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Nuova versione Art. 65 in approvazione

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  • #91
    Scusate per l'errata informazione riguardo le serre fotovoltaiche.
    Marco gli impianti a terra su suolo industriale esistono eccome.
    La tua assimilazione terreno agricolo = tetto è del tutto fuoriluogo, ci sono decine di migliaia di agricoltori che hanno i terreni, di proprietà o in affitto, dove non possiedono nessun tetto (siamo ancora rimasti alla visione del contadino che abita nel suo terreno e non in paese o città?) ma allo stesso tempo consumano energia elettrica con gli impianti di irrigazione.
    Mi chiedo perchè vietare gli impianti a terra e permettere le serre? ora ci troveremo con ettari ed ettari di serre fotovlltaiche sparse per l'italia, e direi che sotto tutti i punti di vista sono peggiori degli impianti a terra.

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    • #92
      le serre devono essere coltivate..il GSE deve fare i controlli e puoi levare il contributo..per cui..

      La casistica del pozzo agricolo da alimentare col FV credo sia largamente minoritaria..per nn dire eccezionale..io penso che i terreno irrigati siano quelli che meno sono usati per il FV..e comunque usare quelli irrigati/irrigabili suona ancora di più un "delitto"..
      Non ho notizie di terreni industriali che ospitano FV a terra..in teoria si può fare..in pratica rispetto ad usi realmente industriali, rende poco.. s eo metti e 1 mese dopo arriva l'industriale che voleva comprarlo per edificare fabbrica..sicuramente perdi l'affare dela vita..
      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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      • #93
        Mi indichi il paragrafo in cui sta scritto che il GSE deve controllare che la serra sia coltivata altrimenti ti leva il contributo?
        Con tutti i capannoni dismessi tu sei l'unico in italia che troverebbe l'industriale pronto a comprargli il terreno per fare un capannone ex novo...
        E se anche fosse così come li dobbiamo rispettare i protocolli di kyoto? con i pannelli sui tetti? la cosa fa abbastanza ridere, gia' siamo l'ultimo paese in europa, o tra gli ultimi, questa trovata di fermare gli impianti a terra vorrei sapere dove ci porta, oltre a lasciarci tra gli ultimi paesi. Già che ci siamo potremmo bloccare (anche se di fatto i comuni già lo stanno facendo) anche l'eolico in agricoltura, cosi' potremmo mettere tante piccole pale su ogni palo della luce in città, che insieme ai pannelli si trovera' bene...

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        • #94
          4.4.1.2 Impianti fotovoltaici realizzati su pergole, serre, barriere acustiche, tettoie e pensiline
          Al fine di ottenere il riconoscimento del premio previsto per gli impianti fotovoltaici i cui moduli costituiscono
          elementi costruttivi di pergole, serre, tettoie, barriere acustiche e pensiline è necessario allegare alla richiesta
          di concessione della tariffa incentivante un documento che comprovi la loro effettiva funzione.

          E poi..

          ?L’art. 23, comma 3 del DLgs n. 28 del 3 marzo 2011 prevede che non hanno titolo a percepire gli incentivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, da qualsiasi fonte normativa previsti, i soggetti per i quali le autorità e gli enti competenti abbiano accertato che, in relazione alla richiesta di qualifica degli impianti o di erogazione degli incentivi, hanno fornito dati o documenti non veritieri, ovvero hanno reso dichiarazioni false o
          mendaci. Fermo restando il recupero delle somme indebitamente percepite, la condizione ostativa alla percezione degli incentivi ha durata di dieci anni dalla data dell'accertamento e si applica alla persona fisica o giuridica che ha presentato la richiesta

          Insomma..io non mi ci vorrei trovare con un funzionario GSE alle porte e una serra vuota..senza magari nemmeno una fattura relativa alla vendita di coltivazioni tipicamente da serra effettuate negli anni in cui ho percepito incentivo.. se poi a te basta che il FABBRICATO sia catastalmente una serra, non mi meraviglio..ma non mi meraviglio poi di certi "divieti".

          Sul fatto che simo gli ultimi..mi pare generico...in molti campi lo siamo..ma nel fotovoltaico lo pensi veramente? ti sei mai chiesto quanti Terawh prevede il Piano Europeo per l'Italia nel 2020? e quanti ne facciamo? o sei solo preso a fare conti su quanto poteva renderti il tuo (ex) impianto?

