Tentativi di teorizzazione dell'utente Camillo - EnergeticAmbiente.it

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Tentativi di teorizzazione dell'utente Camillo

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  • Originariamente inviato da Vettore Visualizza il messaggio
    @GabriChan: Ieri ho provato a depositare il Ni sul filo di ferro per via elettrolitica. Ho seguito la tua "ricetta" (piastrina di Ni all'anodo e filo al catodo). Il risultato è stato molto interessante: il deposito di Ni sul filo è venuto benissimo, ma soprattutto ho visto gli strani effetti che hai detto tu: ebollizione immediata della soluzione vicino al filo (con corrente abbastanza piccola), leggero plasma vicino la superficie, e altre cose curiose che non avevo mai visto neanche in processi elettrolitici più turbolenti (tipo quella dell'NaCl per produrre Cl e NaOH). Sarei curioso di sentire da Lukapat se in questo processo avviene qualche reazione esotermica nota, perché di calore ce n'era veramente tanto!
    Purtroppo non ho potuto fare misurazioni di radiazioni o analisi dei sottoprodotti (ho conservato la soluzione come hai suggerito comunque, che al momento è di un bel verde intenso... :-) ).
    Ciao Vettore da come lo descivi hai usato un filo molto corto, suppongo anche che hai usato HCl come elettrolita, il filo era percorso solo dalla corrente elettrolitica oppure l'hai fatto percorrere da un acorrente secondaria?,
    se provi con un filo più lungo e lo fai percorrere da una corrente l'effetto preparata si nota ancora di più e puoi misurare anche il caricamento dell'idrogeno, misurando la corrente che passa.
    Anche se credo, che se ci sono delle trasmutazioni avvengono ancora in una fascia ben precisa di densità elettrica, ma usando un catodo molto fine è confinato nell'elettrolita.

    Io misuravo quanto elettrolita evaporava nel tempo, che rimpinguavo con acqua distillata, per farmi un'idea delle potenze in gioco, ottenendo dei cop interessanti.
    Prova a prendere un po dell'elettrolita e aggiungici qualche goccia di ammoniaca, se diventa azzurro c'è una buona probabilità che il nichel sia trasmutato in rame.

    Per i gamma il mio strumentino segna dai 3,6MeV in su e stando a quello che dice rossi i gamma dovrebbero essere molto più deboli in torno hai 560KeV, comunque anche il mio ogni tanto segnava degli impulsi abbastanza forti fuori dall conteggio medio ambientale.

    Mi fa molto piacere che hai potuto verificare anche tu queste curiose anomalie Ciao.
    Ultima modifica di GabriChan; 26-08-2011, 10:38.
    "Non date da mangiare ai troll"
    http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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    • @GabriChan: Confermo!!! Se aggiungo ammoniaca all'elettrolita (che dovrebbe essere HCl con cloruro di Ni in soluzione), il colore vira subito al blu, ed è proprio lo stesso blu dell'idrossido di Cu (che conosco perchè l'ho usato in passato)! Ora, questa cosa mi lascia molto stupito e perplesso... O stiamo prendendo una cantonata (esiste qualche sale complesso del Ni che ha quello stesso colore, e quindi non si tratta di idrossido di rame), oppure abbiamo sperimentato un metodo semplicissimo e ripetibilissimo per produrre delle trasmutazioni a bassa energia. La probabilità e il buon senso propenderebbero per la prima ipotesi, però occorre una buona spiegazione "convenzionale" a quel blu, perché ho la certezza assoluta che non c'era rame nella cella o nei suoi dintorni mentre conducevo l'esperimento! Serve il parere di un chimico (o delle analisi vere e proprie)... :-)Tornando agli altri parametri, il filo era piccolo e non era percorso da una corrente secondaria. L'idea comunque mi sembra molto buona, anche per il fatto di potere misurare il caricamento di H (ci vorrebbe però un filo di Ni, non so se col Fe si ha la stessa sensibilità). Prossimamente ci proverò.

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      • Originariamente inviato da GabriChan Visualizza il messaggio
        .......
        Prova a prendere un po dell'elettrolita e aggiungici qualche goccia di ammoniaca, se diventa azzurro c'è una buona probabilità che il nichel sia trasmutato in rame.....
        Faccio un appunto: sia il rame che il nichel con ammoniaca vanno verso il blu, il rame da una colorazione più intensa del nichel; il suggerimento è di fare due campioni comparativi; nel caso che siano assieme difficile discriminarli con la sola ammoniaca serve una reazione specifica oppure una analisi spettrofotometrica..

