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Realizzazione motore magnetico

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  • Mostro la forma del magnete è il problema minore.
    Qui non si sa nemmeno da che parte iniziare... come posizionare i flussi...

    Innanzitutto bisogna individuare il miglior sistema per effettuare la propulsione.
    riassuntino... I magneti possono essere posizionati in modo da attrarsi o respingersi.
    Inizialmente, il metodo di propulsione più intuibile è quello tipo motore lineare (che però nel motore lineare il campo è creato da elettricamente). Il problema è che con magneti permanenti non puoi spegnere i flussi e quando arriva in fondo al binario e si blocca li.



    Inutile pensare di fare un cerchio intero con i magneti perché il circuito va in corto. Così facendo non esiste più né un nord né un sud e il magnete mobile resta ovviamente fermo.
    Inutile pensare di fare tutto su 2 o più livelli, dato che per ogni livello avremmo un punto di blocco da superare (ogni livello ha 100 di spinta -100 di blocco =0 energia utile).
    Non è possibile schermare in prossimità del punto di attrazione poiché si provocherebbe una perdita di energia al movimento, proporzionalmente all'efficacia dello schermo.

    Il punto di blocco, che sarebbe il momento di massima attrazione, è il più fetente, assorbe tutta l'energia. Forse la cosa migliore sarebbe un ciclo in cui non sia previsto lo sfruttamento dell'attrazione.
    E' vero che anche nella repulsione serve energia per riposizionare il magnete, però credo sia più facile da gestire con l'utilizzo di schermi.
    Tuttavia lo schermo induce, è ferromagnetico, percui è attratto dai magneti, il che non è un problema da poco.
    Ultima modifica di max001; 22-05-2012, 01:06.

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    • Io non sono purtroppo capace di eseguire tutto,
      e per questo comunico specializzandomi nei fondamenti dinamici.
      Ce l'hai questo sistema funzionante o no?

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      • Non ce l'ha, questo è ovvio !

        Però mi è venuta una nuova idea da sottoporre a mostro (mostro ? boh).

        Lo stallo che allude quello là è che il magnete continua ad attrarre anche quando lui non vorrebbe, ma noi sappiamo che il magnetismo dipende dagli elettroni, quindi se lui quegli elettroni ne strappa via un pò, il magnetismo provvisoriamente diminuisce... questo permetterebbe di superare lo stallo.

        Ma come si fa a strappare via un pò di elettroni alla calamità ?

        Semplice !
        Basta applicare una tensione elettrica con oppurtuna polarità.

        L'inconveniente sta ne fatto che per strappare via un pò di lettroni serve almeno 30 Kvolt; poi ovviamente serve energia per strappare via questi elettroni ma poi questa energia ci ritorna quando rimuoviamo la tensione elettrica.

        Quindi serve una oscillazione elettrica di alta tensione che deve essere sincronizzata con il movimento della calamita (o calamite).

        Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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ID: 1930655
        Ultima modifica di uforobot; 23-05-2012, 13:14.
        i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

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        • Ufo , mostro , scusate se insisto , fate la prova con la monetina di 5 cent. di euro e i due magnetini , vincerete la fase di stallo ...

          da repulsione diventa atrazione e non chiedetemi il perchè , vi dirò di piu se ne mettete due monetine apaiate non funziona ...

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          • Ufo, penso che le perdite da resistenza siano superiori a 1. Inoltre il surriscaldamento è nemico dei magneti.

            Pancia37, il 5cent di acciaio ramato contiene anche una parte di ferro (ferromagnetico) che attrae i magneti controbilanciando la forza repulsiva.

            Qualcuno sa già com'è la formula per trovare i N*m generati da due magneti in repulsione?
            Mettiamo caso, due magneti da 1T da 1cm2 di superficie.
            Ultima modifica di max001; 23-05-2012, 00:00.

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            • Originariamente inviato da max001 Visualizza il messaggio
              Inoltre il surriscaldamento è nemico dei magneti.
              Quale riscaldamento ?
              Io non vedo nessun riscaldamento, tutto è freddo.

              Semmai mi ero dimenticato di scrivere che lo statore è isolato da terra mediante contenitori di vetro.

              Dunque il funzionamento è cosi....
              Il generatore di altissima tensione lavora praticamente a vuoto perchè il circuito è aperto, infatti il motore magnetico è isolato da terra.

              Avvio con una spinta a mano e per inerzia il rotore gira, nel momento che il magnete deve allontanarsi dal ferro, il magnetismo è attenuato a causa della carenza di elettroni, quindi compio meno lavoro.

              Nel momento in cui il magnete deve avvicinarsi al ferro, non ci sono carenze di elettroni quindi il magnetismo è al massimo.

              Tutto deve essere sincronizzato, quindi ci vorrebbero dei finecorsa per sapere dove sta il magnete in questo momento e quindi i finecorsa devono comandare la polarità del generatore elettrico di altissima tensione.

              Purtroppo non è possibile rimuovere tutti gli elettroni perché non basterebbe un gigavolt e poi rimuovendoli tutti, il meccanismo evaporerebbe, non dimentichiamoci infatti che la solidità di qualsiasi materiale dipende dagli elettroni.

              Dagli elettroni dipende la solidità di un materiale e anche eventuale magnetismo.

              Il magnetismo è sempre causato dal movimento di cariche elettriche e PER ESEMPIO gli elettroni sono cariche elettriche.
              i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

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              • Originariamente inviato da max001 Visualizza il messaggio
                Pancia37, il 5cent di acciaio ramato contiene anche una parte di ferro (ferromagnetico) che attrae i magneti controbilanciando la forza repulsiva.
                a me sembra che l'annulli adirittura , cambia proprio , si inverte il campo anche se metto magneti più grossi .

                monete in euro materiali , composizione :

                Monete in Euro

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                • Ufo, la resistenza del materiale in cui passa la carica elettrica non la consideriamo? Con 30Kv, ho qualche dubbio che rimanga tutto freddo, ma al di la di questo problema risolvibile con magneti alternativi al neodimio, per es al samario (sopportano oltre 200°c), l'effetto joule provoca comunque una perdita di energia, temo superiore alla resa.

                  Pancia, l'acciaio è una lega contenente ferro. Il ferro ha la proprietà di magnetizzarsi quando è sottoposto ad un campo magnetico, è per questo che i magneti sono attratti dalla moneta. Tuttavia per interporre la moneta tra i magneti serve energia, non tanto per posizionarla in mezzo, ma quanto per toglierla, perchè dato che viene attratta, l'energia necessaria per "staccarla" dal campo è notevole.
                  Ultima modifica di max001; 23-05-2012, 15:35.

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                  • Originariamente inviato da max001 Visualizza il messaggio
                    Ufo, la resistenza del materiale in cui passa la carica elettrica non la consideriamo? Con 30Kv, ho qualche dubbio che rimanga tutto freddo.
                    Non hai capito !
                    Il circuito è aperto !
                    Quindi la resistenza è nell'ordine dei gigaohm, che corrente deve passare in un circuito APERTO ?

