fusione fredda elettrolitica - parte prima - EnergeticAmbiente.it

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fusione fredda elettrolitica - parte prima

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  • Per Quantum:Carissimo sono pronto per la spedizione.....
    Appena puoi mandami l'indirizzo civico al mio e-mailierritaranto@interfree.it
    Ti invio Il CATODO,l'ANODO e anche un campione della soluzione in una provetta sterile
    Ps.se ti è possibile mandami un copricatodo in allumina tipo pezzo unico. Naturalmente la spedizione a mio carico e fammi sapere quanto devo per il copricatodo

    Un abbraccio
    Fernando

    Edited by Area51 - 12/9/2004, 16:59

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    • Cari amici, saluto tutti voi, l’amico Quantum-leap, Area51, Remond, Eroyka, Bioste ecc, ma soprattutto voglio salutare il nuovo arrivato Achille.
      La tua richiesta mio caro Achille sconcerta un pochino tutti credo ma, nel contempo essa è ricca di tanto entusiasmo e quindi mi commuove, pertanto mi assale in questo istante una grande voglia di aiutarti. Per raggiungere dei risultati sono necessarie quattro cose, la conoscenza, la calma, la fede e l’amore. Voglio subito dirti che un antichissima regola celtica che alcuni fanno risalire addirittura al tempo del faraone Ahkenaton (Amenofi IV) dice che per raggiungere un grande obiettivo basta che siano presenti perlomeno tre dei quattro importanti pilastri dell’azione. Questo significa che se hai l’amore, la fede, e la calma puoi raggiungere lo stesso il risultato voluto senza necessariamente possedere la conoscenza. Questa conclusione apparentemente paradossale deve essere esaminata solo attraverso un attenta speculazione filosofica. Se infatti, provi a ragionare (qui non abbiamo tempo di farlo) è proprio così. La conoscenza si assume man mano, lentamente con l’aiuto delle altre tre virtù.

      Comunque la buona notizia per te e che puoi cominciare subito ma devi avere a questo punto tanto amore, tanta calma e tanta fede.

      Saranno queste virtù che ti consiglieranno via via le cose da leggere e le persone giuste da ascoltare.

      Tutto questo e talmente meraviglioso che tu non immagini assolutamente quanto può essere automatico e selezionante. Se per esempio, in questo momento, ci legge qualcuno che non è un adepto della conoscenza, riterrà le mie parole inutili e continuerà per la sua strada irta di pericolose esplosioni di laboratorio che potrebbero provocare anche danni gravi diretti alla sua persona.

      Ricordati che la prudenza infatti, viene dalla conoscenza ma, anche dalla calma e dall’amore.

      Un abbraccio fraterno a tutti alla moda del grande Ahkenaton

      P.S. Se hai delle domande tecniche da farci falle pure, come vedi qui sul Forum ci sono elettronici, ingegneri, fisici, chimici a tanto altro. Non aver paura.

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      • Carissimo Ennio Vocirzio

        Quando scrivi " pericolose esplosioni di laboratorio " sento che ti riferisci a me, come uno che non ha conoscenza, calma, fede ne amore.
        Invece sento che chi mi legge non ha questi attributi, in quanto quelle " pericolose esplosioni di laboratorio " sono per me le uniche due esplosioni simili avvenute per mano umana su questo pianeta, e con questo ho detto tutto.

        Saluti

        Renzo Mondaini (Ravenna)

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        • Buon giorno e ciao a tutti.

          Scusate se mi intrometto in queste calde e interessantissime discussioni ma volevo suggerirvi di aprire un altro tread per non caricare estremamente questo. 13 pagine iniziano ad essere troppo pesanti per un nuovo arrivato o per qualcuno che voglia ritrovare determinate informazioni.
          Questo è il mio consiglio, poi valutate voi. Lascio anche a quantum, come moderatore della sezione, la valutazione della cosa.

