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Fotovoltaico + solare termico + termocamino = acqua calda + riscaldamento (come fare?)

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  • Fotovoltaico + solare termico + termocamino = acqua calda + riscaldamento (come fare?)

    Salve a tutti,
    credo che l'equazione nel titolo descriva bene la mia questione.
    Si tratta di un casale di 150 mq disposto su due livelli. Visto che è una casa in fase di ristrutturazione non ho idea di quanto sia la trasmittanza termica del casale, il che rende difficile il dimensionamento dell'impianto.

    Non ho intenzione di fare l'allaccio al metano e vorrei poter sfruttare al massimo l'energia solare. Inoltre ho un camino al piano terra che potrei valutare di trasformare in termocamino, sicuramente a legna ma eventualmente che vada anche a pellet.
    Installerò i pannelli fotovoltaici e solari su una falda del tetto esposta a SUD, con inclinazione di circa 30°. Avrei preferito un'inclinazione maggiore ma devo far i conti anche con altri vincoli strutturali e legislativi.

    La prima idea che mi è venuta in mente è quindi un impianto basato su un boiler che consenta di immagazzinare l'energia proveniente da più fonti:
    1) il solare termico: come fonte primaria durante il giorno
    2) il termocamico: come fonte primaria di sera
    3) la pompa di calore a supporto
    L'energia immagazzinata nel boiler + il cappotto termico della casa dovrebbe poi consentirmi di passare la notte mantenendo una temperatura adeguata.

    DOMANDA 1: siete favorevoli a questo tipo di integrazione e secondo voi vale la pena installare un costoso boiler a stratificazione + centralina che consenta questa gestione? Avete qualche altra soluzione da propormi?


    Altra questione: come scaldare casa?

    Al piano superiore il solaio va soltanto rifinito e vedo problematico l'installazione di un impianto a pavimento. Inoltre ho paura di ritrovarmi un gradino troppo grande nell'uscita verso la terrazza esistente.
    La piano terra invece verrà rifatto il vespasiano quindi in questo caso potrebbe essere conveniente un impianto a pavimento.
    La casa verrà vissuta prevalentemente di giorno.

    DOMANDA 2: può essere una soluzione interessante prevedere un impianto a pavimento sul piano terra e un impianto con termosifoni (oppure fancoil) al secondo piano? Oppure è meglio che abbandoni l'idea di questo doppio impianto?


    Sono già stato presso diversi rivenditori ma sinceramente nessuno mi ha convinto riguardo alle loro proposte/spiegazioni.

  • #2
    dove è posizionata la casa?
    il punto di partenza è comunque il consumo energetico invernale...dovresti prima terminare il progetto edilizio, e in base a quello ricavi il fabbisogno termico..poi si pensa a come soddisfarlo.

    Se la casa fosse ben isolata, non sulle alpi, e con radiatori surdimensionati, anche una PDC +FV sarebbe una buona soluzione.

    Comunque la scelta di base è: vuoi un sistema automatico (pdc) o un sistema che ti obbliga al carico del carburante (biomassa, soprattutto se legna). Per me mettere 2-3 sistemi integrati non ha oggi molto senso..soprattutto se il fabbisogno è post-ristrutturazione..spendi molto in impianti per risparmiare poco...metti il sistema che più si adatta alla tua situazione e fruttalo al meglio..

    Che tu debba rifare il "vespasiano" ..è da incorniciare...
    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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    • #3
      L'ultima frase non l'ho capita :-)Dunque, la casa si trova in provincia di Roma, su un colle che è letteralmente baciato dal sole.Mi è stato consigliato di isolare il piano terra con intercapedine e il primo piano con cappotto. Materiali ancora da definire.Ovviamente una scelta tutta automatica sarebbe l'ottimo ma a patto di risparmiare sarei disposto anche a dedicare del tempo nell'assistenza dell'impianto.A sentire alcune esperienze (negative) sono letteralmente terrorizzato dall'utilizzo della pompa di calore: non vorrei ritrovarmi con un impianto di FV costosissimo, una produzione di elettricità in inverno irrisoria rispetto al fabbisogno della PDC, e una bolletta salata.Grazie davvero x l'aiuto.

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      • #4
        Originariamente inviato da Spagho Visualizza il messaggio
        La piano terra invece verrà rifatto il vespasiano.

        venendo al sodo (prima non avevo tempo), se metti il cappottino, e se questo (conti alla mano che un termotecnico scafato sa fare..) significa poter andare con mandate ai termo non oltre 45 gradi..a Roma..io metterei la PDC.

        Oggi esiste un contratto D1 che non obbliga nemmeno ad avere 2 contatori...e che ha dei fissi bassi..e un costo flat del kwh...gli abbini il giusto FV e vedrai che ti troverai benissimo.

        Per la zona col radiante poi..vai a nozze.

        Il fatto che il FV produca in estate e tu lo usi i inverno...è ovvio...ma fortunatamente esiste lo SSP che ri ripaga circa il 60% della tua bolletta.

