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Steven Mark

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  • #31
    Beh,in primo luogo speravo si innescasse muovendo in sincrono i due magneti sui secondari.Le tensioni ottenute erano di pochi millivolt,ma nulla di fatto .Dopodichè,a tester collegato,ho provato a iniettare tensione di batteria a 3 Volt direttamente sul carico,ma non si è avviato alcun processo di accensione.
    Ma non è che il primario deve avere stesso numero di spire del secondario?....visto cosi',il circuito mi sembra sbilanciatuccio,se non altro dal punto di vista di tensioni e ampere......

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    • #32
      forse il circuito deve essere formato da un toroide ???? e nn da barre.....

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      • #33
        i toroidi senz'altro fanno sì che il campo dell'uno non influisca sull'altro (e questo potrebbe essere importante - potresti risolvere distanziando le barre di svariati chilometri :huh: )

        CITAZIONE (OggettoVolanteIdentificato @ 19/11/2006, 02:36)
        Beh,in primo luogo speravo si innescasse muovendo in sincrono i due magneti sui secondari.

        piuttosto, io proverei a mettere uno dei due magneti, far riposare il tutto, e poi attaccare di colpo il secondo ...

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        • #34
          Suggerimento valido,proviamo ad operare con due toroidi.Se non funziona,ti picchio. <img src=">
          Anzi, VI picchio.Ovviamente uno alla volta <img src=">

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          • #35
            Niente,pare che anche i toroidali gli facciano schifo,e non eroga un bel nulla.

            image

            Ho testato il circuito con tutte le varianti possibili,dislocando i magneti dappertutto.Ho provveduto anche a fornire tensione per avviarlo,sperando in un feedback delle bobine,ma pare che non gradisca molto.
            L'unica cosa degna di rilievo è che l'accrocchio di fili e toroidi rileva una leggera 50 Hertz,trattandosi in fondo di una sorta di spira captatrice.

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            • #36
              ma i magneti dove li hai messi?
              non dovrebbero essere inseriti all'interno del toroide tagliato?

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              • #37
                Nello schema che hai trovato,i magneti sono sopra il toroide,e non nel nucleo,per evitare interferenze di campo con il primario. Nella foto allegata sono solo posati su un piano,nelle prove li muovo a mano o li nastro,ma si creano solo pochi millivolt impulsivi.E' evidente che questi pochi millivolt non riescono a passare la soglia dei 0.625 Volt di caduta del diodo,ma anche fornendo energia esterna il circuito non va.......poi,può anche essere che sbaglio frequenze di impulso o induttanza,sia ben chiaro.
                Quasi quasi avvolgo una terza spira,e ci inietto un po' di radio/audio frequenza,metti caso che si avvii......

                P.S. a proposito,cos'è quella linea che mette in corto il secondario? si intravede nel disegno di Renè Rator,ma non l'avevo notata prima.....è per caso un corto-circuito nel secondario?? :blink: :blink:

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                • #38
                  OVI ... quella linea è il filo dell'avvolgimento che scavalca il magnete che è inserito dentro il toroide tagliato! (il rame non è avvolto sopra di esso per poterlo estrarre e inserire a piacimento)

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                  • #39
                    Oh,*****....senti,ma il toroide tagliato lo hai letto in giro, o si dovrebbe desumere dall'immagine?
                    Dunque,per ordine di rotazione,c'è il primario,un piccolo secondario,il magnete,un altro piccolo secondario,e basta?
                    i due secondari sono quindi ponticellati tra loro? :blink:

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                    • #40
                      il "secondario" (anche se secondo me è più giusto chiamarlo primario), in effetti è uno solo, si potrebbe pure evitare di frammentarlo in due porzioni ponticellate fra loro (credo) ... però, se puoi realizzarlo, tanto vale rispettare il disegno, no?