          Vi volevo anche avvisare,,se non ve ne foste ancora accorti, che on line ho aggiunto un testo con le immagini del lavoro che sta portando avanti Mondaini. Qui il link diretto: LINK
          Un caro saluto a tutti voi.
          Roy
          Essere realisti e fare l'impossibile

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          • Salve a tutti. E' un po' che non entro nel sito. Ho visto che state procedendo nei vostri esperimenti, buona ricerca. Denis

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            • Rispondo a Remond,

              Mi devi credere, non mi riferivo assolutamente a te. Il discorso e' a carattere puramente generale appunto per incoraggiare la prudenza. Io stesso sono stato vittima di esplosioni (svariate decine di anni fa) per incompetenza e ignoranza.
              Quindi o parlato di me, della mia ignoranza, della mia intemperanza giovanile, quando non avevo ne calma e ne amore.

              Chiedo scusa, se per caso ho dato l'impressione di riferirmi a qualcuno in particolare.

              Un abbraccio forte a te Remond con tutta la forza delle mie braccia

              Commenta


              • Cari amici,
                valutando le giustissime osservazioni dell'amico Roy, vi invito tutti a proseguire queste nostre interessanti discussioni sul nuovo tread "Resoconti sperimentali"
                Il titolo è lo specchio di questa nuova fase in cui, ognuno a suo modo, sta sperimentando queste nuove fenomenologie.

                Questo tread resterà aperto ancora per un po'....

                Ciao ciao.
                ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                • Carissimi amici tutti

                  Come ha suggerito eroyka, questo tread è diventato troppo pesante di interventi, quindi vi invito tutti quanti voi di seguirmi nella pubblicazione di esperimenti miei ma anche vostri, su di an'altra discussione.
                  Sono graditissimi i commenti da parte vostra su tutto ciò che si pubblica, ritornate indietro su fusione fredda e cliccate su " fusione fredda elettrolitica "
                  ci ritroveremo per vedere foto e video di chiunque voglia mostrare esperimenti riguardanti questa materia.

                  Un saluto affettuoso da

                  Renzo Mondaini (Ravenna)

                  Commenta


                  • Ciao a tutti!

                    seguo Progettomeg dalla sua nascita, ma sono sempre stato scettico sul reale funzionamento del MEG. Tuttavia non ho ancora perso completamente la speranza di dovermi ricredere, un giorno.
                    Ho sempre creduto, invece, nel progetto sulla fusione fredda. I risultati sono innegabili e decisamente spettacolari. Certo, ognuno procede a modo suo, chi seguendo di piu il metodo scientifico chi in maniera piu anarchica e creativa... L'importante, credo, e' rispettarsi l'un l'altro e far si che il forum svolga il suo compito, di catalizzatore di idee e procedimenti...
                    Per Renzo, a cui vanno in particolare il mio affetto e la mia simpatia (prima di scrivere questo intervento mi sono letto tutte le tredici pagine del thread) vorrei dirti che non vedo l'ora di poter scaricare il filmato dal tuo HD on line, appena mi arrivera l'HDSL (la prossima settimana, piu o meno...).
                    Oltre a fare a tutti i complimenti per il lavoro e l'impegno proferito in questo particolarissimo hobby, vorrei chiedervi se, nel calcolo del rendimento, non bisognerebbe anche includere il fatto che si ottiene anche idrogeno (un potenziale combustibile) dall'elettrolisi, che ha un potere calorifico misurabile, una volta ricombinato con l'acqua...

                    Un saluto a tutti!

                    Bruno.

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                    • Caro Bruno,
                      benvenuto fra noi !!!
                      Le tue osservazioni sono giustissime, anzi confermano ulteriormente l'eccezionalità che si cela dietro questo genere di esperimenti. Certamente l'energia di ricombinazione di idrogeno e ossigeno va conteggiata come energia in output. Oltre a questa ve ne sono tantissime altre che dovrebbero essere conteggiate e valutate. Tuttavia per ora, vista la difficoltà di misura e viste le carenze strumentali del nostro laboratorio, ci limitiamo a misurare soltanto l'energia relativa al riscaldamento e all'evaporazione della soluzione. Ottenendo già un rendimento di cella superiore all'unità. Qualora andassimo a conteggiare anche altre energie in output, fra cui il calore generato dalla combustione di idrogeno e ossigeno, il rendimento salirebbe ulteriormente .

