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Caldaia surriscaldata e altri problemi.

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  • Caldaia surriscaldata e altri problemi.

    Buongiorno a tutti.
    Da pochi giorni tecnici abilitati hanno installato un'accoppiata caldaia a legna - puffer. Però molti particolari nell'impianto non mi convincono. Questa volta vorrei fare da solo e apportare i necessari correttivi che vorrete suggerirmi. Come da immagine, descriverò il sistema e poi indicherò le problematiche.

    La caldaia è a legna, tradizionale (non a fiamma inversa), la fokolus della unical, nella versione da 30 KW come potenza utile. La caldaia è molto basica e la centralina che la comanda lo è ancora di più. Sostanzialmente il circolatore che porta l'acqua al puffer, un dab evosta 2 (Q max: 3,6 m3/h; H max: 6,9 m), parte alla temperatura impostata e prosegue, indipendentemente dalla temperatura del puffer. Alla caldaia è collegato un vaso di espansione aperto.

    Il puffer è un multipower plus della Unical, da 800 lt. , a stratificazione, teoricamente progettato per il solare e non so quanto idoneo alle mie esigenze. È montato in un altro locale al piano inferiore. Le tubature di collegamento, in rame da 28 mm, coprono una distanza di circa 20 mt. Dispone di 3 serpentini. Quello inferiore è per "fonte di integrazione aggiuntiva" (attualmente collegato alla caldaia), da 2,5 mq e una potenza assorbita di 63 KW. Quello superiore, non allacciato, è nelle istruzioni destinato al solare (che non ho e non ho intenzione di installare), ha una superficie di 2,0 mq e una potenza assorbita di 42 Kw. C'è poi il serpentino sanitario, da 3,38 mq e 58 KW.
    All'interno del puffer c'è l'acqua tecnica, che un altro circolatore dab evosta 2, collegato a una centralina identica a quella della caldaia, manda ai termosifoni.
    All'acqua tecnica del puffer è collegato un vaso di espansione chiuso.

    L'impianto radiante vede pesanti termosifoni in ghisa, senza valvole termostatiche, collegati in parallelo da 2 tubi di acciaio coibentati. Non ci sono collettori per la mandata e ritorno. L'impianto è degli anni '60 e può servire 2 appartamenti. Tra i due appartamenti ci sono delle valvole di intercettazione che possono separare l'impianto facendo sì che possano funzionare separatamente con le proprie caldaie a gas. Il primo appartamento servito, il principale, ha elementi per circa 17 Kw, il secondo per circa 9Kw. Immagino che questa sia una misura relativa. La casa è vecchia, con pesanti dispersioni termiche e con una volumetria importante (non tanto per la superficie, quanto per i soffitti alti).

    L'idea era quella di riscaldare il primo appartamento e, solo nelle mezze stagioni, anche il secondo.

    E ora le problematiche.

