Tentativi di teorizzazione dell'utente Camillo - EnergeticAmbiente.it

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Tentativi di teorizzazione dell'utente Camillo

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  • Originariamente inviato da Camillo Visualizza il messaggio
    ciao ricard..
    Le reazioni da te descritte sono giuste ma scondo la fisica classica non possono avvenire se non in particolari circostanze e con notevolissime energie in gioco.
    Ciao
    Allora facciamo al contrario.
    noi siamo fatti soprattutto di acqua, ci sono i sali in soluzione nei nostri liquidi,
    e ci sono correnti elettriche che girano nel nostro corpo.

    in pratica siamo una cella elettrolitica.
    l'elettrolisi dell'acqua è possibile nei nostri corpi.
    il dna è una nanomacchina.

    se 2+2 non fa 4!


    p.s. ho finito di leggere tutto il 3d.
    a mio parere dovete contattare r. monti e studiarci un poco sopra sul suo modello.
    andare a tentoni, con tutti gli isotopi e gli isomeri sarebbe come fare un terno al lotto.
    Ultima modifica di riccardindalciuffo; 29-08-2011, 15:54.

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    • ahhhh...Ricardìiii....!!!!
      scussa se te lo dico,
      ma sei peggio .....di una cozza patella !!!....
      ma lasciali a divertì sti ....ragassi....
      he!he!he!.....quando azzanni l'osso non lo molli più.....he!!
      vabbè....
      anche secondo me sembra che stiano andando un pò a spanne....
      però sembra solo ....
      non si spiega altrimenti la costanza, la perseveranza e la competenza che traspare dal 3D
      cerca di capire e magari sforzati di leggere tra le righe....
      scusami,
      cerca di fare un.... bell'intervento costruttivo...!!!!
      sembra che ne sei capace....
      ciao con simpatia .....(e sì !....sun fatto accussì..)
      Mef (il miglior diavel de semper...he!he!he!)
      Ultima modifica di mefistofele; 29-08-2011, 16:40.

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      • dimenticavo.....per Piolos....
        l'idea di un incontro non é male....
        purtroppo ho solo da offrire un "antro" un pò .....scomodo....
        c'è un pò di caldo....
        e qualche .....anima ....dannata....
        però se vi fate accompagnare da un certo....Virgilio... (he!he!he!)

        Ciao
        Mef

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        • Piolos, io sarei abbastanza d'accordo con te. Le mie sperimentazioni "casalinghe" estive (ho dovuto attendere le vacanze per avere un minimo di tempo libero da dedicargli) hanno l'obiettivo di capire se questi fenomeni sono quanto meno osservabili e con quale difficoltà. Prima di iniziare a fare sul serio volevo capire se aveva senso provarci oppure no. Ovviamente se era necessario ricorrere ad apparati da ultravuoto o apparecchi per l'MBE non aveva molto senso provarci... Invece quello che ho visto fino ad ora nei miei esperimenti preliminari mi ha convinto che ha senso iniziare a fare sul serio ed investirci di più, sia in termini di tempo che economici ed organizzativi. Quindi sono d'accordo col la tua proposta, ma prima vorrei completare questi test preliminari per capire in che direzione andare (questo è uno dei problemi principali: lo spazio da esplorare è troppo vasto per ora). Possiamo cominciarne a discutere comunque...

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          • Originariamente inviato da piolos Visualizza il messaggio
            Mi permetto allora di riproporre la opportunità (se non necessità), di un incontro fra gli sperimentatori appasionati di questo forum per capire cosa oguno PUO' METTERE SUL TAVOLO E DECIDERE QUALE/I PROGETTI PORTARE AVANTI PER ARRIVARE ALLA FASE ESECUTIVA DELLO STESSO/I.

            E' evidente che la prima obiezione che ognuno può fare è "troppo complicato" - "siamo troppo dispersi" - MA SE NON CI SI PROVA.