                      Ciao ciao


                      PS: visto l'intaso di questo thread ti invito a rispondere utilizzando gli altri appena aperti.
                      ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                      • Ciao a tutti,

                        e grazie degli incoraggiamenti, a Renzo, Fernando, Quantum Leap e (last but not least) . . . ad Ennio!

                        Da quello che ho capito, mi state invitando a "comprare il biglietto e prendere il treno".
                        Ovviamente, con la conoscenza (molto poca...!), la calma, la fede e l’amore.

                        Bellissimo!

                        Per ora ho qualche difficoltà di ordine logistico da superare, quindi non posso aprire subito il "cantiere" .
                        Nel forum ci sono notizie in più che sufficienti per poter preparare il set-up iniziale, compresi gli aspetti che riguardano la sicurezza.
                        Proprio qui ho qualche dubbio. . . . .

                        Ma di questo potrò chiedervi dettagliatamente più avanti .

                        Intanto vedrò di darmi da fare.

                        Per Renzo: ho visto anch'io il tuo filmato.

                        Un saluto a tutti

                        Achille

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                        • CITAZIONE (remond @ 16/6/2004, 08:47)
                          Replica di esperimento di fusione fredda secondo il metodo dei giapponesi Mizuno-Ohmori, già replicato dal francese Naudin e dagli italiani Dattilo-Cirillo-Iorio.