          Marco
          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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          • #95
            le serre devono essere coltivate per 20 anni altrimenti decade il contributo; infatti alla luce di questo mi domando perchè non incentivano di più le serre che potrebbero portare, almeno in regioni dove già si coltiva quasi prevalentemente in serra, lavoro e occupazione. Se andate in sicilia, dalle parti di Siracusa, vedrete estensioni di serre abbandonate perchè non rendono niente. Allora chiedo ai detrattori delle serre, è meglio vedere tutto abbandonato o vedere delle serre fotovoltaiche ma che producono?

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            • #96
              Originariamente inviato da lisa Visualizza il messaggio
              serre fotovoltaiche ma che producono?
              ma producono cosa? se sono abbandonate è perche usarle non è conveniente (o magari non lo è mai stato, ma se sono state incentivate all 80% ..bstava gonfiare i costi del 50% per fare soldi facili..)..e llora perchè "sprecare" un Incentivo pubblico per fare un'attività "in perdita"? preferisco tenermi l'utile del FV, tasasrlo e pagare un sussidio al disoccupato..ma ancora meglio, visto che di INCENTIVI AMBIENTALI parliamo,se deturpano come dici, raderle suolo le serre e ripristinare..a spese del proprietario (in mancanza, con confisca)
              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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              • #97
                Una amenità del nuovo art. 65:

                Art. 65 - Impianti fotovoltaici in ambito agricolo
                1. Agli impianti solari fotovoltaici con moduli collocati a terra in aree agricole non e' consentito l'accesso agli incentivi statali di cui al decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28.


                Cosa significa "moduli collocati a terra"? N
                Non ho mai visto moduli a terra ma solo su strutture o su tetti, le strutture sono collocate a terra ma non i moduli.
                L'intenzione del legislatore è chiara, ma scommetto che un ricorso al TAR di un bravo Avvocato potrebbe smontare la legge.

                Come sempre penso che l'Italia ha la classe politica più incompetente del mondo, oltre che tra le più corrotte e senza vergogna.

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                • #98
                  per il decreto..significa ad altezza inferiore di 2 metri dal suolo.
                  Per il GSE significa "tutto ciò che non è edificio, serra, pensilina, etc"
                  Puoi anche scegliere (tristezza)..
                  CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                  • #99
                    Marco, abbiamo capito che tu ce l'hai con noi agricoltori, perchè paghiamo meno tasse. E' una guerra fra poveri, in cui il vero nemico, lo stato mangione, non è mai messo in discussione.
                    Io credo che la sospensione degli incentivi per impianti a terra su suolo agricolo, non derivi dal discorso fiscale, cioè dalla necessità di ridurre la sperequazione a carico dei non-agricoltori, ma piuttosto dalla levata di scudi contro l'utilizzo di suolo agricolo che sarebbe sottratto al suo naturale (?) utilizzo. In tal senso, Coldiretti, Slow-food, Carlin Petrini, ora anche Marcober
                    Non si capisce quale sarebbe questo utilizzo naturale, visto che la classificazione dei suoli la fa l'uomo con il piano regolatore. Terreni prima agricoli diventano edificabili, o aree commerciali etc.
                    In più, chi l'ha detto che l'agricoltura sarebbe l'utilizzo naturale dei terreni? Forse chi ha dimenticato che tali terreni prima erano incolti, e sono diventati coltivabili solo a seguito dell'intervento dell'uomo, ovviamente dopo che questi aveva inventato l'agricoltura