        A grandi linee per 150 mq..se ristrutturi bene..e arrivi a 60 kwh al metro quadro...avretsi bisogno di 9000 kwh anno..metti 13.000 con ACS..significa consumare circa 3.700 kwh elettrici anno...di cui 20% in autoconsumo..per cui assorbirai 3000 kwh anno...circa 700 euro..di cui SSP ti rende 60%..spenderai 280 euro anno per scaldarti e ACS, senza spostare 1 sacco e respirare polvere.
        Almneo, questa è la mia esperienza nella umida Pianura Padana con un FV che in inverno di sole in pratica non ne vede. Ho usato i miei dati..col tuo clima e se non hai nebbie in inverno...farai certo meglio.

        Investimento necessario.. 3 kw di FV per la PDC (6000 euro, detrazione 50%) e la pdc buona (8000 euro, detrazione 65%).

        Con la legna magari spendi meno di 280 euro anno..ma ne vale la pena risparmiare magari 100 euro? solo la pulizia della canna fumaria obbligatoria magari costa di più.

        Investimento: quanto costa un termocamino?..poi ci vuole puffer..poi ci vuole solare termico per non doverla accendere in estate..alla fine quanto spendi? e poi devi fare il fuochista tutta la vita..e s enon sei a casa, la casa è al freddo...

        Invece il FV che metti (3 kw) lo integri con quello che mettevi comunque (penso altri 3 kw) ..e questo porta dei vantaggi per aumentare autoconsumo ..visto che contatore è unico..
        Ultima modifica di marcober; 02-09-2014, 17:52.
        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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        • #5
          Grazie davvero.

          Sentire persone che hanno avuto esperienze positive con il FV e PDC mi rincuora. La comodità rispetto ad una caldaia a biomassa è indiscussa, ma stavo cominciando a sentire soltanto pareri negativi sulle PDC.

          Visto che ci sto prendendo gusto faccio un po di domande.

          1)
          Da quello che dici escluderesti l'utilizzo a prescindere di un puffer? Non potrebbe essere comunque utile prevederlo nell'impianto al fine di accumulare calore di giorno per cederlo la sera? Mi ero fatto questa idea al fine di favorire l'autoconsumo.

          2)
          Domanda per quanto concerne il primo piano: come ho già detto non posso mettere il riscaldamento a pavimento. Utilizzare i classici termosifoni in un impianto con PDC è conveniente? Non mi convince molto il fatto di abinare ad un sistema che lavora a bassa temperatura dei coloriferi che per loro natura lavorano ad alta temperatura.
          Potrebbe essere vantaggioso prevedere l'utilizzo di fancoil?
          In realtà mi stuzzica parecchio anche l'eventualità del riscaldamento a battiscopa.

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          • #6
            1) un puffer vero e proprio lo escluderei per vari motivi

            a) costa
            b) disperde
            c) devi mettere 1 pompa in piu e relativi consumi
            d) occupa spazio

            il solare invernale che fai comunque lo usi tutto..e in estate non ti serve usarlo.
            Vivendo a Roma, con casa ben isolata, penso che di notte potrai comunque spegnere la pdc sino al mattino..o comunque lo potrai fare nelle ore piu fredde (dalle 24 alle 7). In ogni caso col clima di Roma non starei proprio a preoccuparmi di ottimizzare il COP della PDC, vai già alla grandissima.

            Unica cosa, un progettista deve vedere se l'acqua che radiante del primo piano , sommata alla poca acqua del secondo, sono sufficienti al buon funzionamento della pdc..o se serve al limite un piccolo polmone in serie sul ritorno..in tal caso lo si puo fare facendo anche il preriscaldo della sanitaria (vedi impianto di Jekterm per esempio)

            2) di solito succede che, facendo il cappotto, i radiatori esistenti devono erogare il 50% della potenza necessaria prima del cappotto. Inoltre i radiatori di solito sono studiati per portare in 30-60 minuti la casa in termperatura, ma se li lascia accesi 18-24 ore, allora li puoi usare a T molto piu basse del normale (mantenimento)...questi due cose sommate "di solito" fanno si che si possa usare termo a T scorrevole comprese fra 40 e 50 gradi...che sono T compatibili con un ottimo funzionamento della PDC a Roma (media annua). Ci saranno magari 10 girni in cui deve spingere vicino ai 50...tanti giorni in cui lavora fra 40 e 45...e i conti si fanno a fine anno, non sui giorni peggiori che sono pochi.

            Ovviamente se decidi di mettere fancoil..la T di mandata cala ancora..io ho taverna con fancoil e si scalda in 3 ore usandoli a 35 gradi.
            Il vero vantaggio di mettere fancol sopra è che poi, avendo radiante sotto, la pdc la usi anche per condizionare a casa..in autocosnumo estivo al 100% con 6 kw di FV, quindi gratis, sempre con una strategia di poca potenza su più ore..tipo parti alle 10 del mattino e spegni quando il FV va sotto il kw di potenza..

            se metti battiscopa penso potrai stare qualche grado sotto si termo...pero perdi il raffrescamento...spendere per spendere io metterei dei fancoil idronici al piano di sopra..ci sono modelli che hanno anche un funzionamento RADIANTE come i termosifoni...e quindi danno un apporto (limitato) anche senza muovere aria e fare alcun rumore...ma utilissimo nelle mezze stagioni o nella parzializzazione serale-notturna
            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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            • #7
              interessante punto di vista il tuo.

