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come nasce il motore a parallel path (il mostro)

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  • Originariamente inviato da triac60 Visualizza il messaggio
    Bisogna procedere per gradi, a partire da pilotaggio degli IGBT.
    Nella pagina PDF sotto Static Characteristics - Collector-Emitter saturation voltage si può notare che la tensione di saturazione (VCEsat) tipica è di 2,5V con un 'TENSIONE' di pilotaggio del Gate a 15V.
    Originariamente inviato da Fred.Fusion Visualizza il messaggio
    Dico un'ovvietà: la corrente in gioco (7A a 50v) a quella frequenza sia i mosfet che gli igbt di cui si discute "se la mangiano a colazione" (peraltro anche gli irf540 di cui in passato sono stato un pernicioso uccisore seriale ).

    Concordo, se i mosfet (gli ibgt non li conosco bene) non sono in saturazione, perchè una tensione troppo bassa viene fornita al gate, funzionano in zona lineare, lavorando praticamente come delle resistenze, quindi dissipando un sacco di potenza all'interno, per cui si scaldano un saaaaaaaaaaacco...
    Altro caso poterbbe essere questo (anche se non ho più memoria degli ordini di grandezza, quindi potebbe essere una ca**ata)
    Oltre alla tensione sul gate, controllate dai datasheet che il pic riesca a dare abbastanza corrente (seppur piccole ci sono correnti di perdita tra gate e source) che se sono maggiiori rispetto a quelle che il pic riesce a dare... boh, non mi ricordo cosa succede, ma credo di nuovo lavori in zona lineare (perchè non riesce a oprtare la tensione in alto sul gate)
    Ciao!

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    • Scusa Mac spiegami meglio se possibile...

      Originariamente inviato da mac-giver Visualizza il messaggio
      libero gira a 400g.min


      me sa che 24ore non bastano più in una giornata..

      Vorrei sapere se la potenza meccanica del mostro è applicata al generatore di cui parli e tira fuori soltanto i watts delle due lampadine (mi sembrerebbe pochino).
      Spero invece che le varie lampadine accese lo siano in virtù di energia residuale e che la forza di rotazione del mostro sia ancora tutta da applicare ad un generatore di corrente...Spero
      Forza ragazzi....

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      • raga ho fatto un botto da paura..ma ho capito alcune cose..

        allora ho ridotto il duty di tantissimo.. figuratevi che i fori finestra che passano davanti al fototransistor erano da 20mm e le fasi come vi spiegai erano leggermente accavallate..e i consumi super abbondanti..

        ho ridotto i fori a 10mm e il mostro consumava effettivamente di meno e rendeve di più, ma non come mi aspettavo, cmq riducendo il duty devi aumentare inevitabilmente i V

        allora sono arrivato a 73V e 1,9 A con una coppia di 3,15nm a 194gmin..

        dovrebbero essere 137watt IN 92 in uscita compresi i picchi(29watt)

        diciamo un bel rendimento da motore di buona qualità..

        ma ora andiamo avanti.. la riduzione del foro non ha dato un abbassamento dei consumi molto considerevole, allora li ho ridotti ulteriormente fino ad arrivare a soli 3mm di foro!

        praticamente tra un impulso e un altro c'è una bella pausa..io pensavo manco girasse invece..gli sbam sbam dei condensatori fanno sempre il loro egregio lavoro..

        ma lo sapete cosa è successo? aumentando i Volt di alimentazione tipo a 240V il motore si prendeva meno di 2A e dal lato picchi erano accese a 200V due lampadine in parallelo da 100watt! praticamente uscivano quasi 200WATT dai picchi il motore girava a piu di 400g min stavo per fare la misurazione aumentando la coppia frenante e...

        sboooommmmm! un botto mai visto.. sono esplosi due mos

        va bè..allora ma tutto questo che vuol dire? che forse il duty va dato ancora piu ridotto..

        va aumentato il carico assorbito dai picchi, in modo che, come dice 00( e me sa che c'ha ragione) il flusso fa fatica a tornare apposto rimanendo più tempo a fare lavoro gratuito sul rotore..

        mi sa che è così..

        ragazzi che botto..

        per questa settimana basta prove, mi concedo una domenica di svago se no sbrocco..

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        • Se in più dietro ci metti le grandi C che spingono il flusso e poi lo risucchiano (facilitando ulteriormente l'incremento del carico sui picchi) insieme alle bobine laterali, le cose dovrebbero migliorare ulteriormente...E poi come si dice e come si sa...per la riuscita di tutte le grandi imprese, ad un certo punto diventa determinante il cosiddetto fattore C... ...........Forza Mac.................

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          • si angelo, abbiamo fatto una simulazione al pc, con zio fab, e abbiamo notato che con la mega C abbiamo un abbassamento del valore di induttanza, e quindi una velocità maggiore di spostamento del flusso, ma solo con la bobina della MEGA C, lasciando spente quelle laterali..

            perchè se fossero impulsate tutte e 3 avremmo invece una perdita, per l'aumentare del valore..

            allora si potrebbe fare in questo modo, impulso per la spinta da mega C , recupero dalle laterali..

            le laterali le usi come 'freno' di ritorno,recuperando appunto l'energia del picco che viene rallentato dal carico, la C solo come deviatrice, dovrebbe funzionare..almeno il simulatore dice questo, poi zio fab se avrà tempo vi darà ulteriori specifiche..