        Originariamente inviato da Vettore Visualizza il messaggio
        ... O stiamo prendendo una cantonata (esiste qualche sale complesso del Ni che ha quello stesso colore, e quindi non si tratta di idrossido di rame)...........
        .....
        Vi suggerisco di acidificare con acido solforico (attenzione ai vapori di HCl)... e cautela; nel caso del Nichel la soluzione diventa verde nel caso del rame azzurra
        Ultima modifica di eroyka; 26-08-2011, 12:38.

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        • Ciao LucaPat hai qualche consiglio in più da dare?
          c'è un modo semplice per riuscire a distinguerli, io avevo lasciato il filettino di nichel nell'elettrolita e si era depositato un pò di rame che saggiato alla fiamma aveva dato il caratteristico colore verde.

          @Vettore
          Vuoi fare un' altra prova semplice e divertente?
          Ingredienti:
          Acqua distillata
          sale da cucina (NaCl)
          filo di rame
          un alimentatore 30VDC 2A

          prendi il filo dia rame quello da 2,5mm2 quello multifilo, ne speli 10cm e lo tagli.
          Ottiene tanti filettini, ne prendi 3 li arrotilo e li attacchi al - dell'alimentatore,
          in un recipiente piccolo un vasettino o un bicchiere metti 4cm di acqua, aggiungi il sale in modo da averne sul fondo 3..4mm senza mescolare mi raccomando.
          Ora immergi il filo collegato al - nel bicchiere o lo fissi con del nasto, ora prendendo un filettino alla volta dei restanti lo colleghi al + e lo immergi, noteari che diventa subito verde perche ossida, ma se lo immergi fino in fondo nel sale noterai che li succcede qualcosa di strano.... fa bolle, si scalda, e si forma uno strato denso e un deposito giallo,
          e li il filo si consuma molto velocemente, ripeti la cosa con gli altri filettini fino a consumare tutto il sale sul fondo.
          Ora ti chiedo cosè l'addensato giallo? e lo strato più denso sul fondo?

          Ciao
          "Non date da mangiare ai troll"
          http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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          • Originariamente inviato da GabriChan Visualizza il messaggio
            1) Ciao LucaPat hai qualche consiglio in più da dare?
            c'è un modo semplice per riuscire a distinguerli, io avevo lasciato il filettino di nichel nell'elettrolita e si era depositato un pò di rame che saggiato alla fiamma aveva dato il caratteristico colore verde.
            ...........

            2) Ora ti chiedo cosè l'addensato giallo? e lo strato più denso sul fondo?

            Ciao
            1) Diciamo che quello di acidificare la soluzione con acido solforico è già un buon consiglio ma puoi fare di più puoi immergerci nella soluzione acida una bacchettina di ferro sgrassata e decapata; se sei in presenza di rame la bacchettina prende colore del rame in
            superficie perchè il ferro sposta il rame... il nichel non può dare la reazione e quindi questo può discriminare

            2) Diciamo che in presenza di alte quantità di Cl si possono formare dei sali coordinati diversi da quelli in soluzione che potrebbero dare la colorazione gialla; devi vedere i cloruri idrati del cu e del ni su un libro dedicato ai composti di coordinazione pe rinformazioni più precise; ricordo che col cromo il numero e le posizioni del Cl portavano a composti diversamente colorati (...non a caso cromo)
            Il fatto che si corrode più velocemente è perchè iil cloruro depolarizza il rame e lo aiuta a andare in soluzione più facilmente

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            • Intanto sto procedendo con le mie curve.
              Oggi ho sperimentato 650° (altra lampada defunta)
              Per il momento NON ho visto niente, altri due picchi improvvisi di temperatura, tipo quello già visto sono da imputarsi a letture errate da parte del sistema di acquisizione dei dati. Non può essere il sistema di sonda e relativo amplificatore in quanto ho piazzato un condensatore elettrolitico da qualche micro dopo l'amplificazione in ingresso al converyitore) (il perchè si verifichino resta una "stranezza")

              Sto aumentando gradualmente l'idrogeno.

              Ho provato a ricavare una polvere molto sottile di nichel con questo sistema:
              Acido cloridrico (comperato in negozio quindi non puro) + nichel dopo un po' (qualche giorno) ho visto che il liquido era diventato verde-azzurrino cioè cloruro di nichel. Ho preso il liquido ho aggiunto acqua deionizzata e del pentaborato sodico pentaidrato che avevo a casa. Ovviamente ho proceduto così per il semplice motivo che quello era ciò che avevo in casa.
              Quindi ho messo all'anodo una barra di nichel, al catodo la comune paglietta di ferro. Regolata la corrente a 0,5 A
              Dopo molte ore se non giorni. Si è formata una grossa quantità di poltiglia NERA.
              Filtrata e asciugata è diventata grigia, macinata nel frullatore è diventata finissima (era quello che volevo)
              La polvere grigio è chiaro, ho provato a vedere se è magnetica, lo è.