              L'unica cosa che mi è poco chiara è quello che hai scritto di seguito...

              Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
              1)
              ...Unica cosa, un progettista deve vedere se l'acqua che radiante del primo piano , sommata alla poca acqua del secondo, sono sufficienti al buon funzionamento della pdc..o se serve al limite un piccolo polmone in serie sul ritorno..in tal caso lo si puo fare facendo anche il preriscaldo della sanitaria (vedi impianto di Jekterm per esempio)
              ...ma grazie delle segnalazione dell'impianto di Jekterm: ce nè di materiale da studiare :-)

              Cerco di farmi un'idea leggendo la discussione e se ho dubbi scrivo qui.

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              • #8
                Le pdc devono avere un certo quantitativo di "acqua tecnica" da scaldare o raffreddare perché non possono modulare all'infinito la potenza e soffrono se si accendono e spengono in continuazione....quindi se hanno poca acqua nell'impianto di riscaldamento occorre mettere un tampone di 50-100 litri in serie sul ritorno, oppure come ha fatto Jekterm mettere un preriscaldo di sanitaria sul ritorno che in pratica fa da ammortizzatore di potenza, assorbendo energia in fase di funzionamento della PDC e cedendola nelle fasi di off, e quindi allungando le rispettive fasi.
                CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                • #9
                  ah ok...ora è più chiaro grazie.

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                  • #10
                    Dunque, l'idea di base mi è stata già sconsigliata. Questa si basava essenzialmente su due concetti:

                    1) utilizzare più fonti di calore: sconsigliato per via dell'elevato investimento iniziale, e risparmio non elevato nel lungo termine.
                    2) un accumulatore: sconsigliato sempre per via dei costi e dispersione

                    Sto continuando ad informarmi e e mi sono imbattuto in questo video che spiega esattamente il funzionamento dell'impianto che avevo in mente:

                    https://www.youtube.com/watch?v=wRrqHmgN4po

                    Non pubblico il sito del produttore (non so se posso) ma un impianto del genere per 150mq viene intorno ad 8000 euri (a cui ovviamente vanno poi aggiunti i costi della caldaia e del termocamino).

                    L'investimento è sicuramente salato ma in questo tipo di soluzione vedo che è possibile gestire separatamente un impianto ad alta temperatura da uno a bassa temperatura.

                    ...e qui veniamo ai dubbi che ancora mi assalgono:
                    se imposto casa con un impianto che lavora soltanto a bassa temperatura (pavimento + fancoil) no problem nell'utilizzo della sola pompa di calore.
                    Leggo tuttavia che questi fancoil hanno diversi punti a sfavore in termini di qualità dell'aria, allergie, aria secca...

                    DOMANDA 1)
                    i fancoil sono effettivamente consigliati per uso abitativo, specie per utilizzo nella zona notte?

                    Se volessi utilizzare i termosifoni al posto dei fancoil mi ritroverei invece con una situazione "mista" (bassa/alta temperatura). Non vorrei trovarmi in una situazione del tipo: al piano terra T perfetta, al primo piano è freddo: quindi mi tocca andare a smonovellare per aumentare la T dell'impianto con inutile spreco di energia visto che la stessa mi aumenterebbe anche la T del piano terra (dove in realtà già si stava bene).

                    DOMANDA 2)
                    utilizzando la sola pompa di calore, si può gestire ottimamente e separatamente, due impianti, uno ad alta e uno a bassa temperatura?
                    Sinceramente ho dubbi che si possa fare ma magari esiste qualche soluzione infernale

                    Grazie

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                    • #11
                      Spagho..8000 euro pe run accumulo mi sembrano un pò tantini..è vero che integra una centralina, ma tale centralina è comunque sempre presente nelle caldaie a gas, nelle pdc e penso anche nelle caldaie a biomassa piu evolute...per cui se poi abbini le varie cose, avresti dei doppioni, o comunque ognuno integra il controllo sul suo oggetto e te o fa pagare..per questo io consiglio sempre di non dupplicare-triplicare le fonti.

                      Pe ril resto...come detto facendo cappotto e usando strategia H24 spesso i classici termosifoni bastano e avanzano anche a bassa-media T..diciamo a 45 gradi..in tal caso farei impinato diretto sui termosifoni e miscelato sul radiante, entrambi gestiti in climatica (della pdc per i termi e della miscelatrice pe ril pavimento).

                      Però esistono oggi ottimi aerotermi che hanno un pannello frontale RADIANTE e quindi danno un apporto ANCHE radiante..per cui ad esempio di notte puoi spegnere la ventilazione e comunque avere una continuita di apporto (ridotto) senza ventilazione e rumore.
                      E comuque i fancoil di oggi hanno consumi e rumore non paragonabili a quelli di 10 anni fà...

