E buooon giorno,
oltre all'immancabile grazie...
Dunque, durante il fine settimana ho potuto monitorare con maggior frequenza il comportamento della caldaia.
Premetto che non so quale modello di circolatore monti la mia caldaia, ma sono quasi certo che sia di marca WILO, poiché a caldaia "smontata" durante la manutenzione annuale ho visto al volo il circolatore ed era nella forma identico a quello dell'impianto solare termico. Indi dovrebbe avere controllo PWM.
Potrei smontare la caldaia per verificarlo (il CAT non mi ha dato info convincenti...) ma eviterei.
Purtroppo le impostazioni da menù utente della mia caldaia sono assai limitate. Mentre il menù da "tecnico", pur se accessibile, è estremamente criptico. Ho impiegato circa un anno a farmi rivelare che il parametro di settaggio dell'isteresi della T puffer è tale "IH29", ad esempio.
Indi per aumentare il limite superiore della T max caldaia dovrei andare a "tentoni" modificando tutti i parametri attualmente impostati a "70 °C" e verificare quale poi modifichi il limite di T max da pannello.
Fattibile, ma eviterei, anche perché non vorrei che si manifestasse comunque il problema ma a T di 5°C maggiori...
Stesso discorso per potenza del circolatore della caldaia: non so assolutamente su quale parametro intervenire per modificare tale impostazione.
Anche perché il fenomeno che più mi impensierisce non è tanto il salire della T max sopra i 70 °C, ma il "rumore" assai poco rassicurante come di "graffianti sciabordii" in caldaia che si manifesta attorno alla T max, subito prima e subito dopo che la caldaia vada in modulazione, seguito come detto talvolta da "sfiato" da parte della valvola jolly posizionata sul puffer (parentesi: anche la caldaia ha una sua valvola jolly posizionata all'interno, sempre vista al volo durante la manutenzione. Mi chiedo perché non si attivi...).
Purtroppo ho avuto nel mentre dei casi di "standby" della caldaia al raggiungimento della T max.
Ho chiuso ancora di qualche grado la saracinesca, non so se andare troppo oltre i "45° angolari" di chiusura poiché non vorrei penalizzare troppo la portata in caldaia con bypass VAC aperto e ritorno chiuso.
Cosa ne pensate ? Personalmente proverei a "chiudere" ancora fino a NON avere più comportamenti anomali, ma non vorrei appunto creare danni...
Ed è esattamente quello che, grazie ai Vostri preziosi e pazienti consigli, sto cercando di fare.
Il mio problema è lo stesso da sempre: non trovo in zona tecnici competenti disponibili a modificare l'impianto. Le modifiche apportate sono state da me indicate all'idraulico dopo aver assillato VOI per un anno.
Ora devo "convincere" l'idraulico intervenuto per le modifiche a rimettere mano all'impianto, e SOPRATTUTTO devo dirgli ESATTAMENTE cosa fare per evitare di adottare soluzioni non definitive.
Indi, RIASSUMENDO:
OPZIONE 1: lasciare la VAC montata in orizzontale così com'è, accanto alla caldaia, aggiungendo una valvola di regolazione fine sul ramo di bypass SENZA ELIMINARE LE DUE CURVE A 90 °C
OPZIONE 2: spostare la VAC accanto al PUFFER, montandola in posizione "canonica" verticale senza curve solo con saracinesca sul bypass
OPZIONE 3: OPZIONE 2 ma montando ANCHE valvola di regolazione fine sul bypass
Cosa ne pensate ?
Nuovamente,
GRAZIE...
PS: in caso di opzione 2 e 3 come detto non avrei spazio per installare il bypass del ramo freddo della VAC, la cui esistenza mi ha salvato dal freddo prima del Vostro supporto. Senza tale bypass in caso di problemi mi basterebbe rimuovere il bulbo della VAC (ed ovviamente chiudere la saracinesca sul ramo bypass della VAC) per far funzionare impianto senza VAC ? Tale operazione andrebbe però fatta da impianto fermo, ovviamente, giusto ?
oltre all'immancabile grazie...