            Ciao a tutti
            Piolos
            Concordo in toto, metto a disposizione la nostra sala conferenze per l'incontro.
            Abbiamo a disposizione:
            - Test per i neutroni
            - Attrezzature varie, elettronica meccanica idraulica
            - Due celle costruite da Vulcano e consegnate ad agosto
            - Cardone-Carpinteri disponibili con i risultati non ancora divulgati ;-)
            - Bolotov disponibile ;-)
            - Monti disponibile ;-)

            Gabrichan, Zintolo e Triac potrebbero coordinare il meeting se siete d'accordo, location BRESCIA!!
            una goccia d'acqua deionizzata e bidistillata ad una analisi specifica degli elementi in essa contenuti in ppb (parti per miliardo) risulta possedere in se tutti gli elementi che compongono il nostro pianeta ad eccezione delle terre rare, è in pratica la nostra impronta digitale.

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            • Ciao Armando, be si può per cominciare decidendo una data, che possa andare bene hai Prof. preferibilmente un sadato, direi fine Settembre inizio Ottobre, ma per quello li devi contattare tu e verificare la loro disponibilità.
              Poi per l'organizzazione ci mettimo d'accordo.

              @Pilos anche se sembra un passo in dietro riguardare un'attimo la via elettrolitica con le varianti aggiunte, penso serva a farsi un'idea più chiara per costruire un rattore a gas. Se ci pensi nell'elettrolisi come l'ho impostata si hanno tutti gli elementi in gioco, la polvere di nichel, che corrisponde allo ione Ni+"più fine di così ^_^", l'idrogeno monoatomico che si forma nell'elettrolisi, il campo magnetico generato dal flusso di corrente e che si può regolare giocando sul rapporto di superfici e la tensione, elettroni... anche se non si sa se servano, eventuali catalizzatori che si possono aggingere, in più in un ambiente liquido in nichel si può muovere come vuole, allineasi al campo magnetici ad esempio, in più si ha un controllo automatico della temperatura, e alla fine volendo si possono anche fare le analisi.
              Ultima modifica di GabriChan; 29-08-2011, 18:25.
              "Non date da mangiare ai troll"
              http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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              • Sono d'accordo con GabriChan: la via elettrolitica è molto utile per comprendere le interazioni, i parametri e gli effetti. A quanto pare l'ambiente liquido è più controllabile e più "plastico" di quello secco, e si presta anche ad una maggiore semplicità operativa. Quello secco in pratica è più vantaggioso però, perché si possono raggiungere temperature più elevate. Testare le interazioni in ambiente liquido e cercare di replicarle in ambiente gassoso mi sembra un buon modello operativo...

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                • Ragazzi, fate venire voglia di sperimentare....complimenti, continuate così!!!
                  purtroppo la mia chimica si è arenata anni fà....e la fisica delle particelle non è il mio forte...però, forse so chi può aiutarmi

                  -D-

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                  • Ciao a tutti ...

                    Bene, sembra che i tempi siano maturi per andare un po' più in là nella ricerca ... E' di grande utilità che Armando abbia subito proposto la disponibilità di un luogo per l'incontro, cosa preliminare ma indispensabile.
                    Concordo con Vettore per il discorso "tempo a disposizione" - molti di noi si trovano a utilizzare le ferie per dare un po' di corpo alla sperimentazione "altrimenti non c'è tempo" - da qui l'appello a fare fronte comune.
                    Comincerei a mettere sul tavolo alcune proposte operative (e attendo un vostro commento, suggeriimento e aulteriori proposte).
                    1] Utilizzerei il mese di Settembre per permettere ad oguno di noi di preparare un breve report di quanto ha fatto o sta facendo.
                    2] Nello stesso periodo, ovviamente se riusciamo, portiamo avanti i nostri lavori per aggiungere ancora qualcosa in più al previsto incontro (Vettore, Gabri ecc. lavoreranno in soluzione elettrolitica, io cercherò di avere fare ancora qualche test con materiali di purezza analitica, ecc)
                    3] Nel mese di Ottobre dovremmo arrivare all'incontro, ed utilizzare il tempo a disposizione per discutere attraverso il forum quali potrebbero essere gli argomenti da dibattere, teorici e OPERATIVI per dare alla riunione la massiama efficacia.