    1) La caldaia si surriscalda velocemente. Non so se sia lei ad essere particolarmente esuberante o sovradimensionata, ma non credo, o più probabilmente ha difficoltà a cedere energia al puffer. Fatto sta che raggiunge temperature altissime facilmente, soprattutto dopo l'accensione, anche se il puffer è a malapena a 30°-40° e la temperatura di ritorno, prima della VAC, è giusto tiepida. Dalla corretta temperatura d'esercizio, circa 80° finisce per superare in un attimo i 95° (la centralina emette il classico suono di allarme) ed è arrivata fino a sfiorare i 120°, col vaso aperto in piena ebollizione e sbuffante vapore come una locomotiva a carbone. Le cause potrebbero essere:
    A) Circolatore tra caldaia e puffer. Sia perché montato a rovescio, nonostante l'esplicito divieto presente nelle istruzioni (aspira da sopra e credo non riesca a smaltire correttamente le bolle d'aria). Sia perché è stato settato affinché funzioni col sistema a pressione differenziale costante, nella velocità più bassa. La pompa è montata a rovescio, sulla mandata, perché non c'era effettivamente altro modo. Però io potrei allungare la mandata di un metro e montarla in orizzontale (posizione ammessa). Potrei inoltre montarla vicino al puffer, sia alla mandata che al ritorno. Quanto alla curva, ne ho impostato una fissa, a velocità media o massima. C'è stato qualche beneficio, ma non è bastato. Aggiungo che al raggiungere di una temperatura di 95°-100° il circolatore va in blocco e non c'è verso di farlo funzionare e questo comporta un ulteriore innalzamento delle temperature. È normale questo?
    B) Regolatore di tiraggio (Thermomat RT-C). Al raggiungimento della temperatura scelta, 80°, abbassa e chiude il portellino di aerazione primario. Questo elemento sembra funzionare e credo sia ben settato, perché al raggiungimento della temperatura impostata effettivamente lo sportellino risulta chiuso o quasi (un paio di millimetri di luce ci sono sempre). Il punto è che è lento a reagire e comunque anche a tiraggio completamente chiuso la temperatura non cala certo in tempi rapidi e può raggiungere picchi importanti. Ma non credo sia questa la causa.
    C) Serpentino di scambio. Quello che sorprende è che la caldaia si surriscalda mentre il puffer è relativamente freddo(30°-40° nella parte centrale). Mi sono chiesto se il serpentino fosse troppo piccolo, ma in realtà l'acqua di ritorno ha un delta di circa 10-12° (misura effettuata con termometro laser cinese e non in grado di bilanciare l'emissività dei metalli, pertanto da prendere con beneficio d'inventario). Quale dovrebbe il delta corretto?

    La caldaia dispone inoltre di uno scambiatore di sicurezza termica con relativi attacchi sul retro. Purtroppo questo scambiatore non è stato allacciato. Poiché nella zona, col maltempo, manca spesso l'energia elettrica, ho chiesto spiegazioni e mi è stato detto dal tecnico che la legge non obbliga a collegare quel sistema di sicurezza per quella potenza della caldaia (30Kw), ma solo per quelle più potenti, e poi "che la caldaia era in grado di regolarsi da sola attraverso il regolatore di tiraggio e non ce n'era quindi bisogno". Va da sé che quanto prima provvederò io stesso a implementarlo.

    2) La valvola anticondensa è tarata a 50°, mi sembra inadeguata. Quale dovrebbe essere quella più idonea, da 60°? O forse anche da 65°? Mi conviene sostituirla, vero? E che differenza c'è tra una VAC pura e semplice e un gruppo ( o pompa) di ricircolo? Quale mi servirebbe?

    3) Come migliorare lo scambio termico nel puffer e la velocità di riscaldamento dei termosifoni?
    È meglio collegare la caldaia alla resistenza inferiore, leggermente più grande, o a quella superiore, prevista per il solare, di poco più piccola ma più in alto? E se collegassi i due serpentini, l'inferiore e il superiore, in serie? E se invece invertissi i circuiti, con l'acqua tecnica tra caldaia e puffer, e termosifoni collegati a uno o a entrambi i serpentini? Migliorerei così lo scambio termico?
    Poiché l'acqua della caldaia finisce in un serpentino e i due circuiti sono quindi separati, suppongo non sia possibile effettuare un collegamento alla tedesca che permetta di riscaldare prima i termosifoni e solo dopo immagazzinare le eccedenze di energia.
    In questo momento la mandata dei termosifoni pesca a metà o poco più del puffer, immagino per preservare la riserva di acs. In realtà dell'acs poco mi importa, e sfruttare quell'acqua lì in alto non mi dispiacerebbe. Purtroppo questo non mi è stato possibile, perché le bocche superiori del puffer, da 1-1/2", sono progettati per "entrata caldaia". Credo cioè che servano a collegarvi un'altra caldaia a gas. Sostanzialmente possono funzionare come ingresso e non uscita, perché dalla parte interna della bocca c'è una sorta di coperchio di metallo fissato a una cerniera, e idoneo quindi a permettere l'ingresso, ma non l'uscita. Posso eventualmente rompere questo tappo (non so come) e collegare la mandata dei termosifoni in alto?

    4) Suppongo sia poi possibile montare un comune miscelatore termostatico per regolare la temperatura della mandata dei termosifoni. Ma esattamente quale, di che tipo? ce n'è uno regolabile che mi permetta di variare la temperatura massima tra i 50° e 65°?

