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non ho1€ e voglio costruire1aerogeneratore da1,5kw

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  • #61
    complimenti!!!! (anche se il lavoro non e' ancora teminato <img src="> )

    QUOTE (bengio26 @ 31/5/2007, 22:03)
    Circa i consigli scontati.. uno è scontato, l'altro no. Cosa intendi per guaina di impermeabilizzazione?

    L'impermeabilizzazione della copertura per proteggere la casa dalla pioggia. Dalle foto mi sembra che la copertura sia rivestita di una guaina bituminosa ("catrame") resistente.

    Non so come tu abbia pensato di ancorare la base del palo alla copertura, sarebbe meglio non bucare la guaina con tasselli altrimenti col tempo potrebbero esserci infiltrazioni d'acqua nel soffitto dell'ultimo piano

    Anch'io, vedendo le foto dei pezzi, avrei pensato che il sistema avrebbe avuto difficolta' a seguire la direzione del vento (rotazione orizzontale). Mentre invece hai detto che funzione. Ottimo!!!!! credo che a questo punto le difficolta' peggiori dovrebbero gia' essere state superate

    Tienici aggiornati. Ho voglia di vedere il tutto nella sua veste definitiva.

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    • #62
      ciao bengio, se ti di i consigli e' perche' ne ho costruito piu' di due e so quali sono le difficolta', di cui uno operativo da parecchi mesi, si chiama esperienza in campo.
      sono molto scettico di utilizzare gli alternatori di auto per l'eolico, se non lo vedo non ci credo, cmq facci sapere.

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      • #63
        Nessuno mi ha risposto circa l'amperometro.. per misurare correnti elevate esiste qualcosa di economico? a me basterebbe un amperometro, nemmeno un multimetro in quanto il multimetro che ho va bene per tutte le misure eccetto che per la corrente. E se volessi risparmiare? Esiste un escamotage? Mentre scrivevo me ne è venuto uno in mente: compro 3-4 fusibili: da 20A,30Ah,40A,50A e vedo quando si bruciano!!!
        in fondo la filosofia di questa discussione è proprio quella di fare economia. Ps non so quanto riteniate buono l"affare", ma fino ad ora ho speso circa 120 euro. nel caso vi posto la lista della spesa con tutti i prezzi (tanto non è roba di marca, per cui non infrango nessuna normativa).

        Rispondo a marco piana: grazie del consiglio, in effetti mi domandavo come fissarlo.. io avevo pensato proprio di utilizzare dei tasselli, ma se me li sconsigli, cosa mi consigli?tieni presente che dovrò utilizzare anche dei tasselli per i cavi d'acciaio (anche se quelli probabilmente verranno fissati un pò più in su rispetto al soffitto, e comunque prenderò spunto dal fissaggio dell'antenna per la tv).

        Rispondo a erf: guarda che io apprezzo i tuoi consigli. ti è sembrato il contrario? anzi! volevo chiederti da dove nasce il tuo scetticismo nei confronti dell'alternatore auto. Hai verificato di persona? magari il problema era legato alla dimensione dell'elica, o magari al modo di collegare l'alternatore. Non so se hai letto altre mie discussioni; in una di esse, dal titolo "aerodinamica delle pale" ho scritto il seguente post:
        CITAZIONE (bengio26 @ 24/5/2007, 14:27)
        Volevo avvisare chiunque stesse pensando di utilizzare un alternatore automobilistico da uno sfasciacarrozze che non basta collegare alternatore a batteria, utilizzare un trapano per arrivare ai giri necessari,e un tester (o multimetro) per visualizzare lo stacco di tensione da 12,6 volt della batteria ai 13,8 della batteria caricata dall'alternatore. Inoltre non si collega il + e il - ma il + e la carcassa dell'alternatore e tra il + e il - ci va una lampadina da 5 watt o una resistenza (di potenza 5 o 7watt) da 40ohm (l'ho calcolata io). (questa lampadina corrisponde alla spia dell'auto nelle macchine. forse, e ripeto forse, essa funge da sicurezza per l'alternatore. Ovviamente è solo una supposizione) Se occorrono altri chiarimenti basta chiedere.
        Prima di capire quale modo fosse corretto, ho provato 4 alternatori da uno sfasciacarrozze pensando che nessuno andasse bene. poi l'elettrauto mi ha spiegato come collegarli e la cosa si è risolta.

