Originariamente inviato da shardanaelettronica
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interveniamo sugli elettrodi
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interessante, Mannadillo. Ho cercato informazioni su questa Campana tibetana .
Pare abbia una "lunga vibrazione poliarmonica", (che dovrebbe significare onde sonore contenenti diverse armoniche con ampiezza molto simile e quindi non una frequenza particormente predominante e un lungo sostegno o "sustain" (termine tecnico più conosciuto nel campo della tecnologia acustica).
Inoltre vedendo il video e leggendo i commenti sembrerebbe necessitare una certa esperienza o perlomento una certa predisposizione tecnica per farla suonare. Il video in particolare sembrerebbe voler evidenziare il fatto che una volta "sgrossato" il suono grezzo mettendo in risonanza solo le frequenze con più lungo sustain (una sorta di selezione di qualità), colpendola con un "battacchio", si otterrebbe un suono molto prolungato.
Quindi se, come tu sostieni, esistesse un'analogia con la tecnica di scissione, questo significherebbe:
prima amplificare il più possibile le frequenze "buone" [quelle con fase più stabile, quindi con migliore coerenza], nell'ottica di ottenere in seguito migliore efficienza dando
poi un impulso più "deciso" e "mirato" a mantenere nel tempo un'oscillazione e/o un processo si fotolisi (quindi prima "ammorbidimento" con 2-3 Volts DC e poi la "botta" con il PWM a 12 o piu Volts con onda "pulsata" a frequenza... mirata)
Se non ho detto troppe caz....e, tu e Shard e altri state dicendo la stessa cosa, o sbaglio?
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ciao Endy. Certo concordo con te che alcune ipotesi espresse da alcuni sperimentatori vadano poi necessariamente comprovate con la pratica.
Tuttavia credo che sia bene discutere anche di teorie, non solo di realizzazioni pratiche, in particolar modo di quelle "plausibili".
Sul "plausibile" si possono avere idee discordanti, te ne do atto.
Ciò non toglie che se ne possa discutere civilmente e pacatamente: ed è quello che mi auguro. Stammi bene.
OT: seguo con molto interesse la discussione sul "nucleare adesso" e mi devo complimentere con te. ciao.
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Dear Clatom and other friends, sicuramente avete capito malamente ciò
che vado dicendo con dovizia di particolari da tempo. Premesso che ogni
frequenza sia essa elettronica o sonora o di qualsiasi altra specie risuona
ad una frequenza centrale caratteristica a cui si aggiungono delle armoniche sub e super, la stessa regola vale anche per le campane tibetane e quelle di sant'Appolinare. Hai detto una cosa giustissima Mannadillo (forse la più giusta che tu abbia mai pronunciato sino ad oggi).
Attenzione, senza sminuire le tue competenze. Esatto è l'acqua che deve
essere scissa e non gli elettrodi. Gli elettrodi devono trasmettere impulsi
con la massima efficienza e conduttività. Quale acqua si scinde a frequenza specifica? Nessuna, ti pregherei di sottolineare questo aspetto
in quanto coerente a quanto dissi più volte con fervore in varie stanze.
L'acqua in idrolisi cambia costantemente le sue caratteristiche atomiche
e molecolari, come si può asserire, chiedo a voi che l'acqua abbia una
frequenza di risonanza specifica? qualche tempo fa, un'avventore se ne uscì con una trovata goliardica che l'acqua risuonava a 2GHz per il principio del forno a microonde, destando notevole ironia ma, anche buon
gusto per la spiritosaggine ehehehehe. Endy non ho niente da provare
di cui sopra poichè esulo per non aver mai asserito simili idiozie. Regards.
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Originariamente inviato da clatom Visualizza il messaggiofotolisi
Originariamente inviato da shardanaelettronica Visualizza il messaggio1) come si può asserire, chiedo a voi che l'acqua abbia una frequenza di risonanza specifica?
2) qualche tempo fa, un'avventore se ne uscì con una trovata goliardica che l'acqua risuonava a 2GHz per il principio del forno a microonde, destando notevole ironia ma, anche buon gusto per la spiritosaggine
2) Infatti, di solito, i forni a microonde lavorano a 2,45 GHz. Il principio è quello del riscaldamento dielettrico.
