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Collegamento impianto fotovoltaico sul quadro di casa

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  • #61
    Premesso che non sono un elettricista, direi che dipende in primis se stai parlando di differenziale puro, o di magnetotermico differenziale.

    Nel secondo caso, si autoprotegge, e interverrà la parte termica a farlo scattare il caso di sovracorrenti. Quindi nel tuo caso non sfrutterai oltre 20 A complessivi (in realtà poco di più, ma ragioniamo a grandezze nominali).

    Nel primo caso, differenziale puro, puó essere un problema o può non esserlo, dipende da cosa c’è a valle.

    Chiaramente, in generale, a prescindere dalla potenza impegnata, se l’impianto di casa é dimensionato per una certa potenza (interruttori, sezione dei fili ecc…) quella comunque resta un vincolo.

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    • #62
      Originariamente inviato da Energypower Visualizza il messaggio
      In merito al collegamento in parallelo del fotovoltaico al salvavita presente nel quadro generale di casa
      Se colleghi il FV in parallelo all'ingresso nel generale dei carichi (quello che chiami "salvavita" e che immagino sia un magnetotermico-differenziale, cioè i fili che arrivano dal FV sono in contatto diretto, senza nulla in mezzo se non un morsetto, coi fili che arrivano dal contatore), la corrente che può transitare in quel salvavita non cambia, perché proprio quel magnetotermico(-differenziale) la limita per definizione.
      Quella che cambia è la corrente che può transitare sui fili che collegano il contatore al "salvavita" (e al FV), ma quelli in teoria dovrebbero essere comunque dimensionati, da norma, per reggere 6 kW (in entrambe le direzioni, naturalmente).

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      • #63
        ....

        Quindi se non si adegua, da un punto di vista elettrico, il proprio impianto elettrico alla potenza del fotovoltaico nel caso un cui questa sia superiore a quella di fornitura, non sfrutteremo mai il vantaggio di avere maggiore potenza disponibile (rispetto a quella che possiamo prelevare dalla rete) in modo pulito e a costo zero (in quanto prodotta con i pannelli ftv) per alimentare i carichi domestici e saremo comunque limitati alla potenza di fornitura visto che l'impianto elettrico è dimensionato per tale valore di potenza.

        Inoltre, il vantaggio di installare un ftv con potenza maggiore rispetto a quella di fornitura si ha solo per il fatto di poter ottenere maggiori guadagni mediante Scambio sul posto o Ritiro dedicato dal momento che si immette in rete una potenza maggiore rispetto al caso in cui si facesse un fotovoltaico di potenza pari a quella di fornitura.

        I ragionamenti sopra riportati sono corretti?
        Ultima modifica di scresan; 19-06-2023, 08:11. Motivo: Non quote msg prec. Grazie

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        • #64
          Originariamente inviato da Energypower Visualizza il messaggio
          Quindi se non si adegua, da un punto di vista elettrico, ......
          Penso che dal punto di vista della sicurezza la connessione (il cavo o i cavi) tra inverter e contatore di scambio vada dimensionata sulla potenza massima tra quella della fornitura e quella del FV (che è la minima tra potenza nominale dei pannelli e dell'inverter); il punto di prelievo dell'insieme dei carichi di solito è in un punto intermedio di tale connessione, quindi in teoria tale potenza massima (tra fornitura e FV) è disponibile per i carichi (quando il FV può fornirla), ma in tal caso bisogna dimensionare opportunamente tutto l'albero dei carichi e in particolare la sua radice, sia in termini di interruttori (magnetotermici e differenziali), sia in termini di sezione dei cavi. Il limite quindi non è quello della potenza di fornitura, ma quello del dimensionamento dell'impianto prima di aggiungere il FV. Tale limite di solito è 6 kW (non meno) per il collegamento tra contatore e centralino, mentre può essere minore dal centralino (compreso) in giù, ma in questo caso di solito non è difficile aumentarlo, almeno se c'è posto nel centralino per aggiungere linee.

          Originariamente inviato da Energypower Visualizza il messaggio
          Inoltre, il vantaggio di installare un ftv con potenza maggiore rispetto a quella di fornitura ......
          Secondo me bisogna distinguere tra potenza dei pannelli, potenza dell'inverter e potenza di fornitura/immissione (ipotizziamola simmetrica per semplicità): io per esempio
          • sto tenendo la potenza dell'inverte maggiore di quella dei pannelli (per poter in un futuro aggiungere pannelli senza cambiare inverter)
            • quindi devo dimensionare il collegamento contatore-FV come per l'inverter
          • sto tenendo la potenza di fornitura (simmetrica) minore di quella dei pannelli, contando
            • sia sull'esposizione mista (est/ovest) dei pannelli
            • sia sulla possibilità di autoconsumare istantaneamente l'eventuale eccesso (nei momenti di picco di irraggiamento), o per alimentare dei carichi (ad esempio un condizionatore) o per caricare l'accumulo
          Nel mio caso: Ppannelli = 8,5 kWp (ma potrebbero diventare 14,5 kWp in una seconda fase), Pinverter = 10 kW, Pfornitura = 7 kW (ma potrebbe diventare 10 kW in una seconda fase)

          Originariamente inviato da Energypower Visualizza il messaggio
          I ragionamenti sopra riportati sono corretti?
          Secondo me abbastanza, con le osservazioni che ho aggiunto.
          Ultima modifica di scresan; 19-06-2023, 08:13. Motivo: Quote solo strettamente necessario. Grazie.

