Salve a tutti,
premetto che sono un nuovo utente di questo forum e volevo focalizzare l'attenzione su una problematica normativa che riguarda me ed il paese in cui vivo.
Precisamente, nel mio comune lombardo di circa 5000 abitanti scorre un fiume che presenta una buona portata e un salto naturale su cui è possibile installare un impianto idroelettrico per la produzione di energia.
Siccome faccio parte del consiglio di maggioranza come cittadino indipendente non schierato in nessun partito recentemente alcune nostre discussioni vertono sulla possibilità di realizzare un impianto idroelettrico proprio sul nostro territorio. In particolare tempo fa, un'azienda privata ha mostrato l'interesse (€€€€€€) di voler realizzare un impianto da circa 320KWp (circa 2.500.000 ore equivalenti annue) con l'intenzione di dare un contributo di circa 12% sull'energia prodotta al comune che dovrebbe ricavare circa 67.000 €/anno che fornirebbero un importante aiuto economico nel già risicato bilancio annuale (risicato visti i recenti tagli del governo alle autonomie locali).
Ora, l'intenzione dei miei colleghi di maggioranza è quella di portare a termine questo progetto privato facendo tesoro del canone annuo che questa azienda privata fornirà al comune.
Pare che siamo obbligati a fare ciò perchè, sempre secondo un mio collega, il comune non può costituirsi come venditore diretto di energia all'ENEL ma ha solo la possibilità di ricavare un contributo da parte dei privati che intendono realizzare impianti del genere sul nostro territorio (senza neppure avere la possibilità di fermare il progetto perchè dipenderebbe dalla provincia di Brescia).
Siccome io non sono affatto d'accordo a concedere l'uso di una risorsa pubblica così importate come il fiume che scorre sul nostro territorio per arricchire qualche privato, mi domando se è effettivamente impossibile da parte di un comune costituirsi come ente venditore di energia per ricavare direttamente i proventi che vengolo dalla realizzazione di impianto idroelettrico (costruendo direttamente lui l'impianto). Si parla di cifre importanti visto che l'impianto è di circa 320 KWp che dovrebbero rendere circa 650.000 €/anno (circa 0,22 cent€/kWh) alla ditta costruttrice dell'impianto. Una cifra simile rappresenta circa il 15% del fabbisogno energetico del paese e sicuramente sarebbe una manna per le casse del comune.
Chiedo quindi a qualche esperto che abitualmente naviga su questo forum di indicarmi gentilmente i riferimenti normativi secondo cui un ente come il comune non può vendire direttamente energia all'ENEL da impianti idroelettrici (per il fotovoltaico mi sembra che si possa fare) e eventualmente il proprio parere in merito.
Io sono dell'idea di non dare assolutamente concessione a questa azienda privata per far ingrassare qualche speculatore energetico ma di cercare di raggiungere il massimo beneficio comunale che si riperquota positivamente su tutta la collettività.........
Spero di essere stato chiaro e che qualcuno mi risponda perchè è molto importate....
Grazie
Alessio
premetto che sono un nuovo utente di questo forum e volevo focalizzare l'attenzione su una problematica normativa che riguarda me ed il paese in cui vivo.
Precisamente, nel mio comune lombardo di circa 5000 abitanti scorre un fiume che presenta una buona portata e un salto naturale su cui è possibile installare un impianto idroelettrico per la produzione di energia.
Siccome faccio parte del consiglio di maggioranza come cittadino indipendente non schierato in nessun partito recentemente alcune nostre discussioni vertono sulla possibilità di realizzare un impianto idroelettrico proprio sul nostro territorio. In particolare tempo fa, un'azienda privata ha mostrato l'interesse (€€€€€€) di voler realizzare un impianto da circa 320KWp (circa 2.500.000 ore equivalenti annue) con l'intenzione di dare un contributo di circa 12% sull'energia prodotta al comune che dovrebbe ricavare circa 67.000 €/anno che fornirebbero un importante aiuto economico nel già risicato bilancio annuale (risicato visti i recenti tagli del governo alle autonomie locali).
Ora, l'intenzione dei miei colleghi di maggioranza è quella di portare a termine questo progetto privato facendo tesoro del canone annuo che questa azienda privata fornirà al comune.
Pare che siamo obbligati a fare ciò perchè, sempre secondo un mio collega, il comune non può costituirsi come venditore diretto di energia all'ENEL ma ha solo la possibilità di ricavare un contributo da parte dei privati che intendono realizzare impianti del genere sul nostro territorio (senza neppure avere la possibilità di fermare il progetto perchè dipenderebbe dalla provincia di Brescia).
Siccome io non sono affatto d'accordo a concedere l'uso di una risorsa pubblica così importate come il fiume che scorre sul nostro territorio per arricchire qualche privato, mi domando se è effettivamente impossibile da parte di un comune costituirsi come ente venditore di energia per ricavare direttamente i proventi che vengolo dalla realizzazione di impianto idroelettrico (costruendo direttamente lui l'impianto). Si parla di cifre importanti visto che l'impianto è di circa 320 KWp che dovrebbero rendere circa 650.000 €/anno (circa 0,22 cent€/kWh) alla ditta costruttrice dell'impianto. Una cifra simile rappresenta circa il 15% del fabbisogno energetico del paese e sicuramente sarebbe una manna per le casse del comune.
Chiedo quindi a qualche esperto che abitualmente naviga su questo forum di indicarmi gentilmente i riferimenti normativi secondo cui un ente come il comune non può vendire direttamente energia all'ENEL da impianti idroelettrici (per il fotovoltaico mi sembra che si possa fare) e eventualmente il proprio parere in merito.
Io sono dell'idea di non dare assolutamente concessione a questa azienda privata per far ingrassare qualche speculatore energetico ma di cercare di raggiungere il massimo beneficio comunale che si riperquota positivamente su tutta la collettività.........
Spero di essere stato chiaro e che qualcuno mi risponda perchè è molto importate....
Grazie
Alessio
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