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                    • Ciao Lucio..beh..una definizione di uso naturale..prima dell'avvento del FV...il Fisco l'aveva data..si chiedeva che si svolgesse almeno UNA FASE dello sviluppo BIOLOGICO in azienda..in mancanza, il tuo legame con la terra e i suoi frutti era inesistente..a me sembrava condivisibile.
                      All'interno di questa macro-categoria (Fase Biologica), mi pare stia poi prendendo piede, nella mentalità diffusa e di riflesso poi anche nella legislazione, una suddivisione fra un uso nobile della risorsa terra (diciamo Food) e gli "altri" usi...e anche qui mi sento di condividere...se la terra è una risorsa scarsa..temporaneamente affidata ad un essere umano (il proprietario) affichè la custodisca ma con l'impegno morale che ne faccia un uso che massimizzi il benessere generale (cioè soddisfare i bisogni comuni ..fra cui il cibo è il prioritario..che possono essere soddisfatti ESCLUSIVAMENTE con l'uso del terreno)..allora se devo erogare un sussidio affiché ciò si concretizzi, li creo in relazione alla priorità dei bisogni..non in relazione ad usi "alternativi".
                      Altrimenti anche un supermercato alla fine rappresenta il modo di usare un terreno che "prima" era agricolo..ma la possiamo chiamare agricoltura?
                      Mi sfugge il passaggio logico Parco Fotovoltaico-Attività Agricola...per cui quando qualcuno si lagna che " non può costruire strutture in mezzo al nulla assoluto..alte 2 metri"..col solo obiettivo si coprirle di pannelli..magari con la scusa di far andare una pompa di un pozzo..non riesco ad essere solidale. Lo percepisco come una sottrazione di terreno agricolo alla coltivazione, e non come un'attività agricola..magari è un mio limite. Ma non vedo ne la fase biologica..ne l'uso nobile. E il bisogno che si soddisfa (energetico) potrebbe essere soddisfatto ANCHE con metodologie alternative, ove l'utilizzo del suolo gioca ruoli marginali, lasciando appunto spazi per un utilizzo "nobile" della risorsa scarsa per definizione.
                      Il fatto poi che una parte dei terreni (coltivabili) sia abbandonato e una parte di popolazione muoia di fame, dipende appunto dal mancato "impegno morale" del proprietario (diciamo dell'insieme dei proprietari..anzi del sistema sociale in cui i proprietari sono organizzati..in altre parole i Paesi Occidentali) a fare della terra l'uso che l'averla in temporaneo affidamento ci imporrebbe.
                      Marco

                      come vedi l'argomento tasse mancate no l'ho citato
                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                      • Marcober quando finiranno gli incentivi al FV agli agricoltori sara' consentito fare impianti fotovoltaici a terra senza incentivi e senza burocrazia con partita iva commerciale? Perche' se questo e' l'andazzo allora le aziende agricole che piangono come dici tu, dovranno anche sopravvivere e trovare altre strade. Risposta secca!
                        1° 20 Kwp trinasolar, 3 sma 7000tl, tilt 25°, azimut 9° (in TOP 20 su 12mila impianti europei)
                        2° 10 Kwp qixin solar, sma 12000tl, tilt 20°, azimut -105° e -15°
                        3° 2 Kwp isola, mppsolar PIP3024GK, 2 batterie Haze 230Ah
                        -----> noi amiamo il sole 365 giorni all'anno <-----

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                        • ma non è che sia vietato...e nemmeno ora..è solo precluso l'incentivo..per cui non cambierà nulla quando finiscono gli incentivi..se ho capito la domanda..
                          E resterà un'attività connessa per cui la vendita non non sarà considerata commerciale..
                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                          • per il 2020 l'italia ha già previsto un debito di 1,1milioni di tonnellate di petrolio equivalenti di consumi di energia rinnovabili, ossia trasferimenti da altri stati, non so quanti megawatt importati dall'eolico dei balcani, ecc.
                            al 2010 la percentuale del fotovoltaico era questa File:Energia percentuale rinnovabile ita.png - Wikipedia
                            una cosa irrisoria.
                            FORSE se si dava autorizzazione a utilizzare il suolo agricolo per il fotovoltaico, pagando tasse di produzione anche non agricola, ci saremmo risparmiati questo debituccio, bastava sempliemente dare meno incentivi al fotovoltaico a terra, che so anzichè 0,35 dare 0,25, inglobando quindi l'eventuale tassa in più.
                            Invece si è preferito precludere completamente e tagliare fuori un intero settore.
                            Il suolo agricolo italiano a parte la pianura padana e qualche altra piccola fascia è tra i peggiori d'europa per la coltivazione, ma tra i migliori per l'insolazione!

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                            • Una bella tirata marco,
                              Io posso anche concordare che non si usi il suolo agricolo in favore di altri utilizzi di superfici già antropizzate. Il dibattito pubblico ha consolidato tale posizione e ne prendo atto. Sicuramente io sbaglio.
                              Detto ciò. Continua a darmi fastidio la coppia "naturale/artificiale" all'opera come fondo concettuale della retorica prevalente e vincente. Non c'è nulla di naturale nell'agricoltura. Possiamo considerarla "nobile" (tra l'altro termine tipico della civilizzazione e quindi per definizione non naturale), ma l'agricoltura è una pratica di domesticamento e violenza della natura. Consiste nel costringere i biotopi ad una radicale semplificazione per far prevalere una sola specie (o un limitato numero di specie funzionali) allo scopo di sfruttarla per i nostri fini. Peraltro si tratta di specie del tutto innaturali (a loro volta domesticate dall'uomo nei secoli o millenni). Indimenticabili a tal fine alcune pagine di Diamond.

