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diverse tipologie di accumulo: vantaggi/svantaggi e investimenti necessari

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  • Originariamente inviato da Spagho Visualizza il messaggio
    - raggiunta la T ambiente voluta, commutazione della caldaia sul puffer, per scaldarlo fino a 70°. Poi spegnimento caldaia
    non serve nessuna commutazione, la caldaia alimenta per principio fisico il riscaldamento prima, e il surplus va nel puffer.
    si usa impianto a T alla cosidetta "tedesca" o puffer che fa la medesima cosa con un'apposito sistema interno.
    riscaldamento a biomassa e PDC
    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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    • meglio così ...grazie

      io alla "tedesca" ci giocavo da piccolo con gli amici...però se mi dici che è anche un sistema di funzionamento, bhè, me lo vado a studiare subito.

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      • qui vedi i due sistemi (logicamente sono esempi che poi devi adattare al tuo bisogno)

        - Video con puffer che hanno il sistema al loro interno: https://www.youtube.com/watch?v=tkprOBSpNpc#t=36

        - Foto con sistema alla tedesca
        riscaldamento a biomassa e PDC
        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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        • ..... la vedo complicata, così!!

          Credo invece che il tuo impianto funzionerà così:

          1- il cronotermostato di zona, con gestione del giorno della settimana, deciderà che il lu-ma-me-gi-ve la zona giorno avrà una temperatura di 22 gradi dalle 7.00 alle 9.00 e dalle 17.00 alle 23.00. mentre nelle rimanenti ore basteranno 19 gradi. Il sabato dalle 7.00 alle 12.00 dato che il pomeriggio in casa non c'è nessuno e si rientra sempre tardi. La domenica dalle 9.00 alle 23.00 sempre a 23 gradi.......

          2- la caldaia a pellet tiene d'occhio il puffer! Se siamo in una stagione calda, lei parte solo se il termostato a 2/3 di altrezza sul puffer, segna meno di 50 gradi e lo riporta a 60-62. Se siamo in inverno le si accende anche se i crono di zona hanno freddo!

          3- il termocamino è una macchina a "mano"!!! La caldaia sta attenta e se si accorge che il termocamino è acceso e caldo tramite un contatto libero del centralino de termocamino,..... lei si mette in riposo ed attende con pazienza la sua ora!

          4- la centralina del solare tiene d' occhio la T in alto del puffer, e fa continuamente i conti con la calcolatrice, se si accorge che la differenza fra T puffer e quella del pannello è > di 7 gradi ......pamm fa partire il circolatore del glicole per raffreddare i pannelli e per reazione si riscalda il puffer, fino a 60 gradi. Poi controlla allo stesso modo la parte bassa dello stesso e via se questa è piu' bassa di quella dei pannelli...... fa il resto.

          Spago sta a guardare, si ruzzola le p@lle e solo se ha voglia va in cantina a prendere la legna, la porta in salotto e se proprio deve accende il termocamino. Man mano che invecchia la legna diventa sempre piu' pesante, e dopo un po' si rompe quello che una volta ruzzolava !!!! e sta seduto al caldo, prendendosi solo l' onere di riempire ogni tanto il magazzino pellet della caldaia....... mentre tutto l' impianto funziona perfettamente in automatico, con un ottimo confort in casa!!

          A breve arriveranno anche due bei condizionatori che rinfrescano d' estate, comprati con i soldi risparmiati nell' acquisto dell' impianto termico, grazie ad un perfetto dimensionamento con l' aiuto del forum.......


          Spago, che ne pensi di questo tipo di gestione dell' impianto di riscaldamento???

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          • ahahah...che grande

            comunque mi leggo con più attenzione i vostri post domani...ora sto crollando.

            Grazie ad entrambi

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            • Buongiorno Spagho, come mai la scelta del TC e della caldaia?Se hai una caldaia automatica ha poco senso la spesa del TC a meno che tu non abbia il piacere della fiamma a vista.Per il sistema di riscaldamento ti suggerirei il classico schema a T con gestione climatica del tutto.

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              • Buongiorno a tutti

                Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggio
                qui vedi i due sistemi...
                Mi pare di capire che nell'impianto alla tedesca ci sia una valvola che all'inizio indirizzi gran parte dell'energia verso l'impianto, poi 50/50, poi 20 impianto 80 puffer, fino ad arrivare al riscaldamento completo del puffer e lo spegnimento della caldaia. Corretto?

                domanda: con questi sistemi sarebbe possibile variare la T mandata a seconda che l'impianto sia alimentato dalla caldaia o dal puffer?

