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  • brunovr
    ha risposto
    WOW!!!!

    Questo si che sarebbe un gingillo da acquistare.......

    2,5A sono un pò pochini però..
    Beh, pazientate un pochino e presto metto in moto il mio MOT variabile da 0 a 2000V!!

    ciao a tutti

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  • Hellblow
    ha risposto
    Acc quello si che è un bel regalino di Natale!!!
    Okkio all'amperaggio pero'...

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  • Quantum Leap
    ha risposto
    Bello strumento, grazie Elettrorik wink.gif ...

    Vediamo un po' se sarà possibile riuscire a racimolare qualcosina... tongue.gif

    Ciao a tutti.

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  • ElettroRik
    ha risposto
    CITAZIONE (Hellblow @ 29/11/2005, 10:44)
    Ciao Ele,

    Allora i tuoi risultati vanno in disaccordo con quelli di Remond, e invece vanno in accordo con il modello ai campi. Era previsto un aumento della corrente per via del maggiore numero di trasporto, cosa che lega la limitazione della conducibilità ad un affollamento e non al plasma. Fra qualche giorno posto due calcoletti wink.gif

    Wow, bella quella del Cl, sembra che con Ca tenda a reagire di piu' il cloro, cosa che non accade con Na...enniooooo dove sei?????

    Aspetta, vorrei rifarla con il data logger.... così com'è è più una senzazione che una certezza.... Troppo forte l'effetto calcificante per misurare decentemente.

    Oh, con lo switching sto andando avanti.... Una prima versione che 'choppera' direttamente la 300Vcc è quasi pronta... Poi forse avrò un aiuto da una persona competente per il dimensionamento del trasformatore HF che ci consentirà di portarla a 3/4 volte tanto...

    Certo che, basterebbe una cosa come questa....
    http://cgi.ebay.com/ebaymotors/AVIONICS-VA...itemZ4592254819

    Quantum, fatti fare il regalino di Natale... wink.gif

    Lascia un commento:


  • Hellblow
    ha risposto
    Ciao Ele,

    Allora i tuoi risultati vanno in disaccordo con quelli di Remond, e invece vanno in accordo con il modello ai campi. Era previsto un aumento della corrente per via del maggiore numero di trasporto, cosa che lega la limitazione della conducibilità ad un affollamento e non al plasma. Fra qualche giorno posto due calcoletti wink.gif

    Wow, bella quella del Cl, sembra che con Ca tenda a reagire di piu' il cloro, cosa che non accade con Na...enniooooo dove sei?????

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  • Avatar ospiti
    Replica dell'ospite
    dear amici,
    ottimi esperimenti,

    penso possano confermare la presenza di uno schermo isolante di molecole d'acqua attorno al catodo,,
    e abbiamo il ruolo degli ioni salini abbastanza ridimensionato,
    ridotti ad armature che comprimono lo schermo...
    infatti è impossibile che ioni + possano essere isolanti per gli elettroni...
    saluti

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  • ElettroRik
    ha risposto
    CITAZIONE (Dareus @ 28/11/2005, 14:01)
    Caro elettrorik,

    hai provato a usare dell'acido?!?BRAVO.e se ti sei ispirato all'idea che avevo proposto non posso non sentirmi moooolto onorato w00t.gif smile.gif biggrin.gif

    Ciao Dareus,
    veramente quella prova l'avevo fatta tempo fa, agli inizi, perché anche a me era venuto in mente di capire se gli ioni positivi fossero una condizione essenziale.

    Poi, dopo il tuo post, mi è venuto in mente di 'documentare' il tutto.

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  • Hellblow
    ha risposto
    Ciao ele, si non dovrebbe accadere nulla con sali fusi perchè manca l'idrogeno. Appena è disponibile guardo il filmato wink.gif
    Complimenti!!! ^_____^

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  • Avatar ospiti
    Replica dell'ospite
    CITAZIONE (ElettroRik @ 28/11/2005, 10:35)
    CITAZIONE (Hellblow @ 28/11/2005, 01:39)
    ...
    Il motivo è che il plasma  si forma sicuramente e principalmente all'estremità opposta dell'elelttrodo e da li il calore poi si sposta per conduzione.
    ...