                      Mettere aerotermi significa poter poi anche raffrescare in estate..cosa non da poco per Roma.

                      se tu volessi usare termosifoni a tutti i costi..sicocme sei a Roma..ristrutturi...li puoi sovradimensionare...resterei comunque su una pdc, facendo impinato a media (diretta) e bassa T (miscelato).
                      Siccome entrambi saranno gestiti in climatica, riuscirai a trovare settaggio che li terra accessi entrambi H24....imposterei solo in modo che il primo piano possa andare solo se anche il pian terra è on (questo per assicurare sempre tanta acqua alla pdc)
                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                      • #12
                        Scusa marco...ti avevo risposto subito ma solo ora mi sono accorto che non era partito il mes...Negli 8000 euro sono inclusi anche 5 pannelli solare ma in generale credo che il discorso che fai sulla moltiplicazione delle centraline non fa una piega.Per quanto riguarda i fancoil non mi preoccupano consumi o rumori ma la qualità dell'aria. Non so se i dispositivi moderni hanno risolto il problema ma ho letto diverse volte che non sono molto idonei x uso abitativo visti i problemi legati alle allergie.Non so cosa voglia dire "gestione in climatica". Puoi darmi qualche dritta o fornirmi qualche link utile per informarmi?Quant'è la spesa per un accumulatore che farebbe al caso mio? Mi consigli qualche marca?

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                        • #13
                          come avrai capito io sono per nin dupplicare fonti e quidi a Roma, nel tuo caso con una parte radiante, andrei su PDC e quindi ell'accumulo farei a meno..

                          La climatica è la funzione che regola la T di MANDATA per adeguarla ala T esterna...presente su ogni PDC o su ogni controllo di valvola miscelatrice motorizzata (per te che hai impinato a bassa e media T, dovrai averne una..).

                          Per fancoil...il problema della qualità aria si ha se hai un riscaldamento CENTRALIZZATO AD ARIA..cioè scaldi aria in A, la soffi dentro canali piu o meno lunghi..sino ad arrivare in B,C,D...in tal caso la pulizia canali (difficile) è fondamentale.
                          Coi fancoil invece tu porti in B C D un tubo acqua e poi scaldi aria..esattamente come farebbe un termosifone, solo che forzi l'aria sullo scambiatore perche lui è a T piu bassa rispetto al termo e quindi da sola non salirebbe in alto per convezione, innescando il riscaldamento dell'ambiente.

                          Il fancoil quindi muove piu aria del termo..ma anche il term a 70 gradi ti assicuro che non scherza..con la differenza che il fancoil ha FILTRI che puoi pulire ogni mese se vuoi..e puoi comprarli con filtri ELETTROSTATICI..in tal caso sono MLTO MEGLIO di avere termosifoni. E comuqnue se metti quelli con ANCHE piastra RADIANTE, se fermi ventilatore sono COME i termosifoni (ma a resa ridotta..ideale per la notte).

                          Marco
                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                          • #14
                            e mettere due pdc una per il piano terra, radiante
                            una per il primo piano (radiatori o fancoil) che con tre vie riscalda il bollitore?
                            semplice.

                            se ci metti il termocamino invece un accumulo termico diviene indispensabile. ma in quel caso è vero che avresti le dispersioni tipiche di un accumulo.. ma se è alloggiato in un locale tecnico isolato sono accettabili.
                            tieni presente che le pdc ti permettono di avere un locale tecnico sigillato, senza bisogno di aerazioni.
                            l'introduzione di un puffer con acs pipeintank semplifica e risolve l'accoppiamento dei vari impianti.

                            quanto è la minima temp est invernale nella zona dove si trova l'intervento?

                            Commenta


                            • #15
                              grazie a entrambi. Scusate se sarà "lungo" ma sono ad un punto cruciale

                              Marco ora il discorso sulla climatica è chiaro.

                              T-1000, come temperature la minima di quest'anno è stata -4 quindi non è eccessivamente freddo. Il problema è che ho una compagna molto freddolosa..ahi ahi.

                              Due pompe di calore andrebbero valutate in funzione dell'investimento necessario. Certo in questo caso sarebbero sicuramente più piccole ma due conti vanno comunque fatti.
                              A dir la verità sto anche ponderando bene l'acquisto di una e sto cercando di ragionare su più fronti proprio perchè a causa della ristrutturazione generale di soldi ne partono un boato per diverse ragioni...


                              Mi aiutate a fare un po di conti della serva?

                              - fotovoltaico 3kw: minimo 6000
                              - pompa di calore: 7000/8000

                              Arriviamo a 13000/14000!

                              Con un impianto con due pompe di calore (circa 4500 l'una?), arriviamo intorno a 15000.
                              Se poi si aggiunge un puffer, in funzione della complessità dell'oggetto, si sale ancora. Diciamo che se basta un semplice accumulo per acs arriviamo a 16000.