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            • Riducendo il duty aumenta la tensione "picco di Lelnz" forse i diodi del mosfet nn hanno resistito e sbammmmmm Impulsi brevi danno energie molto alte (impulsi solitonici)vedi esperimenti di Tesla e Gray......Bisognerebbe provare a sostituire i mosfet con delle valvole(molto più resistenti)aumentare la tensione a 200 400 V, ridurre la corrente e rendere l'impulso breve.
              Comunque grande Mac


              P.S. ho visto sul forum delle bici elettriche che c'è un'altro mac-giver.....forse sei tu ?

              Buona domenica a Tutti .
              Framoro...

              Commenta


              • Originariamente inviato da triac60 Visualizza il messaggio
                Sarebbe opportuno vedere lo schema attuale che sta usando kekko, e cercare insieme di venirne a capo.
                Secondo me bisognerebbe partire da una tensione di alimentazione fissa e da quella polarizzare e pilotare correttamente i transistor (MOS o IGBT), e sarebbe utile anche conoscere quanti e quali sensori sono utilizzati attualmente.
                Ed in particolare il circuito di pilotaggio dei gate. Se non ci sono opto e per via dei condensatori lato negativo ... e come faceva notare nn mi ricordo piu' chi ha si! ... 00mei http://www.energeticambiente.it/para...#post118851603

                E .... come diceva anche Leo48 due o tremila post fa ... http://www.energeticambiente.it/para...#post118848340

                Dopo pensiamo al "picco di lenz". Recuperarlo senza un avvolgimento ausiliario in una configurazione NON a ponte (H drive) non è possibile. Si puo' solo dissiparlo ...

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                • Originariamente inviato da Gianfranco Visualizza il messaggio
                  Riducendo il duty aumenta la tensione "picco di Lelnz" forse i diodi del mosfet nn hanno resistito e sbammmmmm Impulsi brevi danno energie molto alte (impulsi solitonici)vedi esperimenti di Tesla e Gray......Bisognerebbe provare a sostituire i mosfet con delle valvole(molto più resistenti)aumentare la tensione a 200 400 V, ridurre la corrente e rendere l'impulso breve.
                  Comunque grande Mac


                  P.S. ho visto sul forum delle bici elettriche che c'è un'altro mac-giver.....forse sei tu ?

                  Buona domenica a Tutti .
                  si si sono io.. non ho più postato per mancanza di tempo, e poi posterò quando è pronta la bici drugster

                  motore brushless sovralimentato da 48V a.. 115!! dovrebbe fare 100kmh.. poi faremo il video..se non ci arrestano prima..

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                  • Originariamente inviato da mac-giver

                    va aumentato il carico assorbito dai picchi, in modo che, come dice 00( e me sa che c'ha ragione) il flusso fa fatica a tornare apposto rimanendo più tempo a fare lavoro gratuito sul rotore..
                    beh... è una applicazione della legge di Lenz
                    la stessa legge che ti frena il mostro quando lo fai girare col trapano e metti un carico sulle bobine

                    ti ricordi quando un certo personaggio su un altro forum
                    diceva che la legge di Lenz deve essere usata a nostro favore
                    e tutti gli altri (me compreso) dicevano che era impossibile
                    perchè la legge di lenz si oppone al movimento del flusso ????

                    aveva ragione uno e avevamo torto noi altri...

                    sai perchè sono scoppiati i mos ?
                    temperatura ? troppa I ? troppa V ? attentato ?

                    ciao
                    00mei

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                    • Originariamente inviato da Gianfranco Visualizza il messaggio
                      Riducendo il duty aumenta la tensione "picco di Lelnz"
                      e perchè mai ?

                      la tensione del picco di lenz è data da una equazione
                      che non può tenere conto della fase di carica del circuito magnetico....

                      o mi sono perso qualcosa ???

                      00mei

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                      • Penso intenda che riducendo il duty si aumenta però la tensione di alimentazione... e quindi i lenz di ritorno...
                        Ciao!

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                        • Riducendo il duty la tensione inversa aumenta se la Vcc sale
                          L' energia necessaria a deviare il flusso e +- sempre quella ma in un tempo minore ... da cui si capisce che la Vcc deve essere + alta
                          Il picco inverso sara' + elevato.
                          Non credo sia questa la ragione del botto. Vediamo ...

                          Commenta


                          • Buona domenica a voi.
                            Cosa ne dite se invece della C per chiudere il PP ci si facesse tagliare i lamierini a 45° ?

                            In quel modo credo che le perdite sarebbero minori che non prendendo il flusso perpendicolarmente. Dico bene?

                            Commenta


                            • si rino figo il disegno! ma hai presente cosa significa fare quel taglio a tutti quei lamierini?

                              in confronto le C sono gratis! eh eh

                              nella c l'andamento del flusso è solo curvato ma i grani lavorano dritti nel loro verso!