    Ciao Hell,

    sto mettendo un filmato completo (wmf di 6,5min c.a. - 22Mb) della prova K2CO3 con rilevazione della temperatura e valutazione (a spanne per ora) del COP, perché purtroppo non è ancora arrivato il multimetro con I/F Pc per loggare la corrente (la tensione è molto più stabile, grazie ai 2 bombolotti [he he] da ben 1900uF l'uno).
    Quando avrò quello, ripeto la prova.

    Più o meno lo stesso vale per il test CaCl2 e NaCl, dove non ho potuto capire granché perché si calcifica subito il catodo, e le escursioni di corrente diventano troppo impulsive, quindi non misurabili senza un logger. Però con CaCl2 è uscita (guarda caso, ormai vi ci ho abituati, he he tongue.gif, un'altra cosa 'strana' ed interessante: la presunta accensione del Cl, che con NaCl non c'é stato verso di fare (Ennio, questa è per te! wink.gif ).

    Lì vedrai molto bene, soprattutto alla fine, il 'botto' del gas (ignora i miei commenti audio, pls). Comunque, in linea generale, anche ad occhio di vede una luce molto più bianca dalla zona limite dove c'é la camera d'aria, ecco perché mi fa pensare a temp più elevate, benché il classico plasma bianco-rosaceo sia più intenso in punta del catodo.

    P.S. A proposito di Acqua necessaria o meno alla GPDE (domanda credo di Kalos66 ?! ), sarebbe interessante fare un test in NaCl fuso, magari a tensioni più basse (credo conduca molto), quindi senz'acqua, e quindi senza idrogeno wink.gif , secondo me non s'innesca un bel niente. Sono convinto che sia l'H la chiave di tutto.

    P.P.S. Fusione Fredda 'al limone': http://www.bennati.it/rik/ff/prova7.htm

    Caro elettrorik,

    hai provato a usare dell'acido?!?BRAVO.e se ti sei ispirato all'idea che avevo proposto non posso non sentirmi moooolto onorato w00t.gif smile.gif biggrin.gif

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  • ElettroRik
    ha risposto
    CITAZIONE (Hellblow @ 28/11/2005, 01:39)
    ...
    Il motivo è che il plasma si forma sicuramente e principalmente all'estremità opposta dell'elelttrodo e da li il calore poi si sposta per conduzione.
    ...

    Ciao Hell,

    sto mettendo un filmato completo (wmf di 6,5min c.a. - 22Mb) della prova K2CO3 con rilevazione della temperatura e valutazione (a spanne per ora) del COP, perché purtroppo non è ancora arrivato il multimetro con I/F Pc per loggare la corrente (la tensione è molto più stabile, grazie ai 2 bombolotti [he he] da ben 1900uF l'uno).
    Quando avrò quello, ripeto la prova.

    Più o meno lo stesso vale per il test CaCl2 e NaCl, dove non ho potuto capire granché perché si calcifica subito il catodo, e le escursioni di corrente diventano troppo impulsive, quindi non misurabili senza un logger. Però con CaCl2 è uscita (guarda caso, ormai vi ci ho abituati, he he tongue.gif, un'altra cosa 'strana' ed interessante: la presunta accensione del Cl, che con NaCl non c'é stato verso di fare (Ennio, questa è per te! wink.gif ).

    Lì vedrai molto bene, soprattutto alla fine, il 'botto' del gas (ignora i miei commenti audio, pls). Comunque, in linea generale, anche ad occhio di vede una luce molto più bianca dalla zona limite dove c'é la camera d'aria, ecco perché mi fa pensare a temp più elevate, benché il classico plasma bianco-rosaceo sia più intenso in punta del catodo.

    P.S. A proposito di Acqua necessaria o meno alla GPDE (domanda credo di Kalos66 ?! ), sarebbe interessante fare un test in NaCl fuso, magari a tensioni più basse (credo conduca molto), quindi senz'acqua, e quindi senza idrogeno wink.gif , secondo me non s'innesca un bel niente. Sono convinto che sia l'H la chiave di tutto.