                Dico questo perchè quello che ho in mente sarebbe:
                - far lavorare la caldaia sempre al massimo
                - quando la caldaia è in funzione, usare una mandata a T elevata per riscaldare rapidamente gli ambienti, e dare meno priorità al riscaldamento dell'accumulo
                - utilizzare mandate più basse quando è il puffer che fornisce energia, in modo da mantenere la T ambiente e allungare l'autonomia del puffer. Portando il puffer a T intorno a 70°, e con mandate a T inferiori (diciamo 45/50°), otterrei un mantenimento del sistema di riscaldamento per un tempo maggiore (...o almeno un decadimento più lento), sfruttando l'energia accumulata.

                Prima domanda: ha senso una gestione del genere oppure è solo una mia pxppx mentale?
                Seconda domanda: è tecnicamente fattibile?


                Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                3- il termocamino è una macchina a "mano"!!! La caldaia sta attenta e se si accorge che il termocamino è acceso e caldo tramite un contatto libero del centralino de termocamino,..... lei si mette in riposo ed attende con pazienza la sua ora!
                Come si ottiene questo comportamento? I generatori sono in serie?

                scresan, come funzionamento generale mi pare eccellente

                Vorrei solo capire se è fattibile quanto ho scritto sopra riguardo la modulazione della T di mandata ai termosifoni (...e se ha senso).


                Originariamente inviato da FaGa86 Visualizza il messaggio
                Buongiorno Spagho, come mai la scelta del TC e della caldaia?Se hai una caldaia automatica ha poco senso la spesa del TC a meno che tu non abbia il piacere della fiamma a vista.Per il sistema di riscaldamento ti suggerirei il classico schema a T con gestione climatica del tutto.
                I perchè del termocamino sono i seguenti:
                - piace in famiglia , come pure la carne/pesce alla brace
                - ho già un camino in posizione strategica, più o meno centrale della casa e al centro del salone
                - ho una discreta disponibilità annua di legna

                Potrei:
                - lasciare un semplice camino, ma mi pare un peccato non installare un TC e farlo lavorare in maniera integrata con l'intero impianto (mi accontenterei di un TC economico e di piccola taglia): mi pare un controsenso accendere un camino pur avendo la caldaia in funzione. Senza contare che nel salone rischio di avere un surplus di calore che vorrei evitare
                - installare unicamente un TC policombustibile, senza la caldaia: ritengo questa strada molto più percorribile della precedente, ma sto facendo le dovute considerazioni circa la minore efficienza del prodotto rispetto ad una caldaia monocombustibile.

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                • Ciao a tutti...

                  Originariamente inviato da Spagho Visualizza il messaggio
                  Della capacità modulante di una caldaia a pellet mi interessa relativamente perchè vorrei farla lavorare sempre a massimo sfruttando il puffer.
                  E' proprio questo il problema!!!
                  Se tieni l'accumulo sempre alla max T non hai più spazio per stoccare ulteriore energia (del TC).
                  Per caldaia modulante..... si intende che questa è in grado di fermarsi quando il sistema è arrivato alla T° di targa, mentre con un generatore non modulante (il TC) questo non è possibile, ameno che non ti attrezzi di secchio d'acqua per una "modulazione manuale".


                  Esistono in commercio soluzioni con rendimenti ancora più alti oppure tra i migliori TC sono più o meno tutti a questi livelli?
                  Tra i migliori TC siamo su quell'ordine di grandezza.

                  Mi pare di capire che nell'impianto alla tedesca ci sia una valvola che all'inizio indirizzi gran parte dell'energia verso l'impianto, poi 50/50, poi 20 impianto 80 puffer, fino ad arrivare al riscaldamento completo del puffer e lo spegnimento della caldaia. Corretto?
                  Si corretto

                  domanda: con questi sistemi sarebbe possibile variare la T mandata a seconda che l'impianto sia alimentato dalla caldaia o dal puffer?
                  La cosa migliore da fare è una gestione climatica, con funzionamento 24/24 ore. Poi ti regoli la curva in base alle esigenze, tipo:
                  al mattino 19°C la sera 21°C, ecc.

                  usare una mandata a T elevata per riscaldare rapidamente gli ambienti
                  Questo sarebbe da evitare, perché un impianto in BT non puoi farlo funzionare in AT e in ogni caso il confort è pessimo poiche avresti T° altalenanti (troppo freddo o troppo caldo)!!

                  utilizzare mandate più basse quando è il puffer che fornisce energia, in modo da mantenere la T ambiente e allungare l'autonomia del puffer
                  In un sistema a gestione climatica non devi mica agire tu manualmente, è la centralina che decide la T° di mandata in base alla curva impostata.

