Ciao a tutti. Personalmente non vedo grossi problemi nella lubrificazione. I motori stellari, alla fine della loro carriera, erano dei veri muli. Quelli americani, e parliamo di motori da caccia da combattimento, molto caricati in termini di cimento termomeccanico, avevano intervalli di manutenzione di 2000 ore. Per paragone il motore a 12 cilindri a V del Messersmhit 109 a cilindri invertiti, orgoglio tecnologico tedesco, doveva essere revisionato ogni 50 h. Il merlin dello spitfire era in mezzo. Ma gli stellari inglesi con distribuzione a fodero erano ancora più affidabili degli americani.
Questo per dire che il problema delle revisioni all'epoca erano più le valvole che il manovellismo. Le punterie idrauliche erano di la da venire e le valvole andavano registrate periodicamente pena la rottura catastrofica.
Per quanto riguarda i fluidi concordo con DinoDF, nessun fluido non pericoloso supera i 350° di temperatura di esercizio. Per andare oltre o si usa una miscela di sali fusi o si usa un metallo liquido. Ma non sono alla portata dell'obbista.
Però, e qui concordo con rampa, questo motore avrebbe rendimento meccanico molto alto. Due soli cuscinetti di banco per tutti i cilindri. Un unico grande cuscinetto di biella con una serie di piccoli cuscinetti per le bielle secondarie. Vibrazioni quasi zero, con le alterne che formano un vettore rotante equilibrabile con un unico contrappeso sull'albero motore.
Quando i cilindri sono molti non c'è nessuna altra configurazione che meccanicamente rende di più.
Questo, accoppiato al fatto che l'alfa ha un buon rendimento, potrebbe dare seguito ad un motore interessante anche con Tmax di 350°, alla portata dell'olio diatermico. Senza contare che magari si potrebbe pensare ad alettare per bene l'esterno del cilindro e a far percorrere ai gas caldi un percorso a zig zag. Il raffreddamento forzatamente ad acqua, perchè quello che da il rendimento è il tapporto tra Tmax e Tmin, e se la Tmax è bassa proporzionalmente è ancora più importante tenere al minimo la Tmin.
Questo per dire che il problema delle revisioni all'epoca erano più le valvole che il manovellismo. Le punterie idrauliche erano di la da venire e le valvole andavano registrate periodicamente pena la rottura catastrofica.
Per quanto riguarda i fluidi concordo con DinoDF, nessun fluido non pericoloso supera i 350° di temperatura di esercizio. Per andare oltre o si usa una miscela di sali fusi o si usa un metallo liquido. Ma non sono alla portata dell'obbista.
Però, e qui concordo con rampa, questo motore avrebbe rendimento meccanico molto alto. Due soli cuscinetti di banco per tutti i cilindri. Un unico grande cuscinetto di biella con una serie di piccoli cuscinetti per le bielle secondarie. Vibrazioni quasi zero, con le alterne che formano un vettore rotante equilibrabile con un unico contrappeso sull'albero motore.
Quando i cilindri sono molti non c'è nessuna altra configurazione che meccanicamente rende di più.
Questo, accoppiato al fatto che l'alfa ha un buon rendimento, potrebbe dare seguito ad un motore interessante anche con Tmax di 350°, alla portata dell'olio diatermico. Senza contare che magari si potrebbe pensare ad alettare per bene l'esterno del cilindro e a far percorrere ai gas caldi un percorso a zig zag. Il raffreddamento forzatamente ad acqua, perchè quello che da il rendimento è il tapporto tra Tmax e Tmin, e se la Tmax è bassa proporzionalmente è ancora più importante tenere al minimo la Tmin.
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