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          • #65
            Originariamente inviato da junp Visualizza il messaggio
            esatto
            anche se distanza tra mtd e contatore enel deve essere inferiore a 3 metri
            se faccio interventi ex novo metto un mt come generale e un mtd per ogni linea...
            Cambia qualcosa a fare il contrario,cioè MTD come generale e MT per ogni linea?

            ..

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            • #66
              Ho fatto muovere un pò il mononeurone e ha deciso che per relativamente pochi euro in più è meglio monitorare ogni singola linea.A livello di protezione forse non cambierebbe molto ma i vantaggi ci sono a livello di monitoraggio.Credo.Comè la regola del generale per supportare tutte le linee.es mtd da 25A + mtd da 25 A + mtd da 16A...che MT generale ,da quanti A e kA dovrei mettere?
              Ultima modifica di Peace and Love; 22-07-2023, 17:25.
              ..

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              • #67
                Originariamente inviato da Peace and Love Visualizza il messaggio
                Questo è uno dei 2 DG messi in strada di nuovi FV fatti con il 110 che ho notato. Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Dispositivo generale accessibile dalla strada.jpg 
Visite: 834 
Dimensione: 146.7 KB 
ID: 2239411
                che lavoro obbrobrioso.....
                [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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                • #68
                  Eh credo tanto fosse un ex casa "" contadina "" rifatta con il 110.Pian piano mi pare stan aggiustando le cose lasciate dalla furia unnica del sb.
                  ..

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                  • #69
                    Originariamente inviato da Peace and Love Visualizza il messaggio
                    Ho fatto muovere un pò il mononeurone e ha deciso che per relativamente pochi euro in più è meglio monitorare ogni singola linea.A livello di protezione forse non cambierebbe molto ma i vantaggi ci sono a livello di monitoraggio.Credo.Comè la regola del generale per supportare tutte le linee.es mtd da 25A + mtd da 25 A + mtd da 16A...che MT generale ,da quanti A e kA dovrei mettere?
                    Il concetto del MT (anche della parte MT di un MTD) è che tutto quello che è collegato a quello (a parte ulteriori MT) deve essere dimensionato almeno per la stessa corrente massima, quindi sotto ad un MT (o MTD) da 25A ci vanno solo cavi da (almeno) 6mmq e, temo, nessuna presa (penso che si fermino a 16A). Quindi i MT/MTD da 25A che hai elencato vanno bene solo se gli apparecchi a loro collegati sono cablati.
                    Per il MT da mettere a monte di tutto non c'è una regola precisa, dipende da quanto ti aspetti che le varie linee possano essere caricate contemporaneamente. Naturalmente i cavi che collegano tale MT a quelli "di linea" devono essere dimensionati con una sezione congruente alla corrente nominale del MT "comune".
                    Per quanto riguarda il potere di interruzione (i "kA") ci sarebbe da fare i conti precisi della corrente massima di corto-circuito nei vari punti dell'impianto (decresce dal contatore verso le utenze e dipende anche dalla resistenza di terra), ma io penso di aver capito che per stare sicuri il generale più vicino al contatore deve essere da 6 kA nel caso monofase e da 10 kA nel caso trifase. E' comunque un dimensionamento prudenziale.

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                    • #70
                      OK ,GRAZIE ,,, Per i quadri secondari per linea luci 16 A di mtd direi possono bastare?Se la linea è gia protetta a monte di tutti i singoli quadri da un mt posso mettere differenziali puri sulle singole linee?Per il trifase invece la potenza và più suddivisa perciò il mt o mtd è un 4 per (*)... o no? CACCHIO visto giusto oggi in una grande catena di negozi al pubblico un mt 6kA 40A 50 euro.
                      ..

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                      • #71
                        Originariamente inviato da Peace and Love Visualizza il messaggio
                        OK ,GRAZIE ,,, Per i quadri secondari per linea luci 16 A di mtd direi possono bastare?Se la linea è gia protetta a monte di tutti i singoli quadri da un mt posso mettere differenziali puri sulle singole linee?...
                        Peace, parti dal concetto sbagliato: la cosa di sapere "se per le luci vanno bene" è una cosa che va fatta a priori, sapendo l'assorbimento che avrà quella linea elettrica e l'utilizzo finale, e DOPO calcoli la linea e la protezione.

                        Ti faccio un paio di esempi: "linea luci": va solo alle luci, e non a prese o chissà cos'altro. Sai che sommando l'assorbimento arrivi a 900w... che sono 4 A. Allora puoi decidere di fare una linea con fili da 1 mmq protetta da un MT da 4A. (ti risparmio i calcoli, per potenze simili ci sono tabelle già fatte)
                        Se invece metti una presa da 16A, farai una linea che sopporti 16A protetta da un MT da 16A (vorrai mica fare una linea che sia di portata inferiore a quella prelevabile dalla presa??) (nota1)

                        In altre parole, il MT protegge LA LINEA, non gli apparecchi (che oltretutto, secondo le norme, sono esterni all'impianto elettrico). Il dimensionamento dell'impianto lo si fa sempre partendo dalla fine: se in casa devo alimentare una pompa dell'acqua (6A), uno scaldabagno (6A) e un forno (10A) con linee separate, dovrai calcolare le linee separatamente. Avrai due linee da 6A (1,5mmq?) protette da due MT da 6A e una linea da 10A (1,5 - 2,5 mmq secondo la lunghezza) protetta da un MT da 10A. Dalla somma degli assorbimenti avrai ricavato la potenza contrattuale che ti serve.