                  Portando il puffer a T intorno a 70°, e con mandate a T inferiori (diciamo 45/50°), otterrei un mantenimento del sistema di riscaldamento per un tempo maggiore
                  Le mandate in impianti a BT sono al max intorno ai 38°/40°C e non ha importanza a che T° tieni l'accumulo tanto la miscelatrice più di quel valore non lascia passare.

                  Saluti
                  Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                  • Ma lui ha un impianto in AT (termosifoni), non in BT, giusto spagho?

                    saluti

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                    • Spago .... hai le idee un po'...... confuse!!!!!

                      Andiamo per passi!:

                      1- qual è lo scopo dell' impianto di riscaldamento ??? Tenere alla temperatura giusta la casa, se possibile differenziata a seconda delle ore e del giorno della settimana (max 2 o 3 gradi di differenza!)

                      2- come si ottiene questo?? Con i termosifoni, i pavimenti radianti etc.

                      3- chi mette d' accordo i termosifoni con le temperature nell' ora-giorno volute?? I cronotermostati nel caso dei termosifoni, una regolazione climatica nel caso dei pavimenti, una via di mezzo con i nuovi cronotermostati proporzionali (funzionano bene sui termosifoni con zone gestite da circolatori, non con valvole di zona)

                      4- dove prendono il calore i termosifoni per riscaldare la casa?? Dal puffer e funzionano solo se questo è caldo!

                      5- chi gestisce il puffer ?? La caldaia a pellet, che puo' tener caldo solo la parte alta (acs) fino a 2/3 del puffer (anche il riscaldamento ), o tutto il puffer con un controllo che fa funzionare la caldaia fino a riempire il puffer fino in fondo, poi la ferma fino a che la temperatura in alto è vicina al setpoint di minimo............ etc

                      6- chi puo' inibire il funzionamento della caldaia a pellet (per impedire di caricare il puffer fino in fondo, ma non nella parte alta, che deve essere sempre bella calda!!) un termostato o un comando posizionato sul termocamino che dice alla caldaia di aspettare temperature piu' basse del termocamino per caricare il puffer!

                      7- chi gestisce il termocamino ... spago!!! che lo accenderà solo quando puo' , quando ha tempo, voglia etc.

                      8- chi impedisce di raggiungere temperature dei tropici nel salone a termocamino acceso?? il cronotermostato di zona, che ferma l' apporto di calore tramite i termosifoni......

                      9- come fa il termocamino a non far bollire l' acqua se casa, puffer sono già caldi e spago lo continua a caricare come un fuochista provetto???


                      Nessuno!

                      Puoi solo prevedere un termostato di massima sul circuito che a temperature dell' acqua vicine al massimo possibile (85-90 gradi) forza le zone e disperde il calore in eccesso tramite i termosifoni, trasformando casa tua in un forno!!


                      In conclusione, a mio modesto parere:

                      1- sei tu che devi condurre il termocamino, con l' esperienza imparerai !!!!
                      2- se vuoi risparmiare ed ottenere il massimo con il minimo..... aggiungi un semplice camino, o un bella stufa in maiolica, rivestita, in pietra ollare nel centro della casa, quella piu' vissuta e di solito con maggiore superficie, piu' porte (apri e chiudi entrando in casa e disperdi calore!) e finestre (è la piu' luminosa normalmente) e maggiore dispersione..... e lascia alla caldaia a pellet tutta la gestione dell' impianto di riscaldamento
                      3- uomo avvisato....... mezzo salvato!!

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                      • Ciao a tutti...

                        Se non ho frainteso.......
                        Originariamente inviato da Spagho Visualizza il messaggio
                        Io soltanto al piano terra avrei la possibilita di fare un impianto a bassa temperatura...ma adottare una soluzione mista mi spaventerebbe non poco visto
                        Anche facendo soluzione mista (impianto a pavimento / radiatori), si potrebbe benissimo sovradimensionare i termo della zona notte per avere mandata unica (come l'impianto di Sergio&Teresa) sempre con gestione climatica, ovviamente.

                        Saluti
                        Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                        • ciao a tutti.

                          Vi ringrazio per i chiarimenti.