    P.P.S. Fusione Fredda 'al limone': http://www.bennati.it/rik/ff/prova7.htm

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  • kalos66
    ha risposto
    QUOTE (thot @ 27/11/2005, 19:20)
    Ciao raga kalos66,

    anch'io ho in laboratorio un ICE 680R che mi va una bomba da anni, vederlo in foto mi ha fatto piacere

    Sempre complimenti per i tuoi esperimenti

    Ciao , grazie per i complimenti smile.gif come vedi il mio vecchi e "prezioso" ICE 680R si comporta egregiamente , la tecnologia italiana ha costruito anche questi oggetti di grande qualità . Spero di avere un pò di tempo la prossima settimana per eseguire una serie di test "seri" sulle variazioni delle grandezze elettriche al variare della geometria ( superficie anodica ) della cella ; a tal proposito dovrebbe arrivarmi a giorni una bilancina di precisione per pesare il sale elettrolitico che io uso e una videocamera per filmare tutti gli esperimenti e rilevare i valori elettrici ( visto che non ho una scheda di acquisizioni dati ) wink.gif wink.gif wink.gif .
    Una saluto a tutti biggrin.gif

    Edited by kalos66 - 28/11/2005, 08:19

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  • Hellblow
    ha risposto
    CITAZIONE
    però secondo me le temperature e l'intensità del plasma sono superiori alla versione con liquido anche dentro il copricatodo.


    Ciao Ele wink.gif

    No non credo che nel copricatodo ci sono temperature cosi' alte. Il motivo è che il plasma si forma sicuramente e principalmente all'estremità opposta dell'elelttrodo e da li il calore poi si sposta per conduzione. Il gorgoglio probabilmente è causato dai gas del catodo che salgono e restano intrappolati nel copricatodo. A lungo andare, se questo èp sigillato, riempiranno lo spazio e ovviamente ci sarà un gorgoglio.

    Ho capito bene quel che hai detto? ^^

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  • ElettroRik
    ha risposto
    QUOTE (OggettoVolanteIdentificato @ 27/11/2005, 22:12)
    Cià rolleyes.gif Mi fa sorridere l'uso del nastro come copricatodo.Credo che in ogni cassetta di attrezzi casalinga si possa reperire anche del semplice teflon,assicura una tenuta isolante fino a temperature di 2,300 gradi C° . Anche perchè il nastro isolante libera diossina,e chissà quali zozzerie in aria wink.gif Va beh,tanto la soluzione salina non la si beve mica...

    Ottima l'idea del teflon, non sapevo tenesse quelle temperature.

    Comunque, il nastro isolante si può usare tranquillamente, basta usare un'accortezza:
    Svuota un fusibile scaldando i contatti col saldatore. Metti il cilindretto di ceramica in punta e usa un tubetto di pvc, di gomma, come 'prolungamento' di esso. Gira intorno del nastro adesivo partendo da metà corpo del fusibile e arriva fino almeno a metà del tubetto di pvc.
    Dentro potrai infilarci l'elettrodo. Se usi un pezzo di guaina da filo elettrico in cui infili l'elettrodo e poi metti la guaina dentro il tubetto di PVC incastrandola a forza, avrai sigillato l'estremità superiore del catodo, quindi dentro il tubetto di ceramica ci sarà aria (perchè è inserito a testa in giù). Questo lo farà borbottare parecchio, perché si formano bolle di gas che implode/esplode in quella 'camera d'aria, però secondo me le temperature e l'intensità del plasma sono superiori alla versione con liquido anche dentro il copricatodo.

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  • OggettoVolanteIdentificato
    ha risposto
    Cià rolleyes.gif Mi fa sorridere l'uso del nastro come copricatodo.Credo che in ogni cassetta di attrezzi casalinga si possa reperire anche del semplice teflon,assicura una tenuta isolante fino a temperature di 2,300 gradi C° . Anche perchè il nastro isolante libera diossina,e chissà quali zozzerie in aria wink.gif Va beh,tanto la soluzione salina non la si beve mica...

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  • Avatar ospiti
    Replica dell'ospite

    Ciao raga kalos66,

    anch'io ho in laboratorio un ICE 680R che mi va una bomba da anni, vederlo in foto mi ha fatto piacere

    Sempre complimenti per i tuoi esperimenti

    Lascia un commento:


  • kalos66
    ha risposto
    QUOTE (brunovr @ 21/11/2005, 19:20)
    Buona serata!

    ho appena acceso per la mia prima volta la cella!