                        Nota 1: a volte si è gia a conoscenza che gli apparecchi non funzioneranno in contemporanea, e puoi scegliere di poter prelevare i 16A da una presa OPPURE dall'altra. In questo caso puoi usare linee da 16A connesse in parallelo ad un solo MT da 16A, le linee saranno ugualmente protette perchè dimensionate entrambe per 16A e il tuo MT scatterà comunque a 16A, non superando mai il limite del surriscaldamento dei cavi. Lo stesso ragionamenti si fa per dimensionare l'intero impianto, un pezzo per volta. Si usa il fattore di contemporaneità, a patto che le inee siano di sezione adeguata al prelievo e siano protette da un MT dimensionato sulla portata che hanno.

                        Il differenziale (a parte quello obbligatorio dopo il contatore) si usa solo su linee che possono presentare pericolo di contatto diretto o indiretto: tipicamente bagno e cucina (presenza di acqua e pericolo di contatto con le mani bagnate) o dove ci sono apparecchi accessibili e non a doppio isolamento (lampioni con palo metallico, pompe acqua etc)

                        Il potere di interruzione in KA si calcola in base a potenza e lunghezza della linea: il primo MT va dimensionato sul potere di interruzione dichiarato dal fornitore sul contratto, per gli altri si fa il calcolo (di solito è inferiore).

                        <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                        • #72
                          Và bene,se ho inteso bene ciò che hai scritto come Dispositivo Generale ,quello a - ,meno, di 3 mt dal contatore di scambio tu dici che le norme richiedono una protezione differenziale oppure che a valle di questo il primo dispositivo,quello principale dal quale poi si diramano le varie linee,DEVE essere un differenziale ?Perciò, sempre se ho inteso bene il tuo scritto,se volessi monitorare ogni singola linea dovrei mettere tutti dispositivi mtd.Con relativo aggravio di costi perchè i dispositivi con A e kA più alti sono sensibilmente costosi ..Sai forse dove è scritta questa norma del differenziale obbligatorio dopo il contatore?Tanto per rendere la discussione un pochino più tecnica....ps revalco un tempo era una buona ditta , oggi lo è ancora?Poi mi serviranno consigli sui fusibili,come dimensionarli ,anche i portafusibili.
                          Ultima modifica di Peace and Love; 27-07-2023, 18:58.
                          ..

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                          • #73


                            Originariamente inviato da Peace and Love Visualizza il messaggio
                            Và bene,se ho inteso bene ciò che hai scritto come Dispositivo Generale ,quello a - ,meno, di 3 mt dal contatore di scambio tu dici che le norme richiedono una protezione differenziale
                            La norma 64-8 e successive impongono che le linee debbano essere protette elettricamente dai sovraccarichi e e dai cortocircuiti, che siano protette dai contatti diretti e indiretti e dalle dispersioni a terra: visto che l'impianto elettrico comincia dal contatore, che il fornitore ritiene esterno all'impianto e dotato di interruttori MT solo per motivi contrattuali (1), ne deriva che tutte le dovute protezioni devono essere installate appena dopo il punto di fornitura (i famosi tre metri dal contatore). Esiste una deroga... si può arrivare a trenta metri, ma solo se la linea è -come dire- "autoprotetta" (2): cavo in doppio isolamento, instradato in canali o tubi non metallici ben segnalati, nessuna presenza di masse metalliche etc. Ma poi le protezioni bisogna installarle comunque, nel primo quadro di distribuzione. E' il caso tipico del contatore in strada e del quadro di appartamento in casa ( a patto che il quadro non sia metallico, altrimenti ci vuole per forza il MTD prossimo al contatore).
                            Eventuali scatti intempestivi possono essere evitati usando interruttori selettivi, per esempio a soglie regolabili.

                            I motivi sono evidenti: non solo il contatore NON è considerato un sistema di protezione, ma tutto quel che c'è dopo i morsetti è il TUO impianto elettrico è sotto la tua responsabilità. Ti faccio due esempi:
                            - contatti diretti: il giardiniere scava per metterti una pianta in giardino, e trancia col badile metallico lo spezzone di cavo fra contatore e primo MTD, perchè non era segnalato o in tubo metallico etc. Tranciando solo il filo di fase. Muore folgorato grazie anche al terreno umido, e la responsabilità è tua.
                            - cortocircuiti: il giardiniere scava per metterti una pianta in giardino, e trancia col badile metallico lo spezzone di cavo fra contatore e primo MTD, perchè non era segnalato o in tubo metallico etc.. Trancia il cavo, mettendo in cortocircuito fase e neutro.I contatti dell'interruttore del contatore fondono e fonde anche tutto il resto, quindi oltre ai danni subiti si dovra' ripagare al fornitore il contatore nuovo e nel peggiore dei casi anche la linea che lo alimenta.

                            (1) La Norma CEI 64-8 e' quindi stata modificata (variante V1) proprio per questo problema, con un commento al Capitolo 473 :
                            "Si richiama l'attenzione sul fatto che i requisiti della Protezione contro le correnti di cortocircuito potrebbero non essere soddisfatti in presenza dei nuovi gruppo di misura di tipo elettronico". Non che prima fosse diverso... solo che non era scritto nella norma, ma solo sui documenti contrattuali.

                            (2) La condizioone è soddisfatta a patto che:
                            a) a valle del contatore non ci siano masse fino al quadro di appartamento;
                            b) sia presente e accessibile all'utente l'interruttore automatico del distributore di energia e tale interruttore sia conforme ai requisiti di protezione contro il corto circuito;
                            c) la conduttura montante sia protetta contro il sovraccarico a valle, dall'interruttore generale del quadro di appartamento;
                            d) la conduttura sia realizzata in modo tale da rendere minimo il rischio di corto circuito (protezione meccanica, termica e contro l'umidità).