                    Nei tralicci di alta tensione ci sono kvolt e allora il traliccio è caldo ?
                    No perchè c'è l'isolatore.
                    Avevo scritto che quel motore magnetico è isolato da terra mediante contenitori di vetro.
                    i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

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                    • Originariamente inviato da mostromagnetico Visualizza il messaggio
                      ED HO IL MOTORE SOPRATTUTTO
                      Maddai, un motore che si ferma che motore è?!?!?

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                      • Non hai capito !
                        Il circuito è aperto !
                        Ammettiamo di scongiurare il riscaldamento con un isolatore tra i più efficienti, che comunque non ha zero perdite perché anche il vetro ha una conducibilità, molto bassa ma c'è (infatti oltre il 20% dell'energia che transita negli impianti di distribuzione viene persa, in piccola parte a causa degli isolatori che non isolano al 100%).
                        Anche se il circuito è aperto, con altissimi voltaggi l'aria a contatto con il blocco in tensione viene ionizzata (per il fenomeno di scarica effetto corona), questo causa una perdita, a meno che non metti tutto sotto vuoto.
                        Il discorso di assorbire gli elettroni è teoricamente valido, ma ai fini pratici ha moltissime complicazioni. Bisognerebbe calcolare su carta le perdite e vedere se avanza qualcosa.

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                        • Originariamente inviato da max001 Visualizza il messaggio
                          infatti oltre il 20% dell'energia che transita negli impianti di distribuzione....
                          lunghi 1000 km, viene persa.

                          ma nel disegno da me postato alludo a mezzo metro, non 1000 km.

                          e poi le perdite nei lunghi tralicci sono alte perchè la frequenza 50 hz non è poco rispetto al mio disegno cui frequenza è 5-10hz.

                          Comunque non replico più perchè le repliche stanno diventando troppo noisose, accetto la sconfitta e ammetto che quel mio ultimo disegno non funziona.
                          FINE.
                          Ultima modifica di uforobot; 24-05-2012, 12:39.
                          i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

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                          • Riassumo, ancora una volta! quello che ho costruito e pubblicato è come un "vettore di un razzo" cioè produce la spinta e solo questa. Gli ingegnieri dei razzi farebbero andare il sistema solo col primo stadio? Da cui, anche se il sistema a solo calamite non possiede il combustibile, per via delle proprietà che possiede la composizione, produce una specie di propulsione capace di trasportare la parte rotore (o la parte mobile) a diventare come un'astronave al guinzaglio, in modo da trasmettere l'occorrente: l'energia, appena si forma, cioè dando la propria inerzia al sistema più semplice (motore elettrico a spazzole) oppure mediante cinghie e volano, modalità necessarie se poi la costruzione diviene irregolare anche a produrre la rotazione che forma energia).

                            Per la ricerca va bene anche forzare il sistema... anche variarlo a piacimento... meglio se si pensa a estrarre i valori che occorrono. Per le specifiche della mia ricerca è da attendere il momento che dirò la verità sul che accade. Il blocco sta li solo per pochezza di macchinario. Si può aggirare, almeno in 3 modi. Mettere la monetina... come , quando e dove ? Lo stallo del blocco magnetic wall a fine segmento circolare avviene per via dela condizione del runner (parte mobile). Se parte con spinta e verso quando ritorna dopo quasi 360° presenta la polarità medesima dello statore, e se fosse manipolata per effettuare il passaggio sarebbe quello che esiste di già: il motore elettrico semplificato, quello di Tesla, quello alternato. Il motore primo a calamite è un sistema di Fisica Classica che desidera auto-sostentamento.

                            L'Ingegneria Meccanica è per me completa, mentre il Magnetismo Permanente non è completamente studiato, dico: nella sua dinamica e solo in quella. dunque comporre e cecare la soluzione al problema principale, quello che darebbe la possibiltà a rendere un moto ciclico anche con 2 calamite nello spazio del disco fisso rottamato e dove si vuole, anche su ruota di bicicletta, a piacere. Problema impossibile? si in semplicità, no in tecnica, cioè materiali speciali, e braccio meccanico telescopico. C'è tanto potenziale in due blocchetti 10x10x30 mm oppure nella sequenza in stack del mio propulsore. La costruzione però è delicata, si deve costruire preciso, robusto, fluido.

                            Sistema funzionante anche se lo si conclude con quello che si è anche deciso pagine fa, l'attenuazione. Di funzionante c'è il potenziale, quello che è stato filmato, la conseguenza verrà nel momento di pubblicazione della macchina KMO completa di tutto. Per forza di cose, è come avere il momento torcente reale, e per concludere costruire la macchina che lo ospita e lo rende ciclico.

                            Nel propulsore il blocco corrente è una pochezza di ingegneria, mentre per la ricerca isolata il blocco è la realtà Naturale, di simmetria del campo magnetico permanente... spinge da una parte, al ritorno però rimbalza. Con 2 calamite l'attrazione è solo blocco totale senza scampo! Mentre in repulsione anche ripetere il giro di quasi 360° (tutto però in inerzia). Le reazioni sono più "crude", meglio! le tecniche si possono avvalere di realtà molto intensa e specifica. Con più di due calamite c'è la composizione e poi la relazione della parte statore con la parte rotore, e quì a ricerca è aperta, non è conclusa... però si capisce che basta impiegare meccanica ? e tale meccanica è speciale, deve essere progettata su misura al caso... ad esempio per la monetina la slitta è attiva a intervenire come un pannello che si pone e poi lo si leva. vero ? Mentre per spostare la massa di ad esempio 14 moduli in stack la slitta deve indietreggiare e poi ritornare in posizione per spingere, e muoversi sincronizzata, in fase al sistema, vero ? E infine, se ad esempio la composizione è quella giusta, la spinta avviene sempre ed il controcampo non esiste più. C'è prima o poi da provare lo schema di Peregrinus e la tecnica di gabrichan, quella che usa la dinamica di porre angolati gli statori... ok, lui li ha distribuiti su 360° per poi trovare sempre il blocco... ma se possono fare ribaltamento di polarità senza blocco, allora è fatta, si risolve... Anomalia e poi re-allacciamento.... che dinamica ha il gabrichan a risvoltare su di un quarto del sistema propulsore che io ho ?

                            Devono venire giorni migliori, giorni in cui il comporre per ricerca sia normale e non più rinviato a Natale, Pasqua, Ferragosto.

                            Per lo sfasamento pace, non ne parliamo più... è anche costoso... meccanica, occorre meccanica da potersi lavorare a morsa... meccanica in funzione del trovare dinamica ciclica. L'attenuazione però è solo portare il magnetismo che non serve all'interno di un container... non dovrebbe trattarsi di ridurre la forza, ma di rivestirla, o di fare andare 100.000 linee di forza non nello spazio di 6 cm cubi, ma di solo 1 cm cubo... comprimerle un po'... e l tecnica è di non fare avvertire tale campo, non di annullarlo, di strappare elettroni... questa è forzatura che forma perdita, consumo... il sistema non deve perdere la induzione di fabbrica. Sono come delle molle ma strane oltre che speciali... vanno capite... OK ?