                              Mi sto informando tanto su queste tipologie di riscaldamento, tanto per altre, e mi ritrovo che ieri in una fiera con un minimo di trattativa mi hanno proposto:

                              - caldaia a pellet AKTIV 23kw con accessorio per produzione di acs istantanea anche in modalità estate;
                              - pannello solare CMG Inertial Flux da 260 litri a circolazione naturale;

                              TOTALE: 3650!

                              Non credo poi sia complicato mettere in comunicazione di 2 oggetti in modo che in estate se la temperatura sul pannello è idonea si utilizzi direttamente, altrimenti l'acqua passi attraverso la caldaia che provvederà a scaldarla.

                              Il tutto ovviamente funziona ancora meglio con dei pannelli a circolazione forzata + accumulo, ma per questa soluzione i costi salgono inevitabilmente.

                              A voler poi considerare che io sono fissato per il termocamino, in futuro potrei prenderne uno (circa 3000) e collegarlo in modo opportuno alla caldaia. La caldaia si accenderebbe e lavorerebbe in automatico, il termocamino lo utilizzarei ovviamente in manuale e una volta raggiunta la temperatura di esercizio idonea andrebbe ad inibire la caldaia. Questo ragionamento è più che altra una possibilità di utilizzo futuro, ma non una reale necessità nel breve.


                              Differenze abissali di investimento!!!


                              A questo poi va aggiunto in fatto che nella prima ipotesi devo fare un impianto a pavimento su 80 mq di casa. Nella seconda ipotesi farei tutto a termosifoni: investimento minore anche in questo caso e impianto molto più semplice (riduco il rischio che qualche installatore mi faccia qualche casino).

                              Sia ben chiaro, io sono per l'impianto a pavimento tutta la vita e non sto qui a criticarlo prestazionalmente, ma nella scelta del radiante devo considerare i seguenti fattori:

                              - investimento maggiore
                              - ho una compagna che spinge per temperature di esercizio elevate (24/25°, roba pazzesca insomma ), e che vive la casa per poche ore al giorno causa lavoro

                              - l'elevata inerzia termica del sistema, legata al punto precedente, mi preoccupa non poco: abito in una zona dove non fa freddissimo e l'escursione termica giorno/notte, in primavera/autunno è elevata. Potrei ritrovarmi facilmente alla mattina con le finestre spalancate per via del caldo, e alla sera mia moglie che mi sbraita perchè fa freddo e alza la temperatura, inutilmente, sempre per l'inerzia termica nell'aumentare la T ambientale


                              Insomma quello che mi spaventa è (da Wiki):
                              • Impossibilità di regolazione: il pavimento radiante non da la possibilità di essere regolato, la sua inerzia termica elevata non consente un abbassamento o innalzamento della temperatura in maniera repentina (autunno - primavera).
                              • Alta inerzia termica: il sistema a pannelli radianti ha un'alta inerzia termica ciò significa che devono funzionare 24h su 24h per raggiungere l'efficienza voluta. Ne conviene che il risparmio energetico si ottiene solo ed unicamente se l'abitazione è occupata nell'intero arco della giornata (case di riposo, ospedali, etc.). Questo importante fattore non viene mai discusso nella messa in opera di questi sistemi, comportando, una volta installato, numerose sorprese in bolletta per chi la casa la occupata unicamente nelle ore serali e mattutine (lavoratori, famiglie moderne, etc.).

                              Dovrei forse chiedere un parere anche nella sezione a biomassa?

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                              • #16
                                le due pdc non costano il doppio.
                                metteresti una piccola 3 o 5kw resi dedicata la primo piano
                                una secondo la bisogna al piano terra + acs.

                                il consumo in euro di un impianto dipende primariamente dalle dispersioni,
                                certo se lo tieni spento, consuma meno.
                                e con il radiante volere forzare fascie orarie spesso è controproducente.

                                allo stesso tempo il radiante anche funzionando 24h, permette di ridurre le dispersioni del fabbricato rispetto a riscaldamento a radiatori.
                                alla fine consumi al massimo uguale tra avere la casa calda a tratti/ avere la casa calda sempre.
                                il radiante è cruciale per la resa delle pdc.
                                ma possono funzionare bene anche con radiatori in acciaio tubolari dimensionati a DT20 e alti, invece che profondi. sono anche belli da vedere.

                                certo che il paragone con una stufa a pellet è schiacciante, nel tuo caso.
                                ma non è un confronto sostenibile.

                                è come se dici che la bici costa meno del motorino. ma con la bici sei costretto ogni giorno a pedalare (mettere pellet, pulire ceneri) anche quando piove... o solo non ti va/non puoi. rifletti su questo...

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                                • #17
                                  il radiante ha piu inerzia, vero...ma mica infinita...dopo 2-3 ore che non lo alimenti inizi a percepire che manca, e se lo alzi, dopo 2-3 ore senti beneficio.
                                  Ovviamente il vantaggio è quello che dice T-1000 e cioè che con spesa analoga ai termosifoni hai la casa calda H24, che per me significa un reale vantaggio.. e inoltre la sensazione di benessere è superiore ai termo..poi ovvio, ristrutturando, ha il suo costo...ma è l'unica cosa che valuterei...non avere timori di gestione o di sentire freddo. Nelle case nuove fatte con un minimo di criterio penso non si meta altro.