    5) È corretto che la pompa di circolazione che dal puffer serve i termosifoni sia settata per funzionare secondo il sistema a pressione differenziale costante? Le istruzioni della pompa consigliano per un impianto di radiatori classici, senza valvole termiche, il sistema a curva fissa. O quantomeno il sistema a pressione differenziale proporzionale.

    6) Eccesso di fumo e fuliggine.
    Le istruzioni della caldaia prevedono che non si debba aprire il portello di carico durante la combustione. La nuova legna dovrebbe essere introdotta solo dopo che della precedente non siano rimasti che delle braci. Nella pratica questo non sempre è possibile. Ma anche a voler rispettare le indicazioni, quando comunque si introduce legna fresca (ma anche quando lo si accende) dal portello escono quantità immonde di fumo e fuliggine. Anche azionando il by-pass, il fumo fuoriesce. La canna fumaria è in inox 200mm interamente coibentata. Alta solo poco più di 4 mt, con 2 curve da 45, nessun tratto orizzontale. Credo che la causa non sia cmq la canna. Quest sembra funzionare bene, la combustione è corretta, con cenere sottile e pochi resti solidi. Poco fumo al comignolo, quasi invisibile a temperature di funzionamento e di colore bianco. Credo sia proprio una rogna della caldaia. Mi chiedo se si possa ovviare integrando nella canna fumaria un estrattore fumi elettrico, magari da accendere solo durante l'apertura del portello. Esistono estrattori che si possano montare a metà della canna o ci sono solo i comignoli tirafumo come i gemi e i vortice?

    7) Per ultimo, esiste una centralina che possa governare separatamente i due circolatori e sia connessa al wifi? Non mi dispiacerebbe avere sul telefono il controllo delle temperature, la possibilità di spegnere il circolatore dell'impianto quando non serve (sempre cmq a caldaia spenta o in fase di esaurimento) e magari mi invii anche messaggi di avviso relativi a eventuali sovratemperature.

    Questo è tutto. Mi scuso per essermi dilungato e spero che qualcuno possa dirimere i miei tanti dubbi, suggerire correttivi o anche la sostituzione di qualche elemento inadeguato.
    Grazie per l'attenzione.
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  • #2
    il tuo impianto è parecchio sbagliato, partendo dal dimensionamento caldaia/puffer al modo in cui è collegato (per un tecnico gli errori si notano subito, e ti assicuro che sono molti. Ad esempio, su 2.5 mt32 di serpentina scarichi circa 18/20 kW, e la caldaia ne ha 30. Quindi...... puffffff)
    andrebbe analizzato punto per punto e rifatto da zero
    purtroppo questa è la realtà.....
    inoltre, di che zona sei ? perchè se rientri nelle regioni che hanno recepito la direttiva della certificazione ambientale, qualle caldaia non potresti neppure montarla (non vedo certificazione ambientale sul sito)
    non si scherza con questo tipo di impianti.... perchè poi le conseguenze sono queste
    Ultima modifica di GiuseppeRG; 24-11-2021, 18:59.

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    • #3
      Ciao Giuseppe, grazie di essere intervenuto.

      Sulla certificazione ambientale mi prendi alla sprovvista. Ma ho usufruito dell'ecobonus al 50% per l'acquisto della caldaia, quindi (e spero di non sbagliarmi) presumo che sia in regola con le normative ambientali.

      Il dimensionamento del puffer è stato oggetto di un prolungato scambio di idee. Mi è ben chiara la necessità che il puffer abbia un volume prorzionato ai kw assorbiti dall'impianto. Io ne avrei voluto uno da 1200-1500 lt, ma mi è stato sconsigliato perché "ci metterebbe troppo a scaldarsi e si sprecherebbe comunque molta energia". Se proprio questo puffer fosse inadeguato per tipologia e volume, ne installerei un altro, o magari ne associerei un'altro al primo.
      Circa la bontà dello schema di collegamento, sono io il primo a nutrire dubbi. Per questo spero nel senso critico degli utenti di questo forum e nella loro cortesia.