                              Poi, ai fini del fotovoltaico, la terra non è affatto una risorsa così scarsa (molto più scarsi i tetti). Intendo dire, a forza di fotovoltaico (considerando l'intensità di investimento e l'intensità energetica) il terreno agricolo italiano sarà sempre solo sfiorato. Sono ben altri gli usi che possono determinare una significativa perdita di disponibilità.

                              Come sempre, qui si tratta di contemperare diverse esigenze e interessi pubblici. Quindi prendo atto che il cosiddetto risparmio di suolo (anche quando è poco quello impegnato) prevale per una volta sugli interessi economici. cioè sull'interesse a risparmiare incentivi in bolletta.
                              Ne prendo atto e ne sono felice. Spererei che si faccia anche per altre cause ben più rilevanti (come le espansioni urbane inutili, se non per motivazioni di rendita fondiaria, per tante aree commerciali derivanti dalle stesse motivazioni, etc...).

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                              • certo Alvi..ma un conto è addomesticare una funzione biologica..un'altra è farne a meno..li l'agricoltura dove rimane? e se è agricoltura, allora tutto è agricoltura...

                                Sul suolo usato anche da altri..concordo..tuttavia distinguerei tra un uso INCENTIVATO e uno NON..quellINC. deve esere ponderato ben più dell'altro. perchè al costo ambientale ne comporta uno anche parallelo..Marco
                                CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                • sulla questione dell'attività connessa (che è questione completamente diversa, un incentivo o sostegno indiretto) sono d'accordo. Ovviamente non è agricoltura.

                                  Sulla ponderazione, appunto. Prendo atto. Come detto non solo "alzo le mani" (una decisione assunta democraticamente per me è per definizione giusta fino a che vige) ma sono anche contento. Bello sarebbe che valesse sempre (vedo certi piani urbanistici....).

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                                  • Sono figlio di un agricoltore e faccio l' elettricista.. ultimamente e lo è da parecchi anni il concetto di agricoltore come viene inteso dai libri non è più attule... l'agricoltore trasformato in imprenditore agricolo è una persona come tante di questo sistema optato per capitalizzare e fare soldi quindi non per prendere le parti all'agricoltura ma è il sistema in generale che non funziona in Germania sono per la maggior parte ambientalisti e verdi e allora, guardate quanti impianti fotovoltaici hanno fatto... credetemi questo è solo l'ennesimo taglio al fotovoltaico e come al solito a tutti i lavoratori non solo agli agricoltori che sono sempre quelli più sottomessi e maltrattati... e adesso qualche ministro che non so più il nome ha appena firmato un accordo con la Francia per la fornitura di energia elettrica da centrali nucleari...
                                    I paletti in italia per il fotovoltaico sono:

                                    Politici
                                    Enel o Terna e annessi

                                    Utilizzare un terreno agricolo dove da anni non viene più coltivato nulla, o dove non è mai stato coltivato nulla perchè quel terreno no rende niente o perchè è in luogo impraticabile sarebbe un' ottima soluzione..."perchè è come mettere un impianto fotovoltaico su un tetto dove prima veniva solo utilizzato come impermeabilizazzione di un edificio" quindi basterebbe introdurre un ente parallelo al GSE incorruttibile che controlla questo tipo di installazioni e il gioco è fatto solo che è più facile tagliare fuori un settore aspettare che qualcuno faccia i porci comodi e poi se avanza qualcosa allora si da da mangiare anche ai pesci piccoli ....

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                                    • in tutta sta tirata..ti sei scordato del fatto che gli Incentivi COSTANO..e le risorse sono SCARSE..questo è il PALETTO al FV..se NON chiedi Incentivi..puoi fare impianti che coprono il 100% del fabbisogno MONDIALE ..senza fare la morale a nessuno..e lascia stare Enel o terna, che hanno obbligo a connetterti..
                                      Però siccome i SOLDi li chiedi al PROSSIMO..capirai che è il PROSSIMO TUO che decide QUANTO FARNE (in base ad altri ragionamenti che non sono il tuo portafogli), QUANDO FARLO (in base ai prezzi degli impianti, dopo costa meno di prima..), A CHE PREZZO e MAGARI PURE DOVE (cioè dove magari esiste un consumo, e nn in mezzo ad una campagna desolata dove occorre fare cabina, linea e compagnia cantata..)...non credi?
                                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                      • Buongiorno a tutti