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                      • #41
                        Ho cambiato disposizione degli elementi. <img src=">
                        Due toroidi acciaiosi,tagliati e con magneti inseriti, avvolgimento primario con 130 spire totali,secondario 24 spire totali.

                        image

                        Il circuito non eroga alcunchè,che non sia il solito input della 50 Hertz domestica, e una debole polarizzazione del Nord geo-magnetico quando i toroidi si muovono in aria libera.In pratica,non vuol saperne di funzionare.Tra l'altro,l'immagine richiama parecchio le foto di Steven Mark,sia per quanto riguarda i due anelli toroidali,sia per il numero di cavi uscenti,sia per i due magneti impacchettati nel suo dispositivo a 60 Volt.Mi sa che siamo sulla strada buona,c'è da ragionarci un po ' su.

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                        • #42
                          Belli i toroidi molli!!

                          Ok, ora hai il necessario per verificare un po' di cose.
                          Fossi in te io farei questa prova:

                          Usando solo un toroide tutto scablato:
                          - situazione di partenza senza magnete - attaccare il magnete, misurando la tensione che si genera nel lato con più spire (da un capo alla presa centrale) ... ci vorrebbe un oscilloscopio, ma forse te la puoi cavare mettendo un diodo ed un piccolo condensatore (otterresti almeno l'ordine di grandezza del picco di tensione ottenibile)

                          se la tensione è troppo bassa o non apprezzabile può essere dovuto a diversi fattori:
                          1) il magnete è troppo debole per quel numero di spire (quindi: magnete più forte o più spire)
                          2) le correnti parassite nel nucleo stanno funzionando come un'unica grossa spira in cortocircuito abbattendo qualsiasi speranza di ottenere tensioni in qualsiasi altro avvolgimento (e questo dipende da come hai costruito i toroidi)

                          ... complimenti ancora per la voglia di sperimentare e costruire (come avrai notato sono bravo a parlare ma sono pigro <img src="> )

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                          • #43
                            Facendo scorrere il magnete su metà avvolgimento primario,lentamente,ho circa 2 milliVolt D.C..Mi sembra un po' una schifezza di tensione.Colpa del diametro rame? :blink: E' da 1 mm.......
                            Il magnete è particolarmente forte,ignoro i Gauss,ma mi storpia l'immagine dello schermo monitor quando è a 50 cm di distanza.Se incollo i due magneti tra loro,c'è il rischio di perderci un lembo di epidermide,sono attrattivi all'inverosimile.Più potenti non ne ho,devo usare questi......o al limite ne ho più deboli....
                            Compo,non è un problema se non costruisci nulla,importante è verificare pasticci eventuali e o suggerire qualcosa di utile,per il resto sono a disposizione di chiunque abbia qualche idea,qui in lab saldatore e tester sono belli caldi e attendono solo di essere usati <img src=">
                            Piuttosto,leggevo su un sito che Steven Mark forse ricreava un campo rotatorio tramite bobine,e più accelerava il campo girante più gli elettroni rotanti fornivano energia.Ora,non so se sia questo il principio di base,fatto sta che Renè somiglia fin troppo al device di Steven.Steven ho notato che usava 4 magneti,Renè solo 2,ma la struttura mi pare pressochè identica.

                            Converrà usare rame di altra sezione,per aumentarne l'induttanza?

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                            • #44
                              Ciao Ovi, anchio del Club degli Sperimentatori Pigri !! :P
                              Bella la realizzazione, ma cosa succede se lavori su uno solo dei tori e fornisci pulsata alle bobine di controllo ??
                              In questo modo puoi caratterizzare il comportamento del singolo toroide con un trasformatore ed un variac sul primario.
                              Hai rispettato il senso di avvolgimento delle bobine per l'annullamento del campo ?
                              Io non ho dubbi che NON funzioni, ma visto che ci sei ..... -_-