                              domani verifica il perchè del boto.. mi sa che i mos sono esplosi per un falso contatto sulla batteire di condensatori da 500V sulla linea del recupero dei picchi, dove a valle sono attaccate le due lampadine! per una frazione non è arrivato l'assorbimento del picco(quindi non si è scaricato) e svamP deve aver distrutto il diodo sia quello esterno che quello interno al mos e buonanotte..

                              che botto..

                              Commenta


                              • Originariamente inviato da Gianfranco Visualizza il messaggio
                                Riducendo il duty aumenta la tensione "picco di Lelnz" forse i diodi del mosfet nn hanno resistito e sbammmmmm Impulsi brevi danno energie molto alte (impulsi solitonici)vedi esperimenti di Tesla e Gray.......
                                Si Gianfranco, plausibile.
                                Ho perso ormai il filo delle vs. prove e non conosco i dettagli tecnici di pilotaggio, ma questa è, tralasciando le considerazioni sui .... solitoni, una delle basi di un controllista. Quando si deve ridurre il trasferimento di energia ad un avvolto occorre adattare almeno due parametri di pilotaggio alla natura del carico.
                                Lo spegnimento del pilota decreta l'inizio del fenomeno di lenz, il Toff_max deve essere scelto in modo che il mos non veda crescere il Lenz oltre il sopportabile: V(BR)DSS. L'effetto che si ingenera è relativamente lento (intendetemi, stò parlando di spegnimenti consecutivi e ripetuti di azionamenti alta velocità e non dipende solo dalla tensione) e procura una deriva termica in giunzione, con temperature che salgono oltre i 330°C. Tutto si conclude entro breve con il corto secco del parassita, sempre.
                                Un puntale HV di oscilloscopio aiuta a comprendere meglio di un post.
                                Il trucco stà, a parità di duty, nell'aumentare la freq di PWM (compatibilmente con un sacco di altre cose) che si traduce nella diminuzione del Toff_max.
                                Certamente al mos toccherà sopportare le conseguenze dell'inversa relativa l'ultimo spegnimento, ma qui occorre giocarsela terminata la fase di prima sperimentazione.
                                Ciao.
                                Ultima modifica di Hike; 22-06-2008, 18:32.

                                Commenta


                                • Originariamente inviato da Elektron Visualizza il messaggio
                                  Riducendo il duty la tensione inversa aumenta se la Vcc sale
                                  L' energia necessaria a deviare il flusso e +- sempre quella ma in un tempo minore ... da cui si capisce che la Vcc deve essere + alta
                                  Il picco inverso sara' + elevato.
                                  Non credo sia questa la ragione del botto. Vediamo ...
                                  raga....

                                  il picco di lenz è dato fal movimento del flusso
                                  che si sposta tornando dal lato rotore alla zavorra
                                  INDIPENDENTEMENTE
                                  da come è stato spostato nella prima fase (dalla zavorra al lato rotore)

                                  se cambiate duty e Vcc di alimentazione nella prima fase
                                  in modo che l'energia fornita sia la stessa
                                  il picco di lenz dipendera solo dal carico

                                  se cambiate duty e Vcc di alimentazione nella prima fase
                                  allora cambiate l'energia dentro al PP
                                  e allora il picco di lenz dipenderà dal carico e dalla alimentazione

                                  (il discorso è piu complesso, ma questo è un modello estremamente preciso)

                                  da cui si capisce che la Vcc deve essere + alta
                                  Il picco inverso sara' + elevato.
                                  no, non sono per niente d'accordo
                                  nel momento in cui spengi l'alimentazione
                                  il flusso torna nella zavorra con una velocità che dipende da:
                                  - comportamento magnetico dei lamierini
                                  - carico (la corrente nel carico sostiene il flusso dal lato rotore)
                                  e la legge di lenz chiarisce che la ddp sul carico è -dfi /dt

                                  dico e ripeto:
                                  a parità di energia fornita in fase di alimentazione (variando duty e Vcc)
                                  e a parità di velocità del rotore
                                  NON C'E' ALCUNA VARIAZIONE nel comportamento del sistema durante la scarica.

                                  ciao
                                  00mei
                                  Ultima modifica di 00mei; 22-06-2008, 23:38.

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                                  • Simulazione con collegamento bobine in serie o in parallelo?

                                    Originariamente inviato da mac-giver Visualizza il messaggio
                                    si angelo, abbiamo fatto una simulazione al pc, con zio fab, e abbiamo notato che con la mega C abbiamo un abbassamento del valore di induttanza, e quindi una velocità maggiore di spostamento del flusso, ma solo con la bobina della MEGA C, lasciando spente quelle laterali..

                                    perchè se fossero impulsate tutte e 3 avremmo invece una perdita, per l'aumentare del valore..

                                    allora si potrebbe fare in questo modo, impulso per la spinta da mega C , recupero dalle laterali..

