regolatore di carica / interfacciamento generatore - batteria: QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI - EnergeticAmbiente.it

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regolatore di carica / interfacciamento generatore - batteria: QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI

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  • http://www.energeticambiente.it/atta...ddrizzaori.jpg

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    • hai qualche foto da mostrarmi, uno schema eccc. senza questo raddrizzatore e possibile che funzioni??grazie

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      • i generatori che sono in arrivo da me , son composti da : turbina,regolatore di carica e zavorra. e correto??

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        • spiegazioni circuito per principiante

          Buongiorno

          Vorrei costruire il circuito ma non sono sicuro di aver capito bene dove collegare i poli positivi e negativi del pannello e batteria (o collego solo il + )e quali piedini del lm258n ( quello che mi hanno dato ne ha 8)usare;
          il trimmer che regola l'intensita' va bene da 470K ;
          i simboli in basso nel disegno esotto il 78L05 e' la terra o potenziale 0? cosa ci collego (+ - ) ?
          Volendoci collegare due piccoli pannellini da 20v pochi A/mA collegandoli in parallelo e' meglio mettere due diodi shot o ne basta 1?

          Molte Grazie
          Pace e Bene

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          • Ciao, forse questo schema dovrebbe essere + intuitivo
            Per massa si intende il -
            Si usa per non trascinare troppi fili "meno" in giro per gli schemi però se vuoi usare il meno è lo stesso
            Ti ho fatto un caso semplice per cominciare, un pannello una batteria e il regolatore
            Ho aggiunto un diodo perchè mi sono accorto realizzandolo e misurando che un po di corrente in realtà non attraverso il transistor ma dal 258 mediante la base scorre per finire a massa, e col diodo in aggiunta siamo sicuri che anche quei pochi milliampere dalla batteria non usciranno mai

            La corrente che scorre è di circa 1A max usando come diodo il 1n4007 però il circuito si può potenziare all'occorrenza, se devi collegare + pannelli in parallelo fra loro ti consiglio prima di farlo di mettere al + di ogni pannello un diodo e poi le uscite dei diodi le unisci e le mandi al regolatore, sia per gravere meno sul transistor in quanto a disspiazione e sia per proteggere i pannelli da guasti dal circuito o ritorno di correnti sempre per guasto, ti mando anche una foto di come dovrebbe venire, perdona la qualità ma il circuito è quasi microscopico
            Io al posto del trimmer ho direttamente messo le resisitenzine con i valori simili
            File allegati
            Ultima modifica di Wattos; 01-11-2009, 11:31.

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            • quasi tutto chiaro

              Ciao
              Buona domenica
              Grazie per il nuovo schema , l'unico dubbio e' l' uscita 3 dell lm258 va collegata alla resistenza da 470 verso la batteria o verso il 78L05 ?
              se metto un trimmer da 470 o piu' posso variare il voltaggio di carica per usare altre batterie ?
              Molte Grazie
              Pace e Bene

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              • Ciao, scusa hai ragione, ho modificato lo schema, anche sulla foto infatti il pin 3 è proprio il + quindi il riferimento deve essere a 5V, se al - che è in 2 invece dovesse mancare tensione sotto i 5, interviene il transisitor.
                Per il trimmer certamente puoi regolare da un minimo di 5V ad un massimo che dipende dal tuo generatore, puoi andare fino a + di 20V, è praticamente universale, se hai bisogno di potenziarlo ulteriormente, o anche per farci magari un alimentatore, possiamo vedere come fare, Buona Domenica anche a te e scusa ancora per l'errore

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                • Modifica transistor ?

                  Ciao
                  Grazie per la correzione , ho un transistor BD437 se lo sostituisco al 237 devo fare altre modifiche ? Cosi' evito di andare in citta' a comprare il 237 .

                  Molte Grazie
                  Pace e Bene

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                  • Ciao, si effettivamente sono molto simili, quindi è indifferente, ma i problemi sarebbero altri, il diodo oltre 1A comincia a non farcela e il transistor potrebbe richiedere troppa corrente di base, sul data sheet dice che può arrivare a chiedere 800mA per il BD237 e 1A per il BD437 il problema è che appunto l'operazionale da al massimo 30mA quindi non so quanti Ampere sinceramente ti faccia passare, credo che 3 o 4 dovrebbero passare tranquillamente ma non è detto dipende dal hfe che si ha in quel momento dalla temperatura ecc.. quindi se è solo fino 3A direi che metti un diodo da 3A e dovresti essere aposto, oltre i 3A forse è meglio usare un mos, o cambiare regolatore da serie al tipo "shunt" cosidetto regolatore parallelo + facili da gestire

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                    • pannello poco potente ?