                    {ho problemi di collegamento internet, interrompoe proseguo in un secondo tempo}

                    Piolos

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                    • Ragazzi, ho fatto alcune prove "elettrolitiche" per avere alcune conferme: 1) l'esperimento suggerito da Gabri con l'NaCl ha dato più o meno i risultati che mi aspettavo, cioe' una gran confusione e commistione di sali di Cu II e III di tutti i tipi, che danno effetti scenografici ma credo spiegabilissimi. 2) ho fatto una prova con K2CO3 in stile Mills, usando prima ferro e poi nichel al catodo per confrontare i risultati: anche qui niente di evidente o inatteso. 3) ho rifatto la prova dell'altro giorno con Ni all'anodo e Fe al catodo in HCl, con le stesse identiche proporzioni e posizioni ho misurato una corrente di 0.3A, anche questa volta il riscaldamento nei pressi del catodo era ben evidente. Questa volta in più, avvicinando i due elettrodi ho ottenuto un deposito nero spugnoso e fragile sul ferro... Non so se era Ni spugnoso o il suo ossido... Queste prove suggeriscono che non tutte le configurazioni manifestano effetti anomali (ossia non è sufficiente innescare un plasma elettrolitico per ottenere risultati interessanti: sono necessarie certe specifiche condizioni). Inoltre si intuisce che certe caratteristiche utili negli esperimenti con gas si possono ottenere facilmente grazie a processi elettrolitici (non c'è bisogno di procedimenti più complessi e costosi per esempio per produrre Ni spugnoso, in polvere o pre-caricato con H).

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                      • Ciao ...

                        proseguo quanto iniziato nel post precedente (#849);

                        4] Penso sia estremamente utile potere avere l'appoggio di persone che operando in ambiente accademico o enti di ricerca possano fornire non solo le basi teoriche, ma in particolare la disponibilità di attrezzature e soprattutto gli strumenti analitici per una rigorosa caratterizzazione dei "prodotti della sperimentazione", ciò è anche indispensabile per orientare la ricerca poichè anche se si dovrà lavorare su ipotesi ritenute plausibili e condivise, dovremmo, nella logica delle ricerca sperimentale, "orientare il tiro" - ripensare e rivedere ...
                        Ottimo, dunque se Armando riesce a coinvolgere esperti del settore!

                        5] Cerchiamo di "serrare le file" e non perdere la opportunità di far fare un salto di qualità alla nostra ricerca sperimentale, utilizziamo questo forum per un aggioramento continuo dei progressi e delle novità per arrivare all'nizio di Ottobre all'incontro - non lasciamo passare troppo tempo!


                        p.s. la sperimentazione in ambiente gassoso ha il vantaggio della temperatura maggiore di esercizio, ma in particolare permette di lavorare in campo termico molto prossimo alla soglia di stabilità dei comuni idruri di metalli di transizione e alcalini. Il Nickel idruro non è stabile, noi dovremmo cercare di ottenere uno stato stazionario di incipiente disequlibrio (o incipiente equlibrio), in modo da mantenere attivi i gradienti chimico-fisici. la non stabilità del nickel idruro e forse la chaive del suo successo!

                        ciao Piolos

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                        • Originariamente inviato da GabriChan Visualizza il messaggio
                          noterai ache li delle cose interessanti, ovvero; che scalda davvero tanto, che la screscita del nichel sull'anodo ha la forme del campo magnetico e che poi rimane fortemente magnetizzato, perchè gli atomi nel cristallizzare hanno tutti lo stesso spin orientto dal campo magnetico della calamita.
                          Volevo ricordare che la temperatura di Curie del Ni è 354 °C ÷ 358 °C, oltre la quale il Ni diventa paramagnetico. Se sperimentate a temperature maggiori o uguali, allora l'ipotesi dell' "aiuto magnetico" alla fusione andrebbe rivista.