        A progetto ultimato realizzerò un video dell'aerogeneratore e inquadrerò il tester, così almeno darò una prova tangibile!
        Circa il rivestimento in vetroresina, il collegamento (a casa mia e non a casa della mia raga!) e il montaggio.. non vi assicuro che avverrà in questi giorni ma tra qualche settimana.
        Avevo deciso di dedicare a questa mia iniziativa un tempo di massimo un paio di settimane (nel tempo libero), e invece è passato un mese da quando mi sono detto:"se già nel passato riuscivano a costruire i mulini a vento, perchè non dovrei riuscirci io con la tecnologia odierna?". Da quel giorno mi sono informato e ho imparato come primissima cosa che i mulini a vento oggi si chiamano aerogeneratori. Ora però mi devo mettere sotto con lo studio, per cui andrò più blando(solo un pò!) con l'aerogeneratore. Per quanto mi riguarda sono soddisfatto e ottimista.

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        • #64
          CITAZIONE (bengio26 @ 1/6/2007, 09:26)
          Nessuno mi ha risposto circa l'amperometro.. per misurare correnti elevate esiste qualcosa di economico? a me basterebbe un amperometro, nemmeno un multimetro in quanto il multimetro che ho va bene per tutte le misure eccetto che per la corrente. .......

          Non ho visto la domanda pero' .... Un multimetro e' un amperometro, comunque un generatore per auto puo' arrivare a parecchie decine di amper ... la soluzione forse piu idonea e' una pinza amperometrica CC (hall) la meno costosa ... vai in un centro commerciale e cerchi uno di quei tester a lancetta cinesi da 5 euro o meno poi ti costruisci uno shunt (resistenza di basso valore) da mettere in parallelo al tester nella portata amperometrica piu' elevata di cui dispone ..
          Comunque .. fammi vedere di che multimetro stiamo parlando e poi ti diro' come fare.

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          • #65
            per elektron: che io sappia il multimetro è anche un amperometro, ma non solo. ti ho postato una foto del mio multimetro. Spero tu possa dirmi quali operazioni fare per leggere le alte correnti.

            Ho postato anche una foto del nuovo triasse, quello cioè che avrebbe dovuto fare il fabbro e che invece ho dovuto farmi io data la sua improvvisazione!



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            • #66
              MAgari una a fuoco nn vedo cosa c'e' scritto

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              • #67
                qualcuno sa se le onde elettromagnetiche di un aerogeneratore possono influire sulle onde della televisione? se Monto l'aerogeneratore a 3 metri circa dall'antenna della tv può creare interferenze? ho problemi di spazio in quanto il tetto di casa è a spioventi e solo una piccola parte può essere utilizzata.

                per elektron: vado di fretta.. te la invierò il più presto possibile.

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                • #68
                  Quello è un normalissimo tester standard. Per quel che ne so misura anche le correnti fino a 10A, spostando il jack rosso nello spinotto libero.

                  Solo che per misurare la corrente non devi metterlo in parallelo ma in serie al carico.

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                  • #69
                    <img src=h34r:"> Ma come ti viene in mente di costruire una cosa simile, se non sai nemmeno usare un multimetro da 5€?
                    Io comincerei con un pò di cultura elettrotecnica, per esempio da un libro delle industriali.
                    ciao
                    Giorgio
                    Il mio: Fotovoltaico a inseguimento - Caldaia a biomassa - Pannello solare

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                    • #70
                      Per giorgio demurtas: fino ad oggi le risposte che mi dato sono sempre state inutili. Io ho fatto l'industriale! non è che non so utilizzare un multimetro, ma il mio multimetrò arriva a soli 10ampere e so bene che si deve mettere in serie. Il problema sta nella misurazione di alte correnti.
                      Se accetti un consiglio, prima di rispondere a una discussione prova a leggere almeno gli ultimi post, non solo l'ultimo.