                                  in estate se la temperatura sul pannello è idonea si utilizzi direttamente, altrimenti l'acqua passi attraverso la caldaia che provvederà a scaldarla
                                  se ti riferisci alla caldaia a pellet, non proprio...non è che funziona come una caldaia a gas...che è istantanea. Col pellet, o la caldaia la lasci sempre accesa e allora hai un serpentino sanitario già caldo che puoi usare per avere ACS istantanea..oppure riscaldi un boiler. Se la vuoi usare in estate, devi scaldare un boiler, significa che, se manca sole, la caldaia deve partire..non è che questo significa consumi alti, sporco in caldaia e canna fumaria e stress per la caldaia? E' una domanda, io di pellet non mi intendo...

                                  Il costo di gestione del pelelt equivale a quello della PDC con cop 3,2 e costo Kwh elettric di 0,26
                                  Quindi non hai risparmio di gestione..anzi, se abbinassi del FV spenderesti molto meno con la PDC.

                                  Se la caldaia pellet costa 3650 euro , penso sia non istallata..e allora la devi confrontare col costo puro di una pdc, che puo essere 5.000 euro (le migliori)..non è poi una differenza abissale...soprattutto se calcoli che nessuna caldaia pellet fa raffrescamento...

                                  Però se come dici tu il radiante "non esce" col budget, meglio pellet o metano.
                                  CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                  • #18
                                    Intanto vi ringrazio ancora per gli interventi.

                                    Originariamente inviato da T-1000 Visualizza il messaggio
                                    le due pdc non costano il doppio.
                                    Certo, infatti non ho raddoppiato i prezzi. Ma la spesa per prendere due PDC più piccole è comunque maggiore di rispetto ad un sola PCD che gestisca da sola l'impianto. Per quanto riguarda i consumi poi non so se siamo sugli stessi livelli.


                                    Originariamente inviato da T-1000 Visualizza il messaggio
                                    ...con il radiante volere forzare fascie orarie spesso è controproducente.
                                    Originariamente inviato da T-1000 Visualizza il messaggio
                                    ...alla fine consumi al massimo uguale tra avere la casa calda a tratti/ avere la casa calda sempre..

                                    Questi due concetti sopra sono quelli che mi lasciano perplesso sul discorso radiante/pdc. Dato l'investimento molto più elevato, per ammortizzarlo i costi di gestione dovrebbero essere molto a favore del radiante/PDC rispetto a termosifoni/pellet. Mettici poi l'utilizzo in una famiglia moderna, dove entrambi i genitori (ahinoi) lavorano tutto il giorno e tornano alla sera, con i figli (purtroppo) sbattuti anche loro tutto il giorno in nidi/scuole/nonni, ecco che il vantaggio di avere casa sempre calda è di fatto azzerato.


                                    Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                    Se la caldaia pellet costa 3650 euro , penso sia non istallata..e allora la devi confrontare col costo puro di una pdc, che puo essere 5.000 euro (le migliori)..non è poi una differenza abissale...soprattutto se calcoli che nessuna caldaia pellet fa raffrescamento...
                                    Marco, a 3650 euro mi becco anche un pannello solare CMG Inertial Flux da 260 litri a circolazione naturale. La sola caldaia con predisposizione per utilizzo anche per ACS la pagherei 2790. Rispetto ai 5000 della PDC è vero, in ogni caso non è un abisso, ma in questo caso è consigliabile potenziare anche l'impianto FV da 3 kWp a 6 kWp. Quindi il costo lievita anche indirettamente.

                                    Il raffrescamento per noi non è una reale esigenza.

                                    Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                    ...non avere timori di gestione o di sentire freddo
                                    Io sarei tranquillissimo, se non fosse per il fatto che la mia donna certe sere pretende di stare a 25°. Ho davvero paura che in queste condizioni anche con il radiante la spesa di gestione ne risenta. Diciamoci la verità, a queste temperature c'è poco da risparmiare!! Vedo molto meglio questo sistema in case "normali", dove si vive a 20/21°.


                                    Per quanto riguarda le tue perplessità sull'utilizzo della caldaia a pellet d'estate per ACS devo informarmi bene. Diciamo comunque che quel pannello solare mi darebbe una grossa mano nella maggior parte dei giorni estivi. Quindi la caldaia entrerebbe in gioco solo in giornate nuvolose.



                                    Ragazzi, sia ben chiaro, io sono tutta la vita con voi, e ritengo che radiante+PDC+FV sia una soluzione tecnicamente spettacolare ma vale davvero la pena investire così tanto correndo il rischio di ammortizzare la spesa dopo davvero molti anni?