              Spero sia polvere di ossido di nichel.
              La sto testando, ho provato a portarla a 500° sotto vuoto, sperendo che cambiasse colore ma niente, sto provando a idrogenarla e portarla il più alto possibile ecco i 650°, se riuscissi a trasformarla in nichel metallico avrebbe un'ottima granulometria.
              ciao
              Ultima modifica di Camillo; 26-08-2011, 20:57.
              Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
              Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
              http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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              • @Lukapat: ho provato a mettere una barretta di ferro ben pulita nella soluzione. Fino a ieri sera non si notava nessun deposito, questa mattina c'è un leggero strato arancione nella parte che era stata immersa. Potrebbe essere benissimo ruggine, però è molto più chiara rispetto alla ruggine che si è formata in altri punti che non erano stati immersi... Direi che non abbiamo una risposta conclusiva, servirebbero analisi un po' più approfondite. Anche perché la quantità di Ni andata in soluzione era molto piccola (a occhio qualche decina di mg), quindi quella eventuale di rame formato sarebbe veramente infima. Tra l'altro vorrei sottolineare che il processo elettrolitico che ho eseguito è durato veramente poco (un paio di minuti), visto che il filo si è rivestito subito del film di Ni e che la soluzione stava evaporando. Non penso quindi che queste condizioni così leggere siano le migliori per osservare bene eventuali trasmutazioni (benché il piccolo plasma e l'apparente eccesso di calore potevano suggerirlo)... Come dicevo l'esperimento merita sicuramente un approfondimento.
                P.S. Ma l'idrossido di Ni non è verde?!? Come mai si ottiene quel colore blu aggiungendo l'ammoniaca? (E' proprio blu, non una sfumatura diversa di verde!)

                @Gabri: nell'elettrolisi dell'NaCl avvengono talmente tante reazioni che è difficile riuscirle a distinguere da effetti anomali. Per questo motivo non la considero molto conveniente da usare...
                Ultima modifica di Vettore; 27-08-2011, 06:41.

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                • Ciao Vettore, le mie prove duravano dai 30 agli 90 minuti, credo sia per quello che le quantità di rame prodotte erano diverse e quando l'elettrolita calava troppo lo rimpinguavo con un pò di acqua distillata.
                  All'inizio non mi interessava depositare il nichel sul filo, ma creare la polvere che si forma a fiocchi in torno al catodo, che si satura anche di idrogeno, in pratca è gia carica.
                  Alla fine, lasciando la barrettina che usavo come anodo o mettendo un filettino questo si placcava di rame.
                  Per l'NaCl il consiglio è di provare, la prova dura 5 minuti, ma ti posso garantire che ha risvolti interessanti ed in tema al discorso che si stà facendo.
                  Il passo successivo è usando 2 placchette di nichel una la immergi tutta nella soluzione che più essere anche acido solforico, come consigliato da LucaPat, e la colleghi al + l'altra al meno ma la immergi solo 1/5 dell'altra e in più gli attacchi un forte magnete al neodimio, noterai ache li delle cose interessanti, ovvero; che scalda davvero tanto, che la screscita del nichel sull'anodo ha la forme del campo magnetico e che poi rimane fortemente magnetizzato, perchè gli atomi nel cristallizzare hanno tutti lo stesso spin orientto dal campo magnetico della calamita.
                  Personalmente credo sia la polvere ottenuta da un niche trattato in questo modo ad avere la più alta probabilità per ottenere la fusione, e le prove che ho intenzione di fare vanno in questa direzione.
                  Ciao.
                  Ultima modifica di GabriChan; 27-08-2011, 11:04.
                  "Non date da mangiare ai troll"
                  http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                  • ho provato a mettere una barretta di ferro ben pulita nella soluzione. Fino a ieri sera non si notava nessun deposito, questa mattina c'è un leggero strato arancione nella parte che era stata immersa. Potrebbe essere benissimo ruggine, però è molto più chiara rispetto alla ruggine che si è formata in altri punti che non erano stati immersi...
                    Puoi provare a confrontare il colore con un oggetto in rame; e puoi anche immergerla in ammoniaca per vedere se vira al blu la parte in contatto