      Tu cosa correggeresti? da dove inizieresti?

      Perchè scrivi che sul serprentino da 2,5 mq, quello attualmente in uso, ci scarico solo 18-20 kW? I dati tecnici del puffer indicano una potenza assorbita del serpentino di 63 kW. Interpreto male questi dati?

      Grazie.

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      • #4
        Originariamente inviato da metodo Visualizza il messaggio
        Tu cosa correggeresti? da dove inizieresti?


        Grazie.
        da dove?
        da zero.......
        io da tecnico vedo un'impianto sbagliato in tutto, quindi mi è un pò difficile senza avere un quadro completo dire cosa e dove fare.....
        anche perchè sarei professionalmente poco serio senza tutto in mano

        la detrazione del 50% non centra nulla con la certificazione ambientale

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        • #5
          Per la certificazione ambientale domani controllerò meglio tra le varie carte che mi hanno lasciato. Dovrei averla?

          Iniziare da zero è un eccellente modo di iniziare. Comprendo le difficoltà di suggerire qualcosa senza osservare dal vivo.
          Però ti chiedo cortesemente di darmi ugualmente qualche spunto.
          Magari iniziando dal puffer. E' idoneno o meno? Se il serpentino non permette di scaricare l'energia prodotta o devo correggere qualcosa nei collegamenti (inversione dei circuiti?) o ne devo installare un altro, magari con serpentino più grande?
          Ci sono altre info che sarebbe utile fornire da parte mia?

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          • #6
            Ahimè, il punto è che a fare questo impianto è stata una ditta specializzata, che mi sono andato a cercare a 80 km da casa.
            Qui sul sul posto non avrei a chi chiedere, non c'è nessuno di cui mi fidi. E in ogni caso, stavolta vorrei avere le idee più chiare possibili.

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            • #7
              ciao, purtroppo sei messo abbastanza male con l' impianto. ci sono molti errori grossolani che un professionista DEVE evitare.
              vedo se riesco ad aggiungere qualche dritta.

              Originariamente inviato da metodo Visualizza il messaggio

              Il dimensionamento del puffer è stato oggetto di un prolungato scambio di idee.
              purtroppo il risultato finale è stato errato. per non saper nel leggere ne scrivere, puoi tenere come parametro basilare 50L al kw per la legna (ma sarebbero meglio 70L) e 20L al kw per il pellet.
              il puffer doveva quindi essere da 1500 litri minimo, senza se e senza ma.


              Originariamente inviato da metodo Visualizza il messaggio
              Mi è ben chiara la necessità che il puffer abbia un volume prorzionato ai kw assorbiti dall'impianto. Io ne avrei voluto uno da 1200-1500 lt, ma mi è stato sconsigliato perché "ci metterebbe troppo a scaldarsi e si sprecherebbe comunque molta energia". Se proprio questo puffer fosse inadeguato per tipologia e volume, ne installerei un altro, o magari ne associerei un'altro al primo.
              il "troppo tempo a scaldarsi" è una panzana. in un impianto a biomassa il puffer DEVE essere sempre caldo. non è che te lo scaldi e poi prelevi solo quando è caldo.
              lui ti fa da volano termico e sopperisce a cali e surplus.
              aggiungerne un secondo ti porterebbe solo benefici.


              Originariamente inviato da metodo Visualizza il messaggio
              Circa la bontà dello schema di collegamento, sono io il primo a nutrire dubbi. Per questo spero nel senso critico degli utenti di questo forum e nella loro cortesia.

              Tu cosa correggeresti? da dove inizieresti?

              Perchè scrivi che sul serprentino da 2,5 mq, quello attualmente in uso, ci scarico solo 18-20 kW? I dati tecnici del puffer indicano una potenza assorbita del serpentino di 63 kW. Interpreto male questi dati?

