Sebbene negli ultimi anni le procedure industriali si siano evolute in metodi più efficienti e veloci, resta sempre valida la procedura standard adottata da molte persone in tutto il mondo. Per realizzare il biodiesel, non serve essere dei chimici , basta sapersi arrangiare e conoscere srumenti e metodi per realizzare misure di volume e peso. Durante la lettura verranno analizzati i metodi per produrre biodiesel partendo in primo luogo da olio nuovo, e successivamente verrà affrontato il discorso su come trattare l'olio da cucina usato. E' bene ricordare che in molti casi, le famiglie comuni sono solite smaltire l'olio di frittura esausto nel lavandino, apportando un grave danno all'ambiente. Infatti l'olio è molto inquinante. Recuperando questa preziosa materia prima , possiamo realizzare un combustibile più pulito del gasolio. Va anche ricordato che si può utilizzare il grasso animale per convertirlo in biocarburante, ma quest' aspetto non verrà trattato.
Rischi dei reagenti per la salute:
Attenzione il metanolo e soda sono altamente tossici e nocivi per l'uomo, quindi fate attenzione. Utilizzare guanti in lattice, mascherina e occhiali. E' assolutamente sconsigliato usare il fornello a gas di casa.
Scelte possibili:
Ricapitolando esistono tre modi per utilizzare l'olio sul mezzo:
Biodiesel
Iniziamo ora a spiegare praticamente come si realizza il Biodiesel. Per iniziare è bene partire da olio nuovo e poco per volta, per l'olio usato vedremo in seguito. Come visto in precedenza, il processo che trasforma l'olio in biodiesel è la transesterificazione. Come prodotto di "scarto" viene prodotto sapone e glicerina. Quindi partendo da un litro di olio ci ritroveremo con con un 15%/20% di glicerina e del sapone liquido. Va ricordato che per fare ciò è necessario usare delle sostanze chimiche, che se usate impropriamente possono risultare molto pericolose. Il lettore è caldamente invitato a leggere tutta la guida prima di procedere ad eventuali esperimenti. Per iniziare va ricordato che il biodiesel si ottiene partendo solo da grassi e olii vegetali o animali. I comuni olii motore NON devono essere utilizzati.
Procedura
L'olio e i grassi sono formati da trigliceridi. Come suggerisce il nome sono composti da tre lunghe catene di acidi grassi
tenute insieme da una molecola di glicerolo.
Sostanze chimiche necessarie
Per la riuscita dell'esperimento è buona norma utilizzare prodotti chimici puri e di buona qualità.
Per realizzare il biodiesel occorre un alcool e un catalizzatore. Gli alcool utilizzabili sono due: alcool metilico (metanolo) oppure il più comune e noto alcool etilico(etanolo). Sfortunatamente utilizzare il secondo risulta più difficoltoso, e per iniziare si consiglia di usare il metanolo. Il metanolo deve essere puro al 99%. Occorre prestare molta attenzione ad esso, perchè è molto tossico e se usato impropriamente può provocare cecità o morte. Per quanto riguarda il catalizzatore esso è comune soda caustica (sodio idrossido NaOH). E' usato per pulire le superfici molto sporche. Anche se più costoso e difficile da reperire, esiste un catalizzatore migliore. Esso è il potassio idrossido (KOH). Impiega meno ad agire e la qualità finale risulta migliore. Chi riuscisse a procurarselo a prezzo vantaggioso sarà molto fortunato.
Per tutte le sotanze chimiche è buona norma leggere le schede di sicurezza qui prima di iniziare a maneggiarle.
Come norme generali diciamo che sono necessari guanti e occhiali di protezione. La soda caustica arreca ustioni chimiche e il metanolo gravi danni al nervo ottico e al sistema nervoso. Se pur in minor quantità , il metanolo può avvelenare anche attraverso il contatto con la pelle. Questi sono i casi peggiori in cui potreste incappare, un utilizzo consapevole non porterà nessun effetto tossico sull'organismo. Tutte le sostanze impiegate sono molto igroscopiche, ovvero assorbono molto velocemente l'umidità dall'aria. Più umidità assorbono e meno svolgono a dovere il loro lavoro. Quindi per non mettere a repentaglio il lavoro, fate presto a richiudere le confezioni.