Dielectric heating - Wikipedia, the free encyclopedia
Esiste addirittura una teoria semiclassica che giunge agli stessi risultati di quella quantistica. All'università, nei corsi di Fisica Generale II o di Campi Elettromagnetici, si perviene a grafici di questo tipo
i quali sono in accordo coi dati sperimentali. Attenzione: questo grafico ha valore solo qualitativo e non è riferito all'acqua!
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Originariamente inviato da shardanaelettronica Visualizza il messaggioHai detto una cosa giustissima Mannadillo (forse la più giusta che tu abbia mai pronunciato sino ad oggi).
Attenzione, senza sminuire le tue competenze. Esatto è l'acqua che deve
essere scissa e non gli elettrodi. Gli elettrodi devono trasmettere impulsi
con la massima efficienza e conduttività. Quale acqua si scinde a frequenza specifica? Nessuna, ti pregherei di sottolineare questo aspetto
in quanto coerente a quanto dissi più volte con fervore in varie stanze.
L'acqua in idrolisi cambia costantemente le sue caratteristiche atomiche
e molecolari, come si può asserire, chiedo a voi che l'acqua abbia una
frequenza di risonanza specifica?
in compenso gli esperimenti riportati (sono molto avanti con le scoperte ,sono veri scienziati che scelgono sempre la strada meno battuta...) nel libro Aqua di Roberto Germano , si asserisce che l'acqua cambia ph , dopo giorni o settimane , che è stata esposta a determinate frequenze , per un effetto non ancora precisato , ma che dico io (e quindi nessuno) è un'aumento della coerenza rispetto alla coerenza di partenza , nelle stesse condizioni iniziali (o meglio nelle stesse condizioni che attualmente ci è dato tenere sottocontrollo ...potrebbero esserci altri elementi nascosti .) .Quindi è chiarissimo che al variare delle condizioni , conducibilità tensione corrente pressione ect . variano le condizioni della massima producibilità , come è chiaro che avere uno schema di caricamento fisso , il "soggetto" possa rispondere in maniera diversa in quanto le condizioni che si possono tenere sotto controllo sono limitate e quindi meno resa .Più sono limitate più la variabilità della risposta può essere elevata .
Il magnetron non lo sà ma chi lo alimenta potrebbe risparmiare un bel pò se invece della frequenza fissa utilizasse frequenze variabili-adattive , ma non potrebbero essere venduti a pochi euro ...
La fretta imposta dai globalizzatori è tale che si rischia di cuocersi anche il cervello (telefonini wi-fi ect.ect.) ...Ultima modifica di mannadillo; 04-10-2010, 09:42.
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Mannadillo mi trovi perfettamente d'accordo con te per quel che riguarda le microonde atte a scaldare i liquidi. Ce l'ho anch'io il forno a microonde che ha voluto fortemente mia moglie e che non uso non tanto per paura che mi possa bruciare il cervello (che è già bruciato visto che mi occupo da sempre di giochi curiosi) quanto mi possa cuocere gli attributi sessuali che
mi servono ancora ehehehehe. No Mannadillo ai fini dell'idrolisi 2,5GHz non servono se non a scaldare l'acqua che invece, noi sperimentatori teniamo a chè non superi i 60°C e, non c'è venuta mai la smaniosi di usare microonde che, non sono la frequenza di scissione dell'acqua.
Se vuoi che ti indichi invece una frequenza ultrasonica per il vapore freddo e conseguente emulsione di liquidi spazia dai 2700 ai 3300hz.
Un'esempio pratico a caso, vengono fabbricate delle creme ringiovanenti
esfolianti per il viso ed il corpo delle donne a base di acido ascorbico e
beta carotene. Il primo è solubile in acqua, il secondo è idrorepellente.
Domanda, come fanno ad amalgamarli? certamente non con la dinamizzazione dei due principi attivi che produrrebbe un'amalgama grezza. Per avere un'emulsione raffinata le case farmaceutiche utilizzano
ultrasuoni così come facciamo noi per miscelare oli vegetali con gas HHO
formando un gasolio ecologico o similecologico. Unico inconveniente è che
un motore ad oli vegetali usati più l'hho emulsionato ha l'odore di una
friggitoria nei gas di scarico che, tuttavia trovo sia più salubre ed appettitoso dei gas aromatici della nafta e della benzina. Regards.
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Originariamente inviato da clatom Visualizza il messaggioNon c'è nessun motivo per alterarsi.
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Ciao Endy se gurdi il grafico di questa pagina
Water absorption spectrum
Il grafico fa vedere come cambia l'assorbimento alle varie frequenze.