                                    le laterali le usi come 'freno' di ritorno,recuperando appunto l'energia del picco che viene rallentato dal carico, la C solo come deviatrice, dovrebbe funzionare..almeno il simulatore dice questo, poi zio fab se avrà tempo vi darà ulteriori specifiche..
                                    Mi permetto di consigliarvi se non lo avete già fatto di simulare il collegamento delle laterali non soltanto in serie con la C spingente ma anche in parallelo. Ho notato tempo fa una cosa (che per voi probabilmente sarà scontatissima ma che per scrupolo vorrei ugualmente segnalare) In un avvolgimento su nucleo toroidale si ottengono risultati pratici di andamento del flusso molto diversi se invece di avvolgere le spire continuamente su tutta la superficie si avvolgono a tratti e poi si collegano in parallelo. Scusate la banalità se ci avete già provato.
                                    Ovviamente sono daccordissimo sull'ipotesi di spinta con C e recupero con le laterali.

                                    Forza ragazzi...Certo che immaginare il mostro con le C sporgenti (come le testate della BMW) e con il pilotaggio a valvole (tipo ampli retrò) diventa veramente una cosa fantastica da museo delle scienze....Poi anche il voltaggio è importantissimo non dimentichiamo che i Volt sono la velocità degli elettroni e con la C che spingono delle belle martellate elettromagnetiche di grande ampiezza mi sa che dovrebbero fare un buon servizio. Se potete cercate di tenervi anche sopra i 400 V fino a testare il limite di isolamento dei conduttori..
                                    Che forza ragazzi.. (sto pensando all'esplosione dei mos..).

                                    Commenta


                                    • Originariamente inviato da mac-giver Visualizza il messaggio
                                      per una frazione non è arrivato l'assorbimento del picco(quindi non si è scaricato) e svamP deve aver distrutto il diodo sia quello esterno che quello interno al mos e buonanotte..
                                      ti conviene fare una protezione da lasciare sempre collegata:
                                      prendi una candeletta per motori
                                      avvicina l'elettrodo esterno a quello centrale in modo che scintilli a 300 V
                                      mettila in parallelo al PP
                                      cosi che se manca il recupero del picco di Lenz
                                      questo fa scoccare una bella scintilla
                                      e non distrugge i mosfet

                                      questo sistema potrebbe essere usato per far palleggiare il flusso a dx e sx del PP
                                      ma non chiedetemi di piu, ancora non ho le idee chiare

                                      00mei

                                      PS
                                      finalmente ho capito perchè i PP devono essere grossi per funzionare bene
                                      è l'uovo di colombo, basta pensare a come funziona il PP
                                      nei prossimi giorni proverò a dimostrarlo matematicamente
                                      ma è abbastanza complesso perchè c'è da tenere conto degli equilibri energetici
                                      con la rotazione del rotore....

                                      potrebbe saltare fuori qualche formula che ci aiuta a capire come far girare il mostro per avere migliori rendimenti

                                      ad occhio direi che deve lavorare con una energia elettrica fornita ben definita abbastanza bassa,
                                      e con un carico meccanico opportuno

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                                      • Originariamente inviato da 00mei Visualizza il messaggio




                                        finalmente ho capito perchè i PP devono essere grossi per funzionare bene
                                        è l'uovo di colombo,



                                        Il rendimento maggiore di un PP grosso rispetto ad uno piccolo è reale,ed è riscontrabile nella letteratura di elettrotecnica.Il PP,oltre che motore,è anche considerato trasformatore:il trasferimento di flusso puo' arrivare al 99%,cosi' come si evince dalla manualistica industriale.

                                        Sebbene tenti di entrare in discussione il meno possibile (si sta verificando l'intasamento del thread,cio' è scomodo per chi farà la lettura e per rintracciare i dati),mi incuriosisce un particolare del PP:
                                        nei primi test,si avvolgono le bobine,verificando che il flusso si sposti con frazioni di watt con una batteria;
                                        nei test di ''accensione'',non si usa piu' la corrente DC della batteria,ma onde quadre ad impulsi,con duty-cycle!
                                        E' intuitivo pensare che si stia lavorando con centinaia/migliaia di Hertz,visti i millisecondi di lavoro dei Mosfet/Igbt.Questo comporta l'obbligo di dover avvolgere una nuova tipologia di bobine,costituite da una manciata di spire:è stata percorsa questa strada?
                                        In poche parole: un nucleo avvolto di elettromagnete,ottimizzato sulla corrente continua,non puo' fornire brillanti prestazioni quando si iniettano 1000 Hertz impulsivi!
                                        Non per nulla,i comuni trasformatori impulsivi hanno poche spire avvolte,se ne avessero centinaia la reattanza crescerebbe oltremisura,e cosi' gli sfasamenti.

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                                        • Originariamente inviato da IdentifiedFlyingObject Visualizza il messaggio
                                          Il rendimento maggiore di un PP grosso rispetto ad uno piccolo è reale,ed è riscontrabile nella letteratura di elettrotecnica.Il PP,oltre che motore,è anche considerato trasformatore:il trasferimento di flusso puo' arrivare al 99%,cosi' come si evince dalla manualistica industriale.