Tipi di olio
Per iniziare si consiglia di usare olio di girasole, mais o di soia rigorosamente nuovo. Gli altri olii, come arachidi, palma, cocco hanno delle caratteristiche che li rendono adatti solo in estate. Infatti tendono a cristallizzare a temperature non molto basse , anche dai 15 C°. In oltre contengono quantità di grassi superiori che potrebbero annullare la reazione. Per il trattamento di questi olii ci vuole più esperienza e nozioni che vedremo in seguito.
Prima prova (con olio di semi nuovo)
In elenco i componenti necessari per la prima prova:
Prima di tutto indossare guanti in gomma e occhiali protettivi. La soluzione che andiamo a creare è molto aggressiva.
Misurare 200 millilitri di metanolo e versarli in una delle due bottiglie. (meglio se di vetro) Misurate 3,5 grammi di soda caustica sulla bilancia di precisione ed inseriteli nella bottiglia precedentemente riempita con il metanolo. Entrambe le operazioni vanno effettuate velocemente, per impedire che le sostanze assorbano troppa umidità dall'aria. Una volta tappata la bottiglia smuovetela fino a che le scaglie di soda caustica siano scomparse completamente. Il processo potrebbe richiedere parecchi minuti. Se non avete tempo per agitare, lasciate la bottiglia a riposo per qualche ora. Prima di coninuare le operazioni. controllare che la soda caustica si sia completamente dissolta nel metanolo.
Fase due
Affinchè la reazione avvenga in modo corretto, la temperatura dell'olio dovrebbe essere in un intorno dei 50 C°. Quindi preriscaldiamo l'olio fino a tale temperatura. Per fare ciò possiamo usare l'energia solare (ad esempio in estate), oppure un fornello elettrico, facendo riscaldare dell'acqua dove verrà messa la bottiglia con l'olio. Una volta raggiunta la temperatura inserire attraverso l'imbuto la soluzione di metanolo e soda caustica preparata nella fase uno. A questo punto non resta che agitare dolcemente il coposto per circa 1 ora. Per agitarlo potete usare un trapano elettrico alla minima velocità oppure un motorino elettrico che muove il mescoloatore. Per posizionare l'agitatore lascio a voi trovare una soluzione che faccia al caso vostro. Alcuni si servono di trapani a colonna altri costruiscono una sruttura in legno per sorreggere il tutto.Passata un ora spegnete tutto e lasciate la bottiglia decantare per 24 ore.
Fase tre
Osservando la bottiglia, se tutto è andato a buon fine, vedrete sul fondo uno strato scuro di glicerina (e non solo) di color marrone.
A questo punto il biodiesel è stato creato, infatti è il liquido che sta sopra la glicerina. Se avete ottenuto un risultato simile, l'esperimento è riuscito correttamente. Ora per separare il biodiesel dalla glicerina potete usare due opzioni. Potete girare la bottiglia in modo tale che il tappo sia rivolto verso il basso, ed una volta che la glicerina si è depositata sul fondo, allentare il tappo e far fuoriuscire tutto fino al livello del biodiesel. Oppure usare la carta assorbente come filtro, facendo passare il tutto attraverso la carta. Entambe le soluzioni non sono molto comode, infatti per produzioni in grandi quantità si usano contenitori con rubinetti al fondo, in modo da permettere un deflusso più pratico della glicerina. Il biodiesel è ora pronto , ma non è ancora adatto per essere usato nei motori. Infatti deve subire dei lavaggi per ripulirlo da sostanze residue.
Lavaggio con acqua:
Il biodiesel ottenuto non è ancora pronto per la sua funzione. Infatti contiene ancora gli scarti della reazione, gli stessi potrebbero arrecare danno ai meccanismi dell'automobile. Per eliminare i residui si procede alla fase di lavaggio. Essa consiste seplicemente nell'aggiungere acqua al biodiesel, in modo delicato, senza agitare troppo, per evitare di trasformare tutto in sapone. Dopo aver mescolato l'acqua aspettare finchè lo strato di sapone e altre sostanze precipiti sul fondo. Questo accade perchè il biodiesel è più leggero dell'acqua , e mischiandoli si crea un emulsione. Per rimuovere il sapone dal fondo procedere come per la glicerina , spiegato nella fase tre. Se per qualche motivo non si forma un emulsione , significa che qualcosa è andato storto e bisona ricominciare dall'inizio. Controllando la purezza dei prodotti, se sono vecchi, oppure le dosi e l'accuratezza degli strumenti.