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                          • Originariamente inviato da GabriChan Visualizza il messaggio
                            @Pilos anche se sembra un passo in dietro riguardare un'attimo la via elettrolitica con le varianti aggiunte, penso serva a farsi un'idea più chiara per costruire un rattore a gas. Se ci pensi nell'elettrolisi come l'ho impostata si hanno tutti gli elementi in gioco, la polvere di nichel, che corrisponde allo ione Ni+"più fine di così ^_^", l'idrogeno monoatomico che si forma nell'elettrolisi,...
                            Gabry sei un genio!!!
                            Non scherzo, magari mi sto entusiasmando per niente, ma il tuo ragionamento così proposto mi ha fatto riflettere su un'idea che mi girava per la testa da circa un mese...
                            E se il famoso "catalizzatore" di Rossi servisse a creare nichel monoatomico???
                            Scusate sembra una stronzata, ma questa afferrmazione e supportata da una recente pubblicazione su un'altro materiale (non nichel) che guardacaso tramite un processo particolare (vediamo se indovinate) una volta PRODOTTO IN FORMA MONOATOMICA, trasmuta con estrema semplicità!!!
                            Ritrovo il paper e ve lo posto ;-)
                            una goccia d'acqua deionizzata e bidistillata ad una analisi specifica degli elementi in essa contenuti in ppb (parti per miliardo) risulta possedere in se tutti gli elementi che compongono il nostro pianeta ad eccezione delle terre rare, è in pratica la nostra impronta digitale.

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                            • Originariamente inviato da piolos Visualizza il messaggio

                              5] Cerchiamo di "serrare le file" e non perdere la opportunità di far fare un salto di qualità alla nostra ricerca sperimentale, utilizziamo questo forum per un aggioramento continuo dei progressi e delle novità per arrivare all'nizio di Ottobre all'incontro - non lasciamo passare troppo tempo!
                              Grazie Piolos, concordo su tutti i punti, serriamo le fila e definiamo una data, mi servono 2 giorni per sentire tutti i prof. e concordare con loro una o due giornate di seminario-formazione-condivisione-discussione.
                              Diciamo verso la metà di ottobre....sarò più preciso giovedi.
                              una goccia d'acqua deionizzata e bidistillata ad una analisi specifica degli elementi in essa contenuti in ppb (parti per miliardo) risulta possedere in se tutti gli elementi che compongono il nostro pianeta ad eccezione delle terre rare, è in pratica la nostra impronta digitale.

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                              • Originariamente inviato da Armando de Para Visualizza il messaggio
                                E se il famoso "catalizzatore" di Rossi servisse a creare nichel monoatomico???
                                o andando ancora oltre... i protoni?

                                Commenta


                                • Originariamente inviato da Armando de Para Visualizza il messaggio
                                  Gabry sei un genio!!! Non scherzo....
                                  Be che dire hai ragione .... no cherzo è un semplice ragionamento.

                                  Originariamente inviato da BesselKn Visualizza il messaggio
                                  ....che la temperatura di Curie del Ni è 354 °C ÷ 358 °C, oltre la quale il Ni diventa paramagnetico. Se sperimentate a temperature maggiori o uguali, allora l'ipotesi dell' "aiuto magnetico" alla fusione andrebbe rivista.
                                  Si ma se immagini la polvere di nichel immerso in un campo magnetico a quella temperatura ottieni che gli spin si allineeranno a questo, e anche i protoni dell'idrogeno, in realtà credo sia quello che bisogna fare per ottenere la fusione in ambiente gassoso, ed è quello che avviane in ambiente liquido.

                                  @Vettore, da quello che ho sperimentato cominci ad avere cose interessanti se superi i 3 W per cmquado, mi sa che sei stato un po basso come valori di tensione e corrente.

                                  Ciao.
                                  Ultima modifica di GabriChan; 30-08-2011, 17:53.
                                  "Non date da mangiare ai troll"
                                  http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                  • allineamento spin Ni e H

                                    Ciao Gabri ...