                                          Sebbene tenti di entrare in discussione il meno possibile (si sta verificando l'intasamento del thread,cio' è scomodo per chi farà la lettura e per rintracciare i dati),mi incuriosisce un particolare del PP:
                                          nei primi test,si avvolgono le bobine,verificando che il flusso si sposti con frazioni di watt con una batteria;
                                          nei test di ''accensione'',non si usa piu' la corrente DC della batteria,ma onde quadre ad impulsi,con duty-cycle!
                                          E' intuitivo pensare che si stia lavorando con centinaia/migliaia di Hertz,visti i millisecondi di lavoro dei Mosfet/Igbt.Questo comporta l'obbligo di dover avvolgere una nuova tipologia di bobine,costituite da una manciata di spire:è stata percorsa questa strada?
                                          In poche parole: un nucleo avvolto di elettromagnete,ottimizzato sulla corrente continua,non puo' fornire brillanti prestazioni quando si iniettano 1000 Hertz impulsivi!
                                          Non per nulla,i comuni trasformatori impulsivi hanno poche spire avvolte,se ne avessero centinaia la reattanza crescerebbe oltremisura,e cosi' gli sfasamenti.
                                          Il PP lo si può considerare sia trasformatore
                                          ma per i nostri scopi è piu semplice e proficuo considerarlo come una induttanza
                                          alla quale viene fornita energia, viene fatto svolgere un lavoro e poi viene ripresa l'energia restituita
                                          in pratica una ELETTROCALAMITA

                                          sul fatto che funzioni meglio quando è grosso
                                          oltre al principio del traformatore che prevede perdite percentuali minori in caso di grosse potenze
                                          c'è un altro principio che si va a sommare a questo fenomeno
                                          farò i calcoli, ma il fatto che la forza di attrazione vada con il quadrato della corrente fa molto comodo....

                                          quando alimentiamo il PP non ci interessa lo sfasamento o la reattanza,
                                          ci basta conoscere l'energia che viene trasferita al PP
                                          e i tempi con cui questa energia si trasferisce
                                          ... non dobbiamo fare un circuito lineare un AF, dobbiamo pilotare un carico magnetico....

                                          nel PP possiamo mettere avvolgimenti con molte spire
                                          questo richiederebbe una maggiore tensione e una minore corrente di alimentazione per spostare il flusso nello stesso tempo

                                          oppure bobine con poche spire che richiedono minore Vcc e maggiore corrente per avere lo stesso flusso spostato

                                          il conto va fatto con il bilancio energetico delle perdite nel rame, nel ferro e nella elettronica di controllo


                                          l'elettronica a mosfet dissipa con la regola RI^2
                                          dove R è la Rdson -> minore corrente e maggiore tensione
                                          inoltre, piu sono rapidi i pilotaggi e piu e rapida la risposta del mosfet minori sono le perdite

                                          il rame dissipa RI^2, ma R dipende dal numero di spire e dalla sezione del rame stesso
                                          facendo i conti e supponendo un cavo di rame con diametro sufficientemente grande da
                                          - rendere trascurabile l'effetto pelle
                                          - rendere trascurabile l'induzione tra spire adiacenti
                                          si trova un valore ottimale del numero di spire

                                          il dimensionamento delle bobine e dei trasformatori
                                          con bobine intercalate (vedi Tesla) o con bobine affiancate e via dicendo
                                          è stato studiato e modellato in modo molto veritiero
                                          quindi esistono equazione che ci possono far dimensionare il sistema in modo ottimale

                                          alla fine si potrebbero fare i conti esatti (li facevo all'università 15 anni fa quando progettavo switching in PWM e risuonanti),
                                          ma credo che si tratti di una miglioria da portare in un secondo prototipo di mostro

                                          ciao
                                          00mei

                                          ... è solo la mia idea...
                                          ho sbagliato tante volte, potrei anche aver sbagliato adesso

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                                          • mi sa che i pcchi sono distruttori.. distruggono qualsiasi diodo.. troppo potenti..

                                            mi sa che il discorso valvole sia la soluzione.. ma ci sono valvole da un 500watt??

                                            ma possibile che nel 2008 bisogna fa una cosa come nel 1800??

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                                            • Originariamente inviato da mac-giver Visualizza il messaggio
                                              mi sa che i pcchi sono distruttori.. distruggono qualsiasi diodo.. troppo potenti..

                                              mi sa che il discorso valvole sia la soluzione.. ma ci sono valvole da un 500watt??

                                              ma possibile che nel 2008 bisogna fa una cosa come nel 1800??
                                              Caro mac
                                              Un piccolo diodo 1N4007 sopporta benissimo tensioni inverse fino a 1500V.
                                              Se i tuoi si bruciano è probabile che i picchi di Lenz siano di tensioni superiori.
                                              In pratica pilotare le bobine in quel modo è + - il sistema utilizzato per i convertitori elevatori di tensione DC-DC.

                                              Leggi il mio post #506 a pag 21.

                                              Lascia perdere le valvole, te lo stiamo dicendo in tanti come fare(tutta gente che di MOS IGBT e TRIAC ne ha 'fumati' molti più di te).

                                              Pilotare il 'mostro' non è semplice..... è semplicissimo.

