Accumulo termico "stagionale" - EnergeticAmbiente.it

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Accumulo termico "stagionale"

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  • #61
    Originariamente inviato da fringui Visualizza il messaggio
    Dagli ultimi preventivi
    1300€/mq, muri da 40cm.
    Fringui ti ho inviato un messaggio privato (non me ne vogliano gli amministratori,ma non mi piace chiedere nomi di aziende sui forum, è pratica che vorrei ridurre al minimo)
    Originariamente inviato da toninon Visualizza il messaggio
    Sull'accumulo con paraffina vorrei mettere un punto fermo, Lasciando intendere mirabolanti prestazioni di paraffine speciali, ...
    Esaminiamo cosa succede con due serbatoi, uno con 100 l di paraffina ed uno con 100 l di acqua, scaldandoli da 10° a 70°.
    Quindi in queste condizioni e' quasi uguale all'acqua.

    E' chiaro che se mi limito ad un passaggio ad esempio da 50° a 60° la paraffina fa' faville, acqua = 1000 kcal, paraffina = 3232 kcal, e se mi limito al passaggio da 53.5° a 54.5° il risultato e' clamoroso, acqua 100 kcal, paraffina 2750 kcal.

    ciao
    Bene Tonino,
    La paraffina "scadente" e l'acqua con un salto di 30°C hanno medesima densità energetica, il vantaggio dell'idrocarburo è di concentrare l'energia al punto di fusione mentre l'acqua lo cede in maniera omogenea a tutte le T dell'intervallo.

    Usando una paraffina speciale (calore latente sui 200 kJ/kg) i due fluidi hanno medesime densità per un salto di 40°C

    Originariamente inviato da telamonio Visualizza il messaggio
    Comunque fielicissimo ci sia qualcuno che pensi di postare calcoli (almeno posso verificare i miei)

    Saluti. F.
    Uno di questi giorni posto il foglio Excel che ho fatto
    Anticipo subito che la strada migliore per avere volumi ragionevoli di accumulo è di operare su salti di temperatura tra batteria carica e scarica ampi,attorno ai 30°C, intervallo che rende l'suo della cera uguale all'acqua.
    Conviene infine, come diceva Telamonio qualche post fa, usare nel periodo finale l'accumulo (quando la batteria è "scarica") come pozzo freddo della pdc
    Sull'energia grigia, sono pienamente d'accordo per quella ragione, vorrei lavorare in un intervallo ampio e basso, tipo 10-50, per ridurre le dispersioni, ed usare materiali come PE e PS, non metallici, che hanno bassissimo contenuto di energia grigia.
    L'accumulo diventa quindi simile alle sonde geotermiche,richiedendo però meno spazio ed operando a temperature che rendono le pdc più efficienti, soprattutto nel periodo invernale quando il FV produce meno.
    un altro grande vantaggio è che non ho più calore da dissipare come negli impianti attuali che fanno integrazione (troppa d'estate, poca d'inverno) ma anzi ogni caloria che il pannello produce viene valorizzata
    Ultima modifica di Mauro1980; 18-06-2011, 13:30.

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    • #62
      A distanza di mesi riprendo la discussione e mi scuso con le persone cui ho promesso d'inviare l'Excel e non l'ho fatto

      Nei tempi morti mi sono dedicato a quest'idea e devo dire che l'impianto dell'ITIS di BS come la casa 'Ispra non mi convingono per una ragione in particolare

      T dell'accumulo finale troppo bassa

      L'unico modo per implementare in abitazioni mono bi familiari o condomini l'accumulo stagionale è di lavorare ad alte temperature

      Qualcosa si è mosso, il capo di mia sorella ha visto in Germania un capannone riscaldato con un accumulo di 80 mc
      Guardate poi qui la Solarbayer cosa propone, accumuli da 20 ed oltre metri cubi e dichiara integrazioni al riscaldamento e sanitari del 95%
      http://www.solarbayer.it/prodotti/in...i_Internet.pdf
      Anche altre aziende si stanno muovendo su accumuli da decine di mc
      http://www.casafelice.it/boiler1.htm
      Si potrebbe posizionarli nel centro delle case, dato che questi serbatoi hanno un diametro di 2-2,5 m e sono alti come due tre piani costruirci le scale attorno,usarli insomma con colonne portanti e chiocciola per le scale (dopo averli ricoperti con refrattari e cementi)

      Il calore disperso (poco perché la scala fa da camera isolante, ci sarebbe una doppia parete) può essere usato d'inverno per scaldare la casa,mentre d'estate apposite bocchette farebbero fuoriuscire il calore disperso dal serbatoio su una cappa

      Ma quello di cui volevo discutere con voi è la T finale dell'acqua

      Perché fermarsi a 90°C (ad Ispra addirittura 70°C) è vero che i pannelli rendono sempre meno, ma è ancor più vero che in questo progetto il problema maggiore è ridurre il volume dell'accumulo perché il sole estivo mi da comunque tutto il calore per ricaricarlo

      Sonnerkraft propone già bollitori che lavorano a 130°
      SONNENENERGIE | IL BOILER A STRATIFICAZIONE FORZATA
      E se ne pensassimo a bollitori che raggiungono anche 150 o 180°C (i pannelli vanno oltre i 200 d'estate)

      Un bollitore carico a 180°C (circa 10 bar) ha un DT utile di 150°C, per cui se necessito di 3000 kWh (7200 MJ) (il calore necessario per una casa di 120 mq di classe A) avro bisogno di

      massa acqua = Calore necessario/DT*Cp = 7200 MJ/(150°C x 4,186MJ/tonn°C) = 12 tonn

      Considerando anche le dispersioni ed il consumo di sanitari arrivo a circa 20 mc

      A quelle temperature le dispersioni sono molto importanti, per cui forse pescando su tecnologie già collaudate di accumulo di stoccaggi criogenici (camere vuote e strati di vetro fine come isolante) non si riesce ad avere un serbatoio ben isolato
      Ultima modifica di Mauro1980; 01-10-2011, 17:57.

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