                                    Ti debbo confessare che un paio di anni fa ho fatto un po di prove in cella elettrolitica con piccole bobine inserite in tubicini di vetro in modo da essere immergibili nella cella e alimentate da corrente (mantenute a contatto con gli elettrodi). Dal punto di vista pratica il sistema funzionava, le bobine non si sono daneggiate anche dopo ore di esercizio a temperature di 80-90°C - Penso però di avere sbagliato la geometria della installazione , (mi parve cioè che il processo elettrolitico fosse meno attivo con il campo che senza ...), Ma non ricordo bene, dovrei andare a vedere quanto avevo annotato. In ogni caso avevo accantonato il discorso perchè era difficile valutare con precisione gli eventuali eccessi di energia. (utilizzavo pompa peristaltica e acqua in circolazione attorno alla cella).
                                    Il discorso del monolayer di metallo pare essere un must, si dovrà discutere come realizzarlo, da parte mia (memore del mio passato di cristallografo), mi piacerrebbe prendere in considerazione la possibilità di creare una zeolite di Ni per fargli poi assorbire quantità enormi di H ....

                                    ciao Piolos

                                    Commenta


                                    • Potrei combinare le due linee in modo molto semplice: Esiste la possibilità, anzi è tecnologia consolidata di svolgere la elettrolisi in fase gassosa e cosi si possono combinare i vari effetti...o sbaglio.

                                      Commenta


                                      • Ciao Pilos, non ho capito qual'era lo scopo della tua prova? produrre più HHO?
                                        Per la Zeolite di nichel credo che il nichel renay sia gia cosi?

                                        @LucaPat, Per me così si complica la cosa, però sono d'accordo sul produrre l'idrogeno on demand cosa molto più sicura e poi l'idrogeo appena formato una buona percentuale ha spin dei protoni nella stessa direzione, ah... hai un libro o meglio dei PDF che descivono i vari sali e le loro caratteristiche tipo colore e colore disciolto?
                                        "Non date da mangiare ai troll"
                                        http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                        • Originariamente inviato da GabriChan Visualizza il messaggio
                                          @LucaPat, Per me così si complica la cosa, però sono d'accordo sul produrre l'idrogeno on demand cosa molto più sicura e poi l'idrogeo appena formato una buona percentuale ha spin dei protoni nella stessa direzione, ah... hai un libro o meglio dei PDF che descivono i vari sali e le loro caratteristiche tipo colore e colore disciolto?
                                          libri al momento ne ho di qualche decina di MB quindi difficili da mandare posso suggerire questo sito che uso ogni tanto
                                          WebElements Periodic Table of the Elements | Nickel | Essential informationgirando trovi i vari composti degli elementi e anche il colore
                                          Almeno per quelli base

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                                          • @GabriChan: si, sicuramente ero sotto i 3W per cm2 con l'NaCl, perchè il filo di rame all'anodo si ossidava (clorurava) subito e la conducibilità complessiva diventava bassissima (al massimo arrivavo a 10mA). In queste condizioni, a meno di non salire molto con la tensione (cosa che non potevo fare) non potevo ottenere di più. Magari ci riprovo quando torno in città...

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                                            • @Vettore, ha ho dimenticato di dirti che il sale deve essere quello fine, e ho sbagliato 3W per mmQuadro.
                                              Comunque è strano che quando immergevi il filo nel sale li non c'era nessuna reazione forse usavi una tensione troppo bassa.
                                              "Non date da mangiare ai troll"
                                              http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                              • Un documento utile per gli studi in corso
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                                                • Mi sorge un dubbio: l'idrogeno adsorbito dal Ni (o da altri metalli) ed i rispettivi idruri non sono affatto la stessa cosa. Quale dei due è più interessante considerare ai fini degli esperimenti? Mi sembra che per la formazione degli idruri siano necessarie pressioni molto alte, e nessuno degli articoli che ho letto sulle reazioni Ni-H le raggiune (infatti nessuno parla di idruri). L'adsorbimento invece è una specie di soluzione solida dell'H nel reticolo del Ni e può avvenire a pressioni e temperature ambiente (o anche meno). Vorrei inoltre farvi riflettere su una cosa: Focardi e Piantelli usavano barrette di Ni solide, Piantelli ora usa "nanocluster" realizzati via MBA, Rossi usa polvere micrometrica di Ni, Ahern usa nanopoleri. Sono quattro cose profondamente diverse tra loro da tutti i punti di vista fisici. Eppure in tutti questi stati sembrerebbe che il fenomeno possa avvenire... Questo mi suggerisce due cose: 1) il meccanismo sottostante è in qualche modo indipendente dallo stato di aggregazione (a quanto pare avviene qualcosa perfino in ambiente liquido!); 2) se vogliamo iniziare ad ottenere il fenomeno tanto vale partire dai metodi più semplici (es. Ni solido e non nanoparticelle...). Evidentemente il segreto è nel procedimento, non tanto negli ingredienti.