                            Rif. CEI 64-8, art. 473 sezione commenti
                            Ultima modifica di freeway; 27-07-2023, 23:50.
                            <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                            • #74
                              Originariamente inviato da Peace and Love Visualizza il messaggio
                              oppure che a valle di questo il primo dispositivo,quello principale dal quale poi si diramano le varie linee,DEVE essere un differenziale ?
                              Cioè, in altre parole, se è a valle del primo, sarebbe il secondo... non DEVE essere differenziale, ma PUO' esserlo: sempre per gli stessi motivi già detti... masse metalliche, umidità etc
                              Originariamente inviato da Peace and Love Visualizza il messaggio
                              Perciò, sempre se ho inteso bene il tuo scritto,se volessi monitorare ogni singola linea dovrei mettere tutti dispositivi mtd.
                              Veramente, ho scritto che il mtd si mette solo quando serve... cioè il contrario di quanto dici.
                              Originariamente inviato da Peace and Love Visualizza il messaggio
                              Con relativo aggravio di costi perchè i dispositivi con A e kA più alti sono sensibilmente costosi
                              Perchè dovrebbero avere portata (A) e potere di interruzione (kA) più alti?? Si fa il calcolo... Inoltre ti ricordo che il MT deve essere proporzionato alla linea che deve proteggere... non si mette "più alto"! La capcità dell'interruttore deriva dal calcolo dell'impulso termico I2T che deve essere sempre più basso della capacità del cavo K2S2
                              Originariamente inviato da Peace and Love Visualizza il messaggio
                              Poi mi serviranno consigli sui fusibili,come dimensionarli ,anche i portafusibili.
                              I fusibili offrono solo la protezione dai cortocircuiti e non dai sovraccarichi: hai linee di questo tipo?
                              <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                              • #75
                                A proposito dei riferimenti normativi, il collegamento fra contatore e prima protezione è nella CEI 0-21:

                                ART. 7.4.6.1 Protezione del cavo di collegamento
                                Conformemente alla definizione di cavo di collegamento, la protezione di tale cavo contro le sovracorrenti è di responsabilità dell’Utente, mentre la protezione contro le sovra correnti dell’impianto di rete a monte del punto di connessione, incluso il contatore, è di responsabilità del Distributore.
                                Salvo cavi di collegamento posati nei luoghi a maggior rischio in caso di incendio, la protezione contro sovraccarico può essere svolta dai dispositivi posti a valle del medesimo cavo (DG, ovvero DGL, in numero non superiore a tre). La protezione contro il cortocircuito del cavo di collegamento può essere omessa se sono verificate contemporaneamente le condizioni di cui all’art. 473.2.2.1 della Norma CEI 64-8; in particolare, il cavo di collegamento:
                                – deve avere una lunghezza non superiore a 3 m;
                                – deve essere installato in modo da ridurre al minimo il rischio di cortocircuito;
                                – non deve essere posto in vicinanza di materiale combustibile né in impianti situati in luoghi a maggior rischio in caso di incendio o con pericolo di esplosione.
                                In alternativa a questa soluzione, le caratteristiche del cavo devono essere coordinate con quelle dell’interruttore automatico del contatore (qualora tale dispositivo sia presente),secondo quanto previsto dall’art. 434.3.2 della Norma CEI 64-8
                                <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                                • #76
                                  Originariamente inviato da freeway Visualizza il messaggio
                                  ...I fusibili offrono solo la protezione dai cortocircuiti e non dai sovraccarichi: hai linee di questo tipo?
                                  Osti questa non la sapevo propio.Anzi credevo servissero anche per quello.

                                  ..

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                                  • #77
                                    Originariamente inviato da Peace and Love Visualizza il messaggio
                                    OK ,GRAZIE ,,, Per i quadri secondari per linea luci 16 A di mtd direi possono bastare?
                                    16A equivalgono a circa 3 kW, ne accendi di luci ! :-)

                                    Se la linea è gia protetta a monte di tutti i singoli quadri da un mt posso mettere differenziali puri sulle singole linee?
                                    Sì, ma ti porti dietro (a monte e a valle dei differenziali, fino al megnetotermico più a valle se c'è e se con una corrente nominale minore di quello a monte) la stessa sezione dei cavi relativamente grande (e costosa). E comunque serve un interruttore generale per il quadro che contiene i vari differenziali puri, che a quel punto può essere un MT.

                                    Per il trifase invece la potenza và più suddivisa perciò il mt o mtd è un 4 per (*)... o no?
                                    La corrente nominale degli interruttori magnetotermici trifase è riferita al singolo polo/conduttore; se non hai carichi trifase puoi dimensionare le singole fasi separatamente (il MT da x A è equivalente a 3 MT da x A), fino ad una differenza di potenza assorbita tra le varie coppie di fasi di 6 kW. Gli interruttori generali devono essere quadripolari (trifase), sotto a quelli puoi dividere/differenziare per fase.
                                    Io per una fornitura da 10 kW trifase sto dimensionando ogni fase a 25 A (sia il MT trifase che i differenziali puri monofase), e così facendo potrò assorbire circa 5 kW su ogni fase, naturalmente rispettando anche il limite complessivo di 11 (=10+10%) kW totali (imposto dal contatore). Poi ogni fase è divisa in almeno due linee, una da 16A e una da 10A, tramite i corrispondenti MT monofase.