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                      • #71
                        Ecco infatti e' quello che volevo dalla foto ... 10A ... mmm mi sa' che non ti bastano se usi un alternatore da auto ...
                        Vedremo. Casomai e' semplice costruire uno shunt con una barretta di acciao ... o costantana

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                        • #72
                          Se provi a spiegarmi come fare te ne sarei grato, altrimenti mi tocca fare come avevo pensato io, ovvero col sistema economico dei fusibili. Ne compro 4-5 di varie correnti, parto da quello a 10A e vedo se si brucia. Se si fonde metto quello da 20, poi da 30, da 40, e, se ancora si fonde allora provo quello da 50A. In questo modo con 2,50€ risolvo (anche se ottengo un risultato preciso in decine e non in unit&agrave.

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                          • #73
                            No lascia perdere, e' molto piu' semplice.
                            Leggi il link che e' spiegato benino ... naturalmente tralascia la Guzzi, si possono usare delle lampadine come carico ...
                            Eh eh ...Costruire uno Shunt Per Correnti Elevate

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                            • #74
                              ciao a tutti, ciao bengio questo sabato ho costruito le pale con un tubo in acciaio dn200(come le tue) e le ho montate sul mio generatore. le ho volute testare e devo dire che partono con poco vento, non raggiungono elevate velocita' ma hanno una coppia straordinaria sembrava che mi smontava tutto l'apparato. ora capisco perche' riescono a far girare un alternatore con moltiplicatore. un consiglio cerca di rinforzare l'attacco delle pale, mettici un doppio triasse, come lo chiami tu, rinforzato. ciao

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                              • #75
                                Grazie elektron.. Ho letto il link che mi hai inviato ed è stato molto utile.Ho potuto ragionare sullo shunt e ho compreso che in fin dei conti si tratta di mettere 2 resistenze in serie e di misurare ai capi di una delle resistenze la tensione che vi è.

                                Dato che la tensione è proporzionale alla corrente, e dato che la resistenza che utilizzo è costante, allora al variare della tensione ai capi della resistenza otterrò valori di corrente diversi.. Era un principio basilare, ma non ne avevo intuito la possibilità d'uso!
                                Il discorso cmq può essere fatto con qualunque resistenza.. il problema principale è che bisognerebbe trovare resistenze di potenze elevate.. Ma lo shunt lo compro o lo faccio da me con una barretta di ferro? forse bisognerebbe comprarlo, altrimenti mi sa che si ottengono calcoli imprecisi.


                                Ps Quello che io non avevo considerato è che l'alternatore può essere visto come un potenziometro, ovvero come una resistenza che varia in funzione della velocità di rotazione. Quanto più gira tanto più la resistenza tende a zero e la corrente si innalza!




                                per Erf: sono contento che il tuo scetticismo nei confronti degli alternatori per auto si sia affievolito. Bisognava che tu lo sperimentassi di persona, altrimenti forse saresti rimasto sempre della stessa idea. La cosa che non mi è tanto chiara è: hai fatto delle pale con un tubo di acciaio? ho capito bene?
                                Circa il "triasse"(anche se questo nome l'ho inventato io, credo che non sia male. In fondo sono tre assi!) devo dire che quello precedente era troppo delicato, ma quello di ora è davvero resistente. Oggi ho fatto un ulteriore test del mio aerogeneratore, ma l'ho montato a livello del suolo e per di più con 4 case attorno che impedivano al vento di far girare a pieno regime il mio aerogeneratore. Il risultato è stato che tutto è andato bene, è stato saldo, ha tenuto bene, ma non ha caricato.. faceva forse una cinquantina di giri al minuto. Dovrò fare un ennesimo tentativo a terra prima di metterlo sul tetto. 50-60 giri al minuto non sono niente in confronto ai giri che mi farà sul tetto! Dovrò andare in aperta campagna.
                                Secondo voi tutti, aumentare il la moltiplicazione dei giri da 1-5 a 1-10 credete possa migliorare il rendimento? Chiedo anche a te erf in quanto hai provato di persona un rotore simile al mio. Non è che poi si ferma perchè gli manca la forza?