In caso positivo dovreste trovarvi più o meno nella stessa situzione della foto a sinistra. Il biodiesel sopra, e subito sotto uno strato cremoso bianco. Sempre nella foto potete vedere al fianco della bottiglia la glicerina precedentemente estratta. Una volta rimosso lo strato bianco , bisogna ripetere la stessa operazione di lavaggio per altre volte, di norma tre, finchè al posto della strato cremoso ci sia acqua pulita e cristallina (immagine a destra).
Asciugatura
Alla fine dei lavaggi il biodiesel è pronto per essere usato. Potrebbe rendersi necessario far evaporare l'acqua residua contenuta in esso. Se al posto di avere un aspetto traslucido e cristallino, appare nebuloso, bisogna riscaldarlo e far così evaporare l'umidità al suo interno. Se la giornata lo consente lasciatelo al sole con il tappo aperto. Quando sarà diventato traslucido potrà essere usato.
Per ulteriori chiarimenti per la fase del lavaggio con resina, vedere nella sezione apposita.
Approfondimenti e calcoli:
Dosi catalizzatore
Le dosi di catalizzatore dipendono dalla loro concentrazione. Le formule seguenti si riferiscono solo per l'olio nuovo di girasole, mais e di soia.
catalizzatore = litri_olio_nuovo X 3,5 grammi di NaOH
Ovviamente se usate KOH sostituite il corrispondente in grammi in base alla percentuale di purezza indicata prima.
catalizzatore = litri_olio_nuovo X 4,9 grammi di KOH
E' importante ribadire il concetto che tali dosi si riferiscono solo all'olio di girasole, mais e di soia.
Biodiesel da olio usato
Tratteremo ora un metodo per produrre il biodiesel partendo dall'olio usato. Prima però farò delle considerazioni generali su scala globale. Pochi anni fa, si credette per un isante che i biocombustibili fossero i diretti sostituiti del petrolio. Inziò dunque una corsa alle coltivazioni di piante oleacee, che continua anche ora, per aumentare la produzione di biodiesel e bioetanlo. A prima vista potrebbe essere un dato positivo, bisogna però tener presente che soprattutto nei paesi più poveri i contadini iniziarono a coltivare piante per biodiesel perchè più remunerative, a scapito delle colture tradizionali. L'effetto boomerang fu una diminuizione delle derrate alimentari e un aumento dei prezzi del cibo, e dato i paesi in questione il tutto si tradusse in migliaia di morti. Per quel che mi riguarda il biodiesel deve essere sviluppato in modo responsabile, ovvero da piante nelle zone dove è giusto farlo e dall'olio di scarto per la maggiore parte.
Titolazione: vedere qui.
Senza eseguire la titolazione dell'olio esausto:
Tabella dosi di soda orientativi per litro di olio esausto:
Procedura: filtrare l'olio esausto con delle garze o stracci da cucina. lasciar riposare per qualche giorno al sole. Evitare di prelevare l'olio dal fondo del contenitore. La maggior parte delle microparticelle di acqua e residui si depositeranno sul fondo del contenitore.
Fase 1
Preparare il metossido con le dosi riportate in tabella sopra. far disciogliere tutta la soda nell'alcol.
(basta una minima particella di soda non dissolta che provocherà la formazione di sapone). Riscaldare l'olio fino a 50°C (innalzare la T. a 80-90°C per eliminare l'acqua se presente)
Fase 2
Unire lentamente il metossido all'olio caldo quando la T. è intorno ai 50-55°C.
e mescolare il tutto per 1 ora.
Fase 3
Iniziare a separare la glicerina prodotta man mano che si forma.
Fase 4
Lasciar decantare per 8-12 ore. Bisogna separare tutta la glicerina..
dopodiché procedere con il lavaggio.
Qui sotto noterete la differenza di limpidità prima e dopo il lavaggio:
Rischi dei reagenti per la salute:
Attenzione il metanolo e soda sono altamente tossici e nocivi per l'uomo, quindi fate attenzione. Utilizzare guanti in lattice, mascherina e occhiali. E' assolutamente sconsigliato usare il fornello a gas di casa.
Scelte possibili:
Ricapitolando esistono tre modi per utilizzare l'olio sul mezzo:
- Filtrare l'olio per rimuovere le impurità della frittura e metterlo direttamente nel serbatoio.
- Filtrare l'olio, mescolarlo con il gasolio o solventi e metterlo direttamente nel serbatoio.
- Realizzare il biodiesel.