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                                              • Originariamente inviato da mac-giver Visualizza il messaggio
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                                                in confronto le C sono gratis! eh eh

                                                nella c l'andamento del flusso è solo curvato ma i grani lavorano dritti nel loro verso!
                                                Con questo confermi che i lamierini devono essere curvati, formando la C appunto, non dritti e tagliati a C... Giusto?

                                                PS: dai che dobbiamo mettere un motore PP a questa bestiolina...

                                                Piero 'Alex Svoboda'

                                                Gentes - Il forum da sfogliare

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                                                • ci sono valvole da un 500watt??
                                                  ci sono da vari KW anzi centinaia hai voglia!!!!!! in pratica nn hanno limiti
                                                  Le valvole sono impareggiabili ...hai vioglia mosfet e igbt quando lavori sopra i 5- 10- 20 kv e oltre

                                                  Però in questo caso basta un bello spinterometro di protezione(va bene la candela)e cablare bene il circuito,come hanno suggerito in molti.tipo triac60,00mei
                                                  Framoro...

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                                                  • Salve a tutti, il problema dei picchi che rompono i mosfet è un bel probl, lo so che basta un piccolo diodo per limitarli, infatti sui datasheet consigliano di metterli in parallelo con le bobine per mandare in corto le extratensioni.

                                                    Il nostro problema è che non potendoli mandare in corto, perchè si inchioda il rotore, siamo costretti a dissiparli, ma dissipandoli si ha il probl che cmq ai mosfet qualcosa gli arriva, e quel qualcosa li fa scaldare!

                                                    Infatti viene raccomandato assolutamente di mandare in corto i picchi per non causare danni ai mosfet, che su questo lato sono davvero delicati!

                                                    Una possibile soluzione è quella di utilizzare transistor o IGBT ma hanno il difetto di non chiudere totalmente a 0 come i mosfet e quindi dissipano anche loro scaldando, ricordiamoci che dei picchi che tengono accese a pieno due lampadine da 220V e 100W l'una, sono delle breccole mai viste, non esiste in nessun motore al mondo una cosa del genere. Basti pensare che i motori brushless da 500W (come il mostro) delle bici elettriche, vengono pilotati in trifase per mezzo di 3 mezzi ponti a H di mosfet. Bene, in queste centraline non vengono neanche usati i diodi di protezioni esterni, ma ci si affida a quelli interni dei mosfet, pensate quindi di che piccola entità sono i picchi.

                                                    Ecco perchè in genere questo probl si risolve facilmente con l'elettronica perchè non si ha a che fare con dei picchi di questo genere, è come dover proteggere un mosfet da un fulmine che gli arriva sul source :-S

                                                    L'idea della candela potrebbe andare bene se dobbiamo mandare i picchi in corto, perchè ricordiamoci che la barriera dell'aria funge come un diodo zener, e cioè non lascia passare la corrente fino al suo valore impostato (nel caso dell'aria la distanza fra gli elettrodi) e poi superato quel valore, con un effetto valanga passa tutto il resto.

                                                    Quindi quando scocca la scintilla, diciamo a 300 V (quindi circa 3 decimi di aria fra gli elettrodi) si ha che fino a 300V non accade nulla, dopo di che scoccata la scintilla si ha l'effetto valanga e la candela farà passare tutta l'energia del picco mandandolo in corto pieno, e questo non ci va affatto bene!

                                                    L'idea delle valvole potrebbe risolvere il probl perchè sono molto più resistenti di qualsiasi componente elettronico ed è praticamente impossibile romperle con i picchi di lenz, a meno che non gli arrivi un fulmine che spacca anche il vetro! Mi rendo conto però che tornare ad una tecnologia del 1800 nel 2008 è un po' triste, per quanto riguarda sistemi di amplificazione per carità vincono e vinceranno le valvole per semrpe, ma sul mostro spero che riusciremo a risolvere utilizzando qualcosa di più robusto.

                                                    ciao kekko
                                                    La sapienza è figlia dell'esperienza... Leonardo da Vinci

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                                                    • Originariamente inviato da triac60 Visualizza il messaggio
                                                      Caro mac
                                                      Un piccolo diodo 1N4007 sopporta benissimo tensioni inverse fino a 1500V.
                                                      Se i tuoi si bruciano è probabile che i picchi di Lenz siano di tensioni superiori.
                                                      In pratica pilotare le bobine in quel modo è + - il sistema utilizzato per i convertitori elevatori di tensione DC-DC.

                                                      Leggi il mio post #506 a pag 21.

                                                      Lascia perdere le valvole, te lo stiamo dicendo in tanti come fare(tutta gente che di MOS IGBT e TRIAC ne ha 'fumati' molti più di te).

                                                      Pilotare il 'mostro' non è semplice..... è semplicissimo.

                                                      concordo al 100%

                                                      con le valvole il rendimento te lo scordi
                                                      e non pensare che siano immuni da guasti... magari reggono un picco,
                                                      ma qualche EL509 e EL519 le ho fatte a pezzi esagerando con la potenza...

                                                      meglio i mosfet, credetemi !

