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Stufette a biomassa e biochar

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  • Ciao Broker !
    Tutto logico quello che mi hai risposto.
    Adesso quello che mi fa pensare, è come "scambiare" il calore della combustione che se ne va col tubo di scarico, con l'aria ambiente.
    Credo indispensabile uno scambiatore di calore a fasci di tubi, investiti da aria forzata tramite ventola, che recuperino il più possibile il calore uscente.
    A questo punto veramente vorrei fare qualche prototipo. E fare filmato da farti vedere.
    Confido di poterli fare senza tanti problemi...Ma purtroppo il brutto verrà al passaggio della produzione in piccola serie e vendita. Già mi vedo quelli del fisco come sciacalli affamati mordermi ai polpacci...

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    • *** Citazione superflua rimossa (il testo è qui sopra, chiunque lo può leggere anche senza citazioni). Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***

      Per il calore anche così i tubi fanno da termosifone essendo interni all'appartamento ma puoi anche utilizzare delle serpentine intorno al bruciatore per trasmettere a dei termosifoni veri e propri il calore (termocamino appunto)
      Per le noie fiscali mi spiace ma non conosco molto bene la materia per poterti dare una risposta se la cosa và conviene rivolgersi a dei commercialisti seri, ma finchè è artigianale non soggetta a vendita credo che sia di là da venire
      ciao
      Ultima modifica di nll; 21-07-2013, 23:33.

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      • Originariamente inviato da broker Visualizza il messaggio
        Secondo me lo scaricamento si può tranquillamente fare a stufa spenta (come del resto in tutte le stufe a legna di mia conoscenza ) sia ribaltando ma anche attraverso sportelli creati ad hoc come nelle altre stufe a legna
        Per l'alimentazione invece si può eseguire anche attraverso delle coclee sia dal di sopra ma anche con lo stesso sistema dei cassetti come per lo scarico .




        Ciao adelchi
        Ciao broker...
        Solo una precisazione.
        La stufetta non si può (e non si deve!) alimentare dal di sopra,buttando dentro il combustibile-
        Perchè questo è normale nelle stufe a combustione normale.
        In quelle a gassificazione si accende sulla parte superiore. E man mano la combustione (in carenza di ossigeno) scende sino ad arrivare alla fine, in basso. E man mano che la combustione scende le ceneri si formano sopra, e non sotto.
        In pratica, se dal di sopra aggiungi cippato, questi non brucerà. Se ne starà li a galleggiare.
        E se si accenderà farà solo casino.
        Quindi :
        1) accendere sopra.
        2) mettere la cappetta per dare tiraggio.
        3) attendere la fine combustione.
        4) aprire lo sportellino in basso per togliere la cenere.
        5) aprire lo sportello in alto per ricaricare
        E così via, altro ciclo.
        Avendo chiaro questo, non ci saranno delusioni.
        Ciao.

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        • Ciao adelchi

          Allora tutto giusto solo una piccola delucidazione .
          Essendo il nostro "accrocchio" un gassificatore una volta iniziato il processo di gassificazione la fiamma si alza dal combustibile per essere combusta a livello dei fori in alto e nel bruciare sequestra ossigeno ( succede la stessa cosa se si mettono dei pezzettini di carta al centro di un bruciatore a gas normale in cucina, il pezzettino di carta non brucia ma si carbonizza) il risultato è che si crea tra il combustibile(legno , pellet ecc ..) e la fiamma in alto una camera anaerobica cioè senza ossigeno dove si può mettere dentro, naturalmente rispettando le dimensioni del bruciatore, quasi qualsiasi cosa che essa carbonizzerà senza bruciare e lo farà istantaneamente o quasi, io ho provato a metterci dentro plastica, foglie verdissime ecc..e non ha dato pur carbonizzando nessun fumo o cattivo odore di risulta .Il motivo è semplice perché non brucia ma gassifica il combustibile continuando finché ha materiale da carbonizzare sopra o sotto .
          Avevo costruito il mio prototipo appunto per dimostrare che il problema dei rifiuti si poteva e si può affrontare senza inquinare o quasi l'ambiente spendendo molto di meno di quello che si dice e ricavandoci anche un bel pò di energia a costo zero ed anche avendo per la stragrande maggioranza dei casi altro combustibile di risulta che sia syngas carbonella, olio di pirolisi ecc, anche perché quasi tutto il co,co2,diossina e via dicendo viene sequestrato nella carbonella di risulta(nel caso di biomassa vegetale) che potrebbe a sua volta essere ribruciata o immessa come fertilizzante nei terreni .
          Certamente il discorso non finisce qui e ci sarebbero molte altre cose da dire ma spero di aver chiarito il mio punto di vista

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          • dove si può mettere dentro, naturalmente rispettando le dimensioni del bruciatore, quasi qualsiasi cosa che essa carbonizzerà senza bruciare e lo farà istantaneamente o quasi, io ho provato a metterci dentro plastica, foglie verdissime ecc..e non ha dato pur carbonizzando nessun fumo o cattivo odore di risulta .Il motivo è semplice perché non brucia ma gassifica il combustibile continuando finché ha materiale da carbonizzare sopra o sotto .