                          La citazione dell'impianto di Sergio&Teresa è quanto mai azzeccata in quanto utilizzerei il suo stesso tipo di impianto a pavimento:
                          - metterò al piano terra l'impianto a pavimento rotex sistema 70 (l'unico che supporta T più elevate rispetto ad un classico impianto a pavimento)
                          - al primo piano termosifoni sovraddimensionati

                          Siccome non vorrei limitare il più possibile il tempo di accensione della caldaia (che però quando accesa dovrà lavorare a massima potenza), vorrei che la mandata all'impianto sia variabile:
                          - mandata ad alta temperatura, le prime ore di riaccensione dell'impianto (coinvolgendo solo caldaia)
                          - mandata a bassa temperatura in mantenimento (con caldaia accesa il surplus va nel puffer, con caldaia spenta il mantenimento è gestito dal puffer)

                          Forse sto facendo dei ragionamenti che la gestione climatica già fa in automatico.

                          Domanda: nella regolazione climatica dell'impianto, viene variata anche la T di mandata sull'impianto?
                          Ultima modifica di Spagho; 22-10-2014, 13:12.

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                          • Originariamente inviato da renatomeloni Visualizza il messaggio
                            Se tieni l'accumulo sempre alla max T non hai più spazio per stoccare ulteriore energia (del TC).
                            Per il termocamino gestirò io le accensioni. Non lo andrò mai ad accendere quando il puffer e la casa saranno già in temperatura. Siccome non voglio una gestione h24, il puffer avrà una temperatura oscillante: avrà un minimo di T quando tornerò a casa, momento in cui (se voglio) accenderò il TC.

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                            • la reg climatica varia PROPRIO la T di mandata..se fosse fissa, basterebbe un termostato on off.

                              tuttavia quello che vuoi fare è abbastanza illogico..cioè... la climatica serve appunto ad avere la T di mandata la piu bassa possibile per apportare alla casa l'energia che lei disperde dal mantello, che cala se la T esterna sale.
                              La climatica ha un obiettivo di T interna (settabile, anche con fasce orarie..esempio 20 di giorno e 19 di notte) e ovviamente puo prevedere orari di off.
                              TUTTAVIA non è compatibile col fatto che poi tu vuoi GESTIRE la T di mandata "con una tua logica"...cioè Alta T in certe ore e basa T in altre..perchè allora è inutile dire alla climatica cosa fare se poi fai tu...se la forzi, poi lei si aspetta di trovare sempre 20 gradi e apporta quel che pensa che a 20 serva..ma se la casa è gia a 21, allora ti fa scoppiare di caldo...oppure devi aggiungere ANCHE un sensore interno in modo che la climatica lavori con sonda esterna MA aggiustando il tiro con sonda interna (cosa che io ho e che consiglio comunque sempre)

                              Se pensi di mettere un radiante e poi farlo lavorare ad ALTA T al fine di avere una risposta IMMEDIATA, secondo me ti troverai male. Il sistema T70 serve per lavorare sempre ad alta T..e in quel caso come da loro depliant si istalla con passo 300..ma secondo me NULLA cambia in termini di PRONTEZZA DI RISPOSTA del sistema..cioè se è posato con passo largo e tu poi lo tieni a bassa T, l'apporto sarà minimo e se lo metti anche a 65 gradi, la risposta non sarà certo immediata.

                              A io parere, se progetti tutto (passo radiante e dimensione termosifoni) per lavorare a 40 gradi (intesa come T di progetto), allora metti una climatica unica con pompa variabile e due elettrovalvolre comandate da 2 cronotermostati di zona (che servono se vuoi spegnere in certe ore notturne, o parzializzare, o spegnere manualmente se accendi TC) ...fai in modo di caricare puffer a partire da 45 gradi (t di ACS) e ti fermi a 70 gradi..quando accendi camino , abbi accortezza di spegnere il pellet con un certo anticipo (30 minuti penso bastino) in modo che hai spazio utile nel puffer..e lascia che sia la climatica a regolare le T di mandata, alla fine consumerai meno che non a cambiare repentinamente settaggi e T.

                              In certe ore puoi settare che il pellet si spenga e in automatico attingerai dal puffer..sino all'altezza ove pesca il riscaldamento userai sino a 20 gradi, perche il circolatore continuerà a girare (se almeno 1 delle 2 elettrovalvole è aperta)..ovviamente se parti da 70 , all'inizio miscelerai ..poi dalla T di mandata climatica in giù, la miscelatrice apre tutto e pesca dal puffer quel che trova...in attesa che tu accenda camino o che il pellet riparta o il solare dia un apporto.
                              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                              • Consiglio a Spagho una bella chiacchierata con un bravo Termotecnico, esponendogli le proprie esigenze.