                      Buongiorno

                      Ho messo il BD437 ed un diodo IN5406 che avevo ;
                      due diodi ai pannelli e li ho collegati in parallelo.
                      In entrata con la lampada di casa arrivo a 12,6 v ma in uscita niente
                      Penso che i due pannellini diano una corrente troppo bassa e quindi non esce niente. Se mettessi un transistor che consuma meno ed un diodo shotki le cose migliorerebbero ? Mi sa che i due pannellini arrivano a malapena ad 1A al massimo che modifiche potrei fare ?
                      Cerchero' di provare il regolatore su un pannello piu' potente per vedere se funziona o se c'e' qualche pezzo rotto od errore di montaggio.

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                      • Hum..., a me funziona benissimo, hai fatto la prova con un tester e i cavetti scollegati dalla batteria?
                        Come hai collegato diodi ai pannelli?
                        Si se metti la serie BDX per esempio BDX53 puoi tirare anche 10A con 200mA, però ripeto che dovresti benissimo poter tirare fuori 2A così com'è, controlla i diodi forse hanno troppa caduta o sono guasti, dovrebbero essere schottky per una resa maggiore, in totale sono 3, uno ad ogni pannello + uno da mettere in serie al transisitor, se ancora non dovesse andarti usa il DBX
                        Dovresti fare delle prove con un tester sia della corrente che viaggia e sia di tensione

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                        • Buonasera

                          I pannelli danno una corrente minore di 1A ;Ho messo due diodi sui fili del + e li ho fatti entrare in un mammoth da cui poi vanno al regolatore . Ho messo all' entrata del regolatore un alimentatore da 12v 1A ma non esce nulla; poi ho provato con una batteria da 12V 7Ah :in entrata misuro 12,36V ed all' uscita ho 11,11V che trimmando diventano 11,36V (solo 20mV di variazione ) Forse ho sbagliato a collegarlo ? Le misure di corrente del tester che ho a disposizione non sono affidabili. le tensioni dovrebbero essere precise.

                          Molte Grazie
                          Pace e Bene

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                          • il fatto è che dovrebbero entrare tipo 17volt e uscire qualcosa come 13,8V...

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                            • Circuito piu' regolabile

                              Buongiorno

                              Provero' a dare in entrata 23V 1A circa e misurare l' uscita ;
                              anche se preferirei modificarlo con il BDX 53 ed i diodi shot.

                              L'ideale sarebbe un regolatore che accetti in entrata da 2 a 24V e dia un' uscita regolabile (tipo gli alimentatori 220ac/regolabile cc ), con i consumi minimi in modo da poterlo usare con pannelli molto piccoli anche come alimentatore per piccoli consumi (riproduttore musicale etc ) ed anche come caricatore per batterie stilo etc.Qualche cosa del genere esiste in commercio ? Preferirei costruirla in modo da capirne il funzionamento e poterla modificare all' occorrenza .

                              Che modifiche o circuito mi suggerite ?
                              MOLTE GRAZIE
                              PACE E BENE

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                              • Si può fare benissimo devi solo trimmare in base alla tensione che vuoi caricare.
                                Come ti dicevo prima per funzionare correttamente il circuito già solo il 78L05 per darti i 5V stabilizzati ha bisogno di circa 8V quindi non è che dai 2V e ti carica 2V, è un po un casino quindi devi dare minimo 8V per caricare un minimo di 5V cioè mp3 usb, cellulari ecc...
                                Trimmando sali dai 5V e puoi arrivare a quanto vuoi, contando sempre 3V tra in gresso e uscita per far lavorare il circuito.
                                2 batterie da 3,6V al litio in serie le puoi caricare tranquillamente impostando 8,4V.
                                Occhio alle correnti perchè di solito ci vuole poco per farle esplodere quindi se carichi roba piccola usa un solo pannello e magari metti 1 resisitenza per limitare la corrente appena dopo il pannello, come vedi è universale, solo che il minimo è 5V ma usando al posto del 78L05un lm 317 puoi andare dai 1,2V fino a quello che vuoi.
                                Tieni presente che il BDX in realtà è un darlington quindi ai suoi capi non perde solo 0,7V ma circa 1,5V
                                quindi occhio che i 3V del 78L05 vanno anche bene per la parte di potenza in quanto 1,5V bdx+ 0,7 diodo= 2,2V
                                Quindi come il 78L05 anche la parte di potenza richede lo stesso un po di scarto per funzionare, quindi non è che non voglio farti uno schema che con 3V carichi 3V anzi già questo ha 1 buona resa te lo assicuro, se monti schottky e transisitor normale basterebbe circa 1V in + della tensione di alimentazione ma il problema è sempre il riferimento dato dal 78L05...
                                Ultima modifica di Wattos; 03-11-2009, 19:13.

