Mi rimane questo quisito da porgerti:nel ricaricare una B si consiglia usare una corrente pari ad 1/10 della sua capacita.
La mia domanda è se non possiedo sofisticata apparecchiatura ma un normale caricabatterie, mi sembra correggimi se sbaglio, che la corrente di carica la stabilisce la B stessa, infatti si nota che l'amperometro in primo luogo sale molto poi si abbassa man mano che la B si carica.Vero?
La mia domanda è se non possiedo sofisticata apparecchiatura ma un normale caricabatterie, mi sembra correggimi se sbaglio, che la corrente di carica la stabilisce la B stessa, infatti si nota che l'amperometro in primo luogo sale molto poi si abbassa man mano che la B si carica.Vero?
Già le bat uso trazione elettrica a volte sono spinte a 1/5 (ma, più che la "vita".. sono i rendimenti a calare). A titolo informativo sulla Seicento elettra sono montate bat EV a 55..60Ah (a C/3..C/5) e la ricarica è intorno alla decina di Ampere...
Veniamo al discorso CB "spartani" (praticamente senza regolazione a corrente costante, ma semplice trafo [calcolato con una certa R] + diodi):
diciamo che è la bat principalmente a determinare la corrente (con la sua impedenza interna), ma anche il CB fa la sua parte (impedenza d'uscita)
Volendo ricaricare una piccola bat (es. moto), sarebbe da evitare un CB (spartano) per bat da camion: con la bat in fase di ricarica "piena" (resistenza bassa).. il CB erogherebbe correnti che eccedono 1/10.. e anche 1/5 (in pratica si fa una ricarica super rapida).
La storia sarebbe che la bat è a una tensione Vb.. e resistenza Rb.. e il CB è a una tensione Vcb e resistenza Vrb.
La corrente di ricarica sarebbe allora:
Vcb-Vb = delta V > Rtot =Rcb + Rb > I= Delta V / Rtot .. I=(Vcb-Vb)/(Rcb+Rb)
(NB tralascio R connessioni/contatti.. anche se non sono poi spesso così trascurabili...)
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