Biodiesel | ||||
SVO/WVO** | ||||
* Potrebbe rendersi necessario sostituire il filtro gasolio nelle prime settimane. ** SVO/WVO (straight vegetable oil) (waste vegetable oil) |
Biodiesel
Iniziamo ora a spiegare praticamente come si realizza il Biodiesel. Per iniziare è bene partire da olio nuovo e poco per volta, per l'olio usato vedremo in seguito. Come visto in precedenza, il processo che trasforma l'olio in biodiesel è la transesterificazione. Come prodotto di "scarto" viene prodotto sapone e glicerina. Quindi partendo da un litro di olio ci ritroveremo con con un 15%/20% di glicerina e del sapone liquido. Va ricordato che per fare ciò è necessario usare delle sostanze chimiche, che se usate impropriamente possono risultare molto pericolose. Il lettore è caldamente invitato a leggere tutta la guida prima di procedere ad eventuali esperimenti. Per iniziare va ricordato che il biodiesel si ottiene partendo solo da grassi e olii vegetali o animali. I comuni olii motore NON devono essere utilizzati.
Procedura
L'olio e i grassi sono formati da trigliceridi. Come suggerisce il nome sono composti da tre lunghe catene di acidi grassi
tenute insieme da una molecola di glicerolo.
Questa particolare composizione e struttura chimica dona all'olio le caratteristiche che tutti noi conosciamo, tra cui la viscosità. Il gasolio infatti è molto meno viscoso dell'olio, e visto che tutto l'impianto di alimentazione dell' auto è progettato sulla sua viscosità, bisogna trovare una soluzione chimica per rendere il nostro olio al pari del gasolio. Per fare ciò serve un catalizzatore (soda caustica) il quale spezza i legami del glicerolo con i tre acidi grassi e permette al metanolo di sostituirsi ad esso. Si crea così il metil-estere che è il nostro biodiesel.
Sostanze chimiche necessarie
Per la riuscita dell'esperimento è buona norma utilizzare prodotti chimici puri e di buona qualità.
Per realizzare il biodiesel occorre un alcool e un catalizzatore. Gli alcool utilizzabili sono due: alcool metilico (metanolo) oppure il più comune e noto alcool etilico(etanolo). Sfortunatamente utilizzare il secondo risulta più difficoltoso, e per iniziare si consiglia di usare il metanolo. Il metanolo deve essere puro al 99%. Occorre prestare molta attenzione ad esso, perchè è molto tossico e se usato impropriamente può provocare cecità o morte. Per quanto riguarda il catalizzatore esso è comune soda caustica (sodio idrossido NaOH). E' usato per pulire le superfici molto sporche. Anche se più costoso e difficile da reperire, esiste un catalizzatore migliore. Esso è il potassio idrossido (KOH). Impiega meno ad agire e la qualità finale risulta migliore. Chi riuscisse a procurarselo a prezzo vantaggioso sarà molto fortunato.
Per tutte le sotanze chimiche è buona norma leggere le schede di sicurezza qui prima di iniziare a maneggiarle.
Come norme generali diciamo che sono necessari guanti e occhiali di protezione. La soda caustica arreca ustioni chimiche e il metanolo gravi danni al nervo ottico e al sistema nervoso. Se pur in minor quantità , il metanolo può avvelenare anche attraverso il contatto con la pelle. Questi sono i casi peggiori in cui potreste incappare, un utilizzo consapevole non porterà nessun effetto tossico sull'organismo. Tutte le sostanze impiegate sono molto igroscopiche, ovvero assorbono molto velocemente l'umidità dall'aria. Più umidità assorbono e meno svolgono a dovere il loro lavoro. Quindi per non mettere a repentaglio il lavoro, fate presto a richiudere le confezioni.
Tipi di olio
Per iniziare si consiglia di usare olio di girasole, mais o di soia rigorosamente nuovo. Gli altri olii, come arachidi, palma, cocco hanno delle caratteristiche che li rendono adatti solo in estate. Infatti tendono a cristallizzare a temperature non molto basse , anche dai 15 C°. In oltre contengono quantità di grassi superiori che potrebbero annullare la reazione. Per il trattamento di questi olii ci vuole più esperienza e nozioni che vedremo in seguito.
Prima prova (con olio di semi nuovo)
In elenco i componenti necessari per la prima prova:
- 1 Litro di olio nuovo, scelto in base a quanto detto precedentemente.
- 200ml di metanolo puro al 99%.
- Soda caustica NaOH o potassio idrossido (KOH).
- Bilancia con precisione almeno 0,1g o meglio 0,01g.
- Termometro da cucina.