              Grazie.
              riguardo al resto, io non amo molto i mix vaso aperto con vaso chiuso. non mi piace usare una piastra di scambio per scaldare la stessa acqua tecnica...probabilmente avrei optato per una caldaia a vaso chiuso e collegato direttamente nel puffer senza serpentine.
              ma a parte ciò:

              in caso di utilizzo serpentina per il generatore, sarebbe da usare la quella sopra e non quella sotto. hai comunque troppi kw della caldaia da scaricare e ti andrà sempre in ebollizione...conta che il cordivari da 800 litri con due serpentine, scambia con delta T tra primario e accumulo di 15° proprio 18kw. dubito fortemente che il tuo ne scambi 63...

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              • #8
                Originariamente inviato da metodo Visualizza il messaggio
                Per la certificazione ambientale domani controllerò meglio tra le varie carte che mi hanno lasciato. Dovrei averla?
                in che regione risiedi?
                si, la certificazione ambientale deve corredare il generatore

                Iniziare da zero è un eccellente modo di iniziare.
                un'impianto di riscaldamento non è un gioco
                se si vuole fare le cose seriamente, si parte dalla base
                .
                Magari iniziando dal puffer. E' idoneno o meno?
                no, estremamente sottodimensionato e erroneamente collegato al generatore a legna

                Se il serpentino non permette di scaricare l'energia prodotta
                no, non lo permette
                se si monta caldaia a vaso aperto a legna, serve scambiatore a piastre sovradimensionato di almeno il 30% rispetto alla potenza caldaia
                oppure (molto meglio) si monta una caldaia idonea a vaso chiuso

                Ci sono altre info che sarebbe utile fornire da parte mia?
                un'infinità
                mancanza di mix riscaldamento, mancanza mix acs, mancanza gestione circolatore caldaia, ecc ecc

                Ultima modifica di GiuseppeRG; 24-11-2021, 22:21.

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                • #9
                  Originariamente inviato da athxp Visualizza il messaggio
                  scambia con delta T tra primario e accumulo di 15° proprio 18kw. dubito fortemente che il tuo ne scambi 63...
                  appunto...... esatto
                  mi spiace per metodo, ma costa meno rifare tutto fatto bene che non tamponare e avere un'impianto sbagliato e fatto male per anni e anni
                  e in special modo, tale impianto è pure pericoloso

                  proprio non capisco come certe ditte si ritengano "professionali" quando fanno dei lavori del genere......assurdo.
                  Ultima modifica di GiuseppeRG; 24-11-2021, 21:53.

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                  • #10
                    Originariamente inviato da metodo Visualizza il messaggio
                    ...

                    Iniziare da zero è un eccellente modo di iniziare. Comprendo le difficoltà di suggerire qualcosa senza osservare dal vivo.
                    Però ti chiedo cortesemente di darmi ugualmente qualche spunto.
                    Magari iniziando dal puffer. E' idoneno o meno? Se il serpentino non permette di scaricare l'energia prodotta o devo correggere qualcosa nei collegamenti (inversione dei circuiti?) o ne devo installare un altro, magari con serpentino più grande?
                    Ci sono altre info che sarebbe utile fornire da parte mia?
                    Puoi sistemare un po' le cose per passare l' inverno!

                    a- togli la vac e collega la caldaia diretta al serpentino basso. Come anticondensa usi la centralina che sotto i 65-70 gradi della caldaia ferma il circolatore o

                    b- colleghi la caldaia diretta sul puffer a vaso chiuso. Importante utilizzare il serpentino posteriore previo collegarci l' acquedotto + VST (valvola di scarico termico). Se ha il serpentino la caldaia dovrebbe essere a vaso chiuso, basta leggere la pressione max dichiarata sulla sua etichetta

                    Il funzionamento dell' impianto sarà "basilare!" : se c'è legna dentro la caldaia i termosifoni rimarranno caldi, altrimenti finita la legna dopo 1-2 ore è facile trovarti a impianto freddo.

                    In futuro hai grossomodo 2 vie:

                    1- installare un grande puffer
                    2- installare una caldaia a legna che non necessita di puffer!

                    oppure rifare tutto, fare causa all' attuale installatore.... ma servono tempo e soldi!

                    Ti consiglio la 2a opzione.

                    Commenta


                    • #11
                      Grazie a entrambi.