                                Saluti
                                Ultima modifica di renatomeloni; 22-10-2014, 15:21.
                                Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

                                Commenta


                                • @marco
                                  spiegazione davvero molto chiara. Ti ringrazio.
                                  Quindi la regolazione in climatica andrà ad agire sulla mandata del riscaldamento, ed al contempo la caldaia potrà lavorare sempre al massimo (fino a che il puffer non va in temperatura).

                                  Perfetto.

                                  Capisco che i miei ragionamenti sono stati molto contorti ma vi assicuro che avevo in mente proprio questo (non conosco tutto quello che può fare la regolazione climatica).

                                  Riguardo poi il discorso della risposta del sistema 70, credo che hai ragione ed io ne ho sicuramente estremizzato il comportamento. Sono convinto anche io che non è possibile ottenere una risposta immediata, ma se ho capito bene, è comunque più veloce di un normale impianto a pavimento.

                                  Rotex dice:
                                  Ridotto contenuto d'acqua, Grazie al piccolo diametro del tubo interno il contenuto d'acqua è minore in tutto l'impianto, e di conseguenza i vasi di espansione sono più piccoli e si riduce l'inerzia del sistema.

                                  Inoltre mi sembra di capire che sergio (che lo utilizza) ottiene ottimi risultati anche con mandate molto basse (35°).

                                  Magari chi ce l'ha già può confermare/smentire.


                                  @renato
                                  termotecnico già ingaggiato, ma preferisco sempre informarmi anticipatamente: da quando richiedo informazioni e preventi sul riscaldamento agli addetti ai lavori nella mia zona ancora non riesco a trovare nessuno in grado di darmi più informazioni rispetto a quelle che mi state dando voi. Anzi...già è tanto che ho trovato qualcuno disposto a fare dei ragionamenti basati su un puffer.

                                  Commenta


                                  • Ciao a tutti.....

                                    Originariamente inviato da Spagho Visualizza il messaggio
                                    preferisco sempre informarmi anticipatamente...
                                    ...e fai benissimo!!!!! Meglio capire il funzionamento delle varie soluzioni, in modo da poter decidere con AMPIA visione d'insieme!!!

                                    Giusto per chiudere il cerchio sulla gestione climatica........
                                    dai un'occhiata a questo link e capirai meglio cosa stiamo cercando di spiegare... Interessante, in particolare, la gestione climatica evoluta PID e il risparmio che essa offre.

                                    Riporto le due tabelle comparative:

                                    Consumi mensili energia primaria


                                    Spesa mensile


                                    Saluti
                                    Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                                    • bah...se fai un conto di quale calore Specifico ci sia nella DIFFERENZA di litri fra un passo 300 e un passo 100..e il calore Specifico di 5 cm di massetto + pavimento..ti renderai conto da solo che il grosso dell'inerzia lo da il massetto e non certo l'acqua.
                                      hai meno acqua che gira ma aT piu alta, quindi a parita di energia che arriva al massetto freddo, l'inerzia del massetto è uguale.
                                      diverso se tu avesi stesso passo ma T elevata, allora mandi una botta enorme al massetto che si innalza prima, ma poi hai T superficiali fuori specifica e devi poi prontamente calare T di mandata..come? con una miscelatrice..main automatico? non direi proprio..


                                      Ora..se come S&T..non sei certo di quel che fai (nel senso che come molti di noi ti progetti il tuo sistema da solo e rischi in prima persona)...allora è normale che un sistema che accetti ANCHE alte T ti puo evitare grossi errori. CIoè..metti che dimensioni i termi per nadare a 40 ma in realtà sbagli e dovrai andare a 55..allora se hai un sistema di miscelazione unico, devi andare anche col radiante a 55 e poi magari inserire delle ore di "pausa per non far salire troppo la T interna.

                                      Io pero affronterei il tema e il "rischio" in modo diverso.
                                      Posto che la miscelatrice la devi comunque avere visto che vuoi gestire T di produzione molto variabili (TC), allora io la metterei solo sul ramo radiante..e farei un impianto standard, passo stretto e bassa T..questo perche magari fra 15 anni ti sfufi di legna, sacchi di pellet, cenere da pulire, etc etc..e decidi di mettere una pdc.se hai radiante classico a passo stretto, lo puoi fare, altrimenti meno.

