il voltaggio, a scapito di 1-2 hz di frequenza della rete!
                                      Oltre ad esserci scritto che l' inverter tiene conto e regola l'energia reattiva(non trovo dove, ma c'è scritto) a pag. 145 e succ. c'è scritto questo:


                                      17.3 Frequency Shift Power Control (FSPC) - regolazione di
                                      potenza dell'inverter FV tramite la frequenza
                                      Il presente capitolo descrive il funzionamento della regolazione di potenza dell'inverter FV tramite la
                                      frequenza (Frequency Shift Power Control - FSPC).
                                      Se sul lato CA del sistema ad isola sono collegati degli inverter FV, Sunny Island deve essere in grado
                                      di limitarne la potenza in uscita. Tale eventualità si presenta, per es., quando è caricata
                                      completamente la batteria di Sunny Island e la potenza (solare) offerta dal generatore FV oltrepassa
                                      il fabbisogno delle utenze collegate.
                                      Per evitare che l'energia in eccesso sovraccarichi la batteria, Sunny Island 5048 riconosce la
                                      situazione e modifica la frequenza sull'uscita CA. L'inverter FV analizza la variazione di frequenza e,
                                      non appena aumenta la frequenza di rete e "Fac-Start delta" supera un determinato valore, limita in
                                      modo adeguato la rispettiva potenza.

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                                      • #20
                                        Si, ma non e' possibile farlo con la rete.

                                        Per i sistemi di accumulo, ci sto pensando. Se ne parla qui.

                                        mp

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                                        • #21
                                          Ciao Maurizio, personalmente sono affascinato da questa idea portata avanti su di un forum simile al ns, da un gruppo di utenti direi molto "bravi"!!

                                          Costruiamo una Plantè - page 51


                                          Che ne dici, loro sono arrivati quasi a comletare l' opera. Parlano di batterie al piombo "vecchio stampo!" che hanno un tempo vita ben oltre i 20 anni !!!

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