- Beker da laboratorio o contenitore graduato in grado di misurare le quantità liquide.
- 2 Bottiglie di vetro o plastica da 2 Litri (non le normali in PET, ma in plastica più resistenze HDPE. Le normali in PET si sciolgono)
- Imbuto
- Carta assorbente
- Agitatore, che può essere un trapano con un asta, un motorino elettrico ecc. Serve per mescolare il liquido dentro la bottiglia.
Prima di tutto indossare guanti in gomma e occhiali protettivi. La soluzione che andiamo a creare è molto aggressiva.
Misurare 200 millilitri di metanolo e versarli in una delle due bottiglie. (meglio se di vetro) Misurate 3,5 grammi di soda caustica sulla bilancia di precisione ed inseriteli nella bottiglia precedentemente riempita con il metanolo. Entrambe le operazioni vanno effettuate velocemente, per impedire che le sostanze assorbano troppa umidità dall'aria. Una volta tappata la bottiglia smuovetela fino a che le scaglie di soda caustica siano scomparse completamente. Il processo potrebbe richiedere parecchi minuti. Se non avete tempo per agitare, lasciate la bottiglia a riposo per qualche ora. Prima di coninuare le operazioni. controllare che la soda caustica si sia completamente dissolta nel metanolo.
Fase due
Affinchè la reazione avvenga in modo corretto, la temperatura dell'olio dovrebbe essere in un intorno dei 50 C°. Quindi preriscaldiamo l'olio fino a tale temperatura. Per fare ciò possiamo usare l'energia solare (ad esempio in estate), oppure un fornello elettrico, facendo riscaldare dell'acqua dove verrà messa la bottiglia con l'olio. Una volta raggiunta la temperatura inserire attraverso l'imbuto la soluzione di metanolo e soda caustica preparata nella fase uno. A questo punto non resta che agitare dolcemente il coposto per circa 1 ora. Per agitarlo potete usare un trapano elettrico alla minima velocità oppure un motorino elettrico che muove il mescoloatore. Per posizionare l'agitatore lascio a voi trovare una soluzione che faccia al caso vostro. Alcuni si servono di trapani a colonna altri costruiscono una sruttura in legno per sorreggere il tutto.Passata un ora spegnete tutto e lasciate la bottiglia decantare per 24 ore.
Fase tre
Osservando la bottiglia, se tutto è andato a buon fine, vedrete sul fondo uno strato scuro di glicerina (e non solo) di color marrone.
A questo punto il biodiesel è stato creato, infatti è il liquido che sta sopra la glicerina. Se avete ottenuto un risultato simile, l'esperimento è riuscito correttamente. Ora per separare il biodiesel dalla glicerina potete usare due opzioni. Potete girare la bottiglia in modo tale che il tappo sia rivolto verso il basso, ed una volta che la glicerina si è depositata sul fondo, allentare il tappo e far fuoriuscire tutto fino al livello del biodiesel. Oppure usare la carta assorbente come filtro, facendo passare il tutto attraverso la carta. Entambe le soluzioni non sono molto comode, infatti per produzioni in grandi quantità si usano contenitori con rubinetti al fondo, in modo da permettere un deflusso più pratico della glicerina. Il biodiesel è ora pronto , ma non è ancora adatto per essere usato nei motori. Infatti deve subire dei lavaggi per ripulirlo da sostanze residue.
Lavaggio con acqua:
Il biodiesel ottenuto non è ancora pronto per la sua funzione. Infatti contiene ancora gli scarti della reazione, gli stessi potrebbero arrecare danno ai meccanismi dell'automobile. Per eliminare i residui si procede alla fase di lavaggio. Essa consiste seplicemente nell'aggiungere acqua al biodiesel, in modo delicato, senza agitare troppo, per evitare di trasformare tutto in sapone. Dopo aver mescolato l'acqua aspettare finchè lo strato di sapone e altre sostanze precipiti sul fondo. Questo accade perchè il biodiesel è più leggero dell'acqua , e mischiandoli si crea un emulsione. Per rimuovere il sapone dal fondo procedere come per la glicerina , spiegato nella fase tre. Se per qualche motivo non si forma un emulsione , significa che qualcosa è andato storto e bisona ricominciare dall'inizio. Controllando la purezza dei prodotti, se sono vecchi, oppure le dosi e l'accuratezza degli strumenti.