            Ciao broker !
            Mah...! Continuo a ritenere che quello che vai ad aggiungere sopra non venga gassificato ma solo combusto. Dando l'inconveniente di resa scarsa e montagne di cenere.
            Però, dovrei provare...
            Per caso hai fatto dei filmati su YouTube ?

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            • *** Citazione superflua rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***

              Personalmente no ma ve ne sono tanti che dimostrano quello che dico .te ne incollo uno
              http://www.youtube.com/watch?v=8KlLQ6n1Rjc


              Non è mio ,ed anche se non si capisce bene perché l'autore parla in dialetto campano le immagini sono abbastanza eloquenti .
              Non sono molto d'accordo con quello che dice in quanto è inutile utilizzare un bruciatore aperto per lo smaltimento ed esistono in commercio bruciatori chiusi che svolgono molto meglio il compito però ha il vantaggio di far capire bene il principio fisico ed il meccanismo
              Ultima modifica di nll; 19-07-2013, 20:35.

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              • Caro amico,
                Ho visto il video. Peggio che andar di notte...
                E' il solito casino di chi non capisce la differenza tra normale combustione, pirolisi classica, gassificazione ( che poi è il caso che ci interessa).
                Appena possibile comincerò a fare qualche disegnino e foto.
                Ciao.

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                • d'accordo con te le immagini sono più eloquenti delle spiegazioni ed è quello il motivo per cui l'ho postato.
                  Il principio fisico di quello che dicevo si vede bene ed anche la pratica per raggiungere il risultato essendo che viene gassificato tutto o quasi tutto non conta che sia sopra o sotto , come raggiunge la temperatura di gassificazione gassifica ,questo volevo mettere in evidenza cioè che la parte più vicina alla fiamma naturalmente più calda gassifica per prima poi mano mano a scendere sino a esaurire il combustibile vi sono dei video/foto/disegni anche all'interno di questa discussione nelle pagine precedenti che lo mostrano quindi se introduci una biomassa nella camera anaerobica creatasi tra il combustibile e la fiamma questa essendo nella parte più calda dell'apparato gassifica prima
                  un saluto
                  Ultima modifica di broker; 20-07-2013, 17:22.

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                  • In napoletano sarebbe meglio discutere di pizze. Se vi interessasse approfondire l'argomento e non scrivere certe stupidaggini posso suggerirvi qualche testo di chimica delle medie . La minchiata migliore è il sequestro della diossina nella carbonella

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                    • caro Sulzer1:
                      Il problema vero invece è scendere dai troni e spiegare la propria posizione senza dare patenti .
                      Personalmente ho costruito un piccolo bruciatore /gassificatore ci ho messo dentro, a processo avviato con pellet, anche le bottiglie vuote dell'alcool con cui avevo avviato il processo e non si è visto né il fumo né si è avvertito il cattivo odore della plastica bruciata, poi ho messo dentro anche foglie di ciliegio verdissime ,turbine tipo tornado all'interno ma ancora niente fumo esterno ,chiaramente quantità accettabili alle ridotte dimensioni del bruciatore, premetto che il bruciatorino è di 12 cm di diametro e circa 30 di profondità .

                      Per le emissioni non ho letto da nessuna parte che si emetta diossina eppure se si bruciano le stesse cose in special modo le plastiche all'aperto la diossina c'è eccome al di là di quello che dice il signore del video