                                                  Altra cosa: continuo a travate conferme in letteratura che in Ni e il Fe vanno molto d'accordo... (prossimamente maggiori informazioni...)

                                                  P.S. Dimenticavo: credo che Endymion abbia ragione, bisognerebbe spostare questi discorsi su un 3D apposito, o su uno già esistente ma dal titolo più appropriato...

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                                                  • Campo magnetico

                                                    # GabriChan 859;

                                                    Ciao, l'impiego di un campo magnetico in prossimità dell'elettrodo dove avviene la concentrazione di ioni H+ e ev. altri cationi dalla soluzione elettrolitica poteva realizzare 1) la deposizione del metallo e l'assorbimento di H con spin allineati (io usavo una soluzione idrossido di litio, catodo di Ni e anodo di Ni+Ti).
                                                    2) Poichè le due bobine che avevo immerso nella cella erano collegate ad un generatore di forme d'onda applicavo impulsi, tensioni sinusiodali, triangolari ecc. per verificare se fosse possibile individuare delle relazioni fra frequenze, impulsi ecc.
                                                    Ma come ti ho detto non sono andato molto avanti con le prove...

                                                    Per quanto riguarda invece la zeolite; potrebbe essere vantaggioso avere dei materiali composti per evitare la sinterizzazione dei grani di metallo alle alte temperature. Cioè il depositare i grani di metallo su un supporto ceramico (inteso in senso ampio, quandi allumosilicati, ma anche ossidi di Zr o Ti) potrebbe evitare un progressivo ridursi delle superficie attive.

                                                    ciao Piolos

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                                                    • Scusate se divago un po'
                                                      Per quel che riguarda un possibile incontro, sono d'accordo in linea di massima, ma lo vedo prematuro almeno per quello che sto facendo io.
                                                      Vedrei bene una data collocata alla fine anno, ma è solo una mia propensione.
                                                      Purtroppo entro ora in una fase scolastica di notevole impegno energetico, sto collaborando a portare le lavagne multimediali LIM in tutte le 50 aule di una scuola elementare.
                                                      Abbiamo fatto un sistema che utilizza Linus e xP, con delle penne ottiche che permettono l'equivalente del touch screen (con poca spesa utilizzando video proiettori a bassa risoluzione che sono in svendita). Penso di finire l'istallazione per l'inizio scuola.

                                                      Purtroppo dovrò produrre altro software, oltre a quello che ho giò prodotto vedi didatticacomputer.it e questo mi impegna moltissimo tempo ed energia.
                                                      D'altra parte la FF secondo me c'è già e ormai basta poco alla sua ufficializzazione.
                                                      Ovviamente continuerò a giocarci sopra con curiosità e sto scrivendo altre teorie, ma devo distribuire l'attenzione.
                                                      Ciao a tutti
                                                      Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
                                                      Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
                                                      http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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                                                      • incontro tra appassionati e sperimentatori_2