                                    CACCHIO visto giusto oggi in una grande catena di negozi al pubblico un mt 6kA 40A 50 euro.
                                    40A sono tanti e, come detto,
                                    - se non ci sono MT con correnti più basse a monte, devi usare cavi da 10 mmq (o forse anche più)
                                    - se ci sono MT con correnti più basse a monte, quel MT funzionerà solo come sezionatore (cioè non scatterà mai da solo e non contribuirà alla sicurezza)
                                    Però 40A potrebbero avere senso se tu volessi sommare la potenza massima della fornitura alla potenza massima del fotovoltaico e se tale somma superasse, in corrente, i 40A.

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                                    • #78
                                      Originariamente inviato da sisu70 Visualizza il messaggio
                                      ...Sì, ma ti porti dietro (a monte e a valle dei differenziali, fino al megnetotermico più a valle se c'è e se con una corrente nominale minore di quello a monte) la stessa sezione dei cavi relativamente grande (e costosa).
                                      A beneficio di Peace etc, aggiungo una spiegazione facile: se i MT proteggono una linea di una certa sezione, è ovvio che se la sezione cambia e diminuisce (e costa molto meno perchè i fili sono più piccoli), servirà un MT diverso, adatto alla portata (ridotta) di quella linea, e quindi di portata inferiore. Se si usano differenziali puri, non c'è la protezione da sovraccarichi e cortocircuiti e quindi la sezione deve rimanere la stessa, perchè manca la protezione MT che permette il cambio di sezione.

                                      Originariamente inviato da sisu70 Visualizza il messaggio
                                      - se ci sono MT con correnti più basse a monte, quel MT funzionerà solo come sezionatore (cioè non scatterà mai da solo e non contribuirà alla sicurezza)
                                      Ma allora si può mettere un sezionatore sottocarico, che costa molto meno...

                                      <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                                      • #79
                                        Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   rete casa quadro esterno 07 2023.jpg  Visite: 0  Dimensione: 268.9 KB  ID: 2246231 Così potrebbe andare?Il fotovoltaico attualmente è da 5 ma a brevissimo(spero/se tutto procede come "vorrei" * ) sarà da 6.Tra un pò di anni ( * vedi sopra ) aumentera ancora.
                                        Ultima modifica di Peace and Love; 29-07-2023, 15:11.
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                                        • #80
                                          Infatti per recuperare un pò di materiale potrei mettere a valle e a monte del contatore di produzione dei semplici sezionatori ,anche a fusibili?Perchè uno dei due e un MTD che fino ad oggi è sempre andato bene .Lo sposterei nel altro quadro.
                                          Ultima modifica di Peace and Love; 30-07-2023, 08:50.
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                                          • #81
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                                            Per capirci al prossimo post inserisco due immagini: la prima è la tua, modificata attribuendo dei numeri e delle lettere agli apparecchi ed alle linee, così ci capiamo nella giungla dei DGL. La seconda è un esempio di normale impianto elttrico cui viene aggiunto un impianto solare. (modificata, ma poi non si vede più... la reinserirò)
                                            Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   Peace 1A.jpg  Visite: 29  Dimensione: 285.9 KB  ID: 2246282
                                            Ultima modifica di freeway; 31-07-2023, 21:20.
                                            <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                                            • #82
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                                              ..

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                                              • #83
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                                                OK.Ma il DG io lo voglio mettere in strada a fianco contatore perchè credo sia giusto così.Il mtd invece stà quasi dietro nel quadro che stò approntando
                                                ok, ma se guardo il tuo schema, dal contatore al generale (1) ci sono 20 cm, e da quello al secondo generale UGUALE, c'è un metro. Ne metti uno solo e via... perchè due MTD in um metro e venti? Sei persino dentro ai tre metri senza deroghe! Cavo doppio isolamento, in tubo plastico, al quadro e UN SOLO generale . Non è che ti confondi con le sigle e pensi che DG e MTD generale siano cose diverse e quindi siano due apparecchi, vero? Le varie sigle DG DGL etc sono solo sinonimi di quello che già esiste(o dovrebbe esistere) in ogni impianto elettrico!
                                                Originariamente inviato da Peace and Love Visualizza il messaggio
                                                per il resto i due dispositivi pre e post contatore di produzione già ci sono
                                                Perchè?? Uno al massimo, e neanche è obbligatorio
                                                Originariamente inviato da Peace and Love Visualizza il messaggio
                                                ,uno è un sezionatore l altro e un mtd che sposterò nel quadro a protezione di tutta la linea/montante del fv..
                                                Perchè??? Cosa proteggono??
                                                Originariamente inviato da Peace and Love Visualizza il messaggio
                                                anche se pure il progettista mi diceva che sarebbero stati sufficenti conduttori da 6 mmq ,che avrebbero avuto una caduta di tensione più che accettabile ma era sopra l 1 e per me non và bene....Le sezioni dei cavi le ho messe così (4 conduttori per trifase) in previsione dl aumento futuro del fv..
                                                La caduta di tensione ammessa è al massimo del 4%.. Hai una linea da 40A, che in trifase sopporta più di 25kW, e in monofase più di nove. Leggermente esagerata, non trovi?
                                                Originariamente inviato da Peace and Love Visualizza il messaggio
                                                Pur anche nel tuo schema hai messo due mtdifferenziali in serie. Non credo che abbiano entrambi lo stesso amperaggio
                                                Certo che no, il primo è il generale che protegge l'impianto, selettivo come amperaggio, scatto differenziale e curva, gli altri sono quelli a valle che proteggono le utenze singole ( e l'utente) nelle zone comunemente associate al rischio di contatto indiretto, cioè bagno e cucina. E di solito sono associati a due linee da 16A, quindi il MTD è da 16A/0,003A (anche se spesso si consiglia lo 0,001A) e le linee saranno al massimo da 4mmq
                                                Originariamente inviato da Peace and Love Visualizza il messaggio
                                                PS perchè tante immagini ,mi sembrano tutte uguali.
                                                Se le guardi, non lo sono affatto
                                                Ultima modifica di freeway; 30-07-2023, 20:15.
                                                <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                                                • #84
                                                  Diciamo che mi piace la ridondanza e le linee separate.Quello che mi preme è sapere se come l ho pensato protegge o la ridondanza può rendere inefficace qualche protezione.A me non risulta ,ma è solo il mio hobby perciò non vorrei essermi perso qualche informzione basilarmente importante . Nel quadretto in lavanderia ,2 lavatrici,a "volte" accese assieme ( ) da 16 * 0,01 và bene?Ma di che classe/curva ?Le perdite dovute a ogni dispositivo le "" compenso "" con le sez abbondanti.Perchè linee interne massimo da 4?Per rendere le protezioni più tempestive possibile?
                                                  Ultima modifica di Peace and Love; 31-07-2023, 07:17.
                                                  ..