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                                • collegare alternatore

                                  Ciao a tutti scusate se vi disturbo ancora ma ho comprato un alternatore su ebay solo che quando è arrivato ho notato che come uscita ci sono 3 cavi e non so quali e come devo collegarli per attaccarli ad un carico magari una batteria e come controllare quanta energia produce.
                                  l'alternatore è da 500 watt che batteria dovrei attaccare?
                                  grazie per l'attenzione

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                                  • Se è un trifase è probabile che le tre uscite debbano essere collegate a dei raddrizzatori; hai postato troppo poche informazioni, se c'è una targhetta attaccata leggila oppure posta tutto quello che ci è scritto così che ti possiamo aiutare meglio.

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                                    • Prima esperienza alternatore

                                      Salve, finalmente un forum semplice per il fai da te!!!
                                      Vengo subito al problema, sto cercando di fare il mio primo generatore eolico con un alternatore (modello hitachi 55A di un muletto). Ho collegato il polo positivo della batteria (70A) all'alternatore ed in parallelo ho messo, come diodo, una lampadina per auto da 55w, poi ho collegato il polo negativo della batteria al corpo metallico dell'alternatore e ho fatto girare l'alternatore con il trapano, ma ad occhio non succede niente. Allego le foto dell'impianto e dell'alternatore nella speranza che qualcuno possa aiutarmi....
                                      Ringrazio tutti anticipatamente
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                                      • ciao stefano ,mi viene il dubbio che non hai letto attendamente le discussioni precedenti.....
                                        come hai fatto i collegamenti non produci nulla , in quanto il rotore non è eccitato, causa mancata alimentazione del regolatore....
                                        il motivo di quella lampada messa in serie, sul filo che va al positivo?
                                        rileggiti un pò i post di prima e vedi dove hai sbagliato, è inutile riscrivere le stesse cose per n-essima volta