                      http://it.wikipedia.org/wiki/Gassificatore

                      https://it.wikipedia.org/wiki/Pirolisi

                      https://it.wikipedia.org/wiki/Inceneritore


                      LA PIROLISI E' MEGLIO DELL'INCENERITORE

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                      • In napoletano sarebbe meglio discutere di pizze.
                        Se ne capisce come di stufette, è meglio mangiare a casa di qualcun'altro. Simpatica anche la sua concezione di inquinamento... non puzza =non inquina
                        Il problema vero invece è scendere dai troni e spiegare la propria posizione senza dare patenti .
                        Nel mondo reale, le persone che "stanno sui troni" sono invece le persone normali, che parlano solo quando conoscono l'argomento. Semmai, sono quelli che pensano di essere normali (o addirittura superiori, come nel filmato) che di solito prima imparano qualcosa, studiano e sperimentano e POI magari cominciano a parlarne.
                        Pare invece che nel mondo della fantasia si faccia il contrario e si cominci facendo un filmato di mezz'ora dicendo una serie impressionante di sciocchezze, e poi si cerchi di evitare le brutte figure arrampicandosi sui vetri, cercando di denigrare chi invece l'argomento lo conosce davvero.
                        Per le emissioni non ho letto da nessuna parte che si emetta diossina eppure se si bruciano le stesse cose in special modo le plastiche all'aperto la diossina c'è eccome al di là di quello che dice il signore del video
                        Vorrei vedere! Il cloro mica se ne va per magia, o viene trasmutato in gelati alla panna. Esce quello che entra, e basta: che lo si bruci o lo si gassifichi o lo si disintegri coi phaser non ha alcuna importanza, le quantità di diossina e IPA sono le stesse in tutti i casi.

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                        • Broker, se leggessi gli interventi degli anni passati in questa sezione ti accorgeresti che le stufette non sono nate per lo scopo che ti prefiggi. Altrettanto questo tipo di pirolisi. Questo per il fatto che i prodotti diversi dalla legna e dalle biomasse in generale sono composti da sostanze diverse dalla cellulosa e dalla lignina. Contengono all'interno della propria formula bruta Cl, S, a volte metalli . Il fatto di sottoporre a pirolisi queste sostanze bruciandone i gas e i vapori derivati in atmosfera a temperatura più alta non ne esclude la diffusione nell'ambiente e la loro ricombinazione con altri elementi a formare sostanze inquinanti e pericolose durante le fasi di raffreddamento. Gli impianti di cattura e abbattimento a valle della combustione non sarebbero dissimili da quelli necessari per un inceneritore, non vedo grandi vantaggi nella scelta dell'uno al posto dell'altro. La scelta migliore sarebbe non giungere a bruciare qualunque siano le modalità, le plastiche clorurate come il PVC , visto che negli ultimi anni sono state trovate tecniche valide di riciclaggio è solo una questione di scelte. Se leggessi le analisi dei cementi prodotti bruciando plastiche clorurate ( negano di adoperarli ma dalle analisi del cemento si capisce al volo ) capiresti che è meglio non bruciarle. Pensa che in un combustore di forno da clinker si arriva a quasi 2.000°.
                          Il fatto che tu non senta il tipico odore di plastica bruciata deriva dalla temperatura di combustione e dalla perfetta combustione del gas. Quando bruci la plastica tout-court, il fumo nero è tutto soot ( fuliggine ) incombusta, carica di prodotti puzzolenti. Ciò non significa che tu non stia inquinando quando spariscono

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                          • Forse sarebbe anche il caso di ricordare che non solo la diossina non si elimina, ma viene addirittura PRODOTTA dalla combustione della legna. La seconda causa di produzione di diossina al mondo sono gli incendi boschivi, a pari merito con le eruzioni vulcaniche e la fabbricazione di pesticidi, mentre la combustione domestica del legno è oggi al quarto posto. Se sommiamo incendi boschivi e combustione domestica di legna, si va a pari merito con la prima causa di inquinamento da diossine.
                            Come dire che è il 40% del totale mondiale....

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                            • Almeno queste sono delle risposte .
                              Non voglio fare polemiche sterili ma questa (livingreen e Sulzer1) è la vostra posizione che non è esattamente in linea con i link che ho postato (a parte il video su cui ho anche premesso di non essere d'accordo ) dove si dice che le emissioni (anche perché trattate )sono sensibilmente inferiori se non nulle per alcuni inquinanti cosa che non è ,viceversa, per gli inceneritori "normali" tra l'altro se ad un processo di ossoriduzione quale il fuoco si passa ad un processo di gassificazione qualche differenza esiste.

                              Lo scopo che mi prefiggo è che volevo/voglio cercare di sensibilizzare il maggior numero di persone possibile a questi argomenti e dare anche delle soluzioni forse parziali ma cmq. delle alternative al generale pensiero che non c'è niente da fare su queste tematiche , gli interessi , la mafia , le lobbies e via dicendo riferite ai rifiuti .Ricordando che quando una cosa è di dominio pubblico è molto difficile anche per le varie lobbies la manipolazione .