                    Direi che non abbiamo una risposta conclusiva, servirebbero analisi un po' più approfondite.
                    Concordo

                    Anche perché la quantità di Ni andata in soluzione era molto piccola (a occhio qualche decina di mg), quindi quella eventuale di rame formato sarebbe veramente infima. Tra l'altro vorrei sottolineare che il processo elettrolitico che ho eseguito è durato veramente poco (un paio di minuti), visto che il filo si è rivestito subito del film di Ni e che la soluzione stava evaporando.
                    Per evaporare la soluzione deve essere ad almeno 100°C, hai misurato la temperatura? Le bolle che vedevi su anodo e catodo probabilmente erano ossigeno e idrogeno che si formano insieme in queste reazioni di elettrodeposizione (H2 al catodo = negativo (-)) e ossigeno all'anodo (O2 anodo = positivo (+)) evidentemente formandosi entrambi parte dell'acqua se ne va e la soluzione si concentra


                    Non penso quindi che queste condizioni così leggere siano le migliori per osservare bene eventuali trasmutazioni (benché il piccolo plasma e l'apparente eccesso di calore potevano suggerirlo)...
                    A mio parere servono condizioni stazionarie per un tempo lungo per poter cominciare a trarre conclusioni, transienti di un paio di minuti possono dare poche indicazioni.... quanta corrente passa nel sistema? Hai una misura di conducibilità per verificare la resistenza tra i due elettrodi? Se cominci a mettere qualche numero possiamo fare delle stime se siamo di fronte a qualcosa di anomalo o meno e poi muoverci nella direzione migliore...

                    Come dicevo l'esperimento merita sicuramente un approfondimento.
                    Assolutamente si


                    P.S. Ma l'idrossido di Ni non è verde?!? Come mai si ottiene quel colore blu aggiungendo l'ammoniaca? (E' proprio blu, non una sfumatura diversa di verde!)
                    Perchè l'ammoniaca forma un complesso col Ni++ che assorbe la luce lasciando filtrare solo la parte blu, ed è un composto diverso dall'idrossido quindi con caratteristiche diverse

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                    • Originariamente inviato da GabriChan Visualizza il messaggio
                      .... che scalda davvero tanto, che la screscita del nichel sull'anodo ha la forme del campo magnetico e che poi rimane fortemente magnetizzato, perchè gli atomi nel cristallizzare hanno tutti lo stesso spin orientto dal campo magnetico della calamita.......
                      Questo è un passaggio fortemente interessante e forse chiave...ricorda che lo ione idrogeno è un protone e che il suo spin si allinea con il campo magnetico; probabilmente facendolo codepositare col Ni questo allineamento rimane per entrambi e.......forse .... potrebbe essere la chiave di volta; .... pensa ai campi magnetici generati nei vari tokamak, iter etc... a livello atomico anche se qui stiamo parlando di correnti e campi magnetici normali per gli atomi singoli sono estremamente forti e forse sufficienti a fare il balzo... questa mi sembra molto più vicina a qualcosa simile alla fusione

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                      • rame e varie

                        Ciao GabriChan ...

                        riporto quanto affermi in #811 dove fai riferimento a valori piuttosto precisi per i Gamma dichiarati da Ing. Rossi!

                        Per i gamma il mio strumentino segna dai 3,6MeV in su e stando a quello che dice rossi i gamma dovrebbero essere molto più deboli in torno hai 560KeV, comunque anche il mio ogni tanto segnava degli impulsi abbastanza forti fuori dall conteggio medio ambientale.

                        Ma dove hai letto questo dato fornito da Rossi?

                        @Vettore, in laboratorio ho una soluzione acida di Ni di un bel colore verde menta... è il risultato di una semplice solubilizzazione, non proviene da elettrolisi. Appena torno dalle ferie ne tratto un po' con idrossido di sodio e vediamo l'eventuale viraggio del colore. Visto come è stata prodotta, non dovrebbe proprio esserci rame!