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                                                  • #85
                                                    Ok, cominciamo dalle linee separate. Lo faccio anch'io ed è una buona pratica. Ho linee separate per ogni stanza o gruppo, a volte con protezione singola per ogni linea, a volte con protezione a gruppi. Con un contatore da 3kW, per esempio, le ho così:

                                                    - linea prese... tutte le stanze da letto, la stireria e altre utenze interne MT 16A 1P+N 2x4mmq
                                                    - linea luci... tutte le stanze da letto, la stireria, bagno, cucina e altre luci interne MT 10A 1P+N 2x1,5mmq
                                                    - linea prese bagno e cucina MTD 16A/0,003 1P+N2x4mmq
                                                    . linea luci esterne (messa separata per forza, vanno soggette a guasti) MT 6A 1P+N 2x1,5mmq
                                                    - linea garage e officina MT 16A 1P+N 2x4mmq
                                                    - linea cancello elettrico MT 6A 1P+N 2x1,5mmq
                                                    - linea corridoio e disimpegno (dove ho contatore e quadro elettrico) MT 10A 1P+N 2x1,5mmq

                                                    Questa distribuzione ha le sue ragioni, ovviamente: per esempio, separare le prese bagno e cucina e avere il differenziale permette la protezione da contatti con mani bagnate e da eventuale umidità dentro le prese, e avere le luci separate non mi fa restare al buio se scattasse il MTD. Il disimpegno è separato e mi permette di avere luci e prese funzionanti anche se disabilito tutto il resto per eventuali lavori. Altri motivi sono facilmente intuibili.
                                                    Le linee sono dimensionate per 16A (capacità massima della singola presa) così sono sempre protette, e posso prelevare l'intera potenza contrattuale anche da una singola presa (cosa che non capita quasi mai, altrimenti pagherei una bolletta esagerata, finendo nella fascia di prezzo più alta). Inoltre, la caduta è nei limiti di legge del 4% (al massimo della potenza), cosa peraltro ininfluente visto che l'ENEL usa linee di fornitura che hanno -forse- sezioni della metà di quelle che uso io, quindi al massimo prelievo si abbassano comunque le luci (ma non è colpa del mio impianto, è di ENEL).
                                                    Il dimensionamento è ovviamente in previsione di utilizzo massimo, ma di solito siamo sui 350W medi, certamente non 3kW: con quei valori, la caduta di tensione del mio impianto arriva forse allo 0,1 %, nemmeno la considero.
                                                    Il contatore è esterno, collegato direttamente al quadro interno dove c'è il generale (circa due metri di linea). Per evitare di uscire a controllare se manca la corrente da ENEL, nel quadro ho messo una spia di presenza tensione.
                                                    Il generale è un MTD da 25A/0,3 (quindi non scatterà mai per sovraccarico, è per una potenza contrattuale superiore. e sarà selettivo per lo scatto dei differenziali di zona): del resto devo solo proteggere 15cm di linea da 10mmq dal generale al pettine distributore che va ai singoli interruttori di zona).
                                                    Il pettine distributore ha ancora molti posti disponibili, e per aggiungere un impianto fotovoltaico mi basta inserire un interruttore MTD in più.

                                                    Si tratta di un impianto che io giudico normale, perfettamente adeguato alle esigenze di distribuzione, ben protetto e con cadute di tensione minime e ininfluenti. E il fatto che abbia oppure no un annesso impianto fotovoltaico non ha alcuna influenza o sviluppo particolare nella sua progettazione.

                                                    La ridondanza? Assolutamente inutile e costosa, se non dannosa... Nei grossi impianti sarebbe la prima fonte di guai e non porta alcun vantaggio: per inciso, in tanti anni di attività, sei il primo che mi dice una cosa simile. Devi proteggere UNA linea, ci metti UNA protezione, punto
                                                    <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                                                    • #86
                                                      Originariamente inviato da freeway Visualizza il messaggio
                                                      ok, ma se guardo il tuo schema, dal contatore al generale (1) ci sono 20 cm, e da quello al secondo generale UGUALE, c'è un metro. Ne metti uno solo e via... perchè due MTD in um metro e venti?
                                                      Mi sono sbagliato: ci sono addirittura TRE dispositivi, mi erano sfuggiti i fusibili (che a cosa dovrebbero servire non si sa, visto che per i cortocircuiti c'è già la protezione magnetica)

                                                      <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                                                      • #87
                                                        Ciao freeway,