                              Per quanto riguarda che anche se non senti odore non è detto che non inquini sono perfettamente d'accordo ma a volte forse è il male minore non potendo usufruire nella maggior parte dei casi delle aziende in loco per lo sfruttamento dei materiali riciclati e non essendo conveniente il trasporto vengono poi cmq. bruciate .Questo da relazione di un simposio sull'argomento recentemente svoltosi dalle mie parti .
                              Allora se proprio dobbiamo eliminarle almeno facciamolo con il metodo meno invasivo e io credo che la gassificazione o la pirolisi lo sia rispetto all'incenerimento per quasi tutti ,se non tutti, i casi e le esigenze

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                              • Non volevo infierire. In questo caso ( delle stufette) il fenomeno è ridotto . La diossina da legno è un fenomeno limitato al legno proveniente da alberi cresciuti su terreni ricchi di cloruri. L'Italia è campione al riguardo per predisposizione naturale essendo emersa dal mare da " poco". Le stufette e i sistemi di pirolisi in generale lasciano buona parte dei cloruri nel char . Quelli della plastica invece vanno in atmosfera

                                Scusami Broker, non avevo letto il tuo ultimo intervento. Se leggi indietro gli interventi degli ultimi anni ti renderai conto che dell'argomento abbiamo affrontato i dettagli , compreso lo studio del brevetto . Leggerai che ad un certo punto si è scoperto che più che un processo di pirolisi si tratta di un processo di pirogassificazione, e in alcune fasi la ossidazione del char avviene anche durante il processo di pirolisi. Molti stanno attribuendo a questa geniale macchinetta capacità che travalicano gli intenti iniziali del suo inventore ( nella realtà lui si è immaginato di usarla anche come motore a reazione ma non ne spiega i dettagli nel brevetto). Ti sbagli quando parli di " posizioni" ( parlo per me ma penso che sia altrettanto per livingreen) . Io non ho una posizione, sono certo che nell'ambito della combustione delle materie plastiche non ci sarebbero vantaggi nel passaggio dall' incenerimento alla pirolisi. La pirolisi, come avviene con le biomasse o con il carbone fossile ( con i combustibili solidi) permette di gassificare la parte volatile del combustibile dal solido che mescolata opportunamente con l'ossigeno dell'aria raggiunge temperature molto più elevate distruggendo di conseguenza i prodotti tossici che si formano a temperature più basse. Permette di sfruttare la parte più favorevole del ciclo di Carnot producendo più energia. Lascia buona parte degli elementi inquinanti solidi nel char che rimane in camera di pirolisi che se non viene bruciato in un secondo tempo rimane uno scrigno di nefandezze da discarica. I gas esausti della combustione opportunamente trattati in un impianto di abbattimento dedicato escono virtualmente puliti.
                                L'esempio che ho appena fatto riguarda rifiuti solidi o carbone che non contengano PVC o altre plastiche a base di cloro , zolfo, fluoro o altri elementi inquinanti.
                                Se provassi a pirolizzare un certo quantitativo di questi polimeri ti accorgeresti che char non ne rimarrebbe. Si trasformerebbe tutto in gas e andrebbe tutto bruciato. Che differenza farebbe con l'inceneritore?
                                Prova a porre la domanda a quelli dei link che hai postato
                                Ultima modifica di nll; 25-07-2013, 00:26. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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                                • Ciao Sulzer1
                                  La differenza sta in quello che hai scritto prima, in tutti i vantaggi cioè che porta anche economicamente ad utilizzare questa tecnologia secondo me .
                                  Che poi in alcuni casi non c'è differenza con un inceneritore ...l'importante è utilizzare al meglio anche sotto il profilo salutistico quello che si ha a disposizione .
                                  Come ho scritto nel mio precedente post la soluzione migliore sarebbe la differenziata a oltranza ma in molti casi diventa antieconomica e quindi poi soggetta (visto che ogni mondo è paese) a vari trucchi o peggio per renderla economica, allora tanto vale accontentarsi dell'uovo oggi piuttosto di una improbabile gallina domani attuando cmq. lo stesso ove possibile lo sfruttamento delle materie di riciclo .
                                  Ti ricordo che tra gli scopi della pirolizzazione e meglio della gassificazione è appunto la produzione di gas che serve a sua volta per autosostentamento e per produrre in surplus energia elettrica ed altro ancora ,quindi che bruci tutto per produrre gas non lo vedo uno svantaggio così grave ,visto che ,come tu stesso hai affermato, a fine trattamento il gas risulta "virtualmente pulito".
                                  Per quello che ne sò io da 100 kg di rifiuti ne rimangono dai 3 ai 5 sotto forma di carbone o altro il che non è male direi ,se volessimo trattare in questo modo tutto quello che abbiamo oggi come rifiuto avremmo delle discariche quasi inesauribili senza bisogno di crearne delle altre , non tenendo conto poi che i residui potrebbero a loro volta esser soggetti ad ulteriori trattamenti che la tecnologia oggi ci mette a disposizione
                                  Ultima modifica di broker; 28-07-2013, 10:45.