                      In effetti qui non si tratta di mettere qualche toppa, ma di rifare gran parte dell'impianto, è chiaro.
                      Stavolta però vorrei sapere bene quelle che occorre fare.
                      Il suggerimento dello scambiatore a piastre è da tenere in considerazione.
                      Quanto al puffer è da capire se mi conviene sostituirlo per intero (al di là del volume, quale tipo? I cataloghi delle case produttrici sono ampi.) o affiancarne un altro (e ancora, di che tipo).

                      Rispondo alle info richieste.
                      Il mix al riscaldamento non c'è (si evince che è proprio il senso del puffer a mancare all'installatore).
                      Il mix acs credevo ci fosse, ma ora mi è venuto il dubbio. E se fosse solo una valvola che fa intervenire la caldaia a gas quando l'acqua del puffer non è abbastanza calda?
                      Sulla gestione del circolatore della caldaia non ho del tutto capito la domanda... mi scuso.

                      Intanto che metto a fuoco questi punti, due domande veloci
                      E' il caso di ruotare il circolatore caldaia in qualche modo o lasciarlo rovesciato non causa problemi?
                      Contro la fuoriscita di fumo, l'idea di un comignolo con estrattore integrato è valida?

                      Grazie ancora

                      Commenta


                      • #12
                        Grazie anche a te Scresan.

                        Di togliere la vac (temporaneamente) è cosa che avevo pensato pure io ma mi sembrava una bestemmia da non proporre in questo forum. :-)
                        L'allaccio dello scambiatore di sicurezza è l'unica cosa sulla cui necessità sono consapevole, provvedo subito.
                        Invece di collegare direttamente la caldaia all'acqua tecnica avevo pensato di collegarla in serie ai due serpentini, ma la tua proposta finisce cmq in lista. Ci rifletterò.
                        Il puffer più grande temo sarà inevitabile.
                        Non sapevo invece che esistessero caldaie che potessero fare a meno di un puffer. Quali? Mi spiego meglio. Ho escluso l'acquisto di una caldaia a fiamma inversa, più raffinata e gestibile, per non avere il problema della legna tagliata precisa e omogenea, che tale caldaia richiede. Ho a disposizione legno di castagno, olivo (sì, lo so, alcuni lo sconsigliano) e quercia. Soprattutto le ultime due essenze richiedono molto tempo (e soldi) per essere tagliati in maniera regolare. La caldaia tradizionale, che pur richiede un certo rispetto di misure e diametri riesce cmq a digerire di tutto. Spiegata questa mia scelta, quali sarebbero quindi le caldaie che non necessitano di puffer? Quelle modulanti sono tutte a fiamma inversa, o sbaglio?

                        Grazie ancora.

                        Commenta


                        • #13
                          per il puffer puoi raddoppiare quello che già hai. per ora comunque la meno peggio forse sarebbe collegare in serie i due scambiatori del puffer e metterli assieme alla caldaia.
                          in oltre prova a caricare meno legna nella caldaia per non sviluppare la potenza massima.

                          trova un idraulico serio e fai sistemare l' impianto. alla peggio, metti uno scambiatore a piastre sovra-dimensionato e amen. un domani aggiungi un secondo puffer....l' alternativa altrimenti è cambiare tutto quanto.

                          Commenta


                          • #14
                            Originariamente inviato da metodo Visualizza il messaggio
                            Grazie anche a te Scresan.

                            ...
                            Non sapevo invece che esistessero caldaie che potessero fare a meno di un puffer. Quali? ....

                            Grazie ancora.
                            Qui trovi alcune info.

                            https://www.energeticambiente.it/for...azione-storica

                            Le essenze che vuoi utilizzare non sono un problema.
                            Non necessita di accumulo in quanto già integrato nella caldaia.....

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                            • #15
                              Buongiorno a tutti.
                              Dopo alcuni giorni, desidero aggiornarvi sulle modifiche fatte grazie ai vostri suggerimenti, per i quali ancora vi ringrazio.

