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vendita diretta energia idroelettrica da parte di un comune

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  • #31
    Originariamente inviato da GiuGa Visualizza il messaggio
    .........................
    Il DM 10 settembre 2010 ha fissato un tetto del 3% dei proventi di un impianto come compensazione al comune, tra l'altro questa compensazione è vincolata all'individuazione di misure di miglioramento ambientale ben definite cui destinare la "royalty"


    Buonasera GiuGa,
    a mio modesto parere credo che Tu abbia fatto un po di confusione tra "oneri di compensazione" e "royalties".
    Ad esempio, un Comune che propone un bando pubblico per la realizzazione e la gestione di un impianto idro puo' mettere un "paletto" di rendimento minimo ben superiore a 3%.
    La realizzazione di un impianto (di qualunque natura e nn solo idro) nn puo' sfuggire alla legge della domanda e dell'offerta.
    La percentuale del 12 % e' elevata ma c'e' da dire che se e' stata presentata, "a monte" ci devono essere valide motivazioni e giustificazioni che partono da valutazioni di bassi costi ed alti profitti.
    Altrimenti nn si spiega.
    ciao car.boni
    Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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    • #32
      Buonasera Carboni,

      Sono stato sicuramente impreciso nell'utilizzare la parola "royalty". L'avevo messa tra virgolette appunto perché non si può parlare di una royalty in questo caso. Ho usato questa parola in via colloquiale per non ripetermi parlando di compensazione.
      Il Comune non avrebbe infatti nessun titolo a chiedere una royalty.
      Il Comune non ha tantomeno titolo a chiedere "oneri" (per citarti) di nessun tipo, se non quelli (eventuali) per l'occupazione del suolo pubblico, in caso parte dell'impianto in progetto insista su territorio comunale (cosa tutt'altro che scontata).

      L'allegato 2 del DM citato mi sembra piuttosto esplicito in merito alle compensazioni che un privato può scegliere di elargire al comune.. Non si può andare oltre il 3% della valorizzazione dell'energia e non ci possono essere compensazioni meramente patrimoniali.

      A mio modesto parere la ratio di questa norma consiste nel tentare di impedire il verificarsi di situazioni in cui un progetto venga preferito ad un altro solo in nome di un interesse maggiore del Comune. Tanto più che il primo punto dell'allegato 2 vieta forme di compensazione di sorta nei confronti di Provincie e Regioni.

      Per quanto riguarda i bandi di solito presuppongono la titolarità di una concessione.

      Se mi sbaglio, ti ringrazio anticipatamente in caso volessi smentirmi e dimostrarmi che un privato può (e il fatto che molti lo facciamo non vuoldire automaticamente che possano) dare più del 3% dei propri introiti al Comune e a che titolo.

      Ciao e buon weekend

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      • #33
        Buongiorno GiuGa,
        partiamo da un principio fondamentale che sta alla base di ogni iniziativa idroelettrica (ma anche eolica).
        Il privato per poter realizzare un impianto deve avere "dalla sua", in primis, l'Amministrazione Comunale. Senza questo nn si va da nessuna parte, a meno che il privato (ricordo che "il principio del cliente fa ricco l'avvocato"), codice alla mano, inizi una battaglia legale per far valere i suoi (deboli) diritti.
        Un paio di risultati certi ed immediati li ottiene : spendere denaro e far passare una decina d'anni (se bastano) con il risultato finale di nn realizzare niente.
        Questo ragionamento e', a mio modo di vedere, sufficiente per dire che, in base all'effettiva potenzialita' dell'impianto che si vuole realizzare, le percentuali di rtrocessione a favore del Comune nn sono regolabili da una legge.
        Comunque il 3% indicato nel DL da Te citato si riferisce a compensazioni diverse da quella di cui stiamo discutendo.
        Sentiamo anche l'opinione di altri.
        ciao car.boni
        Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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