    Dunque:

    500ml di soluzione di acqua d'osmosi con K2CO3 a 0,2M in un contenitore pirex da 800ml
    Due elettrodi di tungsteno immersi : l'anodo per 8cm metre il catodo per 5cm isolati tranne 1,5cm in punta nudi.
    Elettrodi distanti 3cm uno dall'altro
    Ho applicato tensione con variac e ponte ( no condensatorix ora )
    Temperatura iniziale 4 °C (in garage fa freddo!)
    Dopo circa 2 minuti di elettrolisi "forte" a 48V 5A la temperatura era già sui 56°C
    a quel punto ho spinto di più fino a 100V dove nessun segnale luminoso al catodo. Dopo circa 30-40sec stessa tensione, stessa corrente( 6-7A) ha iniziato ad illuminarsi di arancio-viola a partire dalla fine dell'isolamento(Temp 98°C). Successivamente ho alzato verso i 120-130V ed il catodo ha iniziato a illuminarsi tutto con maggior luminosità nel bordo finale(la fine è a cilindro non a punta). La corrente è scesa drasticamente sui 2-3A mentre la temperatura è salita a 128°C(inutile dire che fumava come una ciminiera).Non sono arrivato ad un plasma luminoso e stabile x problemi meccanici(vibra tutto!)
    Ho abbassato la tensione lentamente fino ad arrivare a 90V e la corrente sembrava stabile ancora sui 2-3A. La colorazione si affievoliva ma restava accesa sul violaceo a puntini intermittenti a casaccio x tutta la lunghezza del catodo esposto. Sceso sotto una soglia, i puntini sono tendenti al giallo-arancio e la corrente ha iniziato a salire a 4-5A dopodiche si sono spenti i puntini ed è ritornata l'eletrolisi forte con corrente sui 6-7A.

    Da questa mia prima esperienza, ho notato una cosa particolare, sembra che il fenomeno abbia una tendenza curvilinea d'isteresi cioè si innesca ad una tensione(100-130V) e si spegne a 80-90v

    ciao a tutti

    Ps
    comunque è molto carina!

    dimenticavo
    secondo me SERVE in soluzione un agitatore,ke spostando la sonda del termometro(è uno digitale molto veloce) i notavano differenze di temperatura nella cella, meglio se magnetico
    un ultima cosa alla massima tensione che sono arrivato, quando sembrava esserci un innesco di plasma, il temometro ha iniziato a fare il pazzo ( EM ). Il contatore GEIGER alfa+Beta nn si è mai mosso!

    Ciao , ottimo lavoro ... biggrin.gif non c'è che dire . Posso solamente suggerirti di mettere dei condenzatori filtro sull'alimentazione e un condenzatore di piccola capacità ( io uso 4,7nF) sull'alimentazione della cella , in questo modo diminuisci drasticamente le emissioni di RF , anche se rimangono quelle a bassa frequenza . Per quanto riguarda il termometro , era la fine che dovevi prevedere .... ho provato con un termometro digitale a sonda ma prima che fondesse l'ho tolto , converrebbe usare uno al mercurio anche se la misura della temperatura non è cosi fondamentale come invece quella delle grandezze elettriche . L'esperienza del nastro isolante l'ho fatta pure io .... non mi aspettavo che resistesse cosi tanto biggrin.gif ma viene "svolto" dall'azione congiunta dell'idrogeno e del calore ; la prova con copricatodo la farò con catodo immerso ( cioè entrante nella cella da sotto ) , credo che così il plasma sia più stabile , non risentendo delle fluttuazioni di area "bagnata" dall'elettrolita per via di vapori e spruzzi creati dal plasma stesso .
    Ciao

    Il mio vecchio 680R usato per la FF w00t.gif w00t.gif w00t.gif
    user posted image

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  • brunovr
    ha risposto
    giusto! già il copricatodo!
    a dire la verità speravo che nessuno me lo chiedesse!!!!!