                                        Chiedo un parere anche a voi in merito ad una questione particolare (non si finisce mai di vederne di nuove tutti i giorni...) che riguarda Decreto Romani, IV Conto Energia e soprattutto art. 65 del Decreto Liberalizzazioni e che riguarda gli impianti FV su area di ex cava. Premesso che:

                                        - l'art. 65 al comma 1 dice che "Agli impianti solari fotovoltaici con moduli collocati a terra in aree agricole non è consentito l'accesso agli incentivi statali di cui al decreto legislativo 3 marzo 2011";
                                        - il comma 2 dello stesso articolo dice sostanzialmente che, per l'accesso agli incentivi di impianti autorizzati su aree agricole entro la data di conversione in legge del Decreto Liberalizzazioni, si hanno 180 giorni per metterli in esercizio e che devono rispettare, tra le altre cose, il limite di 1 MW ed il rispetto del rapporto 1:10 di terreno agricolo utilizzato;
                                        - il comma 2 dell'art. 3 ("Definizioni") del IV C.E. dice che "Ai fini del presente decreto, le cave, le discariche esaurite, ...., non sono considerate aree agricole, anche se ricadenti in aree classificate agricole dal pertinente strumento urbanistico";

                                        la domanda è:

                                        un impianto sito su un'area di ex cava dismessa e tombata può accedere agli incentivi senza rispettare ad esempio il rapporto 1:10?

                                        Grazie a chi avrà voglia di esercitarsi con un tale esercizio da veri legulei...

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                                        • Direi di si, un impianto in area agricola come una cava dismessa non deve rispettare il limite del 10%.

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                                          • la risposta dovrebbe essere si. c'è solo il problema che una cava tombata torna suolo agricolo. l'attività di cava è, infatti, attività mineraria temporanea e lascia il suolo, dopo il suo cilo di vita, nelle stesse condizioni urbanistica che esistevano prima.
                                            per essere precisa la norma avrebbe dovuto scrivere "aree di ex cava, ancorchè classificate agricole nello strumento urbanistico". Infatti in un emendamento nella discussione sull'art. 65 era precisato. Peccato che non sia stata accolta.

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                                            • effettivamente la cosa è ambigua. "ex" solo le discariche, le cave no...

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                                              • @alvisal e luciof

                                                Innanzitutto grazie per il feedback. Partendo dal presupposto che nel nostro paese raramente le norme sono scritte in modo tale da non lasciare alcuno spazio a più o meno libere interpretazioni, concordo con luciof che non è ben chiara la dicitura in quanto si potrebbe pensare che l'aggettivo "esaurite" si riferisca solo alle discariche; d'altra parte però la vedo dura che una cava ancora attiva sia classificata come terreno agricolo, nel senso che credo debba prima essere collaudata e tombata per essere restituita a destinazione agricola.
                                                Inoltre proprio il comma 2 dell'art. 3 dice che non sono da considerarsi aree agricole anche se ricadenti in aree classificate tali dal pertinente strumento urbanistico (PRG, PSC, etc.).
                                                Quindi secondo me questa definizione dovrebbe permettere a tali aree di bypassare i commi 1 e 2 dell'art. 65...

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                                                • Anche io sono nella tua stessa situazione. Ho un impianto in ex-cava di cui dovrei chiedere autorizzazione unica al momento in cui ENEL dà la disponibilità di potenza (attualmente sono in fase di ampliamento della cabina primaria).
                                                  Francamente pensavo di averlo perso con l'art. 65...
                                                  13 x Mitsubishi PV-TJ230GA6 - 1 x inverter Mitsubishi PV-PNS03ATL-IT - Solarlog 200 - attivo dal 14/09/2010

                                                  Produzione: http://fv.danesi.net

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                                                  • Una ex cava, ritombata, ricoperta di terreno coltivabile, diviene a tutti gli effetti "agricola". Dopo quanti anni rimarrebbe "non agricola" secondo l'interpretazione a noi più benevola? Per sempre? Nelle istruzioni operative del GSE non c'è scritto nulla?

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                                                    • Io non ho trovato altro che faccia riferimento alle cave se non il DM 5/5/2011.
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                                                      • Scusate ma secondo me il comparto agricolo non subisce danni dall'art. 65 perchè:
                                                        - gli impianti a terra in ambito agricolo era giusto vietarli o limitarli;
                                                        - gli impianti su tetto in area agricola non vengono tolti, semplicemente il gestore di rete non è piu' obbligato a dare priorità di connessione, embè? Anche se non ha obbligo di priorità il gestore comunque potrà accordare la connessione oltre i 200 kW se non ha problemi di rete. O al massimo allungherà un pò i tempi

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