                        ciao
                        Piolos

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                        • Ciao Pilos, Buone ferie
                          il valore l'ho un po sparato, sono andato a memoria, Focardi afferma meno di 500KeV
                          http://www.energylabfoundation.org/e...ocardi__2_.pdf
                          "Non date da mangiare ai troll"
                          http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                          • @lukapat: l'esperimento elettrolitico che ho condotto nelle mie intenzioni doveva servire solo a provare se era fattibile un deposito di Ni sul filo di ferro. L'obiettivo era quello, anche se la configurazione era quella suggerita da GbriChan (che comunque mi sembrava ragionevole per lo scopo). Non mi aspettavo niente di particolarmente sorprendente, avendo fatto altre volte elettrolisi di vario genere in passato. In realtà la prima cosa che mi ha stupito è stato il forte sviluppo di gas sul catodo. Inizialmente pensavo si trattasse di idrogeno, anche se mi sembrava un po' troppo rispetto alla corrente assorbita... Poi guardando meglio ho notato che quel gas in gran parte era vapore, e il liquido vicino al catodo era proprio in ebollizione! (condensava avvicinando un oggetto freddo). Il liquido quindi aveva raggiunto in un tempo ridottissimo i 100C. Si notavano inoltre (ma la tumultuosita' impediva di vederlo bene) la formazione di una piccola zona di plasma vicino la superficie del liquido a contatto col catodo. Purtroppo, visto che non mi aspettavo queste stranezze non ho fatto nessuna misura. Prossimamente rifarò l'esperimento loggando tutto, così potremo discuterne più nel merito.

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                            • Originariamente inviato da Vettore Visualizza il messaggio
                              @lukapat: l------. Non mi aspettavo niente di particolarmente sorprendente, avendo fatto altre volte elettrolisi di vario genere in passato. In realtà la prima cosa che mi ha stupito è stato il forte sviluppo di gas sul catodo. Inizialmente pensavo si trattasse di idrogeno, anche se mi sembrava un po' troppo rispetto alla corrente assorbita... Poi guardando meglio ho notato che quel gas in gran parte era vapore, e il liquido vicino al catodo era proprio in ebollizione! (condensava avvicinando un oggetto freddo). Il liquido quindi aveva raggiunto in un tempo ridottissimo i 100C. Si notavano inoltre (ma la tumultuosita' impediva di vederlo bene) la formazione di una piccola zona di plasma vicino la superficie del liquido a contatto col catodo. Purtroppo, visto che non mi aspettavo queste stranezze non ho fatto nessuna misura. Prossimamente rifarò l'esperimento loggando tutto, così potremo discuterne più nel merito.

                              Una domanda hai numeri sulla tensione, corrente e quantità di liquido?

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                              • La tensione è l'unica cosa che posso darti con precisione: 12.2V medi. La corrente come ho detto l'avevo stimata "a occhio" in meno di 1A, visto che i fili sottili che ho usato per i collegamenti non si scaldavano. La quantità di liquido era piuttosto piccola, meno di 100ml visto che non arrivava alla prima tacca del becker (direi più o meno 50ml).Come dicevo l'obiettivo era solo provare in modo veloce se riuscivo a depositare il Ni sul filo di ferro usando un certo setup, non pensavo che quella prova potesse servire ad altro. Sicuramente la ripeterò con un po' più di cura...

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                                • Originariamente inviato da Camillo Visualizza il messaggio
                                  Concordo sul fatto che non c'è spegazione del meccanismo, ho solo ristretta la strada della possibile spiegazione.

                                  Comunque sia, a mio parere, se mai scopriremo il meccanismo, si tratterà di un fenomeno di risonanza che terrà conto anche delle forme geometriche oltre alle energie e alle quantità di moto; in più prevedo l'inervento di un'onda esterna che cambia di dimensione e apporta il livello energetico mancante. (molto fantasiosa detta così).
                                  Mi sto leggendo dall'inizio questo 3d e sono arrivato a pagina 3.
                                  qui concordo con camillo, sebbene ad oggi non vi siano formule che spiegano il meccanismo.
                                  in ogni modo anche a mio parere dipende dalla forma (leggasi incastri) che assumono le energie.(leggasi onde)
                                  Sono del parere che la materia solida non esista e che tutto sia un'interazione (elettromagnetica) tra energie. (leggasi onde)

                                  Commenta


                                  • Cerco di darti dei dati; con 5 V e elettrodi a distanza 4 cm riesco a fare passare su 200 ml di bagno di Ni 6A circa, nel tuo caso con quel potenziale e con quella quantità ridotta di bagno posso pensare che gli ampere siano molti di più; ti invito a fare delle misure precise perchè solo con queste possiamo dire se è solo dissipazione termica per la legge di Ohm oppure qualche altro fenomeno