    Il copricatodo, da buon elettricista, è stato fatto con 2-3 giri di nastro isolante! infatti dopo la prova i 15mm di catodo scoperto erano diventati 20!!!
    :-)

    Non solo ti dirò di più, e mi dò dell'asino! Prima sono andato a riprovare con il coprielettrodo fatto da una penna bic, volevo vedere cosa succede nell'area tra il catodo e il coprielettrodo, ma naturalmente si è fusa, solamente la parte immersa!
    Ah dimenticavo
    Come mai che la seconda reazione, stesso Tutto, tranne il copricatodo, borbottava anche all'Anodo?

    un'ultima cosa,
    i post di Ennio sono costruttivi, li salvo ed appena ho un minuto vado a rileggermeli solamente che ci metto un pò, x risparmiare qualcosina, qui sui monti la ADSL è un miraggio, e sono costretto ancora con la vecchia linea a Carbone, salvare e rileggere con calma!

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  • Avatar ospiti
    Replica dell'ospite


    Cia raga, e Good Evening for all,

    Complimenti a brunov, quindi sei dei nostri wink.gif

    Non ti stupire dell'anodo, comunque è risaputo che si consuma, ne parla remond, quantum e ennio recentemente ha fatto pure calcoli sul consumo dell'anodo.

    Per il termometro devi stare attento agli isolamenti, ricordati che la soluzione è sotto tensione.

    Per quanto riguarda la tua ultima domanda ti dico che i 0,2 mm di tungsteno, come li chiami tu, sono andati in soluzione sottoforma di WO2 oppure di WO3,... sleep.gif sleep.gif sleep.gif

    Non sono così bravo in chimica, ho letto solo qualche giorno fa il post di ennio che ne parla, e fortunatamente mi ricordavo ancora. Vedi ennio io li leggo i tuoi post,... wink.gif wink.gif

    In chimica avevo un insegnante femmina al liceo che probabilmente avrebbe fatto meglio a fare un 'altro mestiere, all'università invece gli esami li ho dovuti studiare per forza, e si sa come va a finire, se non c'è passione si perde sempre qualcosa e si finisce per imparare solo le cose necessarie a passare l'esame. Da quando mi diletto a sperimentare questa cosa, la sto studiando di santa ragione.

    Prova a usare il solfato di sodio brunov, però stai attento usa sempre una ventola per aspirare i fumi e spostarli nettamente da dove lavori. Con il solfato a volte si sprigionano odori non piacevoli.

    Domanda, brunovr ce chiarisci gentilmente se hai usato o meno un copricatodo,...tanto pe saperlo...

    ciao e complimenti

    aho,...saluto tutti i raga nottambuli...

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  • brunovr
    ha risposto
    grazie ancora,

    Sono andato ora a vedere la soluzione come è rimasta :

    Il termometro digitale è andato a farsi benedire!!!, bruciato!

    Ho notato una cosa che fin'ora nn ho letto o è sfuggita:

    L'anodo si CONSUMA,e di brutto!!!

    La parte immersa (i famsi 5cm) li ho misurati col calibro, beh siamo passati da 2,4mm a 2,2mm!
    quei 0,2mm dove sono andati?
    La soluzione è scesa da 500ml a 450ml....

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  • ElettroRik
    ha risposto
    QUOTE (brunovr @ 21/11/2005, 21:08)
    GRAZIE a tutti per i complimenti,

    comunque ce ne di strada da fare x sistemare il tutto, in fondo penso di nn aver fatto granch'è, a dir il vero mi sembrava un vaporizzatore da bambini trasparente!!!! biggrin.gif biggrin.gif

    comunque ora che ho visto con i miei occhi le cose che fin'ora avevo visto in video o foto, penso che questo complesso fenomeno vada studiato ed analizzato profondamente soprattutto perchè le grandezze in gioco sono molte quindi tutti gli esperimenti e le prove devono essere catalogate in maniera perfetta per capirne qualcosa.
    Ecco perchè insisto sul sistema di acquisizione delle grandezze su PC, così si riesce a registrare istante x istante le grandezze più significative.

    ciao a tutti e grazie

    Mi associo anch'io, congratulazioni per la tua prima volta! w00t.gif

    Vedrai che con i condensatori andrà meglio ancora.