Dunque, durante il fine settimana ho potuto monitorare con maggior frequenza il comportamento della caldaia.
Premetto che non so quale modello di circolatore monti la mia caldaia, ma sono quasi certo che sia di marca WILO, poiché a caldaia "smontata" durante la manutenzione annuale ho visto al volo il circolatore ed era nella forma identico a quello dell'impianto solare termico. Indi dovrebbe avere controllo PWM.
Potrei smontare la caldaia per verificarlo (il CAT non mi ha dato info convincenti...) ma eviterei.
Originariamente inviato da scresan
Visualizza il messaggio
Indi per aumentare il limite superiore della T max caldaia dovrei andare a "tentoni" modificando tutti i parametri attualmente impostati a "70 °C" e verificare quale poi modifichi il limite di T max da pannello.
Fattibile, ma eviterei, anche perché non vorrei che si manifestasse comunque il problema ma a T di 5°C maggiori...
Stesso discorso per potenza del circolatore della caldaia: non so assolutamente su quale parametro intervenire per modificare tale impostazione.
Anche perché il fenomeno che più mi impensierisce non è tanto il salire della T max sopra i 70 °C, ma il "rumore" assai poco rassicurante come di "graffianti sciabordii" in caldaia che si manifesta attorno alla T max, subito prima e subito dopo che la caldaia vada in modulazione, seguito come detto talvolta da "sfiato" da parte della valvola jolly posizionata sul puffer (parentesi: anche la caldaia ha una sua valvola jolly posizionata all'interno, sempre vista al volo durante la manutenzione. Mi chiedo perché non si attivi...).
Purtroppo ho avuto nel mentre dei casi di "standby" della caldaia al raggiungimento della T max.
Ho chiuso ancora di qualche grado la saracinesca, non so se andare troppo oltre i "45° angolari" di chiusura poiché non vorrei penalizzare troppo la portata in caldaia con bypass VAC aperto e ritorno chiuso.
Cosa ne pensate ? Personalmente proverei a "chiudere" ancora fino a NON avere più comportamenti anomali, ma non vorrei appunto creare danni...
Originariamente inviato da GiuseppeRG
Visualizza il messaggio
Il mio problema è lo stesso da sempre: non trovo in zona tecnici competenti disponibili a modificare l'impianto. Le modifiche apportate sono state da me indicate all'idraulico dopo aver assillato VOI per un anno.
Ora devo "convincere" l'idraulico intervenuto per le modifiche a rimettere mano all'impianto, e SOPRATTUTTO devo dirgli ESATTAMENTE cosa fare per evitare di adottare soluzioni non definitive.
Indi, RIASSUMENDO:
OPZIONE 1: lasciare la VAC montata in orizzontale così com'è, accanto alla caldaia, aggiungendo una valvola di regolazione fine sul ramo di bypass SENZA ELIMINARE LE DUE CURVE A 90 °C
OPZIONE 2: spostare la VAC accanto al PUFFER, montandola in posizione "canonica" verticale senza curve solo con saracinesca sul bypass
OPZIONE 3: OPZIONE 2 ma montando ANCHE valvola di regolazione fine sul bypass
Cosa ne pensate ?
Nuovamente,
GRAZIE...
PS: in caso di opzione 2 e 3 come detto non avrei spazio per installare il bypass del ramo freddo della VAC, la cui esistenza mi ha salvato dal freddo prima del Vostro supporto. Senza tale bypass in caso di problemi mi basterebbe rimuovere il bulbo della VAC (ed ovviamente chiudere la saracinesca sul ramo bypass della VAC) per far funzionare impianto senza VAC ? Tale operazione andrebbe però fatta da impianto fermo, ovviamente, giusto ?
Commenta