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                                        • ciao, scusa se uso e abuso della tua pazienza. Ho letto tutte le pagine della discussione, ma tra teorico e pratico mi sono perso. Ti posto uno schema di quello che ho fatto. Potresti te o chiunque altro rettificarmi il disegno?
                                          Da quello che ho capito uno dei contatti che ho cerchiato in rosso deve andare collegato al polo positivo della batteria...
                                          Help me please...
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                                          • Per il nuovo progetto ho preparato il regolatore di tipo shunt ecco un mio resoconto e quali modifica fare.
                                            Come transistor ho usato 3 2N3055, messi in parallelo a questi ho collegato una resistenza comune formata da 5 elementi 8,2 ohm 50W che messi in parallelo mi danno 1,6 Ohm da 250 W lo voluto dimensionare un tantino grosso perchè il generatore di targa e dichiarato da 1Kw a 24V , come diodi di potenza ho usato 2 recuperati da ATX che sono SBL3040PT, controllati al multimetro e mi dava che erano integri.
                                            poi ho montato uno zener da 12V da 1watt con 3 diodi IN4006 con un jumper che potevo scegliere se usare 3 diodi oppure 2 diodi che comandano le Basi dei transistor.
                                            Faccio i primi test e noto che la tensione saliva oltre i 14V mandando in protezione il controller , metto il jumper con 2 diodi e vedo che la tensione arriva a circa 14V, dai calcoli dovrei avere 12V + 0,7x2 = 13,4V faccio dei controlli e vedo che lo zener mi tosa qiualcosa di più di 12V , circa 12,2V e poi ho scoperto che i diodi non isolavano perfettamente sul Anodo avevo una tensione di circa 9V con generatore staccato, quindi i diodi o li ho bruciati io quando ci ho salfdato il filo grosso sul piedino ( saldatura fatta male ) oppure erano già di loro difettosi , però con il multimetro mi segnavano integri.
                                            Ora mi chiedo come mai con lo zener e 2 diodi la tensione arrivaa 14V e poi altra cosa strana e che quando c'erano le raffiche e arrivavo a 14V l'amperometro non superava i 6A di carica.
                                            Ho pensato forse dovuto al fatto che io ho usato nel test una sola batteria da 70 Ah ,ma credo che posso una batteria del genere si può caricare con un Ampereggio maggiore di 6A, un altra ipotesi e sulla resistenza che ho messo ai transistor è una resistenza da 1,6 Ohm forse un valore un pò basso, quindi succede che quando i transistor iniziano a condurre passa molta corrente, ho questo dubbio sulla resistenza troppo bassa di valore perchè quando al generatore collegavo solo la resistenza di zavorra da 1 Ohm , con raffiche d vento forte il generatore girava lentamente, quindi frena parecchio.
                                            Ora vorrei sistemare questo regolatore:
                                            1- devo sostituire i diodi di potenza, mi servono per forza di tipo schotty? perchè ho una decina di questo modello 1N3891 tipo a bulloni dal datasheet sembra che ho uan caduta di circa 1V ( quindi vanno ben allettati) ci volevo montare questi,vanno bene?
                                            2- pensavo di inserire un paio di zener uno da 12V altro da 12,5V o 11,5V e con degli jumper poter selezioanre le varie combinazioni con i didoi cosi da avere la tensioni ottimale.
                                            3 - se la resistenza da 1,6 Ohm è troppo bassa come valore,mettere una più alta ne emtto 4 in parallelo (2 Ohm) oppure 3 in paralleo (2.8 Ohm) e vedere se cambia qualcosa.

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                                            • Parallelamente alla sistemazione del regolatore shunt volevo preparare un altro, ed quello che ho descritto nel 247 mess. pag 10 di questa discussione nel file pdf.
                                              per avere un confronto fra i due tipi di regolatori , bastano pochi componenti per farlo e usando anche lo steso modulo di resistenza corazzata,
                                              L'unica cosa e da fare qualche piccola allo schema originario.
                                              Lo schema del regolatore che come descritto nell'articolo è nato per pannelli fotovoltaici, ma con qualche piccola modifica può andare bene anche per eolico.
                                              Sul funzionamento di questo schema, c'è T1 che va in conduzione con PWM regolato dai 3 operazionali (Ua Ub Uc) il d-c viene regolato in base al livello di carica della batteria, più è carica e più il d-c è alto, dissipando più energia su T1
                                              Poi c'è R8-T3 DZ1 che regolano la tensione fissa a 12V per alimentare l'integrato, e infine c'è la parte di destra partendo dal C4 con U1d che è un operazionale che controlla il livello di carica che by-passa il pannello dalla batteria su un carico resisistivo tramite il T2.
                                              Le modifiche che voglio fare io sono :
                                              1 - Eliminare la parte di destra , quella che controlla il livello di carica avendo già il mio sistema di controllo.
                                              1 - Al T1 ne metto 2 o più in parallelo e poi inserisco tra Drain e ingresso Generatore una resistenza tipo quella che uso per il regolatore shunt in questo modo non metto in corto diretto il generatore, sul Gate inserisco una resistenza da 2-3K che metto a massa.
                                              2 - Vorrei togliere la regolazione dei 12V con il T3 e inserire un regolatore 7812, mi basta togliere la R8 lo DZ1 T3 e al C6 metterci uno valore più basso?
                                              Anche qui vale la stessa domanda per i diodi di potenza, devo usare per forza quelli di schotty oppure quelli che elencato al post precedente?