                                      Se al radiante vai con miscelatrice automatica, allo ai termo andrei con la T che ho disponibile la momento dal generatore/puffer..che potra variare da 40 a 70...siccome termi hanno inerzia bassa, tale zona la regolo coi classici cronotermostati.
                                      In alternativa metterei sul circuito dei termi una termostatica manuale ...cosi non ho i termo roventi in casa che pure quello non è il massimo... e trovo la mia T ideale, che posso anche variare qualche volta durante inverno se "mi aggrada"

                                      Non è che se prelevi dal puffer a BT allora prelevi meno energia su un lasso di tempo mediamente esteso...se prelevi ad AT magari il termostato interviene e spegne il prelievo, e la tua scorta dura tanto quanto sarebbe durata con un prelievo continuo a BT...ala fine che conta è l'energia ch metti e levi dal puffer, la T a cui lo fai è relativa (è importante se integri col solare, ma in assenza di tale presupposto...conta poco)

                                      Quindi metti pure i termo sovradimensionati..sia in vista di una pdc un domani..sia perche se il puffer è solo tiepido qualche cosa fanno lo steso..s epoi è caldo, allora il termostato taglia
                                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                      • Quoto Marco. In piu' aggiungerei:

                                        1- complicato installare un termocamino insieme ad un pavimento riscaldante nello stesso locale!
                                        2- complicato pretendere che un ambiente riscaldato a pavimento radiante possa modificare la sua temperatura oltre 1-2 gradi /gg.
                                        3- complicato spendere poco nell' impianto con: pavimento radiante rotex, gestione climatica pid, gestione doppia temperatura....

                                        Non è che rischi di "complicarti" .....anche la vita per i prossimi 30 anni?

                                        Secondo me i migliori compromessi sono

                                        1- solare termico, fotovoltaico e pdc, caldaie a condensazione insieme ai pavimenti radianti a bassa temperatura.
                                        2- biomasse con caldaie e termocamini con termosifoni. Volendo sovradimensionare i termosifoni si possono abbassare le temperature di lavoro per migliorare il confort.......

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                                        • ringrazio tutti.
                                          Renato, ho letto l'articolo: molto esplicativo.

                                          Mi prendo una pausa di riflessione
                                          Ora ho molte informazioni a disposizione e devo fare mente locale sulle varie soluzioni. Nel frattempo aspetto di capire i prezzi di alcune soluzioni e mi rileggo con attenzione tutti i vostri consigli.


                                          Visto che conoscete ormai bene in mio caso, vorrei solo un'ultimo parere su una soluzione che mi è stata proposta dall'ultima azienda contattata (quella che si avvale di termotecnico):
                                          Mi stanno già facendo un'ipotesi di integrazione rotex sistema 70 con termosifoni al primo piano ma secondo loro, appurata la voglia di fare un pavimento radiante al piano terra, varrebbe la pena di non scartare a priori l'ipotesi di fare tutto a bassa temperatura, valutando per il primo piano le soluzioni del:
                                          - radiante a soffitto
                                          - oppure radiante a parete.

                                          Radiante a soffitto escluso a priori: ho letto che gente si trova bene ma non mi piace l'idea di una soluzione che a livello di confort secondo me lascia molto a desiderare (testa più calda dei piedi). Inoltre del raffrescamento non mi frega niente.

                                          Per il radiante a parete, apparte articoli publicitari, non ho trovato molti pareri. C'è da dire che al primo piano non ho stanze molto grandi e secondo l'azienda in questione, visto che devo coibentare internamente le pareti, installando il radiante potrei sfruttare i pannelli isolanti che vengono già forniti con il sistema, e migliorare ulteriormente l'isolamento.

                                          Secondo voi farei bene a valutare anche questa soluzione?

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                                          • Anche io ho valutato per un pò di tempo il riscaldamento radiante a soffitto o parete (vedi qui http://www.energeticambiente.it/casa...sa-puglia.html da pagina 2) ma ho abbandonato l'idea perchè la tecnoclogia non mi entusiasma e preferisco andare sul "sicuro" (pavimento).
                                            Anzichè la caldaia sto però pensando all'alimentazione con pompa di calore (non so se in diretta sul radiante o con accumulo/puffer (chiedo consiglio a Voi esperti...).
                                            Ho due camini: uno in cucina che lascerei così com'è per le grigliate e l'altro invece avrei intenzione di trasformarlo in TC, ma da questa discussione sembra che sia un pò sconsigliato per il pavimento radiante o no?
                                            Grazie a scresan, roberto e renato che stanno dando grossi contributi alla discussione.
                                            Se non è il caso di "sporcare" questo thread, vi chiederei di intervenire anche nel mio, per consigliarmi un pò: http://www.energeticambiente.it/casa...sa-puglia.html

                                            Grazie.