                              Ho collegato in serie i due serpentini, quello superiore in ingresso, quello inferiore in uscita. Non so se questa fosse la successione più appropriata, nel caso correggetemi.
                              Adesso la caldaia tende a surriscaldarsi molto meno, anche se supera gli 80° con facilità.
                              Già che c'ero ho montato un miscelatore regolabile alla mandata dell'impianto (non mi meraviglio che non ci fosse).
                              Ho comunque montato la valvola di scarico termico, utilissima nei blackout temporanei degli ultimi giorni causa maltempo.
                              Ho anche posto in orizzontale il circolatore.
                              Successivamente, siccome c'era molta aria nel circuito, che il sistema non riusciva a smaltire tramite il tubo di sfogo del vaso, ho montato un disaeratore di quelli idonei a far fuori anche le microbolle.

                              Le toppe non sono ancora finite, perchè ho il forte sospetto che la valvola in uscita dal serpentino sanitario non sia una miscelatrice ma una deviatrice. Se l'acqua del puffer è calda la inoltra nell'impianto, altrimenti la manda all'ingresso acqua fredda della caldaia a gas. Non credo sia opportuno, comunque l'acqua scotta. Quindi prossimo passo miscelatore termostatico a valle della deviatrice.

                              Dopodicchè confido in voi per ulteriori suggerimenti, al fine di migliorare le prestazioni del sistema.
                              I dubbi che ancora ho sono i seguenti.

                              1) Dovendo affiancare un altro puffer al primo, come lo dovrei prendere? Un semplice accumulatore senza serpentini? Uno con uno o più serpentini generosi? E come andrebbero collegati tra loro? Ricordo che l'acs non è vitale.

                              2) Mi conviene comunque installate uno scambiatore a piastre? E nel caso, il fluido secondario lo faccio circolare nei serpentini del puffer o lo immetto direttamente nel serbatoio, magari in basso se puffer a stratificazione?

                              3) Domandina tecnica. I puffer che hanno connessioni filettate in materiale plastico necessitano di nastro teflon o si può usare cmq canapa con l'apposita pasta? Lavorandoci su ho usato un po' di tutto. Nastro teflon e canapa hanno tenuto. Il teflon in filo mi ha dato invece problemi di tenuta, ma forse sono io non saperlo usare, era la prima volta.

                              Prima di passare ai saluti una precisazione.
                              Questi impianti vanno studiati e realizzati da professionisti, non c'è dubbio. L'invito a rivolgermi a un idraulico bravo è sensato.
                              Ma purtroppo un idraulico bravo io non lo conosco. Non vivo in una zona densamente abitata. Gli artigiani sono pochi e ancora meno sono quelli scrupolosi. Di caldaie a legna con puffer ce ne sono pochissime e i proprietari non sono soddisfatti. Vanno di più caldaie a pellet o termocamini in presa diretta. Ovviamente continuerò a cercare qualcuno. Ma nel frattempo, per cortesia, non siate avari di consigli.
                              Ho una discreta manualità, molte cose riesco a farle da solo. E avendo le idee chiare è anche più facile individuare (prima o poi) un professionista preparato.

                              Grazie.

                              PS Non ridete, vi prego, ma a proposito di impianti fatti alla buona, qualcuno di voi ha idea perchè a casa di mio fratello, quando si scarica il lavello pieno perde una valvola del termocamino (non saprei se mandata o ritorno)? In che modo le tubazioni di scarico possono interferire con il circuito di un termocamino?

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                              • #16
                                curiosità..... di che zona sei ?
                                che non riesci a trovare tecnici competenti

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                                • #17
                                  Ciao Giuseppe,
                                  per questioni di privacy provo a risponderti con un mp.

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                                  • #18
                                    ... se la caldaia è certificata (come pare esserlo) per vaso chiuso, collegala diretta al puffer.

                                    La caldaia a gas la colleghi al serpentino alto del puffer.

                                    Metti una vac dimensionata (verifica il valore del kvs), circolatore sul ramo mix della vac...

                                    Lo schema è un classico.

                                    Ora il problema è la vac+serpentino.

                                    serpentini in serie (tubo da 3/4"??) sono sempre un problema per motivi di "portata" acqua, visto il diametro e la lunghezza....