                                              Come regolatore questo dovrebbe essere un pò meglio perchè regola in base al livello di carica della batteria, quanta corrente da mandare alla batteria.
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                                              • Caro fly, e cari tutti i componenti di questo forum. Premetto che mi servo solo ed esclusivamente quando possibile di materiali di recupero.
                                                Io nel frattempo ho realizzato un generatore eolico che dovrà caricare delle batterie stazionarie.
                                                Ho anche quasi realizzato una batteria stazionaria manca solo l'acido, lo scopo come ricorderai era quello di innaffiare l'orto da un pozzo lì presente (il pelo dell'acqua è a 8 metri dal p.c. (piano di campagna).
                                                Il generatore eolico anche se non montato in situ produce circa 10-15 watt girandolo a mano.
                                                Il problema e che sto cercando uno schema elettrico che mi permetta di deviare la corrente prodotta quando le batterie sono cariche, e mandarla al motorino che aziona la biella della pompa a stantuffo del pozzo in maniera da sospingere l'acqua a un deposito.
                                                Se tu o altri avete qualche idea vi prego di rispondermi

                                                aggiungo che il generatore eolico, tratto da un ventilatore da soffitto, utilizza 18 magneti al neodimio-boro comprati per 25 euro, ciascuno dei quali ha diametro circa 1,5 cm e altezza 1cm e solleva oltre 7 kg.

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                                                • A te serve un un regolatore di carica , che fà queste funzioni, regolatore di tensione ( stabilizza la tensioen a 13,8V o seconda di quante celle ha la tua batteria auocostruita) e controller di carica ( quando la batteria è carica devia la corrente su un carico dissipativo o pompa per sollevamento acqua nel tuo caso), come già ti ha detto Andy48 , se non hai molte competenze in elettronica, non puoi farci nulla quindi devi indirizzarti su qualcosa di commerciale, un latro problema d arisolvere è capire che potenza ti produc equesto generatore , hai fatto delel letture a vuopto e sotto carico? quanti Amp e Volt ti tira fuori sotto carico?

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                                                  • caro fly, effettivamente mi hai onestamente risposto di comprare qualcosa di già esistente, e ammetto la mia quasi completa ignoranza nel settore. Tuttavia il mio problema non è solo quello di acquistare un regolatore di carica. Di questo ne potrei forse fare anche a meno dato che la mia batteria stazionaria nuova (ne ho fatto due una utilizzando le piastre di una comune batteria per moto, un 'altra fondendo piombo di recupero in uno stampo e realizzando le piastre, non mostra segni di problemi se sovraccarica, lasciata cioè in carica per vari giorni. resta da vedere se la carica verrà mantenuta per molti giorni o solo per qualche giorno ma non è secondo me il problema principale.
                                                    Il problema principale (se controlli la risposta che ho dato oggi stesso ad andy anche se confusa potrebbe aiutarti a capire il mio problema) è che il mio generatore ha due serie di bobine che producono corrente. Una di queste , la più debole come produzione che però ha il vantaggio di attivarsi con venti leggerissimi, provata da me girando a mano collegata a un carico di 15 Watt (12 v e fai tu quanti A) si accende - con una velocità di circa 60 rpm- anche se debolmente (luce rossastra) presumo quindi che fornisca circa 10 watt (però non chiedermi se sotto carico dà tot volt o tot ampere) Se collego insieme alla prima anche l'altra serie di bobine la resistenza è quasi 5plicata e risulta molto difficile girare a mano se non usando tutte le dita e non riuscendo comunque ad imprimere un moto regolare. Pertanto dato che ho già realizzato prototipi funzionanti di generatore eolico con un alternatore d'auto che già di per se prevede un regolatore di carica e ho dovuto abbandonare il progetto causa crack dell'elica che girava vorticosamente e metteva paura (anche se registravo un pieno di carica alla batteria, più altre luci). Dopo 2 crack mi sono fermato ecco il motivo di far intervenire l'altra serie di bobine che rallentando la velocità delle pale e nel contempo producendo una corrente utile (da scaricare se le batterie son già caricge su un altro carico) risolverebbe il mio problema. Pensa che poi se lo risolvo, il vantaggio è per noi tutti. Persino l'enel blocca i generatori in caso di forte vento (ridicolo). Quindi la mia richiesta è: come faccio a inserire il secondo gruppo di bobine in caso di vento forte e però deviarlo a un carico utile?