                              PS: Lo sò, come supporter faccio pena !! :lol: :P

                              Commenta


                              • #45
                                non credo che il diametro del rame pregiudichi nulla (a parte la corrente sopportabile, ma siamo ancora lontani da quello) ... piuttosto, il nucleo come lo hai fatto? (fil di ferro avvolto? ... ogni giro è isolato dall'altro? - ho sempre paura delle correnti parassite)

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                                • #46
                                  CITAZIONE (hike @ 21/11/2006, 00:50)
                                  Io non ho dubbi che NON funzioni, ma visto che ci sei ..... -_-

                                  Io pure sono convinto che non funzioni.Ma faccio parte del club degli sperimentatori pirloni.
                                  :lol:
                                  Si,le bobine sono tutte avvolte nello stesso verso,era una preoccupazione che avevo e l'ho rispettata per tutt'è otto gli avvolgimenti.(perchè parli di ''annullare il campo''? le spire non si devono concatenare in fase? :wacko: )


                                  Ecco,questo di immettere un bel segnale su una bobinetta potrebbe illuminarmi un pochino,ma anche dare uno sguardo a quel delinquente di Nagaoka potrebbe agevolarmi non poco,almeno risalgo a qualche valore.
                                  Che frequenza potrei dare in input? 100 Hertz,1 Khz,20 Khz?.....
                                  Premetto che il toroide non è certo dei migliori,non è a granuli ma è solo acciaio piegato curvo con uno strato di isolante,non vorrei fosse necessario qualche materiale esoterico di cui non dispongo........

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                                  • #47
                                    Bhè, forse non ricordo o non ho capito io. :huh:
                                    Le bobine ai lati del magnete, quando alimentate, dovrebbero annullare/ridurre i suoi effetti.
                                    Quale frequenza ?? Io partirei con i 50 Hz di un trasformatore. Giusto per rimanere sulla pulsata sinusoidale che il circuito sembra indicare.

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                                    • #48
                                      lo schema del Renè Raptor parla di corrente che annulla il campo del magnete permanente (l'impulso di tensione prelevato dall'avvolgimento con tante spire da un toroide và nell'avvolgimento con poche spire dell'altro toroide - avvolgimento affiancato al magnete - collegato in maniera tale che la corrente che percorre quest'ultimo avv. tende ad annullare o almeno a diminuire il campo magnetico del magnete permanente. Come reazione, nell'avvolgimento con tante spire, si induce una f.e.m. dovuta alla repentina variazione del flusso magnetico)

                                      CITAZIONE (OggettoVolanteIdentificato @ 21/11/2006, 00:58)
                                      Premetto che il toroide non è certo dei migliori,non è a granuli ma è solo acciaio piegato curvo con uno strato di isolante,non vorrei fosse necessario qualche materiale esoterico di cui non dispongo........

                                      ahia ... è qui casca l'asino. quel toroide sta funzionando, oltre che da buon conduttore di flusso magnetico, anche da buon conduttore elettrico, e, a tutti gli effetti è come una unica spira ciambelliforme cortocircuitata che vanifica tutte le speranze o quasi.
                                      Se non riesci a risolvere potresti fare i toroidi con fil di ferro sottile (il più sottile che hai): prima lo isoli e poi lo avvolgi a matassa larga così da ottenere un toroide composito (una specie di laminatura a fibre ... fibratura)

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                                      • #49
                                        Beh,di solito i toroidi sono comunque nuclei....che siano a microgranuli o ferrite o ferro,dipende dal circuito....non sapendo a che frequenza si opera,pensavo andasse bene anche dell'acciaio pieno;cosa che forse non va bene,immaginavo lo schema di Renè al pari di elettromagneti,che lavorano a frazioni di Hertz. Quand'è così,domani mi rimetto a frugazzare e cambio toroidi,quelli che ho disponibili e non ho usato sono ENORMI, roba da 2 Kilowatt,e sarebbe un casino adoperarli .Meglio cose piccole e non dispendiose