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                                    • #19
                                      Originariamente inviato da Spagho Visualizza il messaggio
                                      Io sarei tranquillissimo, se non fosse per il fatto che la mia donna certe sere pretende di stare a 25°. Ho davvero paura che in queste condizioni anche con il radiante la spesa di gestione ne risenta. Diciamoci la verità, a queste temperature c'è poco da risparmiare!! Vedo molto meglio questo sistema in case "normali", dove si vive a 20/21°.
                                      è difficile spiegare la percezione di calore di un radiante in abitazione con isolamento decente, quindi comprendo i tuoi dubbi.
                                      ma 25° gradi in casa con i radiatori inducono una stratificazione dove dispersioni delle parti alte sono enormi.
                                      in quelle condizioni il radiante fa miracoli.
                                      25° gradi percepiti coi radiatori, gli puoi avere con 22° (forse meno) con radiante.
                                      quei 3 miseri gradi di differenza (che nelle parti alte dei locali sono sicuramente di piu) producono dispersioni dimezzate.
                                      a parità di tecniche di impianto.....

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                                      • #20
                                        Bravo T-1000...è difficile da far capire ma il radiante è proprio la soluzione ideale per i freddolosi..da me se porti T ambiente a 21,5, giri in maglietta e a piedi nudi...a 21,5 coi termosifoni probabilmente vicino ai termi stai male...su un soppalco moriresti...e comunque la freddolosa ha i piedi freddi.

                                        Il radiante NON fa risparmiare nulla sul consumo a T standard SE davvero usi i termosifoni on-off (nei w.e. passati n casa, se lasci termo accesi tutto il giorno, secondo me un 5-10% lo risparmi)..MA se spingi la casa verso T alte per abbattere una sensazione di freddo dovuta magari ad una soletta non ben isolata o a spifferi da finestre, allora il risparmio di combustibile è evidente.

                                        resta il comfort piu elevato...però capisco che se non entra nel budget, tutto non si può avere...
                                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                        • #21
                                          guardate non dovete starmi a spiegare la questione riguardo il maggior confort...è più che altro la mia compagna che non lo capisce. E' parecchio freddolosa ed è terrorizzata dal fatto che potrebbe non essere soddisfatta della soluzione. Del resto non conosciamo nessuno con questa soluzioni che a dir la verità non è per niente diffusa nella nostra zona.
                                          Ormai di case nuove se ne fanno sempre meno e per quelle poche che se ne fanno, non è neanche detto che vengano fatte col radiante. Inoltre quelli che conosciamo che hanno ristrutturato non hanno minimamente valutato la cosa.

                                          Io la farei la scelta del radiante ma bisogna che sia d'occordo anche lei. Inoltre l'investimento è davvero alto tra impianto radiante, PDC e FV da ulteriori 3 kW. C'è pure la leggera complicanza di dover gestire i due piani in maniera diversa.
                                          Ovviamente ci raggionerò ancora su ma comincio a pensare che una soluzione a biomassa faccia maggiormente al caso mio: tra caldaia, puffer e pannelli solari spendo sicuramente molto meno rispetto a PDC e FV. Se poi come costi di gestione non c'è molta differenza non riuscirò neanche ad ammortizzare la spesa iniziale.

                                          Certo dovrei scendere a compromessi, ma per ognuno di essi avrei una ragione per farlo:
                                          - niente raffrescamento -> non è nostra esigenza. Figuriamoci, la donna ha sempre freddo
                                          - tocca caricare e pulire la caldaia -> e vabbè, farò il sacrificio, ma almeno risparmio un po
                                          - rinuncio al confort del radiante -> risparmio un po anche qui

                                          Per l'ultimo punto magari ancora sono in tempo per cercare di convincere la donna..chissà....ed in ogni caso il radiante si sposa bene anche con un impianto a biomassa opportunamente dimensionato.

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                                          • #22
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                                            Cioè non si puo pensare di arrivare a casa alle 18 e fare fuoco nel termocamino sperando che dopo 30 minuti si senta un beneficio..bisognerebbe per lo meno avere 2 tons di accumulo scaldato la sera da utilizzare poi il giorno dopo... oppure avere un termocamino che possa essere alimentato automaticamente a pellet durante il giorno e poi la sera lo alimenti a legna.

                                            Sempre con un accumulo frapposto...
                                            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                            • #23
                                              *** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***

                                              Certo...in generale per le soluzioni a biomassa un accumulo è assolutamente necessario per una soluzione con il radiante, e caldamente consigliabile se si vuole produrre in questo modo anche ACS. Sempre grazie al forum ho appreso queste info
                                              Ultima modifica di nll; 18-09-2014, 02:23.

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                                              • #24
                                                Rileggo questa discusione dopo 4 mesi di letture sul forum e tanti consigli ricevuti: devo dire che molti suggerimenti ricevuti assumono una rilevanza ben maggiore di come avevo valutato.

                                                Non so se chi ha partecipato alla discussione è ancora in ascolto, ma avrei una ulteriore domanda da fare sulle PDC:

                                                su 70mq di pavimento radiante, e necessità per il solo riscaldamento, indicativamente, da quanti kw dovrebbe essere una PDC? Mi date un'indicazione di massima su marche e costi?