Ma il punto non è quello, non si vuole scindere l'acqua con un'emissione elettromagnetica, ma si vuole tramite frequenze, date alle cella, facilitare la scisione, è sempre il passaggio della corrente a scindere l'acqua ma con gli inpulsi giusti si ottiene un rendimento migliore.Ultima modifica di GabriChan; 04-10-2010, 12:36.
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Vedi qualcosa che riguarda la coerenza? Io no.
non si vuole scindere l'acqua con un'emissione elettromagnetica
Ad ogni modo visto che avete avanzato mille modi diversi di fare l'elettrolisi non vedo perchè accettare anche questo input. O avete l'esclusiva?
Originariamente inviato da GabriChan Visualizza il messaggioma con gli inpulsi giusti si ottiene un rendimento migliore.
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Originariamente inviato da shardanaelettronica Visualizza il messaggioSe vuoi che ti indichi invece una frequenza ultrasonica per il vapore freddo e conseguente emulsione di liquidi spazia dai 2700 ai 3300 Hz.
Originariamente inviato da GabriChan Visualizza il messaggionon si vuole scindere l'acqua con un'emissione elettromagnetica
Originariamente inviato da clatom Visualizza il messaggiole frequenze "buone" [quelle con fase più stabile, quindi con migliore coerenza]
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Perchè si sia finiti a parlare di fotolisi non l'ho capito neanche io....
Riporto una simpatica tesi, che spiega cosa si intende per coerenza dell'acqua.
http://www.acquakangenpietromadama.i...20alcalina.pdf
Ora l'usare laser serve a portare l'idrogeno su un orbitale più esterno dell'atomo di ossigeno per rendendone più facile la scisione, l'usare gli ultrasuani serve a rompere i cluster che si formano nell'acqua modificandone la conducibilità e quindi il ph.
Usare tensioni e frequenze diverse con i pwm serve a completare l'opera di elettrolisi.Ultima modifica di GabriChan; 04-10-2010, 17:48.
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Be', un laser di frequenza opportuna può ionizzare la molecola d'acqua o indurre reazioni chimiche già di per conto suo, se ha la frequenza adeguata. Ma perché impiegate ultrasuoni, laser e PWM? È perché non usate un elettrolita? (E quindi c'è bisogno d'indurre la ionizzazione in altri modi?)
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È perché non usate un elettrolita?
Ma perché impiegate ultrasuoni, laser e PWM?
l'usare laser serve a portare l'idrogeno su un orbitale più esterno dell'atomo di ossigeno per rendendone più facile la scisione, l'usare gli ultrasuani serve a rompere i cluster che si formano nell'acqua modificandone la conducibilità e quindi il ph.
Usare tensioni e frequenze diverse con i pwm serve a completare l'opera di elettrolisi.Be', un laser di frequenza opportuna può ionizzare la molecola d'acqua o indurre reazioni chimiche già di per conto suo, se ha la frequenza adeguata.
Norrish e Porter, premi Nobel per la chimica grazie ai loro studi sulla fotochimica, sono riusciti a produrre reazioni di fotolisi molto veloci utilizzando luce laser (fotolisi flash).
I meccanismi con i quali l'acqua viene ossidata non sono ancora del tutto chiari ma è ipotizzabile la presenza di un sistema ciclico che sfrutta l'energia fornita dai fotoni per ossidare l'acqua.
Credo che la sinergia fra i tre metodi di cui avete parlato, sia più "proficua" del metodo singolo (mia idea personale)Ultima modifica di clatom; 05-10-2010, 01:05.
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Per errore ho omesso di mettere la "M" sugli hertz degli ultrasuoni ed in questo sostengo l'osservazione di Bessel a cui contesto nel contempo
la sua affermazione che gli ultrasuoni hanno una frequenza di 20KHz tranne che, Bessel non abbia inteso, come penso, che gli ultrasuoni partono da 20Khz ed anche meno almeno per gente di una determinata età. Vorrei raccontare un piccolo aneddoto senza tediare. Un frangente
in cui molti di noi si son trovati a patire. Una anziana professoressa di
matematica e scienze alle medie aveva il vezzo delle unghie lunghe e
quando cancellava alla lavagna di ardesia con la cimosa sfregava le unghie sull'ardesia e quello stridio ci procurava accapponamento della pelle a tutti i 34 alunni ma lo procurava anche lo sfregamento della cimosa, un gran fastidio, brividi di freddo, sensazioni prettamente sgradevoli. Era una frequenza di risonanza sonica che veniva percepita
dagli alunni come i topi percepiscono determinati ultrasuoni antitopo.
