Ciao Quantum,
questo è l'approccio giusto: ragionare insieme.
Se campioni il segnale, dato che lo strumento deve campionare ad almeno 10 volte la max frequenza del segnale campione, ti metti in condizioni peggiorative di 1 ordine di grandezza e oltre. Forse è più facile raddrizzarlo ed integrarlo in maniera analogica. Per esempio caricardoci una capacità, come ti accennavo.
Parli dell'integrale sulla tensione, ma quello che serve è quello dell'energia, che è dato dal prodotto V I, e lo sfasamento fra esse annulla totalmente il tuo (peraltro giusto in principio) ragionamento.
Quando un campo elettromagnetico è prodotto da una corrente anternata in un circuito oscillatore, i modi oscillatori di quest'ultima sono gli stessi di quelli del campo em. Al limite per cattivo accoppiamento ti perdi alcuni modi (armoniche), ma non potrai mai rilevarne di più nel campo. Quindi al limite 'ti perdi qualcosa', che è poi ciò che ti porta a sottostimare SEMPRE l'energia in input.
Fauvarque a me non ha mai risposto.
Di solito sono garantite come quasi lineari fino a qualche Ghz.
Rik
questo è l'approccio giusto: ragionare insieme.
Originariamente inviato da Quantum Leap
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Il mio ragionamento è questo (sto considerando un circuito in DC) : ho una tensione costante V e, istantaneamente, intervengo sul circuito portandomi a una tensione V' < V, il circuito, a causa del suo comportamento induttivo), reagirà con un picco opposto alla variazione di tensione occorsa. Se in maniera altrettanto istantanea mi riporto da V' alla V di partenza otterrò ancora un picco di 'reazione' del circuito, simmetrico a quello precedente, cioè opposto.
Questo significa che in un caso tale picco dà contributo additivo all'integrale, nell'altro caso il picco dà contributo sottrattivo. Il peso dell'integrale in entrambi i casi è, in teoria, lo stesso, per cui l'errore di cecità dello strumento su tale picco è, in parte, autocompensato.
Questo significa che in un caso tale picco dà contributo additivo all'integrale, nell'altro caso il picco dà contributo sottrattivo. Il peso dell'integrale in entrambi i casi è, in teoria, lo stesso, per cui l'errore di cecità dello strumento su tale picco è, in parte, autocompensato.
punto 3 - (CNAM e banda passante)
Secondo me l'approccio è giusto, ma l'analisi dello spettro va fatta sul segnale di corrente della cella, non sulle sue emissioni.
Oggi abbiamo spettri elettromagnetici acquisiti da antenne poste in prossimità del plasma, non spettri di frequenze relativi al comportamento del segnale nella cella.
Secondo me l'approccio è giusto, ma l'analisi dello spettro va fatta sul segnale di corrente della cella, non sulle sue emissioni.
Oggi abbiamo spettri elettromagnetici acquisiti da antenne poste in prossimità del plasma, non spettri di frequenze relativi al comportamento del segnale nella cella.
Per i risultati del gruppo CNAM occorrerebbe chiedere a loro il tipo di considerazioni che hanno fatto.
punto 5 - (resistenza in serie)...
Inoltre la resistenza antiinduttiva è antiinduttiva anche alle nostre condizioni di lavoro?
Inoltre la resistenza antiinduttiva è antiinduttiva anche alle nostre condizioni di lavoro?
Rik
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