                                            saluti

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                                            • Ciao Liga,
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                                              1 - Se installi un Termocamino, con il pavimento radiante il puffer è obligatorio, con i termosifoni è consigliabile
                                              2 - Il TC non nasce per lavorare con un pavimento radiante, tuttavia si può fare: dipende da come hai intenzione di usarlo
                                              3 - Se non installi pennelli solari, il puffer non serve per la PDC (eviti dispersioni e investimenti extra)

                                              Riguardo all'impianto a parete, per il poco tempo che ho avuto a disposizione fin ora, non ho trovato esperienze on-line (cercherò ancora). Ho deciso di valutare seriamente la cosa in quanto lo andrai ad installare soltanto nella zona notte, dove ho stanze piccole. Visto che poi devo isolare internamente mi verrebbe a fagiolo, facendo l'impianto sui muri perimetrali.

                                              Sul confort sono fiducioso ma i miei dubbi sono relativi a:
                                              - efficienza del riscaldameno dei bagni (non si hanno problemi con le mattonelle?)
                                              - come riscaldare la cabina armadio
                                              - valutazione del rapporto necessario tra superficie riscaldante, e mc della stanza. Spiego meglio: per una stanza quadrata, posta all'angolo dela casa, mi immagino buonissime rese in quanto l'impianto è in posa su due lati e si riscalderà facilmente tutta la stanza. Questo risultato è raggiungibile anche nel caso di stanze rettangolari, poste al centro della casa, con lato corto sul muro perimetrale? In questo caso si ha una stanza rettangolare meno esposta alle intemperie ma scaldata soltanto da una parete, per giunta piccola. Andrebbe posato l'impianto anche sui tramezzi?

                                              bhooo (sto aspettando info da un'azienda che credo molto in questa soluzione).

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                                              • Ok, grazie.
                                                Il TC per me sarebbe una sorta di optional, nel senso che ho intenzione di riscaldarmi con PdC e trasformare eventualemnte il camino in TC giusto per dare un aiuto, la sera quando torno a casa... Quindi il TC aiuterebbe solo in certi momenti, in pieno inverno, di sera/notte...
                                                Se non inmplementerò il TC, comunque mi hanno consigliato un accumulo per inerzia termica, anche se la PdC potrebbe andare in diretta sul pavimento radiante, evitando appunto l'accumulo. Se dovessi scegliere l'opzione della sola PdC, senza TC, in effetti sarei indeciso se installare o meno l'accumulo...qui mi affido ai più esperti del forum...

                                                Per le pareti radianti, le ho escluse proprio per il problema dei bagni, perchè ho un open-space molto grande (quindi poca superficie e tanto volume) e per il fatto di non poter appendere quadri (chiodi) o altro sui muri (inoltre alcuni grandi mobili darebbero fastidio...).

                                                saluti

                                                saluti

                                                Commenta


                                                • se uso del TC è davvero marginale, per evitare di avere poi comuqnue due pompe in funzione (primario e secondario) potresti mettere accumulo in serie sul ritorno alla pdc, connettendo anche il TC..mettendo una termostatica regolabile fra 30 e 40 gradi fra accumulo e pdc, che bypassa parzialmente accumulo se il TC porta oltre 40 accumulo. Lasci sempre accesa la pdc in climatica, se accendi TC il ritorno si scalda e il compressore non parte, ma con la termostatica non mandi mai oltre 40 alla pdc (che magari non gradisce T allo scambiatore gas troppo alte) e al radiante (sicurezza).
                                                  Quando hai TC acceso usi 2 pompe, ma se sno poche ore anno on importa e comunque lo fai quando usi un carburante a costo quasi nullo..poi nel 90% del tempo vai con la sola pdc accesa, una solo pompa e la pdc in diretta su impinato e accumulo ala T del riotrno (perdite da mantello quasi nulle)
                                                  CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                  • Al posto della deviatrice di bypass potrebbe mettere una miscelatrice a punto fisso in uscita. Con la deviatrice come fa ad andare giù la T nell'accumulo sovrascaldato dal TC se il ritorno non preleva? O è l'accumulo acs?
                                                    PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                                    • Ciao a tutti

                                                      Non avendo ricevuto pareri sull'impianto a parete, immagino sia una soluzione piena di incognite...

