Comunque a scopo informativo...
Il reattore di Rubbia funziona mediante un acceleratore di particelle, però il professor Rubbia lo chiamava "Iniettore di protoni" che è la stessa cosa.
Il reattore di Rubbia non funziona sul principio di fare scontrare protoni o deuteroni fra di loro (sezione d'urto bassa), ma funziona sul principio di bersagliare un target di piombo.
Il piombo è molto pesante quindi facilmente decade e libera una valanga di neutroni, a sua volta i neutroni bersagliano il torio.
Il piombo si scalda molto ma sopratutto si scalda moltissimo il torio, a sua volta il torio scalda l'acqua e il vapore fa girare le turbine.
Rubbia era, (ed è), una mente brillante però anche lui come tanti altri aveva manie di grandezza ed aveva fatto costruire (a spese dello Stato) un reattore grande come un palazzo.
Dato che esistono gli acceleratori da tavolo egli poteva progettare un reattore da tavolo, ma invece niente: sempre questa mania del gigantismo.
I magnati del petrolio possono permettersi il gigantismo, (non lo sperimentatore che lavora in un garage).
Il reattore di Rubbia funziona mediante un acceleratore di particelle, però il professor Rubbia lo chiamava "Iniettore di protoni" che è la stessa cosa.
Il reattore di Rubbia non funziona sul principio di fare scontrare protoni o deuteroni fra di loro (sezione d'urto bassa), ma funziona sul principio di bersagliare un target di piombo.
Il piombo è molto pesante quindi facilmente decade e libera una valanga di neutroni, a sua volta i neutroni bersagliano il torio.
Il piombo si scalda molto ma sopratutto si scalda moltissimo il torio, a sua volta il torio scalda l'acqua e il vapore fa girare le turbine.
Rubbia era, (ed è), una mente brillante però anche lui come tanti altri aveva manie di grandezza ed aveva fatto costruire (a spese dello Stato) un reattore grande come un palazzo.
Dato che esistono gli acceleratori da tavolo egli poteva progettare un reattore da tavolo, ma invece niente: sempre questa mania del gigantismo.
I magnati del petrolio possono permettersi il gigantismo, (non lo sperimentatore che lavora in un garage).
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