                                                    Allora a vuoto a 60 rpm il primo set di bobine ha un voltaggio di circa 35-39 v
                                                    sempre piu o meno a 60 rpm il secondo set mi da v=50 - 70 Nel primo caso il mio sforzo, sotto carico valutato ovviamente a occhiometro è come girare da fermo un pedale da triciclo, nel secondo di bici.
                                                    Per ultimo, e ho dimenticato di dirlo a andy, appena posso cerco di riciclare tutto ciò che buttiamo senza spendere nulla. non sono ancora riuscito a utilizzare la plastica ma è solo questione di voglia e di tempo. Uso anche le cicche di sigaretta per alleggerire il terreno argilloso dell'orto. Insomma sono abbastanza pazzo e non lo faccio per avarizia ma per sdegno verso questa concezione di buttare via tutto. ti ringrazio per l'attenzione (spero) e mi auguro una tua risposta a breve (l'orto comincia ad avere sete e anche le galline e i conigli). Grazie ciao

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                                                    • Come risposta volevo farti un diagramma di flusso, ma non sò quale Utility di Office li fà , ma cerco di fartene uno ad elenco,
                                                      1)Che siano batterie commerciali o autocostruite biosgna caricarle con la tensione giusta, altrimenti si verifica la gassificazione ( elettrolisi) quindi serve un regolatore di carica quindi vai al punto 2.
                                                      2) Se hai competenza in elettronica sei fortunato puoi riuscire a fare qualcosa di tuo altrimenti se non hai competenza di elettronica vai al punto 5
                                                      3) Lodevole il fatto che vuoi riciclare tutto , anch'io in qualche occasione ho riciclato qualcosa ma purtroppo ci sono dei limiti, sarà molto difficile ch etu riesca a trovare ad un cassonetto una parte o un intero impianto eolico che uno se ne vuole disfare....è più facile che sia trovano beni di consumo comuni ( elettrodomestici , tv, vecchi pc dai quali puoi recuperare roba di eletronica) lavedo molto difficile che con le cicche di sigarette riesci a fare un impianto eolico .....quindi vai al punto 2.
                                                      4)Più si fanno le cose complicate è più servono automatismi o centraline che monitorizzano e sopperiscono alle funzioni che uno vuol fare, hai un generatore che ha 2 bobine , una per i venti deboli e poi vuoi collegare alla second aquando c'è vento forte e blà blà......per queste scelte servono centralinee sistemi che ti automatizzano il tutto, cosa ti serve? una centralina che legge la velocità del vento una volta superata la soglia , collega la tua seconda bobina, oppure un freno elettrico che ti frena le pale epoi se le batterie sono cariche by-passa il tutto sul freno o carico dissipativo, quindi tutto questo ti porta al punto 2.
                                                      5) Se non hai le capacità tecniche in alcune materie e non riesci a reucperare quello che ti serve due sono le soluzioni o impara a costruire quello che ti serve oppure metti mano al portafoglio.....

                                                      Considerazioni:
                                                      1) Enel non blocca i suoi generatori, forse contribuisce anche un piccolo freno elettrico o meccanico , ma il grosso lo fanno mettendo le "pale a bandiera" una manovra usata dai piloti quando c'è un guasto di un motore, mettevano "l'elica a bandiera" le pale venivano ruotate e messe di taglio alla direzione del velivolo cosi riducevano la resistenza dell'elica.
                                                      2) Sincerament enon ho capito come hai fatto a far funzionare un alternatore di auto, facendolo girare velocemnte con una pala eolica , mi vienei il sospetto ma girava a vuoto? o sotto carico , sarei curioso di capire coem hai fatto?
                                                      Te lo chiedo perchè anch'io ho fatto dei test con quegli alternatroi ma ho rinunciato perchè rendimenti bassi uso di moltipliche e casini vari....

                                                      Scusa la mia risposta un pò da "antipatico"...con il diagramma di flusso, ma ultimamente stò notando che gli interventi sono diventati una sorta di "consulenza tecniche" anche nell'altro forum di energie alternative.
                                                      C'è gente che vuol costruirsi un impianto eolico partendo da un motorino che ha fatto fare qualche giro con un trapano , ma poi si scopre che non sà la differenza tra un resistenza e un condesatore e chiede come farsi questo impianto.
                                                      Beh! questo non è dare un aiuto o un consiglio o un parere, scopo del forum, ma qui ci vogliono delle vere e proprie consulenze tecniche che ti spiegano passo dopo passo cosa fare, e che non si risolvono in 2 righe scritte.
                                                      Quindi consigli per i novizi, prima di fare domande documentatevi , i moderatori hanno messo in ogni sezione delle discussioni in rilievo che sono i concetti base, leggetevi quelle e poi fate le domande.