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                            • Beh ufo, 300-600rpm mi sembra il minimo, considerando la fattispecie. Sostanzialmente quel disegno è un motore elettrico. E forse il nostro errore sta proprio nel ragionare seguendo i vecchi schemi.

                              Comunque mi chiedo chi, avendo in mente un progetto che "potrebbe" funzionare, lo spiattella in pubblico senza prima averlo costruito, testato e brevettato.
                              Tuttavia, il forum mi sembra un ottimo database-archivio per riportare i modelli già costruiti non funzionanti, così da far risparmiare tempo e fatica a chi si dedica a questa ricerca.

                              Anche io negli anni ho costruito qualche modello, appena avrò tempo farò i disegni e li posterò qui, con spiegazione del perché non funziona.

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                              • Il mio propulsore è Open Source. Ciao.

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                                • Questa mattina ho visto nella mia mente lo schema meccanico di una possibile soluzione al problema. L'ho schematizzato ora su carta. Ripeto che il comportamento delle calamite è da osservare in realtà, e quindi sino a che non si è sicuri di cosa occorre occorre evitare la progettazione come la conosciamo perché il risultato reale è corrispondente alla costruzione. Ad esempio la mia idea, che ritengo ottima, deve passare dalla auto-costruzione in fai da te personale, e potrei commettere errori... Però per quanto mi riguarda solo io so come fare, come procedere, come preparare e condurre la costruzione del primo braccio meccanico che cerco di realizzare mediante prove e riprove, anche distruggendo e rifando queste parti meccaniche... è così che si diventa INVENTORI , associando effetti notevoli a meccanica su misura al sistema che si studia per esperienza reale. Questa meccanica è sempre per poi evitare la zona dove il sistema di default rimbalza oppure si ferma (per repulsione o per attrazione). Sto anche cercando di formare un codice di programmazione, e questo prende tanto tempo. Comunque sia, se non si hanno le misure è facile, si costruiscono dei cicli per poi osservare i valori, che non sono di resa, ma di differenze, le quali devono essere capaci di afferrare la realtà pubblicata. Lo scopo di formare il codice di elaborazione digitale è per descrivere ed anche prevedere i risultati. Ci provo anche in questo, ci provo da solo, e dunque i risultati avverranno dopo mesi, anche per non ricerca assidua, ma pure per continue difficoltà, per via del dovere sempre studiare. Ipersaluti.

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                                  • Ciao a tutti, scusate i refusi sopra... cecare... !! volevo dire cercare, cioè ricerca, studio, cose così. >> Ora cerco ... oops: ri-cerco sul codice di programmazione perché di giorno ho lavori pesanti. E' un codice pubblico... come penso che la mia idea notevole è sicuramente in Meccanica. Inizio a descrivere la mia ideona: sopra o sotto la deviazione del braccio meccanico rende la pila sfasata di livelli molto problematica, mentre invece se solo poi la macchina di ricerca risponderà in positivo, la mia idea è INDUSTRIALE. Può porre le macchine prototipo in possibilità di [impaccare su pila] molto bene. La mia idea di meccanica ha qualcosa che c'è negli orologi... quei meccanismi che scattano per ragioni di spostamento necessario. Per le stranezze industriali, nei vecchi videoregistratori il sistema meccanico aveva ingranaggi con una parte senza denti e il resto dentato per intervenire in ingranaggio a tempo sfasato... mentre la parte liscia scorre qualcosa sta fermo... e poi durante l'ingranaggio qualcosa si muove. Quando il motore elettrico di base occorre ovviamente è necessario un certo tipo di meccanica... SU MISURA.

                                    E per i motori primi a calamite invece la meccanica è speciale, su misura per liberare i problemi... non per formarli !
                                    L'inventore SCEGLIE la meccanica più giusta per il necessario... Dunque che c'è di meglio che INDIETREGGIARE e poi ritornare sul punto di start... e tornarci in dinamica, sempre più inerziale, sempre più velocemente, sempre di più... perché lo ZPE VUOLE una dinamica a dismisura, che non sia perturbata, che non deve essere propagata da elettromagnetismo, ma da magnetismo permanente che si autosostiene.

                                    La meccanica che necessita la mia ricerca, il propulsore
                                    vuole un braccio meccanico con una fessura che porta a potere indietreggiare... e indetrieggia perché il sistema di macchina meccanica e con calamite diventa diverso, basandosi su una spirale, che rientra per allontanandosi dal problema... e poi quando il segmento di propulsione termina, il braccio meccanico usa quello che il sistema OFFRE... sebbene continuino in circa 350° spinte centripete, c'è sempre fisica centrifuga, vero? Bene, allora per repulsione l'uscita per inerzia c'è... e la centrifuga della massa della calamita - GUIDATA - fa si di portare a tiro di CICLICITA', dunque il sistema è come se si trova sempre a partire dove può farlo ottimamente, solo che ci ritorna sempre con inerzia aggiunta... ed il gioco è fatto. La genialità tira fuori le idee più belle, la tecnologia meccanica ha tutto... Io ci ho messo solo cinque anni, e l'ideona l'ho pure trovata prima delle ferie.

                                    Ora a me interessa il codice di descrizione della mia [relazione ternaria] che rimane la cosa più bella che ho prima pensato poi l'ho vissuta come legge di natura fondamentale per la mia ricerca. Di sicuro poi costruirò personalmente questa ideona che do pubblica, come ripeto il modificare a piacimento quello che ho pubblicato con i video, e descritto in modo strano, a parole, tramite blogs. La Meccanica esiste, però non penso che esiste come occorre, e quindi va costruito qualcosa, vedremo come...
                                    P.S. Max001 ciò che ritieni e che hai scritto nel post sopra, #631 è strano... il miglior sistema per effettuare la propulsione c'è, e io l'ho messo in circolo da un paio di anni... sul web ci sono acuni sistemi lineari che hanno lo stack variabile appunto per dare accelerazione, ma nessuno pensa alla giusta meccanica, su disco e ruota, o su cilindro. E per trovarla GIUSTA occorre il modello fisico reale, vero, che so che MANCA... allora un codice di programmazione potrebbe fare convergere queste forze magnetiche permanenti. Il modello vero, reale del perché si ha il motore a calamite è il disequilibrio di forze... ripeto: la parte mobile del sistema non può rimanere in posizione statica, perché cerca nello statore vicino il suo equilibrio... allora le linee di forza si posizionano per l'interazione dinamica e avviene il moto. Il moto continuo (motore) avviene quando il disequilibrio è reso COSTANTE, vale a dire che si induce a non dare fine alla ricerca di staticità della parte mobile del sistema di fisica classica [macchina meccanica con calamite e solo esse]. Dunque il punto di blocco è solo un effetto semplice, è come lasciare un sistema a cadere in trappola senza fare nulla, dunque non è un errore, è una condizione data dal costruire con meccanica semplicissima. Praticamente tutti i video che ho pubblicato stanno a non potere essere motore perche sono fondamenti semplicissimi, sono per fare pensare, sono per rendere la dinamica su disco e poi ruota usando tecnica e tecnologia meccanica.