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                                  • Probabilmente non sono stato chiaro nella mia esposizione.
                                    1) Le materie plastiche pirolizzate non lasciano quasi residuo solido. bruciarle in un termovalorizzatore o gassificarle per bruciarle allo stato gassoso cambia poco. Altro discorso sono gli impianti in cui i prodotti della pirolisi vengo condensati e recuperati a formare "plastic pyrolisis fuel" o " scrap tyres pyrolisis fuel" a seconda del materiale di partenza. producendo scrap tyres si produce anche carbone attivo
                                    2) I rifiuti che produrrebbero char sono in massima parte gli stessi che producono biogas e come prodotto secondario compost, forse varrebbe la pena di pensare di gassificare i materiali di risulta invece di farne compost visto che sembra siano troppi.
                                    3) Non pensare che i gas di pirolisi producibili dai rifiuti siano facilmente utilizzabili per l'alimentazione di motori endotermici. Possono alimentare le caldaie per la produzione di vapore come quelli dei termovalorizzatori.
                                    4) La composizione delle biomasse una volta disidratate è di c.a. il 30% di prodotti di pirolisi e del 70% di solidi. Se si tratta di insalata, di 100 Kg. saranno 70 di acqua, 10 kg di prodotti di pirolisi, 20 di char. Se per estrarre i 70 kg. di H2O si brucerà il gas di pirolisi non basteranno i 10 kg. prodotti e di energia elettrica non si potrà produrre nulla.

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                                    • *** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***

                                      Gassificazione - Wikipedia
                                      Cmq mi pare che stiamo andando OT rispetto al titolo della discussione che riguarda le stufette anche se interessante anzi molto interessante devo dire .
                                      Ultima modifica di nll; 29-07-2013, 01:10.

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                                      • Non mi sembra che rispetto al tema proposto originariamente siamo OT, comunque se vorrai approfondire un po' l'argomento riguardante il destino che potrebbero avere i nostri rifiuti in un futuro prossimo venturo in Europa ,potresti leggere un po' in questo sito European UNIQUE Project . raccoglie i risultati della ricerca congiunta di più paesi europei , compreso il nostro , proprio in questo campo. La pirolisi sul modello di questo Pirolisi.mpg - YouTube non è la soluzione. I sistemi di abbattimento non mi convincono, i bilanci energetici sono tali che costringono a gassificare tutto l'organico, se segui la presentazione ad un certo punto dice che ossida il char in polvere. Alla fine è un modo come un altro di bruciare i rifiuti.

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                                        • Ciao Sulzrer1:

                                          Non credo che vi sia una sola soluzione univoca per il problema,premesso che per me la migliore sarebbe la differenziata totale o quasi, ma magari più soluzioni sinergiche ,una di queste potrebbe essere questa che ti incollo vediamo cosa ne pensi del 2010 e quindi abbastanza datata anche se poco conosciuta ai più.

                                          http://elenacomelli.nova100.ilsole24ore.com/2011/03/elettricit%C3%A0-dai-rifiuti-industriali-una-macchina-contro-le-eco-mafie.html