                                                        Ciao a tutti ...
                                                        mi riferisco in particolare ai dubbi di Camillo in #866;
                                                        penso che quanto riporti relativamente agli impegni professionali sia cosa che in qualche modo riguarda noi tutti che lavoriamo al tema LENR utilizzando e sacrificando il tempo libero.
                                                        Non credo sia da pensare a questo incontro come ad un congresso scientifico "ufficiale" in cui ognuno presenta una relazione su una ricerca già effettuata (magari pronta per una pubblicazione) ...
                                                        Piuttosto lo vedrei come un momento di condivione delle esperiene di ricerca indipendente (con tuti i difetti e le limitazioni del caso), ma utile per raggiungere l'obbiettivo di una crescita nella qualità e nella sostanza dei lavori futuri.
                                                        E' ipotizzabile (e sperabile) che questo incontro partorisca un progetto (progetti) comune di ricerca, inteso NON COME "seguiamo tutti la stessa linea" (esempio cella elettrolitica, oppure assorbimento in ambiente gassoso su metalli), ma oguno in casa propria, e con un limiti che ben conosciamo, ma piuttosto un progetto di ricerca da realizzarsi in un laboratorio attrezzato, ma il cui lavoro sia condiviso, se non dal punto vista pratico, certamente per la messa a conoscenza dei risultati ottenuti ...

                                                        Per concludere, mi pare che al momento non vi sia certezza riguardo della data o periodo (Armando propone 1/2 Ottobre), ma non penso sia un grosso problema se avanziamo di qualche giorno. Ovviamente se vogliamo cogliere la opportunità della presenza del mondo accademico dobbiamo definire in modo abbastanza ristretto i possibili giorni.

                                                        Armando, spero ci farà sapere se ha gia contatto i proff di sua conoscenza.


                                                        saluti

                                                        Piolos

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                                                        • Come avevo già scritto tempo fa credo che sia utile schiarisci un po' le idee qui, prima di un possibile incontro e discutere dei possibili obiettivi che si vorrebbero raggiungere con le varie sperimentazioni. Cominciamo a buttare giu già da ora delle linee per ciascuno sperimentatore, in cui scriviamo cosa abbiamo fatto, cosa abbiamo intenzione di fare e con che scopo finale. Penso che sia utile anche per noi stessi, nel senso che magari molti di noi hanno iniziato per "gioco", ma se le cose si fanno più serie (maggiore impegno e risorse da dedicare o risultati interessanti) bisogna fare un analisi più a lungo termine.Suggerisco anche di creare un thread apposito, visto che qui questi discorsi sarebbero un po' OT.

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                                                          • Concordo con tutti e due

                                                            Intanto vorrei ristrutturare un po' le mie idee.
                                                            Quella che descriverò non è una teoria vera e propria ma semplicemente un far quadrare ciò che crediamo di aver capito con una possibile fantasiosa ma semplice rappresentazione del fenomeno.
                                                            Ipotesi di funzionamento della Fusione Fredda.
                                                            Si fanno i seguenti postulati:
                                                            1)Esiste una Fusione Fredda (FF) Nickel-Idrogeno
                                                            2)Le informazioni finora raccolte dalle varie fonti siano attendibili
                                                            3)Il fenomeno di FF sia ripetibile

                                                            NB. Chi volesse intervenire nella discussione ricordi di basare i propri interventi su questi postulati. La loro negazione è una discussione a parte in altri threed (3D).

                                                            Ipotizziamo di scomporre il fenomeno in tre fasi.

                                                            Fase 1: Fenomeno "Caronte" (nome fantasioso per ricordare meglio denominato da noi). Relativo ai metodi di scissione della molecola di H2 in due protoni.

                                                            Fase 2: Fenomeno "Star-Gate" con sparizione del protone da questa dimensione fisica.