                          Sicuramente qualcuno di voi era assieme a me, al convegno del 17-18 Aprile a Grottammare sulle nuove energie; era presente anche la rivista nexus, vedi www.progettomeg.it - www.jlnlabs.org .
                          Il giorno 18 siamo stati stupiti dalla dimostrazione dal vivo di un esperimento di fusione fredda in cella elettrolitica, eseguito e commentato dai ricercatori Dattilo-Cirillo-Iorio; veniva usata una soluzione di carbonato di potassio con due elettrodi di tungsteno, alimentati con corrente continua ricavata dal raddrizzamento della  tensione di rete, variata con un variac, e livellata con condensatori elettrolitici.
                          Tornato a casa entusiasta, mi sono deciso di replicare l’esperimento; ho eseguito decine di prove,
                          così oggi posso comunicarvi la mia esperienza, tesa ad un risultato eclatante, anche se non sono attrezzato per una analisi quantitativa sul rendimento della cella elettrolitica.
                          Posso ora dirvi che non è necessario un vaso beaker in pyrex, ma basta un vasetto da marmellata a collo largo; non è necessaria acqua distillata, basta acqua da rubinetto; non è necessario carbonato di potassio, ma basta un sale qualsiasi, anche il bicarbonato di sodio, chiesto in prestito alla moglie può servire  allo scopo, io ho trovato interessante il sodio nitrito, in quanto non intorbidisce la soluzione.
                          Il sale ha il solo scopo di rendere conduttiva l’acqua, non entra in gioco nella reazione perché si ottiene lo stesso risultato con sali diversi; ho addirittura usato sale marino iodato da cucina.
                          Si possono usare elettrodi di qualsiasi metallo, l’effetto sarà il medesimo; solo il rame, ricavato da un cavo elettrico rigido, mi ha dato una luminosità verde-blu molto spettacolare.
                          Consiglio di usare all’inizio elettrodi di acciaio inox, ricavati da filo di circa 2 mm. di diametro;
                          si taglia un pezzo lungo il doppio dell’altezza del vaso, lo si piega al centro fino a far toccare gli estremi, ad una delle estremità vi si collega con un morsetto il cavo elettrico, che và al (positivo) del generatore di corrente, questo elettrodo sarà l’anodo ed andrà infilato come una graffetta sulla parete del vaso, che io consiglio sia un beaker in pyrex oppure in duran, del costo di pochi euro, non correrete il rischio che si rompa al contatto con il catodo rovente.
                          Il catodo dovrà essere manovrato con le mani, per poter gestire la regolazione della reazione.
                          Si prende un pezzo di filo metallico che può essere anche diverso da quello dell’anodo, la lunghezza deve essere almeno di 10 cm. vi si collega con un morsetto il cavo elettrico, di sezione almeno 2,5 mm. quadrati, detto filo andrà al (negativo) del generatore di corrente.
                          A questo punto abbiamo il vaso con fissato a graffetta l’anodo, riempiamo di acqua qualsiasi fino a ¾ del vaso, versiamo un paio di cucchiaini da caffè del sale che desideriamo, (lasciate il sale marino a quando avrete acquisito esperienza e usatene poco perché è molto conduttivo), con il cucchiaino mescoliamo bene affinché si sciolga bene il sale.
                          Non occorre preriscaldare la soluzione, la reazione parte anche a 20 gradi centigradi.
                          Mi raccomando, c’è pericolo di morte per fulminazione, quindi assicuratevi di avere sul vostro impianto elettrico un interruttore salvavita, acquistate inoltre un paio di guanti dielettrici di sicurezza per lavori su parti in tensione ed indossateli; sarebbe opportuno indossare anche occhiali di sicurezza.
                          Ora prendiamo una pinza grande isolata a 1000 volt, con questa afferreremo il morsetto che stringe il catodo, diamo corrente agli elettrodi lasciando solo l’anodo a bagno, con cautela avvicineremo il catodo alla superficie del liquido; udirete ad un certo punto una serie di scoppiettii, indice della reazione di fusione o fissione fredda, (ancora nessuno ha saputo dare una spiegazione chiara del fenomeno).
                          Gli scoppiettii che dicevo, sono prodotti dalla reazione violenta che genera una altissima temperatura nel metallo, l’acqua bolle immediatamente nelle sue vicinanze, abbassandosi di livello in quel punto, questo è il primo scoppio, poi l’acqua ritorna su, tocca il metallo ed inizia una nuova reazione.
                          Così sentirete un rumore assordante come di mitragliatrice, voleranno schizzi di acqua bollente ma se sarete protetti non succederà nulla, potrete affondare di qualche millimetro il catodo nel liquido e noterete subito che inizierà a diventare rovente fino a fondere e cadere come goccia sul fondo del vaso, se non sarà di vetro pyrex o duran, si spaccherà, altrimenti lascerà solo un segno di fusione sulla superficie del fondo.
                          Io ho fuso un tondino di acciaio armonico di 4 mm. di diametro con solamente 2 ampere di corrente.
                          Tenete presente che in certe condizioni la reazione si spegne, ma a questo punto possono passare anche 10 ampere e gli elettrodi restano freddi, questa è la prova che non è il passaggio di corrente che riscalda fino alla fusione il metallo.
                          La tensione di rete dovrebbe essere stata unificata in tutta Italia a 230 volt c.a., che raddrizzata diventa 300 volt c.c.
                          La reazione si spegne quando variamo la tensione sotto i 150 volt c.c. oppure se immergiamo troppo il catodo. In questo caso si ottiene solo l’ elettrolisi dell’acqua, con produzione di ossigeno all’anodo e il doppio in volume di idrogeno al catodo; oltre a bolle di vapore d’acqua, in quanto fornendo 300 volt a 10 ampere di corrente si ha una immissione di 3000 watt di energia alla cella elettrolitica, che nonostante tutto, non rende incandescenti gli elettrodi, ma ribolle come una pentola infernale.
                          Possiamo far ripartire quando vogliamo la reazione, alzando la tensione di lavoro oppure riportando vicino alla superficie il catodo per poi affondarlo lentamente.
                          Vi riporto le temperature di fusione di alcuni metalli:
                          alluminio       660 °C
                          rame             1083 °C
                          ferro             1536 °C
                          tungsteno     3410 °C
                          Il tungsteno sono riuscito a portarlo al color bianco, non ha fuso a goccia come il ferro ma si è elettrocorroso in pochi secondi, trasformando la bacchetta cilindrica di 2,4 mm. di diametro in una punta conica, lasciando una fanghiglia sul fondo.
                          Con un contatore Geiger RAM 63/1 ho misurato se vi era una emissione di radiazioni, ma non ho notato nessun cambiamento rispetto alla normale radiazione naturale di fondo, sempre presente ovunque, sia come radiazione ALFA, BETA e GAMMA.
                          Purtroppo questo è un punto che viene preso in considerazione da chi è scettico sulla fusione fredda.
                          Io dico comunque che questo tipo di reazione essendo di tipo nuovo, cioè non ancora studiato a fondo, non implica che ci debba essere emissione di radiazioni, ma solo sviluppo di calore; eventualmente una emissione di neutroni a debole energia, misurabili solo con costosi strumenti.
                          Credo che questa reazione endotermica, sia generata dagli ioni H+ dell’acqua che colpiscono il catodo, sicuramente saprete che gli ioni H+ non sono più atomi, ma singoli protoni; quindi si ha un bombardamento di raggi protonici che si incuneano nel nucleo del metallo del catodo, questo provoca uno scombussolamento nell’atomo del metallo trasmutandolo in un altro elemento della tavola periodica degli elementi. Quando si spegne questa reazione, subentra la conosciutissima reazione di elettrolisi dell’acqua; in questo caso gli ioni H+ incontrano un elettrone prima di toccare il catodo, perché questo elettrodo è talmente carico di cariche negative che sputa elettroni in ogni direzione.
                          È interessante notare come si comporta diversamente la cella elettrolitica nei due casi; quando lavora in elettrolisi, la cella produce agli elettrodi bollicine molto piccole, di idrogeno al catodo ed ossigeno all’anodo; quando invece innesca la reazione (nucleare?) si ha un brusco cambiamento, all’anodo si riducono quasi a zero le bollicine di ossigeno, mentre al catodo si ha una rapida produzione di bolle grosse di vapore d’acqua con repentino arrossamento dell’elettrodo, che può anche arrivare alla fusione se la soluzione è vicino alla saturazione, in quanto sono disponibili più protoni H+.
                          Saprete sicuramente che vi è uno spartiacque nella tavola degli elementi, costituito dal ferro; per ottenere energia dagli elementi più leggeri del ferro, bisogna fare una fusione, cioè attaccargli dei protoni ( ed eventualmente anche neutroni ) per creare un elemento più pesante.
                          Se partiamo da elementi più pesanti del ferro, dobbiamo spaccarli ed ottenere elementi più leggeri per ottenere energia, questo si chiama fissione; in questo caso vi è quasi sempre anche emissione di neutroni perché negli elementi leggeri ne servono di meno.
                          Se queste reazioni avvengono in una cella elettrolitica, che al massimo ha una temperatura di
                          100 °C, si definiscono fusione fredda o fissione fredda perché nei reattori nucleari avvengono a milioni di gradi centigradi.
                          Chi vuole realizzare questo esperimento in ambito domestico, deve usare la massima cautela, in quanto potrebbero essere emessi dei neutroni, i quali sono molto pericolosi per la salute perché molto penetranti.