Ora provo fastidio al ricordo ma, probabilmente non percepisco più il
fastidio quanto il ricordo d'una senzazione sgradevole. Erano probabilmente frequenze aggirantesi dai 15Khz in su in quanto non feci
mai specifiche analisi. Tuttora graffiare una lavagna di ardesia mi provoca
oltre al fastidio uno spregio emotivo del fatto, non so come descrivervelo.
E' una risonanza negativa del corpo umano tutto, vorrei confabulare con gente che prova piacevolezza nelle situazioni soprascritte poichè credo che sia una risonanza negativa che accomuna tutti gli esseri umani ed è
una frequenza sonica che percepiamo e non accettiamo in assoluto. Se dovessi percepire simili uditi e sensazioni in maniera costante, ve lo dico confidenzialmente preferirei il trapasso. Mai provato niente di più sgradevole tranne il mal di denti, a grattare una lavagna d'ardesia con le unghie preferisco la muerte supina e subitanea piuttosto che espormi a questa tortura micidiale benchè mal percepita uditivamente, ma il solo
gesto sarebbe per me letale. Ecco la frequenza di risonanza, non poter
materializzare, metabolizzare certe frequenze sconvenienti. Noi ci comportiamo così con l'acqua che è l'elemento più vivo della terra ed a tuttora non sappiamo se l'acqua abbia piacere o fastidio a scindersi con gli ultrasuoni che ho introdotto io per primo, datemi almeno la paternità del fatto, senza presunzioni di primadonna, son stato io il primo a parlare di vapori freddi ionizzati da laser ultravioletti senza interferire sulle congetture altrui che son sempre vivificanti ed ho sempre visto in un rapporto intelligente da parte di tutti, nessuno escluso. Gli elettrodi son importantissimi per un idrolisi efficientissima, forse voi nemmeno ve lo immaginate o forse ve lo immaginate ed apponenete i vostri dubbi più che legittimi . Regards.
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Scusate ancora per il lapsus la frequenza di vaporizzazione dell'acqua
va da 2,7 a 3,3 Mhz ma anche di altri liquidi immiscibili con l'acqua anche
tramite dinamizzazione meccanica. Esempio: gasolio, 100cc di olio vegetale mezzo litro di hho con gli ultrasuoni avremo un'emulsione stabile. In questo settore si sta cimentando anche l'amico Vulcano su mio suggerimento e penso ne vedremo delle belle appresso. Gli oli vegetali
usati vanno recuperati con un colino a maglie strette prima per togliere
residui di farina ed altri residui di frittura, se poi vogliamo deodorarlo lo
si passa in un filtro a carboni attivi con forzatura di passaggio tramite
una vacuum pump, un sottovuoto esercitato su un contenitore in vetro
a tenuta stagna. Premetto che l'olio così trattato, in teoria potrebbe essere riutilizzato per altre fritture, tuttavia mantiene ingabbiati in parte
gli aromi di ciò che si è fritto, per cui nei gas di scarico del motore potremmo avere potremmo aspirare dei fumi simili a quelli d'una friggitoria poichè per deodorare completamente gli oli usati occorre un
processo molto più complesso ovvero di lavaggio vero e proprio con acqua e diluenti che spoetizzano lo sperimentatore anche perchè il processo, in termini di consumo energetico sarebbe superiore al profitto.
Occio, Occio agli elettrodi. Vi darò appresso notizie interessanti. Kind regards.
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Ciao una domanda, sopprattutto per un chimico come lucapat... è possibile stendere uno strato di carbonio tipo grafene su una piastra di alluminio o rame?
grazie per l'aiuto..
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Gabri complicheresti la faccenda della conduttività che si vorrebbe abbattere.
La grafite non è un buon conduttore ed un suo strato sulle piastre andrebbe contro quanto da noi confutato. Non ho mai provato ti premetto, però ho idea aprioristica che non possa produrre più HHO
di semplici piastre di acciaio inox normalmente usate in questo campo.