                                                      Ho ancora qualche dubbio, ma facciamo il punto della situazione

                                                      Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                                                      1- complicato installare un termocamino insieme ad un pavimento riscaldante nello stesso locale!
                                                      Vero.
                                                      L'integrazione del TC sul sistema sta creando più problematiche che altro. Sai cosa vi dico: faccio un semplice camino. Vedrò di studiarmi i vari prodotti e se c'è qualche valida soluzione ad aria che fa al caso mio.


                                                      Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                                                      [ATTACH=CONFIG]42862[/ATTACH]
                                                      Quoto il sistema proposto da scresan perchè mi piace davvero molto e vi dico: sarebbe possibile implementare questo schema con un sistema alla tedesca?
                                                      Quindi impianto di riscaldamento tra caldaia e puffer...


                                                      Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                                      Se al radiante vai con miscelatrice automatica, allo ai termo andrei con la T che ho disponibile la momento dal generatore/puffer..che potra variare da 40 a 70...siccome termi hanno inerzia bassa, tale zona la regolo coi classici cronotermostati.
                                                      quoto anche Marco, perchè la soluzione che propone mi permette di avere:
                                                      - al pianto terra un impianto radiante a pavimento classico (dove il camino che è nella stanza più grande della casa, alla bisogna, mi va a dare un surplus quando voglio, anche in termini di carne alla brace )
                                                      - al primo piano un impianto con termosifoni che accenderei soltanto alla sera


                                                      Se metto insieme tutte queste idee e consigli...che tipo di impianto verrebbe fuori?
                                                      E' fattibile?
                                                      Ultima modifica di Spagho; 25-10-2014, 17:29.

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                                                      • Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggio
                                                        Al posto della deviatrice di bypass potrebbe mettere una miscelatrice a punto fisso in uscita
                                                        ma infatti nn ho mai detto deviatrice..ma termostatica (cioè miscelatrice)...che "bypassa parxialmente" (miscela) con ritorno "bypassando" (pescando) prima dell'accumulo..penso diciamo la stessa cosa.
                                                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                        • Ah ok, capito, mi aveva confuso il "bypass". Si, diciamo la stessa cosa.
                                                          PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                                          • ciao a tutti

                                                            ho letto diverse discussioni sul forum e a seguito dei vostri consigli ho buttato giù questo schemino:

                                                            Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Schema tank in tank alla tedesca + solare + doppio circuito riscaldamento.png 
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ID: 1946827


                                                            Ho indicato nello schema il principio di funzionamento di massima. In sostanza si basa su:

                                                            - deviatrice solare in modo da favorire il riscaldamento della parte superiore del tank
                                                            - collegamento detto "alla tedesca", in modo da indirizzare il surplus della caldaia sul puffer
                                                            - taratura sonde del puffer in modo da minimizzare le accenzioni della caldaia, che tuttavia dovrà lavorare sempre a T max
                                                            - zona giorno con impianto radiante a bassa T con gestione h24
                                                            - zona notte con termosifoni sovraddimensionati e gestione tramite cronotermostato
                                                            - con casa abitata (termosifoni accesi), la caldaia funziona anche in modo da caricare il puffer, che verrà poi scaricato "lentamente" dal solo impianto a bassa temperatura, quando casa non è abitata o nelle ore notturne (termosifoni spenti)
                                                            - nelle ore centrali della giornata (casa non abitata e termosifoni spenti), la caldaia non dovrebbe caricare troppo il puffer, in modo da non precludere un eventuae integrazione del solare.


                                                            Che ne pensate? Mi aiutate a trovare possibili problemi?

                                                            Non mi è chiaro come si faccia ad evitare in ritorno in caldaia quando è il puffer che fa da generatore. Basta una valvola collegata sulla deviazione alla cassetta del collettore?


                                                            PS: con questo schema non sarebbe difficile l'integrazione di un eventuale TC, ma mi son proprio convinto che non valga la pena complicare ancor di più l'impianto. Meglio un semplice camino!
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                                                            Ultima modifica di Spagho; 27-10-2014, 22:53.

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                                                            • Ciao a tutti....

                                                              @Spagho

                                                              In modalità estate non ha senso portare l'accumulo a 70°, aumenti le dispersioni e limiti l'apporto del solare.
                                                              Diciamo che 50°C sono più che sufficienti.

                                                              Saluti
                                                              Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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