                                          http://argomenti.ilsole24ore.com/nse-start.html

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                                          • Se devo essere sincero non penso. Le notizie contenute negli articoli non sono sufficienti per dare un giudizio. Non dice quali saranno i rifiuti gassificati, quale tecnologia di gassificazione sarà utilizzata, quali sistemi di abbattimento saranno adottati. Non sono in partenza contrario alla gassificazione. Se noti non adopero il prefisso piro perché lo considero una presa in giro in questo ambito. Se non mi interessasse non sarei così informato sull'argomento e non sarei in grado di dissertarne. Noti che chi la contesta tout-court solitamente non sa neanche di cosa parla?
                                            La gassificazione può sul serio essere una soluzione interessante per molti problemi che attanagliano il nostro paese nell'ambito dei rifiuti. Abbiamo un territorio ridotto, estremamente antropizzato, la nostra popolazione è aumentata troppo ed è concentrata in poche aree. Sono pochissime le aree di pianura e le stiamo utilizzando per troppe attività diverse da quelle agricole. Le discariche dovrebbero essere il nostro nemico istituzionale.Pensare in questo ambito di sostituire discariche e inceneritori con degli inceneritori più evoluti come i gassificatori che tutti propongono è una soluzione da pannicelli caldi. Oggi sono a disposizione tecniche di gassificazione che consentono di produrre syngas di qualità con rapporto CO/H2 certo e costante. Da questo syngas si potrebbero produrre metano sintetico, prodotti chimici come metanolo e molti altri, carburanti sintetici con caratteristiche migliori di quelli derivati da petrolio e una fonte concentrata di CO2 come nessun altro impianto industriale riesce a fornire. In funzione delle temperature di gassificazione le ceneri potrebbero veramente diventare un basalto vetroso inerte utilizzabile come sottofondo stradale di qualità, permettendo altro risparmio di territorio nello sfruttamento dilazionato delle cave di ghiaia.
                                            Tutto questo si scontra con nemici fortissimi e decisi a non cambiare lo status quo.
                                            Le ecomafie di cui fanno parte anche società che con la mafia che immaginiamo noi con la lupara , non hanno nulla a che fare
                                            Le compagnie petrolifere che vedrebbero erodere una parte del fatturato dei loro pozzi petroliferi , delle loro petroliere, dei loro oleodotti e delle tante bustarelline che corrono lungo il percorso di quei barili tra dirigenti di una parte e dell'altra tra conti svizzeri, caimani, ecc.
                                            Le aziende municipalizzate che dovrebbero comperare metano in Italia e di nuovo molti dirigenti vedrebbero saltare bustarelle piccole e grandi che partivano e partono da Russia, Algeria e una volta Libia per fermarsi in conti svizzeri , del Liechtenstein e altri posti facendo moltiplicare per 4 o 5 volte il costo reale del gas.
                                            Vedi che il problema dei rifiuti non è solo un problema di rifiuti? Non riguarda solo il modo di eliminarli e neanche quello di gassificarli.....

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                                            • Se fai una ricerca su google " Nse Start " c'è un pdf ed anche video su youtube che ti spiegano tutto nei minimi particolari .
                                              Per il resto sono daccordissimo con te, tra l'altro lo avevo anche scritto qualche post fa , che gli ostacoli sono molteplici ed appunto, io credo, partendo dal basso che si possono/potrebbero superare non dall'alto perché troppo compromesso chiunque sia e magari neanche per colpa sua .
                                              L'unica è appunto far conoscere al maggior numero di gente possibile che esistono altre vie che funzionino partendo al limite anche dalle stufette artigianali.
                                              Vedi io costruendomi quel prototipo e facendolo vedere in funzione con tutti i limiti che per forza di cose ha, ero riuscito a sensibilizzare l'amministrazione del mio comune,non è detto che poi se ne farà nulla però si sono presi i numeri di telefono ed hanno telefonato dal sindaco al vicesindaco con qualche assessore aggiunto ed avevano preso anche qualche appuntamento .Cioè risolvendo il problema di un piccolo paesino non è detto che poi la cosa si fermi lì ,per quello che ho messo gli articoli del sole24ore e non il link dell'impresa perché non mi interessa l'impresa in sé ma la tecnologia e la filosofia tecnologica che ha portato a quell'impianto, questo attiene appunto agli ingegneri ed agli esperti del settore non a me di dissertare sulle cose tecniche, io come utente cerco di capire se il discorso fila e và nella direzione anche del cittadino e non solo del profitto che sarebbe già tanto .
                                              Aggiungo che questa azienda non è l'unica che tratta di questi problemi e magari dal 2010 si son fatti ancora passi avanti .
                                              Ultima modifica di broker; 30-07-2013, 14:45.