                                    Commenta


                                    • Originariamente inviato da uforobot Visualizza il messaggio
                                      Si vorrebbe prendere energia facendo cadere (e poi rotolare) un masso giù dalla montagna.
                                      Generalmente la stupidità del cervello umano è l'ostinazione e non volere capire che conviene tentare di spingere un masso poco stabile (in bilico) anzichè tentare di fare.
                                      Se si vorrebbe trasmutare un elemento stabile; l'energia necessaria che occorrerebbe per avviare la trasmutazione sarebbe enorme, ci vorrebbe un acceleratore di particelle e l'energia spesa sarebbe maggiore di quella che ottengo.
                                      sullo stabile o non stabile, dal punto di vista chimico, su questo non sono d'accordo.
                                      non è questione di forza bruta, ma di trovare la chiave

                                      Inoltre quello che NON si scrive nei libri universitari è che gli isotopi DEVONO essere considerati come elementi a se stanti, con proprie caratteristiche.
                                      caratteristiche simili ma non uguali. quindi elementi a se stanti. chiaro?

                                      Originariamente inviato da uforobot Visualizza il messaggio
                                      Generalmente la stupidità del cervello umano è l'ostinazione e non volere capire che conviene tentare di trasmutare un elemento poco stabile, (cioè non stabile, cioè leggermente radioattivo).

                                      Uno di questi è il potassio 40.
                                      se cambi elemento allora, dal punto di vista chimico, starei sotto al n° 20 atomico per evitare i neutroni.

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                                      • Ciao per la mia esperienza la corrente che circola all'inizio è bassa, perchè sull'anodo si formano le bolle d'aria date dall'ebollizione dell'elettrolita che ne limitano il passaggio di corrente.
                                        Il problema è misurarla, perchè bisogna mettere una resistenza di shunt e vedere con l'oscilloscppio la forma e la pulizzia del segnale che passa, essendo un fenomeno "turbolento" non è detto che il valore sia bello lineare.
                                        Un'altro problema è la temperatura, che varia di molto da dove c'è il "fenomeno" di fusione dal resto dell'elettrolita, e quindi andrebbe tenuto agitato, anche se noterai che ad un certo punto la temperatura aumenterà tutta in un modo omogeneo come se si scaldasse per irraggiameno.
                                        Bisogna fare una prova piuttosto lunga per poter vedere palesemente la formazione della trasmutazione in Rame, come deposito su un filo o su una piastrina, il problema che in nichel si deposita sull'anodo aumentandone il diametro e facendo aumentare la corrente assorbita, io lo facevo vibrare dandogli dei colpetti in modo da staccare il deposito, anche con quello noterai una cosa strana.
                                        Per il plasma ne vedi poco perchè usi una tensione troppo bassa, per vederlo diffusamente devi arrivare almeno a 30V, ma forse è meglio così.
                                        Da lunedi ricomincio con le prove se ci sono noità ne discutiamo.
                                        Ciao.
                                        "Non date da mangiare ai troll"
                                        http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                        • Ha dimenticavo col mio geigerino misuravo la media del fondo prima di iniziare la prova poi mentre eseguivo la prova, qualche Bip in più c'èra, ma non sò dirti il perchè, facendo in vece la prova con l'anodo magnetizzato si aveva una picco quando iniziavo la prova, durante la prova qualche bip e alla fine quando toglievo alinetazione avevo un'altro picco interessante.

                                          Ps. questo è il mio 1000 messagio
                                          "Non date da mangiare ai troll"
                                          http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                          • Lukapat, come sicuramente sai la quantità di corrente che passa dipende molto dalla conducibilità dell'elettrolita e dalla superficie degli elettrodi, non solo dalla tensione. Uno degli elettrodi era un pezzettino di filo di ferro di 0.5mm di diametro, mentre i fili di collegamento erano qualcosa tipo AWG 26 o addirittura 28: con 6A si sarebbero vaporizzati! :-) E invece non erano neanche caldi... Inoltre la tensione della batteria sarebbe scesa molto di più... Sono stime indirette ovviamente, ma credo consistenti...

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                                            • Originariamente inviato da Camillo Visualizza il messaggio
                                              Stranezze nella penetrazione e distribuzione dell'idrogeno nel nichel

                                              Concludendo, nel nichel troveremo o celle "vergini" senza ioni idrogeni all'interno, o celle con molti ioni idrogeno all'interno.
                                              Risulta evidente che se trovassimo il modo di far entrare almeno un protone idrogeno in ogni cella del nichel, avremmo un materiale altamente ricettivo per il successivo ingresso di protoni idrogeno.

                                              Stranamente al contrario di quanto accade nella vita degli uomini, le "vergini" (celle) NON sono gradite, incredibile he!
                                              perchè tu parti dal presupposto che le donne sono tutte uguali.