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                                        • #50
                                          Comunque OVI, bravo per la manifesta abnegazione per una causa che sai in anticipo .... persa !! :P
                                          Scusate, ma perchè non ci concentriamo attorno a qualcosa più divertente ?? :huh:
                                          No, non parlo dei quesiti di Compositore !! :lol: :P

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                                          • #51
                                            per il toroide si potrebbe usare quelle matassine di filo di ferro isolato con materiale plastico(verde) in pratica è il filo di ferro che si usa per legare le piante.....L'ho appena comprato,il filo è avvoloto in matasse di circa 5- 8 cm di diametro alte 4 cm ,sezione 0,5 per 50 metri(formano un bel toroide ben formato).resistenza della matassa tra i due capi 48 omm...L'ho preso prorpio da usare come toride...

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                                            • #52
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                                              p.s.: il Renè per come è sembra proprio una causa persa come dice hike, ma non è detto che non sia un buon punto di partenza da cui tirar fuori qualcosa di buono con opportune modifiche (e da come è fatto potrebbe essere quello che ha fatto Steven Mark) - per adesso l'importante è ottenere qualcosa di ben fatto (toroide buono - avvolgimenti che generano tensioni di un certo livello - accoppiare gli avvolgimenti in senso corretto - ecc... - poi pensiamo a modificarlo per tentare di farlo interagire col campo gravitazionale .... a proposito OVI, hai letto gli assiomi sull'elettrogravità che ti ho postato?)

                                              Edited by compositore - 21/11/2006, 15:45

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                                              • #53
                                                Ah,si,conosco bene quel filo plastificato,e,anche se qui non ne ho,non è detto che nei prossimi giorni non vada a prenderne un po' di metri.L'unica cosa negativa è data dalla discreta sezione della plastichetta verde,e dal fatto che occorre isolare le estremità del filo dopo che lo si taglia,pena falsi contatti accidentali nel fascio toroidale.
                                                Per stasera sto rispolverando un vecchio statore di Hard-disk,provo a sfruttarne alcuni lamierini circolari che sono belli e smaltati.

                                                Per quanto riguarda gli assiomi EG,li ho letti svariate volte,non avevo mai trovato su Google info così dettagliate,la materia è alquanto controversa (e quando mai!).A me sembrano veritieri.

                                                Detto questo,sento un po' il bisogno di affrontare,in linea teorica,il funzionamento del Renè Rator,non mi quadrano varie cose,soprattutto il fatto che si ignora se debba funzionare a basse frequenze,o con radio-frequenze;il dimensionamento di nucleo e spire è,a seconda della frequenza di impulso,dubbio,e non so bene come muovermi. <_<

                                                Commenta


                                                • #54
                                                  Se proprio dovesse funzionare, sarebbe autooscillante, una specie di oscillatore libero senza componenti attivi, per cui la frequenza vien fuori da sè da tutti i parametri in gioco (incluso il numero di spire, la sezione e la lunghezza del percorso magnetico, la sezione del rame, la permeabilità di tutto il circuito magnetico, le caratteristiche dei magneti permanenti, ecc..).
                                                  ... in pratica è l'ultima delle preoccupazioni ...

                                                  Commenta


                                                  • #55
                                                    Bien,immaginiamo sia un sistema risonante che cammina da solo.
                                                    Ora,inserendo un magnete,si crea un impulso.L'impulso si sposta verso l'altro toroide,e dovrebbe inibire l'altro magnete.Ma quest'impulso,vuoi per resistenze ohmiche,vuoi per perdite nel nucleo,è di sicuro inferiore al campo del secondo magnete,il quale non si inibisce.Come ceppa fa a funzionare in risonanza? :wacko:
                                                    Dove sta il surplus di energia?
                                                    Da ciò che vedo,l'impulso si comporta al pari di una molla:viene compresso verso il magnete,e torna indietro con la stessa intensità.
                                                    Per quanto ne capisco,Renè non deve 'inibire' un magnete,bensì disporlo esattamente al contrario,in modo che l'impulso sia attratto dal magnete,e non respinto.Lo schema pare fuorviante.