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                                    • #19
                                      Grazie Scresan,

                                      Quindi sposto il circolatore sulla mandata, a valle della vac. Chiaro.
                                      Non ho esigenza di collegare la caldaia a gas al puffer. E' un vecchio modello non a condensazione che è prossimo alla sostituzione. Salterei quindi questo passo, almeno per ora.
                                      Quello che non mi è chiaro è il collegamento diretto al puffer della caldaia.
                                      La caldaia riporta una pressione d'esercizio di 3 bar fino a 100°.
                                      Ora, intendi collegamento della caldaia al serpentino del puffer (circuiti separati) o direttamente all'acqua tecnica in esso contenuta (unico circuito), con la possibilità di sfruttare il vaso chiuso connesso al puffer?
                                      I serpentini hanno un allaccio da 1". Il serpentino inferiore si è già rivelato insufficiente. Per cui o li lascio collegati in serie o monto uno scambiatore a piastre ben dimensionato. Non credi?

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                                      • #20
                                        devi controllare la tua caldaia a biomassa se è certificata a vaso chiuso o a vaso aperto
                                        se a vaso chiuso, hai finito tutti i problemi

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                                        • #21
                                          Sì, giusto.
                                          Ho telefonato alla unical, ma dopo un paio di rimpalli mi è stato detto che non forniscono informazioni tecniche ai privati. Che gli costava? Boh.
                                          Mi hanno fatto riempire un modulo di richiesta online. Vediamo se qualcuno risponde.
                                          Vi aggiornerò.
                                          Grazie.

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                                          • #22
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                                            vabbè

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                                            • #23
                                              Bene, hanno risposto.
                                              La caldaia può andare a vaso chiuso, con l'obbligo di montare la valvola di scarico termico (che ho già installato e sperimentato).
                                              Ciò assodato, come mi muovo?

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                                              • #24
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                                                il puffer da 800 litri è comunque poco per una caldaia a legna da 30kw.

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                                                • #25
                                                  esatto, tutto diretto e aumento del litraggio + gestione miscelata del riscaldamento

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                                                  • #26
                                                    Chiaro.
                                                    Vedo la luce in fondo al tunnel.

                                                    Quindi a questo punto c'è solo un dubbio.
                                                    Per aumentare il litraggio e portarlo a 1600-1800, che tipo di puffer/bollitore mi conviene affiancare al primo e come collegarli tra loro.

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                                                    • #27
                                                      quanti lt aggiungere si deve calcolare, non si fa mai nulla a caso...... (ne hai già avuta epserienza mi sembra)

                                                      cmnq basta un puffer normale, ed essendo il primo con serpentina acs, serve una gestione delle T° tra i due (in modo da non ritrovarsi ad esempio il primo puffer freddo per prelievo acs e il secondo caldo inutilizzato)

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                                                      • #28
                                                        Originariamente inviato da GiuseppeRG Visualizza il messaggio
                                                        quanti lt aggiungere si deve calcolare, non si fa mai nulla a caso...... (ne hai già avuta epserienza mi sembra)


                                                        Ok, colpito e affondato.
                                                        Pensavo di tarare il litraggio sui KW della caldaia. 50 lt per kw fa 1500 lt.
                                                        Avrei dovuto prendere in considerazione anche l'impianto dei radiatori?

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                                                        • #29
                                                          si deve considerare i kW, il contenuto in legna, il tipo di riscaldamento e gestione, la classe energetica dell'abitazione, come vuoi gestire la caldaia, acs, ecc ecc.
                                                          il conteggio di 50 lt/kW o qualsiasi altro numero ricavato da un solo parametro, va bene per chi non sa calcolare il resto........

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                                                          • #30
                                                            Originariamente inviato da GiuseppeRG Visualizza il messaggio
                                                            si deve considerare i kW, il contenuto in legna, il tipo di riscaldamento e gestione, la classe energetica dell'abitazione, come vuoi gestire la caldaia, acs, ecc ecc.
                                                            il conteggio di 50 lt/kW o qualsiasi altro numero ricavato da un solo parametro, va bene per chi non sa calcolare il resto........
                                                            per carità....ma con 50l a kw per la legna hai già un puffer abbastanza ben dimensionato. più che farsi le pippe li, serve poi collegare e gestire tutto come si deve

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