    Lascia un commento:


  • brunovr
    ha risposto
    GRAZIE a tutti per i complimenti,

    comunque ce ne di strada da fare x sistemare il tutto, in fondo penso di nn aver fatto granch'è, a dir il vero mi sembrava un vaporizzatore da bambini trasparente!!!! biggrin.gif biggrin.gif

    comunque ora che ho visto con i miei occhi le cose che fin'ora avevo visto in video o foto, penso che questo complesso fenomeno vada studiato ed analizzato profondamente soprattutto perchè le grandezze in gioco sono molte quindi tutti gli esperimenti e le prove devono essere catalogate in maniera perfetta per capirne qualcosa.
    Ecco perchè insisto sul sistema di acquisizione delle grandezze su PC, così si riesce a registrare istante x istante le grandezze più significative.

    ciao a tutti e grazie

    Edited by brunovr - 21/11/2005, 21:11

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  • Avatar ospiti
    Replica dell'ospite
    COMPLIMENTI BRUNOVR,

    spero di riuscire presto a eguagliare i tuoi risultati!!! biggrin.gif

    Lascia un commento:


  • Quantum Leap
    ha risposto
    VIVISSIMI COMPLIMENTI A BRUNOVR w00t.gif w00t.gif !

    Ora che hai preso anche tu contatto diretto con questa meraviglia... OTTIMO!

    Due raccomandazioni.
    - Per le misure calorimetriche, nonostante il tuo termometro sballi per i disturbi, se l'acqua comincia a bollire non hai bisogno di nessun termometro. L'acqua bolle a 100°C e, la soluzione a 0,2 M pure (in realtà c'è uno spostamento ma è trascurabile).
    - Nella misura dell'acqua evaporata stai attento a separare l'acqua evaporata per ebollizione dall'acqua che viene fuori dalla cella causa spruzzi. Usa un contenitore paraspruzzi alto per limitare al massimo questo problema.

    Continua così.

    Ciao wink.gif .

    Edited by Quantum Leap - 21/11/2005, 20:04

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  • Ennio Vocirzio
    ha risposto

    Caro Brunovr, complimenti per il tuo lavoro, la prima volta non si scorda mai smile.gif smile.gif

    Comunque deve esserci un problema sul lettore di temperatura. Non e' possibile una temperatura di 128 gradi. E' probabile che il tuo sistema di misura della temperatura e' stato influenzato dalle E.M.I..

    Tutto quello che hai osservato e' ricollegabile al solito protocollo di osservazione.


    Ancora le mie piu' vive congratulazioni.

    Stai attento, ovviamente l'esperimento puo' nascondere pericoli, che tu ovviamente gia' percepisci.


    un abbraccio




    Allora avevo ragione,...sono proprio disturbi elettromagnetici... wink.gif wink.gif

    Lascia un commento:


  • brunovr
    ha risposto
    Buona serata!

    ho appena acceso per la mia prima volta la cella!

    Dunque:

    500ml di soluzione di acqua d'osmosi con K2CO3 a 0,2M in un contenitore pirex da 800ml
    Due elettrodi di tungsteno immersi : l'anodo per 8cm metre il catodo per 5cm isolati tranne 1,5cm in punta nudi.
    Elettrodi distanti 3cm uno dall'altro
    Ho applicato tensione con variac e ponte ( no condensatorix ora )
    Temperatura iniziale 4 °C (in garage fa freddo!)
    Dopo circa 2 minuti di elettrolisi "forte" a 48V 5A la temperatura era già sui 56°C
    a quel punto ho spinto di più fino a 100V dove nessun segnale luminoso al catodo. Dopo circa 30-40sec stessa tensione, stessa corrente( 6-7A) ha iniziato ad illuminarsi di arancio-viola a partire dalla fine dell'isolamento(Temp 98°C). Successivamente ho alzato verso i 120-130V ed il catodo ha iniziato a illuminarsi tutto con maggior luminosità nel bordo finale(la fine è a cilindro non a punta). La corrente è scesa drasticamente sui 2-3A mentre la temperatura è salita a 128°C(inutile dire che fumava come una ciminiera).Non sono arrivato ad un plasma luminoso e stabile x problemi meccanici(vibra tutto!)
    Ho abbassato la tensione lentamente fino ad arrivare a 90V e la corrente sembrava stabile ancora sui 2-3A. La colorazione si affievoliva ma restava accesa sul violaceo a puntini intermittenti a casaccio x tutta la lunghezza del catodo esposto. Sceso sotto una soglia, i puntini sono tendenti al giallo-arancio e la corrente ha iniziato a salire a 4-5A dopodiche si sono spenti i puntini ed è ritornata l'eletrolisi forte con corrente sui 6-7A.