                                                      gli elevatori di tensione DC-DC (detti STEP-UP ) sono il modello perfetto di come si deve alimentare il PP del mostro
                                                      infatti
                                                      il principio di funzionamento dello STEP-UP è quello di caricare a bassa tensione (per esempio 12V) una bobina
                                                      poi interrompere la tensione in modo brusco e convogliare quanta piu energia possibile (attraverso il picco di Lenz)
                                                      - direttamente nel carico -
                                                      ad una tensione maggiore di quella di alimentazione

                                                      L'uso piu diffuso è quello per gli impianti HiFi in auto dove servono tensioni alte per avere grande potenza su 4 Ohm

                                                      per il PP basta alimentare e recuperare il picco
                                                      spedendolo nel C di bulk piuttosto che nel carico
                                                      banale con l'alimentazione a H-Bridge

                                                      se cercate sulle vecchie riviste di nuova elettronica
                                                      trovate svariati circuiti come questi (step-up)
                                                      sono talmente semplici che funzionano bene anche montati in Kit minimali


                                                      I mosfet scaldano (secondo me) perchè rimangono accesi troppo tempo
                                                      per un corretto pilotaggio devono essere accesi per lo stretto tempo necessario
                                                      per far salire la corrente nella bobina a 2-3A (quelli che servono per deviare il flusso, non di piu)
                                                      quando questo limite è raggiunto il circuito deve essere aperto
                                                      il PP leggermete scaricato (diciamo che da 3 A si deve passare a 2,9)
                                                      e poi deve essere nuovamente alimentato per un tempo brevissimo per riportare da 2,9 a 3A la corrente nella bobina

                                                      questo richiede un sensore di corrente sulla bobina
                                                      un operazionale montato a trigger di Smith
                                                      e un controllo ON/OFF sulla alimentazione dei mosfet
                                                      che agisca insieme al PIC con una funziona AND

                                                      questo funzionamento comporta una frequenza di switching di qualche decina se non centinaia di KHz
                                                      con duty cycle variabile DURANTE IL TEMPO DI ON decretato dal sensore

                                                      è tutto molto piu semplice da fare che da raccontare
                                                      perchè ci sono integrati pronti all'uso per questi circuiti


                                                      vista l'esperienza in materia di circuiti di potenza
                                                      credo che qui sbaglio di molto poco

                                                      00mei

                                                      Commenta


                                                      • Originariamente inviato da Alex Svoboda Visualizza il messaggio
                                                        Con questo confermi che i lamierini devono essere curvati, formando la C appunto, non dritti e tagliati a C... Giusto?

                                                        PS: dai che dobbiamo mettere un motore PP a questa bestiolina...

                                                        no no dritti e tagliati a C

                                                        sono solo curvate..

                                                        eheh.. il problema delle batteire..

                                                        pensa che l'altair che produce le batteire ai nanofosfati 4kw a kg di batteire! se la sono acquistata! e mo non si sa come fare per avere quelle celle..

                                                        avrebbero risolto tutto..invece...

                                                        cerchiamo di fare un motore che consuma pochissimo cosi je potemo mette pure le duracell

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                                                        • Originariamente inviato da 00mei Visualizza il messaggio
                                                          concordo al 100%

                                                          con le valvole il rendimento te lo scordi
                                                          e non pensare che siano immuni da guasti... magari reggono un picco,
                                                          ma qualche EL509 e EL519 le ho fatte a pezzi esagerando con la potenza...

                                                          meglio i mosfet, credetemi !

                                                          gli elevatori di tensione DC-DC (detti STEP-UP ) sono il modello perfetto di come si deve alimentare il PP del mostro
                                                          infatti
                                                          il principio di funzionamento dello STEP-UP è quello di caricare a bassa tensione (per esempio 12V) una bobina
                                                          poi interrompere la tensione in modo brusco e convogliare quanta piu energia possibile (attraverso il picco di Lenz)
                                                          - direttamente nel carico -
                                                          ad una tensione maggiore di quella di alimentazione

                                                          L'uso piu diffuso è quello per gli impianti HiFi in auto dove servono tensioni alte per avere grande potenza su 4 Ohm

                                                          per il PP basta alimentare e recuperare il picco
                                                          spedendolo nel C di bulk piuttosto che nel carico
                                                          banale con l'alimentazione a H-Bridge

                                                          se cercate sulle vecchie riviste di nuova elettronica
                                                          trovate svariati circuiti come questi (step-up)
                                                          sono talmente semplici che funzionano bene anche montati in Kit minimali


                                                          I mosfet scaldano (secondo me) perchè rimangono accesi troppo tempo
                                                          per un corretto pilotaggio devono essere accesi per lo stretto tempo necessario
                                                          per far salire la corrente nella bobina a 2-3A (quelli che servono per deviare il flusso, non di piu)
                                                          quando questo limite è raggiunto il circuito deve essere aperto
                                                          il PP leggermete scaricato (diciamo che da 3 A si deve passare a 2,9)
                                                          e poi deve essere nuovamente alimentato per un tempo brevissimo per riportare da 2,9 a 3A la corrente nella bobina