Io come ben sai (poichè sei uno dei pochi amici informati sui fatti) da un po di tempo uso degli elettrodi avvolti a chiocciola, l'unico forumista sin
ora, che ha adottato il mio sistema di avvolgimento degli elettrodi a chiocciola con piastre di niobio e titanio da 5cm di altezza per 1metro
di lunghezza è stato Wfcross che dai salti di gioia ha rischiato di fratturarsi il cranio contro il solaio dalla contentezza per non aver mai
visto una produttività simile con le piastre convenzionali. Forse fra i tanti
Wfcross è quello che investe di più in esperienze parallele, anche tu Gabri
sei una persona a me molto vicina anche umanamente e colgo occasione
di ringraziarti devotamente per gli auguri di buon compleanno il 29 set.
Nous son toute de assassin come disse Jan Gabin. Sapevi benissimo il mio debole che non è una pretesa ma, colgo con infinita gratitudine le persone ben auguranti con qualche luccicone agli occhi per la mia emotività. Fa veramente piacere avere degli amici attorno che mi spronano a foraggiarli di notiziazioni anche riservabili e non solo. Son un generoso con tutti. M'ha fatto ridere un post di Mannadillo in cui diceva:
"E' passato l'ispettore che ha consigliato ai suoi di astenersi dal propalare notizie" era un qualcosa del genere eheheheheh, intanto m'ha
degradato al ruolo d'ispettore e non intendo confortare il mio vero grado sociale poichè son ben lungi dall'autoesaltazione della mia professionalità
lavorativa. Mi sta benissimo il grado d'ispettore eheheheh. Chiedo di apprezzare o disprezzare solo il mio lato umano e non quello professionale per cui son pagato dai cittadini contribuenti. Potete anche non credere a mie congetture. Spesso mi son sbagliato ed ho corretto
gli sperimentatori che mi seguono come io seguo loro in perfetta simbiosi.
Non son il Cireneo che si deve portare addosso le croci altrui, non son così munifico con chi gabella esperienze di laboratorio scolastico che, ci
allontana dalla ricerca vera e seria delle esperienze fatte in cantina. Regards.
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Ciao Shardana l'idea mi era venuta leggendo questo articolo:
Il Grafene :: VIP
dove si dice:
"Come risultato questo bidimensionale reticolo a nido d’ape ha capacità di conduzione elettrica superiori dalle dieci alle cento volte agli altri materiali: nei conduttori tradizionali e nei semiconduttori come il rame e il silicio"
però il metodo per stendere uno strato di grafene sugli elettrodi mi sembra abbastanza complicato....File allegatiUltima modifica di GabriChan; 09-10-2010, 10:32.
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Originariamente inviato da shardanaelettronica Visualizza il messaggioM'ha fatto ridere un post di Mannadillo in cui diceva:
"E' passato l'ispettore che ha consigliato ai suoi di astenersi dal propalare notizie" era un qualcosa del genere eheheheheh.
Casomai era un'altro "ispettore" ma non hai capito chi era ...e riguardava la discussione di Luigi che appena passato "l'ispettore" non è più comparso su questo forum ...
Comunque se la chiocciola dà risultati eccezzionali , figurarsi se si riuscisse ad avvolgere ad Uovo ...
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Salve a tutti
Tutti gli sforzi per migliorare le celle si concentrano sull' erogazione di corrente, sull'attivazione dell' acqua e sugli elettrodi appunto. La cella di per se, è sempre della stessa forma e così come è congegnata produrrà sempre una miscela di ossigeno e idrogeno( si lasci stare la diatriba gas brown...!!! E relativi paper!!!). A me è venuto in mente che si potrebbe provare a realizzare una cella come quella in figura (che spero di essere riuscito ad allegare); con tale configurazione la cella permette di separare idrogeno e ossigeno , ciò può rappresentare un vantaggio per l'applicazione ad un motore a scoppio: l'idrogeno potrebbe essere immesso direttamente sui collettori di aspirazione e l'ossigeno immesso nella scatola filtro aria; forse sono OT e chiedo anticipatamente eventuali scuse e magari anche qualche opinione"Considerate la vostra semenza:fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscienza"
Dante Alighieri,Inferno canto XXVI vv 118-120
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Merovino, quello è un classico voltametro di Hofmann (inventato nel 1866). Invece, da quanto ho capito, Shardanaelettronica fa l'elettrolisi a fase vapore ionizzando l'acqua mediante laser: è un'altra strada...
La cella in figura, però, non è ottimizzata per la produzione in grandi quantità di ossidrogeno. Per ottimizzare una classica cella elettrolitica dovresti basarti sulle equazioni dell'elettrochimica.
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