                                              sicuramente tu hai vari isotopi nichel e quindi alcuni sono più ricettivi, altri meno ed altri per nulla.

                                              per il motivo che ti ho detto prima, che gli isotopi (a livello nucleare) devono essere considerati come elementi diversi.

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                                              • Camillo, se sfruttassimo le proprietà magnetostrittive del nickel per "setacciare" le celle e migliorare la dispersione dell'idrogeno?

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                                                • Originariamente inviato da Camillo Visualizza il messaggio
                                                  Anche per me si va a finire sulle stringhe. Pure sono d'accordo sul fattore scatenante.
                                                  Quello che però vorrei puntualizzare con te, è il fatto che, teorizzo una fusione per inglobamento esatto senza particolari radiazioni, certo che se qui ci sono emissioni radioattive si tratta di qualcosa di un po' diverso.
                                                  Ti ricordo la trasmutazione degli elementi fatta dalle galline. Ovviamente galline vitali che vivono bene ed hanno il desiderio di vivere e sopravivere solo allora nella necessità si sviluppa il fattore Fx . Ebbene nelle galline non c'erano raggi gamma..
                                                  l'ho già scritto, devi trasmutare fino al numero atomico 20. (barioni 1/2)
                                                  oltre il 20 c'è il salto quantico del 3° orbitale e nel nucleo appaiono i barioni a spin 3/2 e quindi hai "molte possibilità" di radiazione nociva....in pratica devi fare una divisione senza resto..e quando incominci a usare numeri primi...diventa tutto più difficile.
                                                  Ultima modifica di riccardindalciuffo; 28-08-2011, 16:55.

                                                  Commenta


                                                  • Originariamente inviato da Vettore Visualizza il messaggio
                                                    Lukapat, come sicuramente sai la quantità di corrente che passa dipende molto dalla conducibilità dell'elettrolita e dalla superficie degli elettrodi, non solo dalla tensione. Uno degli elettrodi era un pezzettino di filo di ferro di 0.5mm di diametro, mentre i fili di collegamento erano qualcosa tipo AWG 26 o addirittura 28: con 6A si sarebbero vaporizzati! :-) E invece non erano neanche caldi... Inoltre la tensione della batteria sarebbe scesa molto di più... Sono stime indirette ovviamente, ma credo consistenti...
                                                    In effetti sapendo già l'ordine di grandezza della conducibilità dei bagni di nichel, la tensione mi serve la corrente per poter fare dei calcoli di dissipazione; con quelli riesco a stabilire se l'aumento di temperatura è da imputarsi alla sola corrente che attraversa il bagno elettrolitico che fa da resistenza o deriva da altre cause.. il punto non è di poco conto.
                                                    La quantità di gas sviluppato se non si deposita metallo è proporzionale alla corrente secondo la legge di Faraday; in pratica per ogni equivalente (vedi peso equivalente) depositato al 100% di rendimento sono necessari 26,8 Ah. Idem per ogni equivalente di gas. Nell'idrogeno un equivalente è 1 grammo e questo sviluppa 22,4/2 litri di gas a condizioni standard 0°C e 1 atm)

                                                    Commenta


                                                    • Il punto sulla situazione.

                                                      1) Gli interventi di Lukapat hanno spostato in meglio l'attenzione sulla possibilità di avere un risultato elettrolittico piuttosto che gassoso

                                                      2) Gabrichan ha fatto delle sperimentazioni con trasmutazioni molto probabili, in privato ho visto le analisi fatte fare da Armando De Para, molto interessanti. Non vogliono pubblicarle perchè vogliono avere delle controprove.

                                                      3) io ho fatto decine cicli con nichel triturato, e con ossido molto fine (non sono sicuro di cosa avevo) a parte le solite "stranezze" non ho visto eccessi di calore, cioè le curve di riscaldamento e raffreddamento sono praticamente identiche sia a vuoto che con poco idrogeno.
                                                      Per il momento sono rimasto a bassissime pressioni di idrogeno.

                                                      4) Vettore ha rilevato una forte anomalia nel comportamento del filo di ferro in atmosfera di idrogeno, cioè un filo di ferro percorso da corrente, dopo varie serie di accensioni e spegnimenti, ha dato "strani segni" fino a dare improvvisamente una forte produzione di calore.
                                                      Qui, se ho capito bene, si parla di un "effetto Preparata" intendendo con questo il fatto che un filo opportuno immerso in idrogeno (o deuterio) adsorbe più gas se attraversato da una "certa quantità" di corrente.