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                                • #76
                                  CITAZIONE
                                  Dato che la tensione è proporzionale alla corrente, e dato che la resistenza che utilizzo è costante, allora al variare della tensione ai capi della resistenza otterrò valori di corrente diversi.. Era un principio basilare, ma non ne avevo intuito la possibilità d'uso!
                                  Il discorso cmq può essere fatto con qualunque resistenza.. il problema principale è che bisognerebbe trovare resistenze di potenze elevate.. Ma lo shunt lo compro o lo faccio da me con una barretta di ferro? forse bisognerebbe comprarlo, altrimenti mi sa che si ottengono calcoli imprecisi.

                                  Comprarlo fatto ti da una garanzia sulla precisione che altrimenti non puoi avere ...
                                  Autocostruirlo intacca meno il portafoglio e sarebbe sicuramente + preciso dei fusibili che saltano o non saltano.
                                  Alla fine e' un filo di rame con diametro e lunghezza noti ... il tester va bene quello che gia' hai ...
                                  Ci sono anche progetti di shunt fatti con barretta di acciaio di spessore noto, addirittura si puo fare con una semplice vite di acciaio da 5/16 lunga 1,6 pollici ! Shunt

                                  image

                                  Quindi:
                                  1,6 pollici => 100A -> 1mV
                                  16 pollici => 100A -> 10mV
                                  160 pollici => 100A -> 100 mV

                                  etc...

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                                  • #77
                                    per la vite.. ci penso, ma sapresti dirmi indicativamente quanto mi verrebbe uno shunt? se è un semplice pezzettino di rame tagliato su misura non dovrebbe costare che pochi centesimi, o non è così semplice per come credo io?

                                    Circa il collegamento alternatore batteria: ho notato che il positivo dell'alternatore deve essere collegato al + della batteria e la carcassa al meno. Quello che mi chiedo è: se l'alternatore non lo isolo dall supporto, se cioè lo tengo a diretto contatto con il palo, potrei fare a meno di avere il filo del meno? potrei in pratica collegare direttamente il palo al meno della batteria? se si, poi potrei anche collegare il palo alla massa di casa?(lo collego al filo di mezzo di una presa.) Secondo la mia logica quanto ho detto è fattibile, ma mi sorge il dubbio che possano insorgere degli inconvenienti a cui non ho pensato.

                                    Un'altra cosa: ci tengo ad avere un parere sulla moltiplicazione dei giri.. ora è 1:5. Secondo voi portarlo a 1:10 può far si che non parta? ora parte solo con un bel vento medio forte, ma se aumento del doppio potrebbe partire anche con vento moderato. Il punto è che non so se la resistenza meccanica dell'alternatore può fermare le pale nel momento in cui inizia a caricare. Il dubbio mi viene perché le pale vanno più piano nel momento in cui l'alternatore si attiva(dovrebbero partire anche a 70-80 rotazioni al minuto). Grazie ancora per l'attenzione.

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                                    • #78
                                      Momento. Passando da 1:5 a 1:10 ti partirebbe DOPO, non prima. Serve più coppia iniziale per vincere gli attriti.

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                                      • #79
                                        Su ebay tutto completo circa 70 dollars
                                        http://cgi.ebay.com/Blue-100A-Digital-Amme...7QQcmdZViewItem
                                        Quoto Rudolph, sei in moltiplicazione ... quindi

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                                        • #80
                                          x elektron: ma il link che mi hai postato è uno shunt + regolatore di carica. io mi chiedevo quanto costasse il semplice shunt.

                                          Circa la moltiplicazione probabilmente non ho scritto bene o non mi sono espresso bene: il rotore fa un giro, l'alternatore ne fa 5, così quando il rotore fa 150 giri l'alternatore ne fa 750 e inizia a caricare.
                                          Se cambio la moltiplicazione, con un giro di rotore ottengo 10 giri di alternatore, questo significa che con 70-80 giri ottengo 700-800 giri di alternatore e con 150 giri ottengo 1500 giri di alternatore.
                                          Ora la domanda è: in questo modo rischio di frenare troppo l'elica (dato che con soli 70-80 giri l'alternatore inizia già a caricarsi e quindi inizia a fare "attrito")?