                                                            Fase 3: Fenomeno della "Super-Affinità". Comparsa del protone in questa realtà, ma in posizioni diverse, favorite da una sorta grande affinità e minimizzando l'energia del sistema.
                                                            Effetto "Caronte"
                                                            Il principale problema che riguarda l'adsorbimento di idrogeno nel nickel potrebbe essere dato dal fatto che la molecola H2 è molto stabile. E' chiaro che tutto quello che abbiamo visto fa pensare che sia il protone ad entrare e non la molecola, che è molto più grande. Quindi non basta mettere idrogeno nel sistema, ma occorre favorirne la scissione in vari modi. Parliamo di quattro modi principali: par adsorbimento superficiale semplice, per alta temperatura, per scarica elettrica, oppure per trasporto mediante un opportuno catalizzatore che funge da traghettatore da cui il nome mnemonico "Caronte" (traghettava le anime dei morti).

                                                            E' noto che alcuni metalli come il Nickel, il Palladio e il Platino, adsorbono spontaneamente l'idrogeno molecolare sulla loro superficie, e la rottura della molecola viene favorita.

                                                            La quantità di protoni che migrano nel reticolo del metallo è notevole, ma può essere ulteriormente elevata.

                                                            Per esempio se saliamo a temperature di 5000K il 95% dell'idrogeno si trova scisso in protoni. Il problema è che bisogna avere una zona calda di scissione vicino alla superficie del nichel a temperatura inferiore.

                                                            La scissione con campi elettrici e magnetici presenta la caratteristica che in corrispondenza della scintilla plasmatica c'è sicuramente molecole scisse per ionizzazione, ma appena ci si allontana di qualche mm si innesca un fenomeno di rapida ricombinazione con formazione di H2. Quindi il Nichel deve essere immerso nella scintilla.

                                                            Esiste un ulteriore metodo basato sul trasporto dell'idrogeno da parte di un altro elemento con opportuna affinità chimica per l'idrogeno, in grado da una parte di agganciarlo e dall'altra di lasciarlo andare. Se l'elemento ha troppa affinità rischia di formare un idruro troppo stabile che non rilascia più i protoni alla matrice di nickel. A riguardo citiamo un passo tratto dalla tesi di laurea dell'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA (DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA ELETTRICA) SISTEMI DI ACCUMULO PER L’IDROGENO (Relatore: Prof. Zollino Giuseppe Laureando: Jelicic Boris A.A. 2009/2010)

                                                            " […]Altri metodi richiedono la preparazione di determinati materiali, come ad esempio la calcinazione a 500°C in aria del Pd(NH3)4Cl con produzione di una piccola nube di palladio. Tale nube è in grado di intrappolare più di un atomo di idrogeno per ogni atomo di palladio. A temperatura ambiente e, con pressioni di 1ba,r sono stati ottenuti 0,1wt% con un rapporto H/Pd uguale o superiore a due.
                                                            Lo spillover dell’idrogeno, cioè diffusione dell’idrogeno da una superficie capace di dissociare H2 ad una superficie di un solido adiacente. […]"

                                                            Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                                            NB. Spillover è un termine per indicare la situazione di massimo rendimento di un processo.
                                                            Figura n.1 - Catalizzatore ad effetto "Caronte"
                                                            Il misterioso catalizzatore di Rossi potrebbe collocarsi proprio in questo discorso. Probabilmente il metallo non è il Palladio (troppo costoso), ma chissà… Ferro? Visto che ne hanno trovato in gran quantità nelle polveri analizzate.





                                                            Ultima modifica di Camillo; 02-09-2011, 19:40.
                                                            Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
                                                            Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
                                                            http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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                                                              A riguardo citiamo un passo tratto dalla tesi di laurea dell'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA (DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA ELETTRICA) SISTEMI DI ACCUMULO PER L’IDROGENO (Relatore: Prof. Zollino Giuseppe Laureando: Jelicic Boris A.A. 2009/2010)
                                                              Dato un'occhiata alla suddetta tesi triennale. A pag 19 noto con disgusto: "La produzione di energia dal solare era nel 2005 di 1,7 GW e
                                                              si stima che per il 2030 si arriverà a 380 GW. [14]"

                                                              Una energia misurata in Watt.
                                                              Mica su un forum di cazzeggiatori, no no... su una tesi di ingegneria con tanto di pubblicazione.

                                                              Non puoi fidarti più di nessuno

                                                              Tersite
                                                              Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
                                                              Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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