                                                      Il punto 4 sembra il più promettente. Mi è venuto in mente che 10 anni fa in una delle prove usavo un filo di acciaio inox da 1 mm per riscaldare la barretta di nichel, lavoravo in mezza atmosfera di idrogeno. Il filo percorso da corrente (mi sembra continua ma non ne sono sicuro) non ha mai fatto stranezze. Eppure ho fatto fare col computer centinaia di cicli di riscaldamento raffreddamento. Deduco che è il ferro l'indiziato, ma pare che avesse subito un trattamento di lavaggio con acido per togliere lo zinco, forse il lavaggio c'entra.

                                                      Ora ho fatto un cortocircuito che mi ha rovinato parecchi integrati. Quindi dovrò prendermela con calma e riparare.
                                                      Intanto penso di riprendere un po' con della teoria visto che negli ultimi post è stata ripresa.

                                                      ciao
                                                      Ultima modifica di Camillo; 29-08-2011, 10:04.
                                                      Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
                                                      Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
                                                      http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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                                                      • Originariamente inviato da Camillo Visualizza il messaggio

                                                        Vedi in questo esperimento a differenza della FF vale ancora la vecchia cara fisica classica.
                                                        Nella lettura sono arrivato a pag. 23.

                                                        Io non vedo differenze tra la FF e fusione/fissione classica.


                                                        nella fusione 2 persone si uniscono in matrimonio, nella fissione la coppia si separa, mentre nella FF fanno lo "scambio di coppia".

                                                        la FF è "paragonabile" alla creazione di un sale da un acido ed una base...niente di "eccezzzziunale"

                                                        Ti allego un'immagine tratta da un testo di Kervran dove spiega alcune delle trasmutazioni da lui notate.
                                                        tra le quali anche quella delle tue galline.
                                                        File allegati

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                                                        • ciao ricard..
                                                          Io non vedo differenze tra la FF e fusione/fissione classica.

                                                          Un conto è le fusioni notate da qualcuno, (e non è il solo), un altro è ciò che ammette la fisica ufficiale.

                                                          Le reazioni da te descritte sono giuste ma scondo la fisica classica non possono avvenire se non in particolari circostanze e con notevolissime energie in gioco.

                                                          Pensa che al solo citare l'esperimento delle galline che trasmutano, ti saltano addosso, e ti dicono che mancano le prove ufficiali. Qui siamo in una libera discussione e ammettiamo come ipotesi tutto, ma se vai su riviste "scientifiche ufficiali" le cose cambiano. (Pensa che Gabrichan stesso ha dei risultati in tal senso, ma è in in attesa di conferme prima di esporle anche solo qui).

                                                          Ciao
                                                          Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
                                                          Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
                                                          http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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                                                            • Ciao Camillo, Vettore, Gabri e colleghi...
                                                              Vorrei fare una semplice considerazione! Mi pare che in questa fase si stia tornando all'inizio della sperimentazione (intendo qualche anno addietro), quando prevalevano i test su sistemi elettrolitici, cioè prima dello sviluppo dei tentantivi di verifica o riconoscimentodi eventuali anomalie in fase gassosa.

                                                              Ma, precisamente l'obbiettivo e di capire come trattare il Nichel (micro-nanocluster, adsorbito, depositato in film ecc.), la sperimentazione di materiali diversi, l'inserimento di sistemi di accensione della reazione (elettromagnetici, ultrasuoni, piezo, gradienti fisico-chimici ecc.) o altro ancora?
                                                              Non c'è il rischio di ricominciare una fase di dispersione di tempo e risorse in cui ognuno ripercorre strade più o meno battute e COMUNQUE SEMPRE AD UN LIVELLO CASALINGO IN MODO TALE DA NON AVERE MAI CERTEZZE SUI RISULTATI (anomalie che possono essere poco evidenti e che potrebbereo non essere viste, e cioè potrebbero andare perse! Cioè ad esempio le trasmutazioni di cui si parla generano eventualmente pochi ppm di elementi trasmutati e il loro riconoscimento richiede meodidi analisi sofisticati ).

                                                              Mi permetto allora di riproporre la opportunità (se non necessità), di un incontro fra gli sperimentatori appasionati di questo forum per capire cosa oguno PUO' METTERE SUL TAVOLO E DECIDERE QUALE/I PROGETTI PORTARE AVANTI PER ARRIVARE ALLA FASE ESECUTIVA DELLO STESSO/I.

                                                              E' evidente che la prima obiezione che ognuno può fare è "troppo complicato" - "siamo troppo dispersi" - MA SE NON CI SI PROVA.

                                                              Ciao a tutti
                                                              Piolos

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