    Da questa mia prima esperienza, ho notato una cosa particolare, sembra che il fenomeno abbia una tendenza curvilinea d'isteresi cioè si innesca ad una tensione(100-130V) e si spegne a 80-90v

    ciao a tutti

    Ps
    comunque è molto carina!

    dimenticavo
    secondo me SERVE in soluzione un agitatore,ke spostando la sonda del termometro(è uno digitale molto veloce) i notavano differenze di temperatura nella cella, meglio se magnetico
    un ultima cosa alla massima tensione che sono arrivato, quando sembrava esserci un innesco di plasma, il temometro ha iniziato a fare il pazzo ( EM ). Il contatore GEIGER alfa+Beta nn si è mai mosso!

    Edited by brunovr - 21/11/2005, 19:31

    Lascia un commento:


  • Ennio Vocirzio
    ha risposto


    Buona sera amici,

    Escluso che gli ioni H3O+ possano far sentire il loro effetto per due importanti motivi; sono pochi in soluzioni alcaline a pH elevato e chiaramente si scaricano sull'elettrodo secondo le ben note leggi dell'elettrolisi.

    Poiche' le dinamiche di cella non sono perfettamente comprese non escludo ovviamente a priori il loro effetto. Per esempio Rabazon parla di molecole d'acqua, in quel caso potrei essere anche piu' d'accordo. Le molecoler d'acqua sono dipolari e si orienterebbero in un certo modo attorno al catodo, anzi quasi certamente reagiscono elettricamente con gli ioni K+ generando aquoioni ma, non ne sono poi tanto sicuro che questo crei uno schermo. Le stesse molecole in prossimita' del plasma si ionizzerebbero e arricchirebbero la popolazione ionica di cella.

    Stiamo facendo ovviamente una chiacchierata, ed io ho espresso un mio parere. Per quanto riguarda le ultime tre righe posso anche sbagliarmi.

    Un abbraccio




    Una veloce risposta a Dareus:

    Infatti, i sali fusi conducono bene, ma ovviamente bisognerebbe provare.

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  • Avatar ospiti
    Replica dell'ospite
    Ciao a tutti,

    vedo che questa mia innocente domanda ha portato a galla domande, dubbi e teorie.Bene ne sono felice. biggrin.gif
    In ogni caso il fatto che altre sostanze oltre ai sali creino un plasma è interessante, lo studio sull'elettrolita che dà migliori rese si allarga!Ho una domanda per elettrorik, non ho mai capito ( a dire la verità me lo sono chiesto proprio adesso ), perchè l'acqua è necessaria come elettrolita.

    P.S.:X hellblow:come procede il tuo studio sull'interferometria e sullo spostamento del plasma?

    Lascia un commento:


  • Hellblow
    ha risposto
    E sugli H3O+ che ne pensi????
    Cosi' si puo' in effetti verificare pero'se ci sono variazioni di corrente in assenza dello schermo e quindi valutare quanto questo impacci, e se lo fa... mmmm c'e' da pensarci su mi sa...

    Lascia un commento:


  • Quantum Leap
    ha risposto
    Sicuramente il plasma si innesca anche senza ioni K+, ma la loro presenza è sostanziale per mantenere ad un certo livello di stabilità il campo elettrico dell' "armatura positiva". Diciamo che il loro ruolo è quello di "stabilizzatori" in grado di migliorare la stabilità.

    Ciao

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  • Hellblow
    ha risposto
    CITAZIONE
    interessanti gli effetti suule punte


    E si...il miglior catodo? Un disco metallico su cui sono letteralmente saldati alla base tanti "spilli" di tungsteno e puntato direttamente verso l'anodo. Questo massimizza il campo elettrico. Peccato che fondano subito...anche se sarebbe interessante in un catodo di questo tipo far ricircolare l'elettrolita alla base delle spille...chissà che succede man mano che si consumano gli spilli eheh wink.gif

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