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                                              • Don Livio Dante Porta direbbe orgoglioso che qualcuno ogni tanto si ricorda di lui e a lui si ispira .......
                                                Le buone idee non diventano mai vecchie però è un modo di usare i rifiuti equivalente all'utilizzo del carbone in una locomotiva....
                                                Questo è ciò che propongono schematicamente : http://www.nseindustry.com/it/pdf/do..._MANIFESTO.pdf
                                                e questo è lo schema del vecchio brevetto del gassificatore da locomotiva di Porta : The Ultimate Steam Page
                                                Entrambi i sistemi in una prima fase pirolizzano il combustibile bruciando i gas in una zona differenziata, utilizzano vapore per regolare la temperatura dei solidi durante la combustione e produrre gas d'acqua che elevi la temperatura nelle camere di combustione e post combustione. Se il sistema di abbattimento dei fumi a valle è efficiente è un combustore di grandissimo pregio

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                                                • Giudica te
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                                                  Anche se l'idea non è nuova come dici è sempre meglio di niente specie se supportata bene, come ho detto attualmente , a mio parere, non c'è qualcosa che vada bene per tutto e per tutti anche qui ci sono delle materie che vanno portate all'estero per essere distrutte quindi il ciclo non è completo ma è sempre meglio di quello che abbiamo attualmente e cioè nulla, una giungla piena di normative fatte apposta per impedirne l'utilizzo e far "mangiare " sempre chi dicono loro senza nessuna trasparenza , fatte apposta per creare l'emergenza in modo che in emergenza ognuno (cioè i soliti noti) fà come gli pare senza poi rispettare nemmeno le normative che sono date .
                                                  Alcuni casi come le montagne di rifiuti per strada in tante città non solo Napoli avvenute in passato ma anche nel recente ne sono la dimostrazione a mio parere .

                                                  http://www.youtube.com/watch?v=vaZE7vcOfiI

                                                  http://www.youtube.com/watch?v=OCZ1-0dy28U

                                                  http://www.youtube.com/watch?v=qd_GfOPWoDg
                                                  Ultima modifica di broker; 01-08-2013, 04:27.

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                                                  • Sono d'accordo con te Broker, piuttosto che vedere accumulare le pattumiere per le strade questo è un sistema sicuro di smaltimento e i rifuti industriali danno l'apporto energetico necessario a smaltire anche i rifiuti che non contengono sufficiente energia. Dico solo che oggi esistono tecnologie molto più moderne e performanti che porterebbero altri risultati e zittirebbero anche gli pseudo giornalisti che parlano di idropulper senza averne mai visti ( altrimenti certe affermazioni non le farebbero). In sintesi :
                                                    Se i rifiuti ricchi di carbonio fossero gassificati in un ciclo chiuso per produrre carburanti liquidi o chimica di base ( anche ammoniaca > urea o metanolo ) quello dell' idropulper si troverebbe spiazzato non sapendo cosa contestare. Si tratterebbe di spostare la tariffa premiante da un settore che non riesce più a premiare nulla perchè si è caricata troppo la bolletta elettrica a un altro sistema

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                                                    • *** Eliminato duplicato. nll ***

                                                      Finalmente siamo d'accordo su qualcosa
                                                      Scherzo ovviamente, lo siamo su molte a quanto ho potuto vedere ma da angolazioni diverse direi.

                                                      A parte il fatto che il nostro E' un mondo basato sul carbonio e il CO2 oltre a causare disastri è essenziale alla vita, mi vengono in mente tutte le cose che si possono fare avendo energia a basso costo .Il povero Mattei ci ha rimesso la vita per procurarcela e da lì anche il famoso boom industriale o miracolo economico degli anni 60-70 passando poi per tante altre vicissitudini che sarebbe lungo ed anche OT trattare qui .
                                                      Pensavo appunto che con una nuova/vecchia fonte energetica a basso costo a disposizione quante cose si potrebbero ancora fare ,per basso costo intendo il costo al cittadino non solo quello alle imprese/stato che tratterrebbero per sé i maggiori ricavi mantenendo le bollette invariate(è successo lo stesso per la benzina quindi non vedo perché dovrebbe essere diverso per altre fonti energetiche sia pure a costo zero ).
                                                      In tutti i modi una diversa collocazione delle energie darebbe luogo anche a una diversa struttura del mondo come lo conosciamo e ,io credo, non senza qualche aspetto violento.
                                                      Il mondo oggi è basato sul petrodollaro ed una volta che non lo fosse più si dovrebbe ripensare a tutto il concetto di economia .Mi fà male la testa solo a valutare le implicazioni ma io vedo quel momento sempre più vicino

                                                      Ps: Poi mi spieghi meglio a quali tecnologie ti riferisci

                                                      Un saluto
                                                      Ultima modifica di nll; 02-08-2013, 07:02. Motivo: Unione messaggi con eliminazione del duplicato