                                    Invece per la "cortocircuitazione" o appunto: l'uso del air gap di free energy, per le calamite, la cosa rimane intrigante, proprio per una anomalia del sistema [ INTERAZIONE a solo magneti permanenti ]. Tale sistema utilizza una piccola parte del Magnetismo totale del sistema, sia questo semplice o complesso, e dunque per l'intervento sulle calamite, per le schermature, l'importante è non cortocircuitare, altrimenti il magnetismo sparisce... e ciò col Neodimio è difficile, però lo si può formare! Occorre sapere condurre le linee di forza che non servono dentro questi materiali speciali o monete, dove dentro questi il magnetismo permanente si può compattare, e la calamita ne riceve anche beneficio... occorre evitare l'effetto di attrazione che disturba la dinamica, e questo è possibile se si può collocare l'interazione [calamita|mumetal mumetal|calamita] e il problema è lo spessore da impiegare... Beh, il mio propulsore è proprio un modello dove è possibile intervenire senza disturbare la zona di interazione. Nel codice di programmazione si può calcolare anche a piacere lo stack... si ottiene un sommare le forze, oppure? e poi in realtà che accade? Quando il codice copia la realtà allora il codice diventa come un sistema di predizione, cioè si ottiene scienza, vale a dire conoscenza.

                                    Infine, l'attrazione è molto più forte perché l'aumento di forza che finisce all'ultimo statore porta il runner ad andare li con molta più forza motrice... però presenta più blocco in naturale e niente inerzia, cioè il rendere l'uscita per inerzia è un problema, diciamo, irrisolto;

                                    Mentre l'uso delle repulsione presenta la possibilità ad esempio di formare le ideone meccaniche che ho espresso... la forza motrice viene formata dal primo statore e in seguito dalle prime interazioni... il sistema costruito per relazione ternaria passo a passo forma il massimo possibile poi tra forza di repulsione ed inerzia... e se si predispone ad esempio un sistema che può lanciare su geometria di macchina a spirale cilindrica il runner procede per inerzia e di modellistica ce ne è molta... però è più ridondante, e poi il problema di tornare al punto di start è più complicato.

                                    A me sembra splendido, notevole, il pensiero di fare in modo che la dinamica si chiuda a spirale... col segmento che rende accelerazione centripeta... sino a che segmento dinamico c'è... e appena questo finisce l'uscita per inerzia è una proprietà dell'interazione per repulsione, e in questo pensiero c'è come una possibile danza di meccanica che è molto naturale e così facendo si PARLA con la realtà della Natura vera e reale, e questa poi lascia il dono che desideriamo, se però la meccanica è resa bene... per queste ragioni io penso, prima di fare. e non vi dico come poi è il braccio meccanico, perché una parte la tengo privata... non so, lo devo prima verificare.
                                    Ditemi qualcosa, perché poi quando agirò io devo essere come un tecnico che prova a fare l'artista... e solo così si può migliorare.
                                    Ripeto che un disegno potrebbe portare fuori strada l'ideona, che solo costruendo poi si modella... mentre il disegno industriale lo avete sotto gli occhi da mesi... si tratta di pensare ad una calamita di forgiatura... non i moduli che io alla disperata modello, ma una calamita industriale su-misura per attuare lo stesso - però meglio - quello che io ho su parte statore. Per me sarebbe una forma che decresce sempre la massa... avendo questo pezzo di fabbrica si potrebbe poi modellare il magnetismo del rotore senza tutte le volte rifare la costruzione. La Fisica Classica scolastica presenta appunto il CUNEO come forma di macchina per il lavoro necessaria, indispensabile, e come ho detto il formare magnetismo decrescente e interazione per repulsione è il cuneo che occorre ed è indispensabile per il motore a calamite. Presenta il problema che si può tentare di risolvere, ci sono idee e ideone.

                                    Adesso c'è veramente TUTTO , supersaluti e io torno al codice, che ripeto: per me è più difficile, molto di più...

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                                    • linee di flusso

                                      Avete visto questo sito?

                                      MACCHINA MAGNETICA A MOTO PERPETUO

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                                      • Originariamente inviato da munand6 Visualizza il messaggio
                                        Avete visto questo sito?

                                        MACCHINA MAGNETICA A MOTO PERPETUO
                                        Si... quelle raffigurazioni le vidi già circa una decina di anni fa.
                                        Seguendo quelle info, in quell'epoca ho fatto il mio primo progetto, con principio tipo motore lineare disposto ad anello, che restava aperto. A ripensarci, mi viene da ridere per l'ingenuità che avevo... se trovo quei vecchi disegni il posto.

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                                        • Originariamente inviato da max001 Visualizza il messaggio
                                          Si... quelle raffigurazioni le vidi già circa una decina di anni fa.Seguendo quelle info, in quell'epoca ho fatto il mio primo progetto, con principio tipo motore lineare disposto ad anello, che restava aperto. A ripensarci, mi viene da ridere per l'ingenuità che avevo... se trovo quei vecchi disegni il posto.
                                          Dici che non si innesca il moto ma si stabilizza?

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                                          • Il moto dovrebbe innescarsi, cioè ad esempio entrare in dinamica. Per me questo modello vuole la prova cruciale subito, cioè costruire su 360° almeno tutta la parte statore, il runner (parte mobile) almeno un braccio meccanico con la sua calamita (assiale). A statore è tipo a corona, con in interspazio ferromagnetismo ogni due calamite. L'effetto è il RISVOLTO (del campo magnetico permanente di ogni modulo, di ogni calamita). questo modello come il Peregrinus, la mia ricerca, anche con i FluxGate, sono simili ... si tratta di conoscere in realtà il comportamento del sistema, e questo comporta di iniziare a riscontrare quanto si può costruire e che diametro si ha sulla base di quello che si impiega (calamite e ferri). Poi modellare la parte statore ed avere la meccanica del centro del sistema (barra motrice, sua interfaccia al braccio meccanico, il braccio meccanico stesso). Le troppe calamite forse hanno bloccato per economia le ricerche di replica. Tale K-Pullo poi non è detto che sia la macchina di ricerca giusta... e che quella pubblicata possa invalidare la ricerca del vero! E' una ricerca che deve partire da zero, cioè 1. esiste l'effetto? E' come descritto dal link? 2. Si può estendere? 3. che problemi avvengono? E' ovvio che ciò è troppo... e poi il dubbio non fa intraprendere. Doveva essere il ricercatore originale (K-Pullo) a dirci il vero, ed anche il padre di questi effetti: Stuart Harris. Ciao

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                                            • Originariamente inviato da munand6 Visualizza il messaggio
                                              Dici che non si innesca il moto ma si stabilizza?
                                              No non funziona, il principio è lo stesso del motore lineare (che ha due estremità, e non può essere chiuso).
                                              Il problema è sempre lo stesso:

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                                              • Si, lo schema fa avvenire il blocco (naturale, per via della dinamica normale, troppo semplice). Però lo schema di Stuart Harris prevede un'altra interazione dove le polarità delle "sponde" magnetiche permanenti (dove al centro c'è il runner) vanno posizionate in viceversa.