                          Renzo Mondaini  (Ravenna)

                          Ciao non so se sono troppo invadente ma posso chiederti un progetto di cio che hai descritto ?
                          vorrei provare lo stesso tuo esperimento .
                          ti ringrazio
                          ciao
                          p.s. mi dici come posso proteggermi da evventuali radiazioni e come posso proteggere gli occhi ?
                          grazie ciao


                          Edited by sputailrospo - 24/9/2004, 00:38

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                          • Caro sputailrospo, benvenuto !
                            Puoi trovare molte info utili sui documenti accessibili dalla home page di www.progettomeg.it oltre a vari scambi di dritte sul tread "Resoconti sperimentali" o sugli altri tread più recentemente aperti.

                            Chiedi e avrai tutte le risposte.
                            Però cerchiamo di evitare questo tread, divenuto ormai troppo ingombrante (13 pagine!!!) .

                            Ciao ciao
                            ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                            • Rispondendo a sputailrospo

                              Anche io ti sollecito ad intervenire sul tread che ho da poco aperto, " fusione fredda elettrolitica "; comunque ti comunico che quanto chiedi è già scritto nella mia risposta ad Xray che trovi in questo tread alla pagina 6.
                              Puoi vedermi all'opera nei filmati che ho pubblicato su:
                              http://mio.discoremoto.virgilio.it/remond
                              potrai anche visionare mie foto su:
                              http://album.foto.virgilio.it/remond

                              Mi raccomando a tutti non rispondete più a questi interventi, ponete quesiti sugli altri tread qui a fianco, aperti da poco e bisognosi di crescere.

                              Renzo Mondaini (Ravenna)

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