                                          ps. Nel mio penultimo post chiedo anche se il collegamento dell'alternatore è corretto. mi sapreste dare una valutazione? vi ringrazio anticipatamente.

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                                          • #81
                                            ciao bengio come di dice rudolph rischi che per farlo partire avrai bisogno di venti piu' forti, cmq se devi farlo devi modificare le pale e farle un po' piu a cucchiaio in modo da avere piu' coppia in partenza.

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                                            • #82
                                              Ma mi spiegate questo concetto di avere vento più forte?
                                              vi faccio un esempio: con una bicicletta, avere il rapporto più grosso corrisponde a fare 10 metri con una pedalata, mentre con il rapporto più piccolo con una pedalata fai mezzo metro. Trasponendo il concetto all'aerogeneratore, con un rapporto 1(rotore)-5(alternatore) ottengo che con un giro di elica faccio 5 giri di alternatore, mentre se cambio il rapporto, con un giro di elica ottengo 10 giri di rotore. Fin quando l'alternatore non inizia a caricare, esso non ha "attrito"(l'alternatore gira a vuoto), l'unica cosa che cambia è che si avvia con meno giri. possibile che stia sbagliando in qualche ragionamento?
                                              Non so se avete letto i posts precedenti, ma vorrei sapere anche se il collegamento dell'alternatore con un solo cavo può essere fattibile (vedete 2 miei post più in su).

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                                              • #83
                                                Il tutto risale alla legge di conservazione dell'energia.

                                                Se mettendo un rapporto più "duro" (ciclisticamente parlando) si sprigionasse più potenza, allora non servirebbero i rapportoi sulla bici, si errebbe sempre quello massimo.


                                                In realtà la potenza è INDIPENDENTE dal rapporto che scegli di usare. La potenza di un generatore è proporzionale all'area spazzata dal vento (quindi al quadrato del diametro della turbina) ed al cubo della velocità del vento. Tutti gli altri sono coefficienti costanti (la densità dell'aria varia col tempo meteorologico poichè dipende dalla pressione, ma puoi trascurarla).

                                                Quindi, poniamoci in una situazione di vento a x m/s, supponiamo 10 m/s.

                                                Il tuo rotore, la cui efficienza totale è supponiamo 0,15 ed il diametro delle pale 3 metri, svilupperà:

                                                (3x3)*(10^3)*0.15

                                                1350 Watt.


                                                Qusto genererà una coppia sul mozzo. Uno "spunto" come quello del ciclista che a bici ferma si alza sui pedali per partire.

                                                Ora non sto ad entrare nei dettagli dei rapporti di trasmissione. Per esperienza sappiamo che se il ciclista ha messo un rapporto troppo duro, è possibile pure che non riesca nemmeno a partire e debba riappoggiare il piede a terra.

                                                La tua turbina non è per niente diversa (tra l'altro un buon ciclista sprigiona proprio 1KW di potenza, coincidenza)

                                                L'ideale sarebbe avere un cambio, o un variatore continuo Ci avevo pensato ad usare un variatore centrifugo tipo quelli dei motorini piaggio anni 90 (i "Sì", "Ciao","Bravo") o di uno scooter, ma alla fine le predite in trasmissione sono troppo alte.

                                                Non potendo avere un cambio si impone una scelta di compromesso. Un rapporto più elevato ti favorirebbe con vento forte, uno meno elevato con venti deboli.


                                                La mia opinione è che, se devi caricare batterie, devi prenderti anche le brezze. Le batterie se le carichi troppo in fretta le scuipi soltanto.

                                                Se invece vuoi immettere in rete, fregatene dei venti sotto a 5m/s. Ci metti 10 ore a fare un KWh. Meglio sfruttare BENE quei (pochi) momenti in cuoi puoi spingere forte, perchè il fatto che l'energia aumenti col cubo della velocità farà sì che mezz'ora di vento forte conti più di tre giorni di brezza.

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                                                • #84
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                                                  (tra l'altro un buon ciclista sprigiona proprio 1KW di potenza, coincidenza)

                                                  Non è un po' troppo, rudolph?
                                                  Il cicloergometro che ho usato aveva scala massima a 300 W, ma a 175 non riuscivo quasi più a spingere i pedali....
                                                  Facciamo che un campione arrivi a 250W per tutta la durata della corsa?