                                                        io condivido tutto il resto di quello che hai scritto qui, ma il tuo schema mi lascia perplesso, anche perché si ricollega al punto iniziale di questa intera discussione: il FV si collega a monte (lato contatore di scambio) o a valle (lato carichi) sul DG (del centralino interno alla casa) ?
                                                        Nel tuo schema la corrente che raggiunge l'insieme della varie linee dei carichi è la somma di quella da/verso il contatore di scambio (cioè la rete) e quella da/verso il contatore di produzione (cioè il FV) e tale somma non è limitata in quel punto da alcun MT: è vero che il problema riguarda solo l'eventuale primo tratto comune del parallelo tra le varie linee (se sono collegate in catena invece che a stella), ma potenzialmente c'è. Inoltre quando è il FV ad alimentare i carichi di casa (e questo può e deve capitare anche con la rete attiva), non c'è alcun differenziale che protegge le linee 3 e 4, che invece sono protette nei momenti in cui è la rete a fornire la potenza ai carichi.
                                                        Secondo me l'unica vera soluzione a questo problema è quella di prevedere che il nodo in cui convergono i tre rami rete, FV e carichi sia protetto su tutti e tre quegli stessi rami: l'ideale è che la protezione sia il più vicina possibile alle possibili fonti di potenza e il più vicino possibile al nodo di congiunzione sul ramo dei carichi, quindi vicina al contatore di scambio, vicina al contatore di produzione e lontana dalla radice dell'albero dei carichi.
                                                        In un impianto "normale" secondo me questo significa mettere almeno un MT sul montante dalla rete (subito a valle del contatore di scambio), almeno un MT sul montante del FV (subito a valle del contatore di produzione, ma qui potrebbe esserci qualche cavillo rispetto alle posizioni degli altri dispositivi obbligatori) e quindi nel centralino dovrebbe rimanere solo un MT alla radice dei carichi, che funziona anche da interruttore generale di quadro (che penso ci voglia indipendentemente dal fatto che funga anche da DG dell'impianto o meno). Sui differenziali ho meno certezze, se non quella che sicuramente serve metterne uno o più sull'albero dei carichi (in tal modo la protezione differenziale sui carichi c'è sempre, indipendentemente dal percorso istantaneo della potenza).

                                                        Tra l'altro a me pare di ricordare che Peace an Love abbia comunque un lungo montante (interrato) tra contatore di scambio e centralino interno, quindi non capisco più se il suo schema (sul foglio a quadretti) si riferisce ad un quadro esterno (vicino al contatore) o al centralino interno (dove io comunque metterei la radice dei carichi "di casa" e i vari MT/MTD "di linea").

                                                        Ciao Peace and Love,

                                                        sbaglio ?

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                                                        • #88
                                                          Originariamente inviato da sisu70 Visualizza il messaggio
                                                          ... io condivido tutto il resto di quello che hai scritto qui, ma il tuo schema mi lascia perplesso, anche perché si ricollega al punto iniziale di questa intera discussione: il FV si collega a monte (lato contatore di scambio) o a valle (lato carichi) sul DG (del centralino interno alla casa) ?
                                                          A valle, altrimenti non ci sarebbe alcuna protezione generale sia in un verso che nell'altro.
                                                          Originariamente inviato da sisu70 Visualizza il messaggio
                                                          Nel tuo schema la corrente che raggiunge l'insieme della varie linee dei carichi è la somma di quella da/verso il contatore di scambio (cioè la rete) e quella da/verso il contatore di produzione (cioè il FV) e tale somma non è limitata in quel punto da alcun MT: è vero che il problema riguarda solo l'eventuale primo tratto comune del parallelo tra le varie linee (se sono collegate in catena invece che a stella), ma potenzialmente c'è.
                                                          Come no? La limitazione c'è eccome: la corrente che può fluire verso i rami secondari è limitata dai singoli magnetotermici, e le linee sono protette. Quella che va verso la rete è limitata dal generale. La corrente che può fluire nel bus che alimenta i carichi secondari/riceve corrente dal fv NON E'LA SOMMA!!! Mica si sommano le correnti! L'amperaggio totale viene stabilito dalla capacità dei magnetotermici che proteggono le rispettive linee, non dalle correnti disponibili... Non è corretto pensare che arrivano 40A dalla rete e altri 25 dal Fv e sul bus scorrerebbero quindi 65A. Se ho solo un frigo collegato, sul bus fluirà ovviamente solo 1,5A, da qualunque parte arrivi. Prova a fare lo stesso ragionamento con la rete: virtualmente ha potenza infinita, ma posso prelevare anche solo pochi milliampere per accendere un led con due filini ridicoli, e questo perchè NON è la rete che "spinge" 1000 Terawatt dentro al led e lo fa scoppiare, ma è il led che assorbe un paio di milliampere
                                                          Originariamente inviato da sisu70 Visualizza il messaggio
                                                          Inoltre quando è il FV ad alimentare i carichi di casa (e questo può e deve capitare anche con la rete attiva), non c'è alcun differenziale che protegge le linee 3 e 4, che invece sono protette nei momenti in cui è la rete a fornire la potenza ai carichi.
                                                          In realtà non sono molto protette anche se alimentate da rete: il DG serve a proteggere il contatore , non le utenze. Però se ne può discutere...
                                                          Originariamente inviato da sisu70 Visualizza il messaggio
                                                          Secondo me l'unica vera soluzione a questo problema è quella di prevedere che il nodo in cui convergono i tre rami rete, FV e carichi sia protetto su tutti e tre quegli stessi rami: l'ideale è che la protezione sia il più vicina possibile alle possibili fonti di potenza e il più vicino possibile al nodo di congiunzione sul ramo dei carichi, quindi vicina al contatore di scambio, vicina al contatore di produzione e lontana dalla radice dell'albero dei carichi.
                                                          In un impianto "normale" secondo me questo significa mettere almeno un MT sul montante dalla rete (subito a valle del contatore di scambio), almeno un MT sul montante del FV (subito a valle del contatore di produzione, ma qui potrebbe esserci qualche cavillo rispetto alle posizioni degli altri dispositivi obbligatori) e quindi nel centralino dovrebbe rimanere solo un MT alla radice dei carichi, che funziona anche da interruttore generale di quadro (che penso ci voglia indipendentemente dal fatto che funga anche da DG dell'impianto o meno).
                                                          Il problema è che non esiste il "nodo".