                                                    Commenta


                                                    • #56
                                                      sì ... fuorviante.
                                                      Per caso sai in che periodo è stato disegnato lo schema del Renè?
                                                      è precendente o successivo ai dispositivi di Steven Mark? (solo se lo sai ... non supposizioni ma dati certi ... è importante).

                                                      A questo punto penso di trasformare il tutto per farlo funzionare alla luce dell'interpretazione elettrogravitazionale che ho postato prima (mi sarebbe utile sapere se è nato prima Renè o Steven Mark - oppure l'uovo o la gallina se vuoi :lol: )

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                                                      • #57
                                                        Non si trova pù di tanto sul Renè Rator.Forse è il nome del macchinario,e non dell'inventore.Mi sto dissanguando gli occhi sui web,tanto per schiarirmi le idee.
                                                        Propongo io pure di rifare tutto lo schema,farò giusto un ultimo tentativo domani con un toroide diverso.per adesso,mi sto leggendo sta roba
                                                        http://my.voyager.net/~jrrandall/CookCoil.htm
                                                        può darsi che,essendo un brevetto del secolo scorso,abbia qualche utilità per iniziare a gettare un circuito .

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                                                        • #58
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                                                          Sono sempre più propenso a considerare gli scritti sull'elettrogravità, dato che il dispositivo di Steven Mark sembra proprio risentire del campo gravitazionale (come se lo convertisse in elettricità in qualche modo ... forse studiando bene la cosa ne veniamo a capo ... troppo esoterico? ... direi di si <img src="> ... ma se ci stai ... mi prendo un po' di tempo e vediamo cosa si può fare)

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                                                          • #59
                                                            http://my.voyager.net/~jrrandall/CookCoil.htm :lol: :lol:
                                                            L'ho cercato da una settimana questo sito !!!! mi ricordavo di averlo visto molto tempo fa!!!! bravo OVI



                                                            Cosa significa questa cosa?? un campo magnetico rotante indotto che crea interferenze con il campo gravitazionale??opp il campo gravitazionale ,che ruota in natura e genera una ddp nel circuito??
                                                            image

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                                                            • #60
                                                              CITAZIONE (Framoro @ 22/11/2006, 12:54)
                                                              http://my.voyager.net/~jrrandall/CookCoil.htm :lol: :lol:
                                                              L'ho cercato da una settimana questo sito !!!! mi ricordavo di averlo visto molto tempo fa!!!! bravo OVI



                                                              Cosa significa questa cosa?? un campo magnetico rotante indotto che crea interferenze con il campo gravitazionale??opp il campo gravitazionale ,che ruota in natura e genera una ddp nel circuito??
                                                              image

                                                              Se leggi tutto bene fino in fondo il tizio dice che il circuito NON funziona.
                                                              Ora ci si chiede se sia per le dimensioni la disposizione etc ... se costruisci un trasformatore, cosa che lo straordinario dispositivo alla fine E', non importa quanto grande o se sia toroidale in aria con o senza nucleo etc ... questa macchina elettrica FUNZIONERA' , questo e' un principio sempre rispettato se sai come funziona e perche'. Se lo costruisci a dovere fara' quello che ti aspetti faccia.
                                                              Mi sembra che due bobine attaccate in aria, si fa' per dire, non dovrebbero generare niente dal nulla. E cosi' puntualmente e'.
                                                              Ci si chiede anche a volte perche' della gente spenda tempo e denaro a brevettare qualcosa che poi non si vede mai in giro. E semplice, cosi' il tuo nome viene ricordato per sempre. Ed e' quello che puntualmente accade.
                                                              Un buon esempio ce l'hai sulla piana di Giza, si fa' sempre per dire, un cattivo esempio ce l'hai qui'.

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