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                                                  • #85
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                                                    • #86
                                                      1 kW di sicuro no.
                                                      Quando ho fatto i miei conti, venivano 200W, poi confermati da un esperimento con una "cyclet" modificata al museo della EDF (l'enel francese).
                                                      Comunque magari i rocchetti reggono lostesso.

                                                      ciao
                                                      Giorgio
                                                      Il mio: Fotovoltaico a inseguimento - Caldaia a biomassa - Pannello solare

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                                                      • #87
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                                                        Circa la moltiplicazione: ma qualcuno ha giocato mai con gli alternatori automobilistici? Io parlo in maniera empirica. Essi in pratica si avviano non appena si supera un determinato numero di giri. Prima che ciò accada, sono quasi senza attrito!!!!!!! Per questo motivo, anche se il rapporto fosse 1:100, l'alternatore non avrebbe alcuna difficoltà a girare fin quando non raggiunge i giri necessari ad avviarsi!
                                                        Ora la questione è che tenendo il generatore con il rapporto 1:5, esso inizierebbe a produrre energia con un numero di giri del rotore che va dai 150 ai 200 giri. Ma avete idea di quanto vento ci voglia per avere quei giri? ci vuole un vento medio forte. Io in pratica vorrei portare il rapporto da 1:5 a 1:10 in modo che il vento debole (quello capace di fare girare alternatore a 70-80 giri) riesca ad avviare l'alternatore quando c'è meno vento. Sono consapevole del fatto che al momento dell'attivazione ci voglia più forza (esattamente il doppio), e io chiedevo a voi tutti se secondo voi un rotore da 3 metri può tranquillamente affrontare questo raddoppio di forza oppure no. Io so solo che quando gira, se ci metti una mano o se provi a fermarlo frenando l'albero del rotore, ci si oppone una forza così elevata che nemmeno ercole riuscirebbe a fermare!
                                                        volevo ribadire ancora una volta, che le pale non sono ferme quando l'alternatore inizia a fare "attrito", ma stanno già girando a una buona velocità (per cui sono cariche di energia cinetica bella potente).

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                                                        • #88
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                                                          Per quanto riguarda la moltiplicazione secondo me devi fare delle prove, prova prima il rapporto 1:10 e poi magari metti l'1:5 e vedi quale va meglio, purtroppo ci sono troppe variabili in giro per poter dire quale dei due rende di più, il fatto che le pale sono in movimento e cariche di energia cinetica non centra perchè se quando l'alternatore inizia a produrre crea troppa resistenza avrai che le pale rallentano dopo pochi giri, per questo ti dico di fare varie prove.
                                                          In bocca al lupo.

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                                                          • #89
                                                            Finalmente una risposta!!! sono 4-5 posts che attendo una risposta sul collegamento dell'alternatore..
                                                            Sono contento anche di aver spiegato in maniera comprensibile quello che intendevo circa la moltiplicazione. Farò delle prove..

                                                            Ora quello che mi rimane da sapere è: di che dimensioni deve essere il diametro dei cavi elettrici? Sono andato da un negoziante di materiale elettrico e ho chiesto se la sezione dei cavi doveva essere proporzionale alla potenza o alla corrente, e mi ha risposto senza ombra di dubbio che era legata alla potenza. Gli ho anche detto che ci sarebbero stati dei picchi di corrente da 70-80A, ma è rimasto fermo sulla sua affermazione, per cui mi ha dato un cavo con diametro dei fili interni da 1,5mm. Secondo voi vanno bene? io credevo di dover spendere una fortuna in cavi in quanto quelli che si usano nelle auto per collegare la batteria sono davvero molto spessi (e costano 4-5€ al metro (solo il singolo cavo del positivo!). Mha! sapete darmi un'opinione di tipo empirico o di tipo scientifico? grazie tante.

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                                                            • #90
                                                              Massimo 6 A mm2 per il cavo rivestito ... quindi se sono 30 A minima sezione dei cavi 5 mm2. Posso affermare con sicurezza che 1,5 mm2 non vanno bene.

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