                                                NS|NS|NS|NS|NS|NS|NS|NS|NS|NS|NS|NS|NS|NS|NS|
                                                --> runner -->
                                                SN|SN|SN|SN|SN|SN|SN|SN|SN|SN|SN|SN|SN|SN|SN|

                                                La dinamica è buona, però c'è il problema di porla in circolare... in lineare e segmento come sopra schematizzato rispetta la legge generica, semplice (entra ma non esce, oppure smorza e poi va bene, oppure ancore blocco al centro, in trappola anche se entra bene e uscirebbe altrettanto bene). Mi piacerebbe formare una corona circolare con lo schema di Stuat Harris, impiegando però il minimo di calamite...

                                                Ho schematizzato con la barra verticale ( | ) il ferro da porre tra ogni calamita... e si diceva che in circolare vanno messi dei cunei ferromagnetici... il che complica il provare, di solito si rinuncia! Però appunto forse c'è una tolleranza Naturale da impiegare per ricerca... non si sa, non è sicuro che la dinamica chiusa (Tomi Track Closed) renda il moto continuo... Il K-Pullo è rimasto in teoria!

                                                Per il fatto dell'equilibrio sono d'accordo, anche se ti invito a pensare che in modalità di repulsione, si possono avere spinte maggiori, confermate dal rimbalzare molte volte per inerzia dopo il primo rimbalzo, per l'effetto di equilibrio di controcampi e del sistema complessivo che in questi casi rimane come apparentemente inutile... ma sotto c'è la sorpresa che poi la si conquista... Cioè risolve una ingegneria su misura al caso strano, cioè l'invenzione di una dinamica di macchina sperimentale e poi prototipo industriale dove l'inventore capisce il come rendere quasi perfetto il disequilibrio totale di magnetismo e macchina meccanica. Molto difficile però non impossibile... e io sono col problema di realizzare con poche risorse il massimo possibile... ed ecco che procedo con la conoscenza... il sestante è appunto un congegno che ha struttura portante di 60° di goniometro. Questo è il magnetismo da mettere a rotore, e poi costruire su questo la parte statore, in modo che risolve il blocco tramite anche il braccio meccanico. Ciao

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                                                • Originariamente inviato da mostromagnetico Visualizza il messaggio
                                                  NS|NS|NS|NS|NS|NS|NS|NS|NS|NS|NS|NS|NS|NS|NS|
                                                  --> runner -->
                                                  SN|SN|SN|SN|SN|SN|SN|SN|SN|SN|SN|SN|SN|SN|SN|

                                                  La dinamica è buona, però c'è il problema di porla in circolare... in lineare e segmento come sopra schematizzato rispetta la legge generica, semplice (entra ma non esce, oppure smorza e poi va bene...
                                                  Mostro, parecchi anni fa realizzai il mio primo modello con quel principio. Non badai a spese per materiali e magneti... l'unica consolazione di quell'esperienza fu che mi aiutò a comprendere meglio il comportamento e le interazioni dei campi magnetici (e in effetti certe reazioni si possono comprendere velocemente solo se si sperimenta in prima persona).

                                                  Al tempo la mia ingenuità mi porto ad immaginare una configurazione ad anello aperto, con "entrata e uscita" ad imbuto.
                                                  L'idea di mantenere l'anello aperto permetteva di non far andare in corto i flussi (mantenendo nord e sud separati, distinti) e quindi il movimento si manifestava, ma si registrava una notevole perdita di forza di trazione dei magneti mobili, superiore alle previsioni. Questo era semplicemente dovuto dal fatto che una parte degli elettroni prendeva la scorciatoia, al posto di percorrere lungo tutto il circuito (come preventivato) passavano dalla parte "aperta" dell'anello. Beh che dire, un certo imbarazzo per per non aver pensato all'ovvietà che gli elettroni facessero la strada più breve.

                                                  Invece per quanto riguarda "l'imbuto" (ideato per alleggerire l'intensità di forza nel momento di stallo) fu fallimentare perché nel momento in cui si allontana il capostatore dalla traiettoria percorsa dai magneti mobili, si verifica una perdita di potenza, che cresce in misura esponenziale in base all'aumento di distanza dalla traiettoria.
                                                  Si potrebbe pensare che mettendo più magneti sul rotore, questi sicuramente riescono a spingerne uno che passa nel settore di stallo.
                                                  Ragionamento errato. Non è la quantità di magneti mobili ad aumentare la forza del circuito, ma l'intensità del campo (la quantità di elettroni) dato dai magneti statori:

                                                  10.000 Gauss = 10.000 linee di flusso per cm2 (in caso di magneti, sono calcolati a contatto della superficie)
                                                  Quindi anche se nel circuito ho 6 magneti che spingono e uno solo che passa nel momento di stallo, gli elettroni che viaggiano nel circuito si controbilanciano.

                                                  Ho ritrovato queste vecchie bozze (notare, fatti a matita e scannerizzati, il pc ai tempi era ancora opzionale), e ammetto che rivedendolo ora, la prima cosa che noto è che era assolutamente enorme in proporzione alle forze disponibili (e anche questo concetto lo imparai meglio successivamente con l'esperienza, quando costruii il mio primo motore stirling a basso differenziale termico).

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                                                  Purtroppo non ho foto, in quell'epoca nemmeno possedevo una fotocamera.
                                                  Per concludere su questa configurazione a motore lineare, io ci provai e dal momento che ebbi sufficienti conoscenze (maturate sperimentando) non fui mai stato in grado di trovare una soluzione pratica.
                                                  Ultima modifica di max001; 09-06-2012, 15:53.

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                                                  • Bene, bella ricerca, nel segmento ottenevi il movimento e con quale forza ? Bisogno di uscire distanziando per via che a fare corona completa era come avere riduzione di attrito ma niente spinta ?

                                                    Ok, ricerca di riferimento... la mia è un po' diversa... eccentrico a rotore, segmento che necessita di meccanica e dinamica molto naturale... in effetti a vedere lo schema che hai ora ingrandito ci sono errori... uno è anche i due diametri diversi... delle sponde magnetiche permanenti... mi sa che in realtà fanno invalidare... io ho la macchina meccanica per queste ricerche diversa, più ideale... la parte statore è da porre su un anello di diametro tipo 50 cm e le sponde sono applicabili simmetriche, come se fossero in lineare... ecco un segreto: curvare da lineare a circolare. Tante calamite... pensa: a rotore 60 gradi di magnetismo eccentrico, a statore penso invece di 14 magari solo 7 statori... beh, campo continuo forgiato meglio, però l'economia di componenti per una resa maggiore è possibile...

                                                    Per lo stirling hai la discussione in questo forum ?

                                                    Oggi io ho disegnato il progetto... ideale... per poi costruire... e questa tua ricerca mi fa da riferimento per lo studio del Magnetismo e macchine di questo tipo. Per la ricerca è un po' tutto mescolato, da FluxGate a V-Track e queste interazioni. Occorre trovare spinta per forza motrice, e cose come propulsore accelerato, disequilibrio totale.

                                                    Ciao
                                                    Ultima modifica di mostromagnetico; 09-06-2012, 18:05.