                                                          Originariamente inviato da sisu70 Visualizza il messaggio
                                                          Tra l'altro a me pare di ricordare che Peace an Love abbia comunque un lungo montante (interrato) tra contatore di scambio e centralino interno, quindi non capisco più se il suo schema (sul foglio a quadretti) si riferisce ad un quadro esterno (vicino al contatore) o al centralino interno (dove io comunque metterei la radice dei carichi "di casa" e i vari MT/MTD "di linea").
                                                          Io mi sono basato sullo schema che ha fornito
                                                          Ultima modifica di freeway; 31-07-2023, 23:48.
                                                          <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                                                          • #89
                                                            Metto pure il classico schema che trovi ovunque (questo l'ho preso da electroyou, tanto per far vedere che con un sistema multiinverter non cambia nulla), così vediamo anche il dispositivo di interfaccia, che ha l'importante funzione di disabilitare la fornitura da FV se non c'è tensione di rete, in modo da non alimentare arbitrariamente la rete (e magari l'operatore che sta riparando qualcosa in cabina)
                                                            Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                                            • #90
                                                              Originariamente inviato da freeway Visualizza il messaggio
                                                              Come no? La limitazione c'è eccome: la corrente che può fluire verso i rami secondari è limitata dai singoli magnetotermici, e le linee sono protette.
                                                              Le linee sono protette singolarmente, dal loro magnetotermico in giù, ma il tratto comune a tutte (che è uno dei tre rami dello lo stesso nodo in cui convergono anche le alimentazioni da rete e FV) non è protetto in generale, perché le protezioni a monte proteggono separatamente i due rami di alimentazione, ma non la possibile somma delle correnti. Certo, se lì si mette una sezione che regge la somma della potenza di rete e quella del FV oppure la somma delle potenze delle varie linee dei carichi, si può dire di essere protetti dal sovraccarico; dal cortocircuito non saprei, ma stiamo parlando di connessioni cortissime (fino a prova contraria nel casi di Peace and Love) e comunque dentro ad un quadro, quindi non so se sarebbe strettamente necessario.

                                                              Originariamente inviato da freeway Visualizza il messaggio
                                                              Quella che va verso la rete è limitata dal generale. La corrente che può fluire nel bus che alimenta i carichi secondari/riceve corrente dal fv NON E'LA SOMMA!!! Mica si sommano le correnti!
                                                              Invece si sommano sempre, solo che finché l'assorbimento dell'insieme dei carichi è inferiore alla massima potenza dalla rete o dal fotovoltaico, una delle due è negativa, quindi la somma è una sottrazione.
                                                              Sto parlando del tratto orizzontale con la freccina verso destra nel tuo ultimo schema: non è detto che il cablaggio sia fatto veramente così, ma se è fatto così in quel tratto scorre sempre la somma delle correnti da rete e da FV, che coincide con la somma delle correnti assorbite dalle varie linee di carichi.

                                                              Originariamente inviato da freeway Visualizza il messaggio
                                                              Non è corretto pensare che arrivano 40A dalla rete e altri 25 dal Fv e sul bus scorrerebbero quindi 65A. Se ho solo un frigo collegato, sul bus fluirà ovviamente solo 1,5A, da qualunque parte arrivi. Prova a fare lo stesso ragionamento con la rete: virtualmente ha potenza infinita, ma posso prelevare anche solo pochi milliampere per accendere un led con due filini ridicoli, e questo perchè NON è la rete che "spinge" 1000 Terawatt dentro al led e lo fa scoppiare, ma è il led che assorbe un paio di milliampere
                                                              Se ci sono 4 linee da 16A, l'insieme può assorbire fino a 64A e in quel caso verrebbero presi 25 dal FV (ipotizziamo che in quel momento possa fornirli) e 39 dalla rete. Se quel tratto fosse stato (lasciato) dimensionato per 40A (come prima di aggiungere il FV), si eccederebbe la portata prevista.

                                                              Originariamente inviato da freeway Visualizza il messaggio
                                                              In realtà non sono molto protette anche se alimentate da rete: il DG serve a proteggere il contatore , non le utenze. Però se ne può discutere...
                                                              Il DG in se' serve a poter sconnettere tutto l'impianto dalla rete e infatti può anche essere un sezionatore. Di solito lo si realizza con un MT così funziona anche come protezione di ciò che sta a valle.

                                                              Originariamente inviato da freeway Visualizza il messaggio
                                                              Il problema è che non esiste il "nodo".
                                                              Ma sì che esiste: tutti i conduttori che contattano i tre rami di cui stiamo parlando (montante rete, montante FV, radice dell'albero dei carichi) costituiscono quel nodo.


                                                              Originariamente inviato da freeway Visualizza il messaggio
                                                              Io mi sono basato sullo schema che ha fornito
                                                              Lo so, infatti dovrebbe chiarire a quale quadro si riferisce quello schema.

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