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                                                      • ti ringrazio per la risposta anche se forse non mi sono spiegato abbastanza. premetto che sul regolatore di carica sono in perfetto accordo con quanto dici. Naturalmente mi servirebbe uno schema elettrico per realizzarmelo da solo.
                                                        Per quanto riguarda l'intervento del secondo gruppo di bobine (che serve sia a rallentare la rotazione sia a produrre maggiore energia in caso di venti forti) io ho già un'idea per farlo ma è un congegno meccanico da applicare all'asse della parte rotante, trattenuto da una molla che quando viene superata una certa forza centrifuga che tende a allungare la molla, si allontana dall'interruttore chiudendo il circuito (interruttore delle porte del frigo che quando apri collega la lampadina della luce interna). Con questa soluzione manderei direttamente la corrente prodotta al carico senza passare dalla batteria. Siccome però ho una mezza intuizione che potrei risolvere il problema utilizzando una elettrocalamita o un relè, chiedo appunto a qualcuno più ferrato di me in materia. Per quanto riguarda il generatore eolico fatto in precedenza e abbandonato dopo due crack ti posso spiegare come l'ho realizzato. Intanto il rotore e le pale mediante una coppia conica posta anch'essa in cima al palo che li sorregge mutano il moto orizzontale dell'elica in moto verticale che fa girare un tubo coassiale al palo di sostegno, un tubetto in pvc rigido di quelli per impianti elettrici. La coppia conica nel mio caso era una testa di smerigliatrice angolare marca r...no (20 euro ma si rompono subito) e che moltiplica -o demoltiplica a seconda di come lo monti- il moto di 3 volte. Una volta che il tubo raggiunge terra esso è connesso a una puleggia tratta da una lavatrice che aziona la puleggia dell'alternatore d'auto che era di una panda o di una uno. Il rapporto puleggia lavatrice-puleggia alternatore è di circa 7 se non ricordo male.
                                                        Il vantaggio di questo sistema è che in cima al palo non ci sono pesi apprezzabili a parte la stessa girante, mentre in basso abbiamo l'alternatore, abbastanza pesante e tutti i collegamenti elettrici. Provato al banco l'alternatore inizia a produrre a 4oo rpm ma l'ideale sarebbe intorno ai 600 o più. La cinghia è stata realizzata con quei tubicini flessibili per innaffiare i vasi da fiori che hanno la particolarità di saldarsi benissimo se leggermente scaldati con un accendino e restano resistenti e inoltre non producono molto attrito come una cinghia di auto o una trasmissione a catena tipo bici. Pertanto il rapporto finale è di 3*7. Ciò significa che già con 60 rpm all'elica otteniamo una velocità all'alternatore di 1200 giri da cui vanno detratte le perdite per attriti vari. Di per se l'alternatore ha già una protezione contro i sovraccarichi della batteria. Detto questo, ovviamente, perchè il generatore produca corrente deve essere inizialmente eccitato dalla batteria che era appunto collegata anch'essa. Al momento della prova c'era un forte vento che mi accendeva una lampadina d'auto di 20 watt oltre a caricare nel contempo le batterie io e mio figlio avevamo paura a stare nei pressi dell'elica data la velocità da brivido avendo oltretutto pale da 1 m di alluminio tagliente. Quattro ore dopo la prova la batteria era carica ma il generatore era stato scaraventato sul terrazzo per fortuna senza provocare danni. Questo progetto l'ho abbandonato per questi motivi e perchè purtroppo non ho un terreno abbastanza ampio dove ancorare il palo di sostegno e anche perchè le vibrazioni potevano disturbare i vicini.

                                                        Bene questo è tutto, (ps, il generatore non l'ho trovato nella spazzatura ma le parti principali si, e inoltyre le cicche di sigaretta non le uso per costruire generatori ma per concimare l'orto e renderlo più leggero (Hai presente le palline di polistirolo nei vasi da fiori?)
                                                        Comunque il generatore a magneti permanenti che ho costruito con un ventilatore da soffitto funziona egregiamente e produce corrente alternata devo solo trovare il sistema di utilizzare il secondo gruppo di bobine per ridurre i giri dell'elica.

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                                                          Coem dicevo se vuoi fare uan cosa seria , evita moltipliche e casini vari , abbassano solo il rendi,meto delle macchine e opta per qualcosa di più serio.
                                                          S einvece tutto questo lo fia per scopo di diletto , allora continua a divertirti.
                                                          Buon proseguimento

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                                                            • se non ho capito ...
                                                              A saperlo prima non rispondevo nemmeno.....

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