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                                                      • Le tecnologie anche se aggiornate sono vecchie di quasi cent'anni, sono la waste to fuel che deriva dalla tecnologia gas to fuel che a sua volta deriva dal vecchio Fisher Tropfsh tedesco del 1926 coal to fuel , la benzina sintetica di Hitler dal carbone. Tutti questi passaggi hanno portato a sviluppare tecnologie sempre più raffinate per la sintesi catalitica di idrocarburi liquidi e gassosi , partendo da syngas a composizione CO - H2 , se vuoi documentarti un po' sull'argomento potresti pescare inizialmente qui Fischer-Tropsch Archive dove gli americani si sono finalmente decisi a pubblicare in maniera organica una parte dei documenti sequestrati dopo la seconda guerra mondiale ai tedeschi. Da li nella seconda metà del 900 prima alla SASOL sudafricana e in seguito alla Shell Gas-to-liquids (GTL) - Shell Global si è giunti a trasformare il metano in carburanti liquidi per poi giungere a più esperienze sui rifiuti ,tipo questa americana Rentech, Inc. - Rentech Process ma altre sono in corso di sperimentazione e applicazione .
                                                        Il discorso del petrolio è molto complesso e in questo momento sta cambiando completamente gli equilibri mondiali. La scelta del continente nord americano di ritornare indipendente energeticamente sfruttando le tarsands canadesi e lo shale gas con il fraking ha messo gli Stati Uniti per la prima volta da 60 anni nella condizione di esportare energia verso l'Europa come prima della seconda guerra mondiale. In questi giorni il Senato americano sta discutendo l'opportunità di vendere il surplus di crude che attualmente non può essere esportato senza essere raffinato a causa del lease act al di fuori dell'America. Se ciò avvenisse , tutte le grandi compagnie di bandiera europee che possiedono pozzi petroliferi in Africa e Asia si troverebbero a dover rifare i conti sulla redditività degli investimenti, compresa la creatura del povero Mattei.

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                                                        • Originariamente inviato da livingreen Visualizza il messaggio
                                                          Vorrei vedere! Il cloro mica se ne va per magia, o viene trasmutato in gelati alla panna. Esce quello che entra, e basta: che lo si bruci o lo si gassifichi o lo si disintegri coi phaser non ha alcuna importanza, le quantità di diossina e IPA sono le stesse in tutti i casi.
                                                          Livin..alcune precisazioni..

                                                          1) non è che esce quel che entra..altrimenti passa il messaggio che nella plastica c'è la diossina... e lo so che sai che non è vero..


                                                          2) la molecola di CLORO (che è la causa di diossina nella combustione di rifiuti) non è presente nella maggior parte delle plastiche che usiamo ogni giorno ..PS, PP, PET, PE, ABS...si trova solo nel PVC il cui utilizzo è da sempre in continuo calo.
                                                          Il contenitore del'alcol che ha bruciato il tizio era di certo in PE quindi la diossina non la produceva nemeo se gli dava fuoco nel forno della famosa pizza napoletana.
                                                          3) E poi..se la disintegri..la disintegri..cioè la diossina non è termostabile all'infinito..con un post bruciatore mi pare oltre 850 gradi..."la sciopa"..qiundi no è proprio vero
                                                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                          • Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                                            Livin..alcune precisazioni..

                                                            Il contenitore del'alcol che ha bruciato il tizio era di certo in PE quindi la diossina non la produceva nemeo se gli dava fuoco nel forno della famosa pizza napoletana.

                                                            3) E poi..se la disintegri..la disintegri..cioè la diossina non è termostabile all'infinito..con un post bruciatore mi pare oltre 850 gradi..."la sciopa"..qiundi no è proprio vero
                                                            salve marcober:


                                                            il "Tizio" dice : Non sarà diossina ma se provi a bruciarlo liberamente sviluppa un fumo nero e una puzza che non ci puoi stare vicino provare per credere ,invece nell'accrocchio da me costruito e preciso ,non inventato, questo non avviene (il funzionamento è simile sia nella costruzione che nel funzionamento ai moltissimi che si trovano in rete compresi alcuni che ho visto pubblicati qui nelle pagine precedenti di questo post) per quanto riguarda il calore visto che mi ha fuso le rivette in alluminio che in principio avevo utilizzato per la costruzione direi che supera all'interno tranquillamente gli 800° centigradi .
                                                            Un saluto

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                                                            • Appunto..bravo..chiarito..non era diossina..ti sei sbagliato..capitolo chiuso.
                                                              Poi ogni combustibile se bruciato male fuma... anche il miglior pellet..ed emette Nox e altre cosucce..anche la miglior stufa pirolitica...
                                                              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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