                                                          questo richiede un sensore di corrente sulla bobina
                                                          un operazionale montato a trigger di Smith
                                                          e un controllo ON/OFF sulla alimentazione dei mosfet
                                                          che agisca insieme al PIC con una funziona AND

                                                          questo funzionamento comporta una frequenza di switching di qualche decina se non centinaia di KHz
                                                          con duty cycle variabile DURANTE IL TEMPO DI ON decretato dal sensore

                                                          è tutto molto piu semplice da fare che da raccontare
                                                          perchè ci sono integrati pronti all'uso per questi circuiti


                                                          vista l'esperienza in materia di circuiti di potenza
                                                          credo che qui sbaglio di molto poco

                                                          00mei

                                                          a questo punto postate un bel disegnino completo di tutto (modello nuova elettronica)

                                                          che così lo rifacciamo pari pari, colleghiamo il tutto e via..sperando che tutto funzioni.. ma mi fido di voi.. quindi! postateloooo

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                                                          • Originariamente inviato da kekko.alchemi Visualizza il messaggio

                                                            Ecco perchè in genere questo probl si risolve facilmente con l'elettronica perchè non si ha a che fare con dei picchi di questo genere, è come dover proteggere un mosfet da un fulmine che gli arriva sul source :-S
                                                            la tensione raggiunta dal picco dipende soilo ed esclusivamente dalla velocità del flusso che torna nella zavorra
                                                            e dal tipo di carico

                                                            se il carico è capacitivo è meglio perchè
                                                            piu sono scarichi i C e meno sale la tensione

                                                            ... e basta...

                                                            per questo è logico pensare che il picco debba essere convogliato nel condensatore di alimentazione
                                                            in modo che venga riutilizzato all'impulso successivo
                                                            cosi da scaricare il condensatore e cosi che il condensatore sia pronto ad attenuare il picco di tensione

                                                            Originariamente inviato da kekko.alchemi Visualizza il messaggio

                                                            L'idea della candela potrebbe andare bene se dobbiamo mandare i picchi in corto, perchè ricordiamoci che la barriera dell'aria funge come un diodo zener, e cioè non lascia passare la corrente fino al suo valore impostato (nel caso dell'aria la distanza fra gli elettrodi) e poi superato quel valore, con un effetto valanga passa tutto il resto.

                                                            Quindi quando scocca la scintilla, diciamo a 300 V (quindi circa 3 decimi di aria fra gli elettrodi) si ha che fino a 300V non accade nulla, dopo di che scoccata la scintilla si ha l'effetto valanga e la candela farà passare tutta l'energia del picco mandandolo in corto pieno, e questo non ci va affatto bene!
                                                            va bene come sistema di emergenza per evitare che un falso contatto
                                                            ti faccia scoppiare i mosfet

                                                            ricordati che il la corrente provocata dal picco di Lenz
                                                            puo essere sfruttata per mantenere segregato il flusso dal lato rotore
                                                            e quindi fargli compiere un lavoro (gratuito) mentre ti restituisce l'energia

                                                            è come essere una banca:
                                                            presti dei soldi e ti fai pagare per farteli rendere

                                                            presti energia al PP che compie un lavoro e quando te la rende compie lavoro gratuito

                                                            mettere il picco di lenz su un condensatore
                                                            comporta una grossa corrente e una bassa tensione allo spengimento del mosfet
                                                            e la grossa corrente impedisce al flusso di tornare nella zavorra
                                                            quindi il mosfet deve essere chiuso con un bell'anticipo rispetto all'affaccaimento totale del rotore sul polo del PP

                                                            Originariamente inviato da kekko.alchemi Visualizza il messaggio
                                                            L'idea delle valvole potrebbe risolvere il probl perchè sono molto più resistenti di qualsiasi componente elettronico ed è praticamente impossibile romperle con i picchi di lenz, a meno che non gli arrivi un fulmine che spacca anche il vetro! Mi rendo conto però che tornare ad una tecnologia del 1800 nel 2008 è un po' triste, per quanto riguarda sistemi di amplificazione per carità vincono e vinceranno le valvole per semrpe, ma sul mostro spero che riusciremo a risolvere utilizzando qualcosa di più robusto.

                                                            ciao kekko


                                                            Kekko, sinceramente...
                                                            se non passate al un sistema di alimentazione diverso
                                                            con un ponte H per ogni PP
                                                            prima di toglierne le gambe ci vorrà del tempo

                                                            I mosfet che hai tra le mani possono pilotare motori da diversi KW
                                                            se scaldano per 500W di alimentazione
                                                            significa che è l'alimentazione non è corretta
                                                            non che i mosfet non reggono...

                                                            ciao
                                                            00mei

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                                                            • Originariamente inviato da mac-giver Visualizza il messaggio
                                                              a questo punto postate un bel disegnino completo di tutto (modello nuova elettronica)

                                                              che così lo rifacciamo pari pari, colleghiamo il tutto e via..sperando che tutto funzioni.. ma mi fido di voi.. quindi! postateloooo

                                                              quello di TRIAC di qualche messaggio fa è perfetto per il ponte ad H

                                                              per il resto mi attrezzo con un pò di valori

                                                              ciao
                                                              00mei

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