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                                                    • Originariamente inviato da mostromagnetico Visualizza il messaggio
                                                      Bene, bella ricerca, nel segmento ottenevi il movimento e con quale forza ?
                                                      All'interno del circuito, i singoli magneti hanno pochissima forza, che varia in relazione alla distanza tra i due poli...
                                                      Con "pochissima" intendo in relazione alle forze opponenti concentrate nel piccolo settore dove è aperto.
                                                      Le forze che spingono, disposte in oltre 3/4 del cerchio, sono pari alle forze che si oppongono concentrate nel piccolo settore.


                                                      Bisogno di uscire distanziando per via che a fare corona completa era come avere riduzione di attrito ma niente spinta ?
                                                      ...eccentrico a rotore, segmento che necessita di meccanica e dinamica molto naturale...
                                                      ...le sponde sono applicabili simmetriche, come se fossero in lineare...
                                                      ...ecco un segreto: curvare da lineare a circolare. Tante calamite...
                                                      ...pensa: a rotore 60 gradi di magnetismo eccentrico...
                                                      ...beh, campo continuo forgiato meglio, però l'economia di componenti per una resa maggiore è possibile...
                                                      Mostro, non so se ti rendi conto ma è impossibile decifrare quello che scrivi, 8 volte su 10
                                                      Ultima modifica di max001; 10-06-2012, 00:27.

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                                                      • Scusa, farò disegni... ma se sopra lo hai realizzato per studiare hai commesso molti errori! Dovevi provare [passo a passo] prima sempre un solo magnete a rotore, e a statore le corsie... la loro interazione, dentro (trans) e poi in entrata e uscita (in , out). Praticamente penso che ti sei trovato nei guai di composizione! L'uscita in apertura come descritto ti dava libertà di inerzia ? Penso che è assolutamente sbagliato il re-ingresso... il rientro... Proprio negli apici, anche aperti... ma così no (li hai messi simmetrici) se prima hai qualcosa poi te lo perdi! Perché in apice ritorna la simmetria ellissoidica del campo magnetico permanente... si perde insomma il campo utile polare continuo o anche come realizzo io: [distanziato opportunamente, anzi: quasi perfetto...] Questa distanza "armonica" che ho a statore è in funzione del rotore, e il legame lo chiamo [relazione ternaria] è in funzione della mia composizione ed anche di altre... ma non so ancora per il Tomi Track... non dovrebbe avere questa relazione, dovrebbe sostenere un trasporto del runner e accelerazione debole come il Mylow, ma produrlo su cintura chiusa... e questo è appunto il problema di preparare la composizione giusta...

                                                        Il modello teorico VERO su quesa realtà è un po' difficile, ma non impossibile, nemmeno questo: tutto è possibile.
                                                        C'è da dire troppo e allora riassumo: Si veda ancora il Propulsore.mov ... la parte statore va bene, e deve modellarsi su geometria a segmento di spirale. La parte a rotore deve estendersi in metrica per andare a circa 60° in modo da ridurre gli statori e mantenere la stessa dinamica, anche aumentare se poi il Neodimio si può mettere al posto della ferrite. La Dinamica è sostenuta dal non movimentare le parti ma di usare la Naturalezza del movimento del rotore, che da disco passa a braccio meccanico. Tutta la dinamica, sia magnetica che meccanica assume istanti di tempo ideali, e questo dunque è possibile rasentare la perfezione.

                                                        La tua esperienza invece ha presentato dei problemi, è difficile da portarla in conseguenza logica, cioè poterla modellare sino a concludere vincendo. L'ideale è comporre su una circonferenza unitaria, che è solo possibile avendo un anello ampio a statore, sul quale comporre le due corsie, cioè la sequenza di calamite che occorre... però quante... troppe... se non ne esce forza motrice perché comporre così ?

                                                        Infine, questi blocchi... questo stare a picchiare col controcampo per un po'... può portare a idee e ideone... ora io sono diventato inventore, e non ho più tanto da chiedere... certo, ho da disegnare se occorre, ma non mi fido se prima non c'è l'invenzione pubblica oppure delle idee che lo meritano. In effetti se il sistema non risponde con forza motrice sufficiente e potenziabile, può sembrare ancora che sia impossibile quello che invece è pure semplice.

                                                        Se la composizione non forma disequilibrio la forza motrice non esce e per attuarla occorre avere un propulsore da uno start sino a poi un end. E potere tornare ciclicamente allo start, e farlo nel migliore modo possibile, che è quello naturale... la ciclicità rende forza centrifuga ma l'interazione utile usa lo spingere verso il centro... su questo l'invenzione è il compito, e non è usuale. Dunque si può capire la tua ricerca replicandone parti o tutto, o costruire diversamente ma con queste tecniche, mentre per quanto mi riguarda ora ho solo da finire quello che ho iniziato, che mai riesco anche per via che cerco il dialogo... sono in una stranezza di comportamento... troppo a comunicare... ma è importantissimo lo sblocco della cultura di ciscuno di noi, l'apertura alla free Energy vera.

                                                        A rotore della mia ricerca c'è un segmento piccolo, e devo estenderlo mentre a statore mantenere la costruzione per relazione ternaria, cioè andare a formare sempre disequilibrio ma con meno statori e forze poi da porre mantenendo o maggiorando la forza motrice di base.

                                                        Osservando i video è facile pensare che l'ideale a statore è una forgiatura su misura di un'unica calamita, e quello che sembra un esagerare per poi andare in controcampo invece è un potenziale che produce la forza motrice... tutto il sistema richiede poco, anche per la forma meccanica del braccio... e un quesito lo posso dare: una massa inerte posta per bilanciare l'eccentrico che se ruota poi a dismisura può sfasciare la macchina di ricerca, è l'ideale per questi motori ?

                                                        Invece il Tomi Track chiuso o aperto a sue geometrie per miglioramento della composizione (ma come aprirlo ? E' poi necessario ?) vuole la parte statore su una sola circonferenza... è come comporre sul tavolo le due sponde e poi piegare su anello tale composizione lineare... l'anello diventa la parte statore circolare, ed il sistema a rotore può avere la libertà di possedere bracci meccanici lineari (prima sempre uno solo) per portare la calamita assiale (no radiale, non come hai messo tu) a interazione con lo statore. Qui c'è solo da dire che accade... a che distanze, a che tipo di interazione reale è possibile costruire, se c'è da cercare relazioni, cioè se a rotore c'è esigenza di metrica, di massa specifica, oppure quanta tolleranza esiste per riuscire a produrre l'effetto, per studiarlo... e solo dopo andare a rivedere il link del K-Pullo (teorico, distaccato dal reale, dubbioso). E' comunque roba vecchia!

                                                        Per i motori primi a calamite non è possibile avvalersi esclusivamente ad esempio del softare FEMM, ma persistere con i codici di Claus Turtur o cose simili (però dove sono atri codici?) per poi avere come una base di ricerca virtuale in funzione della realtà esperita.

                                                        Questo per lo scenario generale, invece io sto in dirittura di arrivo... oggi in effetti ho disegnato e scritto molto per avere il blog... per collaborare e spiegarmi bene dovrei ancora scrivere almeno tre volte questo... che stufata vero ? Ma il motore non viene se si portano i problemi antichi, anche a fare pensare a cose passate e forse da seppellire, da mandare nel baule, OK ?