                                                Sottolineo che sono in prov. di Roma (raramente si va sotto -5). Insomma: non mi accorrerebbe un mostro di PDC.

                                                grazie
                                                Ultima modifica di Spagho; 28-12-2014, 18:07. Motivo: non mi accorrerebbe un mostro di PDC

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                                                • #25
                                                  Per 70 ma a Roma puoi davvero comprare qualsiasi cosa, visto i pochi metri compra quella che costa meno
                                                  CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                  • #26
                                                    ma per i kw come mi regolo?
                                                    cioè mi basta un 3kw?...o ci sono anche modelli più piccoli?

                                                    scusami ma di PDC non so praticamente nulla.

                                                    Marco, per te che hai seguito anche la mia discussione principale: poi publico un aggiornamento. Questo aumento d'IVA sul pellet mi ha fatto davvero girare le b@lle.

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                                                    • #27
                                                      Penso che una 4 kW nominale sia ottima...non credo che le facciano modelli di pdc con unità idroniche con potenze più basse di 3-4 kW... Ma essendo ad inverter poi lavoreranno anche a 2 kW ompure sotto..sempre come potenza resa all'acqua. Il condizionamento non ti serve?
                                                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                      • #28
                                                        Il condizionamento non sarebbe una necessità, quindi preferirei risparmiare qualcosa sulla PDC. Ovvio che poi se ci scappa anche questa modalità di utilizzo male non fa.

                                                        Grazie Marco. Faccio qualche ricerca di prezzi.

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                                                        • #29
                                                          Ciao a tutti...

                                                          Ciao Spagho, occhio che se opti per PDC + Fan coil, insieme alle tubazioni idrauliche ed elettriche, devi predisporre anche gli scarichi condensa sifonati che buttano in fogna. Se userai il sistema per rinfrescare, questo è obbligatorio.

                                                          Saluti
                                                          Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                                                          • #30
                                                            Ciao Renato , scusa il ritardo.

                                                            Grazie, non lo sapevo. Al momento ai fan coil non ci sto proprio pensando, ma è giusto fare le dovute predisposizioni. Il discorso raffrescamento ancora non lo sto valutando (in realtà non mi interessa molto).

                                                            Spiego il perchè della PDC: sicuramente ricorderai lo schema a seguire :

                                                            Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   _Ipotesi 1_SANICUBE [by renato, modificato da me].jpg 
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ID: 1947852


                                                            Dunque, questa storia sull'aumento del pellet mi ha fatto davvero girare le scatole, ed anche se ci sono speranze di rettifica del provvedimento, è l'ennesima dimostrazione che sarà sempre più bersagliato negli anni.

                                                            Lo schema in oggetto si presta bene ad una possibile integrazione di una PDC che lavori sulla zona a paviento. Pensavo questo per una possibilità futura, ma forse val la pena fare questo passo subito. Devo un attimo capire quanto mi potrebbe costare in più.

                                                            Comunque, inserire un PDC mi darebbe a catena i seguenti vantaggi:
                                                            - ottima efficienza sull'impianto a pavimento, ovvero la zona giorno
                                                            - essendo l'impianto a pavimento di soli 70mq, mi basterà un PDC inverter piccolina
                                                            - vivendo in prov di Roma, la PDC avrà bassi consumi
                                                            - causa ristrutturazione, devo già mettere FV, quindi "di giorno" vado a nozza con l'autoconsumo
                                                            - avevo scelto di utilizzare la caldaia a pellet per via della comodità data dall'automatismo della macchina. Ma se di giorno lavora la PDC in autonomia posso rivalutare l'utilizzo della caldaia
                                                            - siccome il pellet sarà sempre più soggetto a speculazione, preferisco tornare sulla legna, visto che ho anche un minimo di autoproduzione
                                                            - quindi, via la caldaia, e trasformo il camino esistente in termocamino (che a me piace da matti).
                                                            - questo mi consente anche di utilizzare la canna fumaria esistente, ed evitare di doverne fare un'altra dedicata al locale tecnico
                                                            - mi si libera anche un po di spazio nel locale tecnico, quindi posso anche prevedere un accumulo più grande, o magari puffer + boiler separati
                                                            - magari installo un termocamino policombustibile tipo il sithec di Renato, così quando torno da lavoro, se non mi va di usare legna, il TC parte in automatico sul combustibile trito

                                                            Dunque nello schema allegato, se non ho detto fesserie, il circolatore della parte a BT andrebbe sostituito con una PDC inverter. La PDC modula, o si spegne, nel caso nell'accumulo ci sia già sufficiente T di mandata.

                                                            Se una volta valutati i prezzi confermo questa possibilità, scrivo anche nell'altra mia discussione. Ma direi che quanto scrivo potrebbe rispondere abbastanza bene alla mia domanda iniziale.
                                                            Se la PDC mi costa troppo, posso anche mettere prima TC e poi aggiungerla in un secondo momento.

                                                            Che dite?
                                                            Ultima modifica di Spagho; 30-12-2014, 22:07. Motivo: correz. ortografiche

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