In caso positivo dovreste trovarvi più o meno nella stessa situzione della foto a sinistra. Il biodiesel sopra, e subito sotto uno strato cremoso bianco. Sempre nella foto potete vedere al fianco della bottiglia la glicerina precedentemente estratta. Una volta rimosso lo strato bianco , bisogna ripetere la stessa operazione di lavaggio per altre volte, di norma tre, finchè al posto della strato cremoso ci sia acqua pulita e cristallina (immagine a destra).
Asciugatura
Alla fine dei lavaggi il biodiesel è pronto per essere usato. Potrebbe rendersi necessario far evaporare l'acqua residua contenuta in esso. Se al posto di avere un aspetto traslucido e cristallino, appare nebuloso, bisogna riscaldarlo e far così evaporare l'umidità al suo interno. Se la giornata lo consente lasciatelo al sole con il tappo aperto. Quando sarà diventato traslucido potrà essere usato.
Per ulteriori chiarimenti per la fase del lavaggio con resina, vedere nella sezione apposita.
Approfondimenti e calcoli:
Dosi catalizzatore
Le dosi di catalizzatore dipendono dalla loro concentrazione. Le formule seguenti si riferiscono solo per l'olio nuovo di girasole, mais e di soia.
- Per NaOH (soda caustica) pura non meno del 97% servono esattamente 3,5 grammi per litro.
- Per KOH (potassio idrossido) puro al 99% usare 4.9 grammi,al 92% 5,33 grammi, al 90% 5,5 grammi, al 85% 5,8 grammi. Se la percentuale è inferiore a 85% con buona probabilità l'esperimento non funzionerà.
catalizzatore = litri_olio_nuovo X 3,5 grammi di NaOH
Ovviamente se usate KOH sostituite il corrispondente in grammi in base alla percentuale di purezza indicata prima.
catalizzatore = litri_olio_nuovo X 4,9 grammi di KOH
E' importante ribadire il concetto che tali dosi si riferiscono solo all'olio di girasole, mais e di soia.
Biodiesel da olio usato
Tratteremo ora un metodo per produrre il biodiesel partendo dall'olio usato. Prima però farò delle considerazioni generali su scala globale. Pochi anni fa, si credette per un isante che i biocombustibili fossero i diretti sostituiti del petrolio. Inziò dunque una corsa alle coltivazioni di piante oleacee, che continua anche ora, per aumentare la produzione di biodiesel e bioetanlo. A prima vista potrebbe essere un dato positivo, bisogna però tener presente che soprattutto nei paesi più poveri i contadini iniziarono a coltivare piante per biodiesel perchè più remunerative, a scapito delle colture tradizionali. L'effetto boomerang fu una diminuizione delle derrate alimentari e un aumento dei prezzi del cibo, e dato i paesi in questione il tutto si tradusse in migliaia di morti. Per quel che mi riguarda il biodiesel deve essere sviluppato in modo responsabile, ovvero da piante nelle zone dove è giusto farlo e dall'olio di scarto per la maggiore parte.
Titolazione: vedere qui.
Senza eseguire la titolazione dell'olio esausto:
Tabella dosi di soda orientativi per litro di olio esausto:
olio nuovo di semi = 3.5 gr | ||||||||||
olio poco usato di semi = 4 gr | ||||||||||
olio che si raccoglie di solito in giro (ristoranti , pizzerie , friggitorie) tranne olio di palma = 5.5 - 6 gr | ||||||||||
olio di palma e olio d'oliva = 6.5 gr | ||||||||||
olio di palma molto esausto 7 gr | ||||||||||
x quanto riguarda il metanolo usare sempre il 20%, cioè 200 ml/litro di olio esausto. | ||||||||||
Fase 1
Preparare il metossido con le dosi riportate in tabella sopra. far disciogliere tutta la soda nell'alcol.
(basta una minima particella di soda non dissolta che provocherà la formazione di sapone). Riscaldare l'olio fino a 50°C (innalzare la T. a 80-90°C per eliminare l'acqua se presente)
Fase 2
Unire lentamente il metossido all'olio caldo quando la T. è intorno ai 50-55°C.
e mescolare il tutto per 1 ora.
Fase 3
Iniziare a separare la glicerina prodotta man mano che si forma.
Fase 4
Lasciar decantare per 8-12 ore. Bisogna separare tutta la glicerina..
dopodiché procedere con il lavaggio.
Qui sotto noterete la differenza di limpidità prima e dopo il lavaggio:
Fonti e autore: Biodiesel (Copyright © 2011 Eth0.) | ||||||||||
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