                                                        Il motore viene fuori subito quando per certe composizioni c'è propulsione accelerata come BASE, come default, che entro i 360° ed anche meno si possa porre come braccio un martello e farlo lavorare spaccando un qualcosa... ma poi perché anche stare a fare i Gauss Rifle ... ?!! Io ho vissuto il rimbalzo, aumentandolo a piacere... e sbattendo sul controcampo sino a plasmarmi per diventare inventore.

                                                        Sto perdendo tempo per farvelo capire, ma è necessario, indispensabile: il potenziale di forza motrice occorre, ce ne vuole tanto, e poi va liberato col produrre la ciclicità... che è più facile di quanto si pensi... però si insabbia velocemente se non lo si focalizza... si perde il modello giusto! Dovete vedere come quando non c'è visibile il sole perché piove da settimane, ma si sa che sta sopra, e perdura sufficientemente nel tempo, lo stesso con le calamite... esse mantengono il potenziale se vengono impiegate secondo Natura e loro ecologia... e c'è solo da progettare meglio la meccanica, la forma di macchina sperimentale... e se voi avete queste ricerche fate altrettanto... cercate di affascinare e mai più deprimere... l'andare agli albori o nel futuro di ideali di nuova era è lo stesso... il problema è di prendere il meglio che esiste.

                                                        Ad eempio, la meccanica che io ricerco ora è come una danza di un atleta di pattinaggio... si chiude per accelerare di più la giravolta e poi si allarga per ritornare in dinamica, per fare quello che gli pare, anche per ripetere la giravolta sin che vuole e si può. Questo dimostra il problema del continuo... è in funzione del modello che attua la dinamica. Sarebbe tutta MECCANICA... compreso "la fisica delle calamite".

                                                        Per il pattinatore atleta è biomeccanica, lo sappiamo, invece la meccanica di macchinario è più semplificata... deve essere anche estremamente semplice... allora si pensa e si fanno le prove invalidanti.... Quando però c'è genialità... nel caso del motore primo a calamite è così semplice che appunto lo si afferra solo durante the joy of thinking dell'inventore che insiste sulla sua ricerca. o non ho esperienza sui tomi Track e neanche per altro... da qualche anno penso solo a concludere la mia ricerca, per dimostrare la verità e sconfiggere le presunzioni... anche le stesse mie, se poi la realtà mi impedisce... solo che io adesso l'ho come alleata... e non può impedire... anzi, mi aiuta.

                                                        Fate tutti la vostra ricerca così che poi è come per ad esempo quello che Piggot ha realizzato per l'eolico (io con sei mestoli messi a geometria euclidea su una ruota mi sono da tempo fatto il sensore del vento che ho a disposizione... il dialogo con la Natura è stato di usare l'effetto dell'anemometro e un po' di fai da te cantiniero, mentre per dialogare con il motore primo a calamite senza alcun materiale speciale, in estrema purezza di interazione dinamica e forza motrice uso il propulsore e la meccanica di un rotore su misura a questo caso strano... SEMPLICE, ma ci sono voluti anni... anche di incomprensione! e vinco per mia intelligenza su tutto, su tutto il web e tutta la scienza prodotta nei secoli... che è solo capace di farmi arrabbiare per troppa mancanza di appendici e tanta critica!) Un poco di pazienza e arriverà il disegno, la dinamica virtuale e poi quella reale del modello KMO Discorotor.4 Propulsore Ciclico ad un solo livello. Ciao

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                                                        • Originariamente inviato da mostromagnetico Visualizza il messaggio
                                                          Dovevi provare [passo a passo] prima sempre un solo magnete a rotore, e a statore le corsie...
                                                          Mostro, ti rispondo succintamente. Con quella configurazione dei flussi non si cava un ragno da un buco.
                                                          E' ovvio che feci tutti i test del caso. I primi anche con un solo magnete mobile.
                                                          Una volta costruito poi le provai tutte, e capii le diverse forze i gioco e le loro interazioni.
                                                          Ero sbarbatello e da allora riconobbi la perdita di tempo nel ricercare soluzioni per quel tipo di propulsione.
                                                          Richiedeva un sistema meccanico per rivoltare il magnete mobile (che è in tensione e per essere rivoltato richiede molta energia).
                                                          Oppure un meccanismo per spostare di scatto, al momento giusto, i capistatori (anche qui serve molta, moltissima energia).

                                                          L'uscita in apertura come descritto ti dava libertà di inerzia ?
                                                          Ovviamente no. Quando il magnete mobile doveva uscire dall'imbuto si bloccava perché veniva attratto dalle estremità dello stesso imbuto (dove sono situati i due poli estremi). L'inerzia era pochissima perché girava piano. Regolando l'apertura dell'imbuto (chiudendola leggermente), aumentava di pochissimo la spinta del magnete mobile, ma di contro si subiva un'attrazione superiore data dalla maggior vicinanza dei poli estremi (capistatori) alla traiettoria del magnete mobile.

                                                          Penso che è assolutamente sbagliato il re-ingresso... il rientro... Proprio negli apici, anche aperti... ma così no (li hai messi simmetrici) se prima hai qualcosa poi te lo perdi!
                                                          Se mi dici questo, non sono sicuro che ti sia ben chiara l'entità delle forze in gioco.
                                                          Come appena detto, il magnete mobile, in uscita dal circuito subisce una forza opponente, l'attrazione.
                                                          In entrata invece abbiamo un'altra forza opponente, la repulsione fino al punto di slancio (fino al punto in cui il magnete mobile comincia ad allontanarsi dal capostatore) che da qui in poi diventa forza di spinta utile...

                                                          Per proseguire sulle configurazioni non valide, dopo questo primordiale modello ne costruii un altro in cui eliminavo il problema di mantenere le estremità dei poli separate. Di conseguenza la configurazione dei flussi non si basava sulla tipologia motore lineare.
                                                          I magneti statori era posizionati a cerchio; erano fissati in modo tale che i poli, lungo i 360° del diametro del cerchio effettuavano una rotazione di 720° (sottolineo fissàti sulla base). Quindi ho costruito un rotore con all'estremità un magnete mobile, posizionato su un meccanismo che permetteva la rotazione su se stesso. Ogni giro del rotore, il magnete mobile effettuava due rotazioni su se stesso. La rotazione era messa un fase con un ingranaggio da 48 denti fisso sul perno centrale (fisso con la base, non rotante) e un ingranaggio da 24 denti, sul supporto del magnete mobile; collegati insieme da una catena.
                                                          Il meccanismo permetteva di mantenere sotto spinta il magnete mobile per tutto il giro del rotore.
                                                          Purtroppo l'inconveniente era che per far ruotare il magnete mobile satellite (chiamiamolo così) serviva un bel po' di energia, più di quella disponibile. Questo accade perché per ruotare il magnete sottoposto ad interazione con altri campi magnetici (che lo tengono in tensione, in spinta) occorre molta energia.

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                                                          • Richiedeva un sistema meccanico per rivoltare il magnete mobile
                                                            Ovvio, lo richiede qualsiasi composizione, dalla più semplice (2 calamite, una fissa, l'altra mobile me sempre vincolata) Ogni tanto ci penso, l'ideale sono gli ingranaggi di Nylon, su misura... cioè dentatura fitta per poi provare anticipi e ritardi... Ho un esperimeto cruciale con 2 ingranaggi di legno... attende il fatto da miseria che è questo: Barre filettate di ottone ma diametro piccolo... senza ancora il cuscinetto giusto! Così evito di procedere, rimando la curiosità.

                                                            Oppure un meccanismo per spostare di scatto, al momento giusto
                                                            Idem, slitta e camma, per indietreggiare e ritornare a tempo... volevo farlo... la camma è bello studiarla, la slitta richiede col Neodimio (che occorre) molto spostamento... ho riunciato... comunque mi interessa... attendo un altro esperimento cruciale con il fatto di provare le placche di smorzamento ed un sistema apposito per la prova sperimentale cruciale... le prove cruciali si avvicinano molto al vero, se falliscono dicono la verità, perché la condizione è molto pensata e curata.

                                                            In pratica i meccanismi sono 1. ruotare e ritornare ad angolo, 2. ruotare e ritornare dopo 360° di giravolta 3. oscillazione verticale o altre oscillazioni, pure orizzontali cioè LEVE, stadere, roba così... sempre adattata in specifico, altrimenti non funzionano (le esperienze... per la realizzazione BOH ... si vedrà che cosa può essere meglio della mia ricerca) 4. oscillazioni molto particolari, studiate appositamente... 5. ingranaggi meccanici. Occorre appunto tanta energia in più, quella di system default di macchina sperimentale... altrimenti è come andare a fallire! La geometria di macchina sperimentale è una specie di opzione da capire quando e come adattarla. Per la mia ricerca ho capito e adatterò.

                                                            Se non avevi libertà di inerzia qualcosa nella composizione non va bene... dico quello che so: sia con i FluxGate che con la mia ricerca per attrazione non esce, per repulsione invece si. La composizione forma l'interazione... occore stare a capire e poi decidere... ad esempio la corona di statori solo per curiosità... ma prima ad esempio dinamica di segmento, libera, di estenderlo a piacere: OK ?

                                                            Appunto, non riesco a capire bene per via che questi schemi non li ho provati...
                                                            ma dimmi se sono uguali o diversi al K-Pullo... mi interessa perché ho in programma la costruzione per conoscere tutto di Steward Harris e verificare passo a passo, però prima finisco la mia ricerca.

                                                            In effetto lo schema di Stewart Harris iniziale, di default è questo:
                                                            TOMI Build it
                                                            Theory of Magnetic Instability by Stewart A. Harris
                                                            Directory:Magnetic Motors:PM3 - PESWiki

                                                            Ah, tu hai provato il il C48 P24 (C= corona dentata, P= pignone dentato) con catena tipo ingranaggio da bicicletta... Grandioso, eccezionale... Pionieristico. Per funzionare dovrebbe avere un rapporto divisibile secondo una seqenza di spinte o "tiri" che possono avvalersi di anticipo o ritardo regolando qualcosa...
                                                            Sicuramente è in fase con la dinamica da ricercare. Il comportamento magnetico permanente dinamico l'avrebbe l'ingranaggio meccanico, che con la parte a diametro maggiore va in un verso e poi l'altro, più piccolo risponde in verso opposto: solo due: questo è Naturale, ma i due stessi versi forse no, ed è per questo che invalidano... ma come sempre io dovrei provarle tutte, perché ho sensibiltà... OK, va bene... a me interessa il multiplo di 4 cioè multiplo di 52:13 . Più dentini ci sono meglio è per l'impostazione... ho cercato ma non trovo i multipli... e siamo alle solite: il su misura di commercio dove sta ?

                                                            Un altro modo di ingegneria sarebbe l'albero a camme tipo di automobile o appunto come il radial engine
                                                            Radial engine - Wikipedia, the free encyclopedia Però sempre adattarlo... con ricerca assidua, oppure evitare! costa troppo...

                                                            Che ne dici di convergere sul propulsore.mov migliorato al massimo? Se non erro... è il sistema più semplice, facile, e più produttivo... Si avvale di formare un segmento ideale, ma senza alcun problema, estendibile a piacere su qualsiasi geometria, e che poi in repulsione esce fin troppo bene... al punto che in quello che sto studiando è necessario penso un sistema di guide per la dinamica esagerata di default che forse è come per il progetto cammalight... e sono componenti costosi... oppure sempre idee geniali... anche se io ora ho il progetto in tasca, ci sarà sempre da intervenire per ottimizzare il sistema.

                                                            Comunque sia il bel po' mdi energia in più lo offre il comporre in disequilibrio, cioè porre le forze da max a min (Propulsore.mov) ad esempio se gli statori sono 11 ci saranno 11 moduli sovrapposti in stack e poi dieci, nove, otto, sette ... sino ad uno. Allora la parte mobile cerca con più velocità di andare a prendere il campo più debole... vorrebbe campo = zero... la repulsione costringe a questo "andare via", fuggire... perciò l'inerzia può essere esagerata, e se poi la meccanica ritorna allo start mi sa che si ha il motore.
                                                            Questa costruzione è da fare uno statore alla volta e in funzione di prima mettere il rotore in interazione col primo statore posato e fissato. La relazione ternaria dal terzo statore in poi è il campo magnetico permanente reso armonico per sviluppare moto e forza motrice.

                                                            Io non vedo davvero altri schemi! Appunto la Natura vuole bilanciare il sistema per portare autosostentamento a zero ... L'unico modo è disequilibrio totale, potenziato e io non so ancora se scalare di 2 moduli o più serva ad aumentare la spinta... Ripeto: il blocco è risolto... geometria e meccanica del rotore è dovuta, regolazioni e ottimizzazione sono da discutere.

                                                            Opzioni: ristudiare lo sfasamento interno, cioè tentare di fare girare il mio avatar o roba simile...
                                                            Che ne so... se appunto per repulsione mettendo bismuto laddove il sistema va in stallo... cose così... mah... questo èerò è arte di comporre con condizione di ricerca anche di non riuscire affatto!

                                                            Questioni in sospeso: ma il rotore potrebbe avvalersi di essere reso a cuneo, invece che bilanciato come una piastra ? Cioè il disequilibrio completo è anche sbilanciare il magnetismo del rotore ? C'è guadagno di resa ? Chissà il rendimento del Propulsore Ciclico perfezionato...

                                                            E tutto questo a codice di programmazione lo si può poi scrivere e compilare ?

                                                            Ciao
                                                            Ultima modifica di mostromagnetico; 10-06-2012, 15:08.

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                                                            • Meccanismi che rivoltano o spostano i magneti richiedono sempre un sacco di energia.

                                                              Per quanto riguarda i fluxgate che intendi tu, per ora devo informarmi e rifletterci un po' sopra, perché vorrei chiarire alcuni aspetti che non ho mai approfondito...

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